Regno d'oltretomba - Inferno (I° Cantica)

Corso Chunin

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    Il vecchio canuto



    Quando Raizen si aspettò di ricevere un secondo attacco ben altra cosa accadde, le bestie annusarono l’aere e dopo un momento di quasi esitazione in cui parvero consultarsi, certamente molto più organizzate dei tre genin, scomparvero inghiottite dalla selva, poco dopo, dalle alte fronde degli alberi, scese tra loro quello che probabilmente era stato il motivo della fuga delle tre bestie.
    Senza degnarli di un particolare sguardo, l’uomo, si voltò e prese a camminare a passo rilassato chiedendo ai tre di seguirli.
    Raizen mentre calcava le orme dell’uomo rifletteva, pensando al fatto che, vista l’età, poteva avere una certa esperienza, e che probabilmente vispo il posto in cui si trovava, coincidente con il luogo in cui erano stati convocati era il loro sensei...oppure qualcuno che l’aveva ucciso, ma se così fosse stato perché mai non uccidere da subito i tre?
    Scelse la sua prima teoria recuperando quel poco di sfiducia e rinvigorendo il suo passo.


    Si Godsan, se non ci fosse da fidarsi credo che ci avrebbe già ucciso.

    Camminarono ancora prendendo un sentiero stretto che serpeggiava tra grosse rocce e sprazzi della morente foresta che agonizzava lasciando il posto al nulla, un vuoto paesaggio che abbracciava un enorme portone che portava su di esso lettere poste alla rinfusa.
    Ma non erano poste alla rinfusa, erano mescolate e sostituite con un preciso schema.


    Pfffft in ste cose sono una merda.

    Bisbigliò lentamente.
    Come Godsan si avvicinò al portone e tastò le lettere, erano sfrangiate dalle venature distese, vecchio di chissà quanti anni quel portone si ergeva davanti a loro impenetrabile.
    Guardò Godsan leggere la scritta al contrario.


    Ma dai Gods...

    Non concluse la frase, lo strano metodo di lettura di Godsan mandò la sua mente a pochi istanti prima “su dai” ripensando alla frase detta dall’uomo che li accompagnava notò che forse, inconsciamente o meno, gli aveva dato un indizio, quel “su dai” in una frase composta da termini così accuratamente scelti non ci stava a fare nulla, il “su dai” però non era sufficiente, fu la trovata di Godsan a fargli intuire la soluzione.

    Siamo scesi per un bel po’ di tempo, dietro al portone non ci sono promontori, scenderemo ancora, nel mondo di sotto, nel mondo all’incontrario.

    E quella frase così era stata formata, con un alfabeto posto al contrario.

    Per me si va ne la città dolente,
    per me si va ne l'eterno dolore,
    per me si va tra la perduta gente.

    Dinanzi a me non fuor cose create
    se non etterne, e io etterno duro.
    Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate

    Lesse le parole dopo averle stampate in testa.

    In che luogo ci sta conducendo?

    Dopo aver letto la frase con un pesante schiocco e un cigolio che fendeva i timpani il portone si aprì e ne venì, dalle oscurità che celava, un forte odore di vecchio.
    Gli occhi di Raizen avvezzi a quel oscurità individuarono poco dopo un enorme scalinata che li portava ancora più sotto.
    Incredulo Raizen seguì il sensei, non era spaventato, ma sentire tutte quelle urla non era roba da tutti i giorni, uomini e donne parevano patire le pene dell’inferno sotto di loro, e a passo sostenuto loro li stavano raggiungendo.
    Il sensei si presentò, era un mikawa, un otese, quel ambiente non doveva essergli tanto sgradevole quindi.
    Camminarono ancora accompagnati da quelle strazianti urla per infine arrivare ad un appezzamento di terra pianeggiante, li vi stava una fila di gente interminabile, e su una barcaccia di legno un vecchio uomo navigava su un fiume di acqua e persone.
    Un gran trambusto vigeva ma appena il quartetto fece la sua entrata tutto tacque e richiamò a se gl’occhi, occhi di persone non vive stupite di veder camminare tra loro chi ancora aveva la fortuna di non esser come loro, si avvicinarono al vecchio e questo senza fargli pronunziar parola porse la sua domanda, Godsan diede pronta risposta e il vecchio si volse verso Raizen, il suo sguardo bastava, era il suo turno, e prese a parlare.
    Mentre i due parlavano menò una remata ad un anima, o ad un corpo, non sapeva cosa fosse, con una forza che per quel vecchio era lodabile.


    Vecchio canuto risponderò in breve alla tua tediosa domanda per non far prendere tempo a te e per risparmiarne io, come ha detto il mio compagno già la nostra presenza in queste lande dovrebbe stupirti e dimostrarti che non siamo poi così deboli.
    Venendo alla tua domanda: il chunin è fra gli shinobi quello mediamente preparato, leader fra i genin e sottoposto fra i jonin, a tal grado si hanno abbastanza capacità per assolvere incarichi di maggiore responsabilità e difficoltà, trovando soluzioni equilibrate per ogni situazione, favorendo l’equilibrio del gruppo, mediando in caso di contrasti al suo interno, una dote utile potrebbe essere il carisma, utile per un ninja che si pone al comando di un gruppo, ciò fa scendere in secondo piano la forza che potrà essere sostituita da un qualsiasi membro del gruppo se questo viene studiato con attenzione da una mente brillante.
    Quindi chunin è crescita, maturazione.

    Come al loro primo incontro diede una pacca sulla spalla di Godsan, tremava come una foglia, se non altro l’avrebbe scosso, ma il suo intento era scacciare via il Godsan pauroso e tenere quello che aveva pronunziato prima quelle parole.
    Si avvicinò poi al suo orecchio e in udibile a tutti, tranne che allo stesso Godsan, Raizen sussurrò:


    La paura è segno di intelligenza, ma sii freddo e piegala al tuo volere, lasciati avvisare e tieniti pronto, o quella paura potrebbe prendersi ciò che vuole difendere.

    Scostatosi dall'orecchio di Godsan alzò poi il tono della voce per parlare al vecchio.

    Allora, siamo apposto no?

    Tuttavia stette pronto, non voleva che la sua arroganza, come in passato, gli procurasse qualche ferita, tenette lo sguardo sul vecchio e su quei remi, che come osservò prima non usava solo per muovere la sua barca.






    SPOILER (click to view)
    Shuriken [AaD]x8
    Kunai [AaD]x8
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Kusari Fundo [AdCC]x1
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    speroni [PpCC] x2 indossati
    Muschio di Recupero Minore [Tonico]

    Chakra:
    140/140

    ferite://
     
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26 replies since 8/2/2009, 19:37   951 views
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