Esame Jonin - Mistero all'Albero Bianco

Topic di Gioco

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shaina Otori
        Like  
     
    .
    Avatar

    I Dango sono definitivamente assenti.

    Group
    Y Danone
    Posts
    5,003
    Reputation
    +92
    Location
    L'azzurra Spira

    Status
    Anonymous

    *La ragazzina dai lunghi capelli neri guardava il deserto dall'alto di un costone roccioso. Una brezza tiepida e leggera le accarezzava il viso, il sole riscaldava la sua pelle. Un tempo quel sole era stato troppo forte per lei, ma adesso ci aveva fatto l'abitudine, e il tocco dei suoi raggi era rassicurante come l'abbraccio di una famiglia. Sorrise. Era bello essere a casa.*

    Shaina-Chan, andiamo?

    *Si voltò verso la calda voce alle sue spalle, con un sorriso raggiante che le illuminava gli occhi verdi. Corse incontro all'uomo dai capelli biondi, aggrappandosi al suo braccio, mentre lui le scompigliava i capelli con la mano libera.*

    Si, Shigeru-Sama.



    [...]

    *Shaina aprì gli occhi nel suo letto, si sollevò a sedere e passandosi una mano sul viso si accorse che era bagnato di lacrime. Per una volta il sonno non le aveva portato incubi, ma un ricordo tanto vivido da farle male. Si voltò alla sua sinistra, prendendo tra le mani la cornice con la foto di lei e del suo maestro, insieme tanto tempo prima. Sorrise con nostalgia, passando le dita sull'immagine dell'uomo che considerava suo padre, che l'aveva salvata prima da una vita di miseria e squallore e poi dalla morte stessa.*

    §Lo so, Shigeru-Sama. Tu sarai sempre con me.§

    *Si alzò dal letto, e si preparò per andare in Amministrazione. Non sapeva se fosse per il sogno che aveva fatto, o per una sorta di suo sesto senso, ma era convinta che quel giorno sarebbe accaduto qualcosa.*

    *Quando mise piede nell'ufficio ebbe la conferma di avere ragione.*

    Shaina-San, la stavo aspettando. C'è una lettera per lei da parte dell'Accademia.

    *Fissò il giovane dall'aria poco sveglia che l'aveva chiamata. Si chiese se dormisse in Amministrazione, altrimenti come diavolo faceva ad essere sempre lì prima di lei? Davvero un impiegato modello, non c'era che dire, soprattutto da come l'aveva riconosciuta dal rumore dei suoi passi nel corridoio.*

    Grazie, Satoru. Ma come mai tutta questa urgenza? Sarà qualcuno che richiede un addestramento, come al solito, no?

    *Satoru abbassò lo sguardo, guadagnando per un decimo di secondo un'espressione intelligente. Prese un respiro. Aveva riconosciuto dall'aspetto quella lettera.*

    Non credo, Shaina-San. Meglio che la legga con calma prima di giungere a conclusioni.

    *disse mentre gliela porgeva. In effetti non sembrava affatto una richiesta di addestramento, aveva un'aria molto più ufficiale. La aprì subito, non avrebbe resistito fino in ufficio. Gli occhi color smeraldo si allargarono mentre la leggevano. Era così? Era davvero giunto il momento per lei di salire di grado e superare il suo Maestro? E quello stupido Gin non le aveva detto nulla...accidenti a lui, aveva tempo per andare sbronzo sotto casa sua e chiederle di uscire ma non poteva dirle due parole su una missione potenzialmente mortale a cui avrebbe dovuto partecipare?*

    *Alzò lo sguardo su Satoru. Lo guardò per un attimo, come per dirgli qualcosa, però sapeva che spesso con lui le parole erano superflue. Prese un respiro, riordinando le idee.*

    Devo trovare Tatsu.

    *disse a bassa voce. Poi uscì dal palazzo tenendo stretto il foglio tra le mani. Satoru la guardò girare l'angolo, e lasciò cadere la sua facciata da perfetto idiota per assumere un'espressione seria e intensa. Una mano si posò all'altezza dello stomaco, su una lunga cicatrice coperta dai vestiti.*

    Spero proprio che tu ce la faccia, Amministratrice.

