Regno d'oltretomba - Inferno (I° Cantica)

Corso Chunin

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  1. Jin Tsuji
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    TALENT AIN'T ENOUGH

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    Difesa invalicabile...
    Chapter II



    Corso Chunin





    Frugoletto?
    Non la prese troppo bene.
    Un appellativo che intese come addirittura discriminatorio, benchè realmente avesse la valenza di un simpatico vezzeggiativo.
    Effettivamente sì, non denotava una particolare stazza e altezza, tuttavia era più che fiero della sua corporatura, e non accettava che quel bestione, sebbene fosse nello scherzo, si avvalesse di simili appellativi per definirlo.
    Rispose a tono, accennando ad un finto sorriso, posto lì per circostanza, ma che poi si tramutò in reale quando anch'egli entrò nel clima di spirito creatosi.


    - Frugoletto a me? Eh bestione?...-




    E nello scherzo e nel divertimento, tutti eran in allegria, accompagnati da un folle entusiasmo che ben presto, sconvolto poi dalla stanchezza, divenne timore per via della arcana ed oscura radura.

    Ed infine entrarono, mossi da un desiderio frenetico d'agire, nella più incauta foga, che presto li avrebbe fatti regredire a pensieri ben più tristi.
    Selvaggia, paurosa, oscura, tenebrosa, grottesca, decadente...Non riusciva cogliere appellativi degni che potessero divulgare chiaramente, com'era rappresentata da Jin quella radura; Disgustosa, che indispettiva irreversibilmente la sua coscienza, quantomai contrariata ad affrontare il viaggio percorrendo il sentiero che si districava in quel tenebroso luogo.
    Urtato profondamente, da inscindibile timore, con remora si avviò insieme ai suoi compagni all'interno della selva, ignaro dei pericoli, lasciati alle sue fantasticherie che li dipingevano nel più triste degli scenari, come innominabili ed estremi per la loro pericolosità.
    Mosso solo dal suo orgoglio, colse un vago coraggio scaturire dal suo spirito, fosco e quasi impalpabile. Non intendeva diffamare la sua reputazione, fuggendo peggio d'un coniglio innanzi al solo inizio di quella avventura caratterizzata da ignoti pericoli e misteri, tuttavia seppur non lo mostrava, intimamente sentiva denigrarsi, poichè iniziava ad avvampare preoccupato.



    - Uh? Sei peggio di una donnicciola...-




    E tali infanganti sensazioni, non poterono che inevitabilmente, scatenare l'irrisoria risposta del demone, che a farsi beffa del suo stato d'animo, lo scherniva nella goliardia di un insulto che non fù accolto dal Genin in maniera esaltante.
    Tutt'altro esplicava la sua espressione facciale.
    Si riservò dal rispondere a quella gratuita provocazione, onde evitare d'alimentare la rivalsa della creatura, che insolitamente interagiva con il ragazzo, quasi a cercare la sua compagnia, o probabilmente solo per sbeffeggiarlo poichè in preda a noia.
    Eppure il pensiero di non poter sfuggire al grandioso turbamento che lo avvolgeva penosamente, lo lasciava ad una muta reazione, dettata dall'incapacità di reagire al timore.
    La selva diveniva impraticabile, e silenziosa.
    Ma quel silenzio era strano, e inconcepibile.
    Numerosi esseri vivevano all'interno della radura spensierata, ed essa si dilungava per uno spazio infinito; Scrutava il paesaggio che lo circondava, scorgendo solo scoiattoli ladri di ghiande sui grandiosi alberi, tuttavia sentiva ben altri sguardi puntati su di lui.
    Iniziava a temere tale complicata situazione che andava aggravandosi rapidamente, nel mentre di una furente paura. Era cosciente che il suo incedere, così come quello del gruppo era sostenuto e cauto, ma evidentemente c'era qualcosa che non andava.
    E che quella radura potesse rivelarsi il suo sepolcro?
    Magari seppellito lì, in quel luogo incolto e putrefatto, dai suoi compagni.
    I soli brividi accompagnavano quel triste pensiero, coadiuvati dall'irrigidimento dei suoi muscoli, invasi da un gelo innaturale.
    La notte avanzava, mentre si offuscavano fiocamente i restanti raggi solari, spegendosi definitivamente poco dopo.


