Ishimaru Uchiha contro Jin Tsuji

Lo Squalo e il Gatto

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  1. ~ Marcø
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    Camminando nel Bosco si estraggono le armi






    Il qualcosa si mosse, dopo la mia farse. Un ragazzo si mise a qualche metro da me, bloccandomi la strada. Pessima scelta.
    Le parole furono scelte con ancora meno buonsenso. Nano. Essere chiamato nano non mi era mai successo. Avrei dato una bella lezione a quell'impertinente. L'avrei ignorato, se fosse stata una giornata normale, ma non lo era.
    Era uno dei giorni in cui ero più nervoso che mai.


    « Io? Problemi? Nessuno... Frse la tua faccia ne avrà alcuni, fra poco... »




    Non erano molti che mi avevano offeso così apertamente. Forse nessuno. Avevo una voglia matta di spezzargli il collo, ma probabilmente non l'avrei fatto.
    Lo guardai. Chissà se sarebbe durato più del riscaldamento.
    Sganciai la giara d'acqua che portavo sulla schiena. Mi avrebbe impedito diversi movimenti.
    Il ragazzo non era molto distante da me, avrei potuto rimanere sulla media distanza, per testare le sue doti, anche se mi sembrava un normale ragazzo, un figlio di papà che aveva una decina di servi a vestirlo, per non farlo faticare.
    La mano sinistra corse alla schiena, afferrando l'arma a distanza dal nome peggiore mai esistito, l'Uchiha Shuriken. Il Mantello largo che indossavo avrebbe nascosto il più possibile il gesto all'avversario.
    Lo lanciai potenziando il movimento con del chakra. I muscoli aumentarono la loro potenza, accompagnati da una velocità già superiore alla norma. Forse era esagerato come inizio, ma se lo mettevo ko subito era meglio.
    Teatrale la scena, in tutti i sensi possibili. L'arma sarebbe sbucata come l'attore principale di un'opera dal sipario. Malignamete sorrisi, per quella piccola frase poetica.
    L'arma si sarebbe diretta verso il bacino del nemico, avrebbe procurato un taglio non troppo doloroso se fosse rimasto fermo, infatti avevo mirato diversi centimetri più a destra.
    Speravo di vederlo schivare a sinistra, cercando di evitare l'arma, che, anche se lanciata da una distanza tutto sommato piccola, aveva già raggiunto la sua normale potenza.
    In qualunque caso, immediatamente dopo il lancio dell'arma, iniziai a comporre i sigilli della Palla di Fuoco, la tecnica base di ogni katon della Foglia. Appena composi l'ultimo sigillo, concretizzai le fiamme davanti a me, dirigendole verso il ragazzetto, anche in caso che si fosse spostato. Non sarebbe certo morto per una cottura veloce.
    Il mantello che indossavo, insieme alla distrazione che forniva lo shuriken, avrebbe coperto i sigilli, essendo piuttosto largo.
    Isonade stava rimanendo in silenzio. Brutto segno, voleva forse uscire fuori all'improvviso per cercare di prendere possesso del mio corpo?
    Forti emozioni avrebbero reso più facile il suo risveglio. Meglio controllarsi. Meglio ancora farlo subito dopo aver dato ciò che si meritava, qualche cazzotto, al ragazzo. Mai offendete qualcuno per la sua altezza. I più bassi si rivelano spesso forti, o molto stronzi.
    Sicuramente nella seconda ci rientravo.
    L'attacco finale fu portato sempre da quella distanza, attraverso il lancio di un kunai, diretto alla spalla del mio avversario che mi sarebbe stata più facile da colpire.
    Quei semplici attacchi primari avevano cominciato a far battere più velocemente il mio cuore. Respirai, lentamente.
    In seguito, con la mano destra impugnai l'elsa della wakizashi che portavo sul fianco sinistro, quella rossa. Era un onore vedere quella spada. Era una delle ultime cose che l'avversario vedeva.


    Nano, hai paura?




    Muori demone, muori! La mano sinistra, lentamente, prese la cartabomba dalla sacca sulla schiena. Avevo l'impressione che il ragazzo sarebbe stato ancora in piedi dopo quell'attacco. Certo, avrei potuto continuare, ma non avrebbe avuto senso.
    In quel momento non ci pensavo, ero troppo nervoso e immerso nel piccolo scontro, ma quel duello non aveva alcun senso. Avrei dovuto ignorare il ragazzo e passare avanti. Ma ormai era troppo tardi e la foga era troppa.
    Avrei trovato il modo di farlo inginocchiare, per chiedere pietà. E forse ne avrei anche avuta.


    « Ehi, ti è piaciuto il nanetto? »








    Ishimaru, energia Verde, possiede queste caratteristiche:

    Forza: 200
    Resistenza: 175
    Velocità: 225
    Riflessi: 225


    Chakra: 140/180


    Ferite: 0/12


    Slot Azione usati:

    1° : Lancio Uchiha Shuriken, alcuni centimetri a destra di Jin. Forza: 250 Velocità: 250
    2° : Lancio Kunai, spalla avversaria su cui Ishimaru ha una migliore visuale. Forza: 200 Velocità: 225
    3° : Inutilizzato


    Slot Tecnica usati:

    1° : Avanzato: Palla di Fuoco Suprema
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    Villaggio: Foglia
    Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)

    2° : Inutilizzato


    Note: buono scontro Jin
     
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10 replies since 2/2/2009, 18:10   613 views
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