Codice Tuono

[Livello B]

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  1. Shinken Takatsui
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    All’interno del bosco di Oto, dove creature dall’aspetto ripugnante strisciano dietro ogni singola ombra, due shinobi, amici di vecchia data, avevano fatto reincrociare i loro destini. Entrambi erano assolti in una conversazione che aveva come argomentazioni anni di allenamenti e di scoperte ma, improvvisamente, qualcosa turbò l’espressione dello shinobi dai capelli blu. Quest'ultimo fece subito cenno al compagno e, in pochi secondi, entrambi fecero silenzio mentre Shinken era intento a scoprire chi li stesse disturbando. I suoi occhi cruciformi cominciarono a scrutare l’orizzonte fino a che non si bloccarono fissi su un punto; anche Amanimaru si volse in quella direzione ma, ovviamente, non era con la vista che il Takatsui era riuscito a percepire una presenza in avvicinamento. Rilassando la fronte e facendo comparire un piccolo sorriso sulle pallide labbra, Shinken si rivolse ad Amanimaru. - Kokage in avvicinamento. Dev’essere successo qualcosa di importante se sta venendo qui di persona. - E sempre sorridendo si spostò lentamente verso un tronco spezzato per trovare un solido appoggio.

    image


    Pochi istanti dopo il Kokage si presentò ai due, gli occhi cruciformi di Shinken erano fissi sulla sua figura. Probabilmente da quando era stato morso era diventato un essere unico, speciale nel suo genere; un nuovo shinobi. Proprio per quello odiava Oto, odiava i suoi abitanti, odiava il suo Kage. Li odiava per la morte di Kyasashin, li odiava per quello che avevano fatto al corpo del fratello e, per quello che, celato da false notizie, avevano fatto a lui prima che riuscisse a scappare dagli ospedali della capitale. Ma non era il momento di muoversi, doveva prima risolvere alcune questioni prima di farla pagare a tutti quelli che, in un modo o in un altro, avevano contribuito a quelle orride torture. “Nessuno sfuggirà alla mia vendetta” si ripeteva tutti i giorni in cui doveva sorridere ed obbedire ad un’istituzione che odiava. Stringendo i pugni rispose con un leggero inchino alla comparsa del suo kage.

    CITAZIONE
    << Shinken. La tua vita mi serve. Molto presto arriveranno a Oto ottimi ninja, in partenza per la guerra, voglio che tu ti unisca a loro. >>

    Con un’espressione interrogativa sul volto, lo shinobi dai capelli blu rispose al Kokage, non voleva ubbidire agli ordini di quell’essere spregevole però, in quel momento, non poteva assolutamente rischiare di destare sospetti; doveva ubbidire, purtroppo. - Come desidera. Avrei però bisogno di informazioni più chiare a riguardo, quando potrò riceverle e in che sede? - Ovviamente Shinken in quel momento era intento a pensare al motivo di quella chiamata, che i suoi piani fossero stati scoperti? Qualche traditore? O forse semplicemente una normale chiamata alle armi? Shinken aveva sentito e si era informato sui problemi che aveva l'accademia ed, effettivamente, quella richiesta non lo colse del tutto di sorpresa. La risposta alla domanda di Shinken fu immediata e, senza perdere altro tempo, il Takatsui fu costretto a congedare Amanimaru per recarsi nella propria magione per potersi preparare a quell’impresa. Forse sarebbe stata una buona occasione per poter attuare i propri piani. Dietro un fascio di ombre Shinken scomparve diretto in una direzione ignota mentre riecheggiava la parola di congedo.

    - Signore. -


     
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