    [...]



    Con quali profondi sensi di timore e di reverenza, egli non contemplava quell'atteggiamento del suo animo.
    Piuttosto indisponente si atteggiava la sua figura, per come si poneva il suo spirito in quella situazione.
    Con fare codardo quasi, chiedendosi dove si era volatilizzata la sua spavalderia, indugiava a proseguire nella malinconica e tetra selva, che ora più che mai progrediva in un clima ostile.
    Seguivano il sentiero che li avrebbe condotti alle pendici del colle; Pregava che ciò avvenisse nel minor tempo possibile, poichè avvertiva le proprie membra stanche e provate da quel viaggio, che lo aveva condotto a patire pienamente tutti gli svantaggi di una preparazione atletica non eccelsa.
    Fomentava in lui il sintomo della stanchezza, percuotendolo in ogni fibra muscolare, mentre avanzava alla volta del colle insieme a Raizen e Godsan, che sotto l'effetto di torture fisiche ben maggiori alle sue, per via probabilmente di uno stato fisico ancor peggiore, lo consolavano facendolo addirittura attingere ad una espressione vanitosa.
    Proseguivano dunque, nella più silenziosa delle cornici, in quel quadro che fino a quel momento pareva tranquillo e calmo.
    Il Genin, forte dei suoi sensi, ancora guardingo procedeva, osservando tutto ciò che emettesse flebile suono, o che pareva muoversi.
    Osservava gli altri due, che al contrario suo non serbavano attenzione e timore, contrariamente vantavano quiete nel loro spirito, e una serenità incredibile.
    Forse non erano coscienti della pericolosità di quello scenario fin troppo silenzioso, disattentizione probabilmente dettata dallo loro stato fisico.
    Tuttavia il ragazzo, progrediva sempre cautamente misurando i passi, più che mai incerti in quel sentiero complesso e colmo di insidie.


    - Hey Hey, non vi rilassate...Non siamo soli... -




    Colsero l'interesse del ragazzo degli insensibili rumori di ignota provenienza che lo fecero rabbrividire, ma nel medesimo tempo, delinearono in lui prudenza e scietticismo, costringendolo a ricorrere ai suoi sensi sviluppati per poter attingere ad una più evidente determinazione di quegli strani brusii.
    Il suo udito finissimo non riuscì a distinguerli chiaramente, tuttavia potè localizzarli in una posizione non distante la sua.
    Confusi ed intricati, parevano come risultato d'una frenetica corsa.
    I cespugli, la terra, gli alberi, sussurravano il pericolo, accentuando la loro intensità, amplificandola grazie al silenzio tormentato che vi era nella radura. [Udito Sviluppato: 450]
    Non un individuo pareva scattare nella forsennata corsa che scatenava inevitabilmente quei rumori, bensì parevano tre, o forse quattro. Indistintamente intuì che la distanza tra il gruppo di Genin e quelle creature andava scemando. La distanza diminuiva, e l'avversione del suo animo verso quella situazione accresceva.
    I battiti aumentavano in una delirante melodia, mentre sgomento crebbe in lui; Osservò i suoi compagni, per la prima volta dopo il suo richiamo, attenti a quel che accadeva intorno a loro, tuttavia pareva che solo Jin riuscisse a carpire dettagliatamente, la vera entità di quel pericolo ambulante che si avvicinava.
    Pregava che il suo udito non lo traesse in inganno, mentre chiari e lampanti divennero man mano quei rumori, potenti, prestanti e sempre più vicini.

    Come una preda.
    E probabilmente, svolgeva proprio quel ruolo in quella circostanza articolata.
    Si sentiva come la selvaggina che ben presto sarebbe finita tra le fauci di chissà quale prosperoso animale, contribuendo alla sua nutrizione e al piacere di un buon pasto.
    Di certo, tale prospettiva, non lo aggradava.
    E sebbene non volle mostrare la sua preoccupazione, mascherata da i suoi lineamenti concentrati, egli realmente iniziava a temere la rivalsa di quelle creature.
    La stanchezza era sicuramente un valore aggiunto alla difficoltà della situazione, che aumentava maggiormente ogni impercettibile istante che passava.
    Nascosti nelle remote profondità del buio più tetro, le bestie parevano invisibili a gli occhi dei tre, che in maniera sprovveduta si erano fermati lì, come pietrificati, indugiando a continuare.
    Tuttavia, cercando di scovare l'esatta posizione delle creature che con astuzia si nascondevano nell'oscurità, egli tentò di acuire la sua vista propensa alla visibilità in luoghi ottenebrati, aspirando ad una più completa concezione di chi e cosa stavano per fronteggiare. [Vista Crepuscolare]
    E come un infallibile radar, indagava accuratamente, prostrandosi all'attenzione dei più piccoli ed insignificanti dettagli, fino a scorgere definitivamente un particolare corpo, anzi tre, che in un istante sparì insieme agli altri due dal suo campo visivo, con una velocità inverosimile.
    Ma era troppo tardi tuttavia, aveva atteso vanamente, talmente tanto da non rendersi conto che infine, le tre bestie sbucarono nella più furiosa corsa, e purtroppo nella più fatale delle offensive.

    La Lonza, fù la prima e solitaria bestia, che pervenì all'attacco.
    Sfrenata e collerica, avanzava avidamente, dimezzando la sempre più irrisoria distanza che la separava dagli ingenui Genin, che tardivamente avvertirono il pericolo incombente.
    Giunta a soli 6 m di distanza, fù percettibile il suo incedere furibondo e violento da parte di Jin, che avvertì il perturbare delle correnti d'aria, per via del suo acuto senso del Tatto. [Tatto Sviluppato]
    Immediatamente si mosse per richiamare l'attenzione degli altri due, che ancora rivolgevano le spalle, all'offensiva della bestia che si stava inevitabilmente consumando.
    Il materializzarsi di quell'animale, brutto ed indomabile, produsse in Jin un prepotente sintomo di turbamento; Smarrito ed impreparato non fù in grado di razionalizzare l'assalto dell'animale, che causò inesorabile ed indicibile ansietà e terrore nel gruppo.
    I tre, che vedevano distanziarsi dall'autoritaria ed imperativa aggressione della bestia, che fortunatamente non stava nuocendo all'integrità fisica di nessuno, non riuscivano a placarla e tantomeno neutralizzare, quella che sempre più evidentemente pareva una strategia assai minuziosa.
    Ben presto scattarono gli altri due, Lupo e Leone, animali non certo rinomati per la loro docilità e mitezza.
    Il leone scelse il suo pasto in Raizen, mentre il lupo preferì Godsan, che tra i tre pareva quello più titubante, e per cui Jin serbava maggior timore. Ma era un omaccione, sicuramente se la sarebbe cavata egregiamente. Almeno lo sperava.

    Ma presto ebbe anche lui di che timorarsi per la sua situazione, non delle più rosee.
    La lonza indicò lui come favorito, fronteggiandolo personalmente, sebbene tra lui e l'animale vi fosse presente una cospicua distanza.
    Inquietato da quella creatura, che già prima aveva dato dimostrazione delle sue doti combattive, riscuotendo successo nella sua azione per come ora si palesava la circostanza generatasi.
    Sconcertato ed incapace di elaborare una degna strategia capace di abbattere il suo avversario, dovette anzitutto difendersi dalla sua offensiva peggio che infernale, che in un attimo scaturì in un morso alla sua libera gola.
    Lesto e rapido, compose dei sigilli con le mani, attento ad impiegare tempo quasi nullo nell'azione.
    Un chakra mistico e prorompente lo avvolse, d'un candore oscuro e maligno. L'essenza del demone inebriò i suoi muscoli, facendoli attingere ad
    una potenza grandiosa, che si materializzò a tutela della sua persona.

    image



    Un vero e proprio muro, posto a sua difesa e salvaguardia, lo avvolse completamente; Tuttavia non era fatto d'un materiale comune o elementale, di ben altra fattura era composto.
    Lamenti, pianti, urla, grida...Tutto questo era la componente essenziale di quella costruzione, che tramutò l'antico e bianco silenzio che spadroneggiava nel paesaggio, in una sorta d'isteria.
    Umane fattezze presentavano quelle faccie poste forse ad abbellimento di quel muro teatrale quanto efficace, che di fatto aveva neutralizzato ogni offensiva della Lonza, che non potè oltrepassarlo poichè troppo resistente per i suoi artigli e le sue fauci.
    Neanche riuscì a danneggiarlo, talmente era massiccia la caratura della sua resistenza.
    Allieviato il suo convulso tremore, dettato dalla paura, da come era riuscito a difendersi scaltramente; Mentre sentiva ancora arrembare nelle sue membra l'essenza leggendaria della creatura, ponendolo ad uno stato di goduria indefinibile.
    Temeva di aver dato troppo nell'occhio con quel Jutsu, insolito e particolarmente plateale, tale da far pervenire sospetti circa la vera natura del suo chakra.
    Il Genin sarebbe rimasto all'interno fin quando la bestia non avrebbe placato le sue ire, per poi passar lui al contrattacco sperando quest'ultimo si rivelasse fatale.
    Ma ora bisognava attendere, era in una botte di ferro all'interno di quella difesa invalicabile.

    SPOILER (click to view)
    Muro del Pianto: Kabe No Issei
    Villaggio: Tecnica Esclusiva del Jinchuuriki del Nibi No Nekomata
    Posizioni magiche: 2 (Veloce)
    Richiede: Nekomata I
    Tecnica che richiama a sè un vero e proprio muro di morti attraverso due sigilli veloci. Le faccie che tappezzeranno questa protezione per lo Shinobi utilizzatore, saranno delle anime in pena che non avranno adempiuto a i loro doveri nella vita terrena e che sconteranno quindi il favore proteggendo il Jinchuuriki del Nekomata.
    Tale tecnica offre una protezione a dir poco completa, visto che racchiude il Shinobi in una specie di sfera, dalla testa ai piedi.
    La resistenza di tale difesa è pari a 40 per questo motivo può essere danneggiata solo dagli attacchi più potenti.
    Il muro non permetterà alcuna azione allo Shinobi al suo interno, sarà solo possibile la disattivazione della stessa prima di poter tornare a "muoversi".
    Al termine del turno tale tecnica scomparirà senza lasciar traccia.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)



    Energia Rossa : 205/235
    Forza : 300
    Velocità : 325
    Resistenza : 275
    Riflessi : 300
    Udito : 450
    Tatto : 450
    Ferite : Illeso.
    Stato Mentale : Concentrato.










    [AdD] - Fukibari ~ 10x
    [AdD] - Kunai ~ 7x
    [AdD] - Shuriken ~ 5x
    [AdCC] - Kusari Fundo ~ 1x
    [Bomba] - Cartabomba lv. I ~ Tot. 1x
    [Bomba] - Bomba Fumogena ~ 1x
    [Tonico] - Tonico di Recupero Medio ~ 1x
    [Vario] - Filo di Nylon Rinforzato ~ 10m
    [Aad] - Shuriken Gigante ~ 1x
    © Meriu's Rights.
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