    [...]

    *Dove poteva essere il suo vice a quell'ora del mattino? Aveva provato a casa sua e non c'era, quindi aveva continuato a cercarlo prima al bar, poi in altri due o tre locali, e alla fine si era rassegnata a fare un giro per il Villaggio e sperare di incontrarlo per un colpo di fortuna. Mentre camminava, continuava a chiedersi cosa gli avrebbe detto una volta che lo avesse incontrato. Nemmeno lei sapeva dove stava per andare e che cosa poteva accaderle, ma non poteva partire senza affidargli Suna nel caso in cui...scosse la testa. Non voleva pensare all'eventualità peggiore.*

    [...]

    *Dopo essersi separata da Tatsu, Shaina rientrò in casa per preparare le sue cose. Doveva partire immediatamente, non c'era tempo da perdere. Studiò attentamente la cartina che accompagnava la lettera, ben conscia del fatto che le ci sarebbe voluta tutta la sua concentrazione per ricordarne i dettagli. Sospirò. Non c'era verso che ricordasse un itinerario anche se ne andava della sua vita. Fortuna che la cartina era abbastanza dettagliata, tuttavia si trovò a sperare che i suoi compagni di squadra fossero più ferrati di lei nell'arte dell'orientamento. Certo, le sarebbe piaciuto sapere in anticipo con chi si sarebbe trovata a condividere la missione, a quanto pareva a quelli dell'Accademia piaceva fare i misteriosi. Prese qualche cambio di vestiti e l'equipaggiamento necessario, poi salutò la signora Shizue al piano di sotto, spiegandole solo che stava per partire per un po' di tempo, senza specificarle la sua destinazione, per quanto la sua padrona di casa continuasse a farle domande come una nonnina preoccupata. Quando stava per andarsene, l'anziana signora la trattenne per un braccio, e l'attirò a sé abbracciandola forte.*

    Vedi di tornare tutta d'un pezzo, Shaina-Chan.

    *Shaina ricambiò l'abbraccio. Chissà se la vecchietta aveva capito tutto.*

    *Spiegare ad Ookami fu ancora più difficile. Dubitava che l'amica avrebbe compreso le parole "esame Jonin", quindi cercò con pazienza di farle capire che doveva partire per un po', e che avrebbe fatto quanto poteva per tornare il prima possibile. Le spiegò tutto con calma, chiamandola sempre Kayano, quel nome a cui ancora Shaina non si era del tutto abituata.*

    *Quanto a Deidara, non sapeva come la ragazzina l'avrebbe presa, quindi si limitò a lasciarle una lettera in cui le spiegava la sua partenza e le dava qualche raccomandazione sull'evitare di mettersi nei guai.*

    *La giornata era già verso la fine, quando Shaina chiamò il suo avvoltoio e partì in direzione dell'Accademia, accodandosi alla prima Carovana in partenza.*

    [...]

    *Fortuna che conosceva l'Accademia come le sue tasche. Altrimenti invece di girare per due ore alla ricerca dell'ufficio giusto avrebbe girato in eterno. Cavolo, lei aveva problemi col senso dell'orientamento, ma quell'accidenti di posto era imboscato nella stanza meno raggiungibile dell'edificio. O forse erano solo le indicazioni sulle pareti che discordavano l'una dall'altra. Si diceva che molti anni prima durante un esame chunin gli esaminatori avevano ingannato i partecipanti all'esame con un genjutsu che non faceva loro raggiungere l'aula giusta. O era la stessa cosa oppure chi aveva messo quei cartelli doveva decisamente fare pace col cervello. Alla fine stava decisamente per buttare giù una parete con una cartabomba, quando sentì delle voci familiari in un corridoio vicino. Girò l'angolo, trovandosi davanti il terzetto di Otesi.*

    Shin, Yami! Felice di vedervi! *studiò per un attimo il terzo componente del gruppetto, facendo un attimo mente locale sul perché le risultasse familiare. Ricordò quasi subito chi fosse.* E tu sei...Febh, vero? Ci siamo visti al Torneo di Oto. Ragazzi non è che sapete dov'è l'ufficio 15b? Sto impazzendo per trovarlo.

    *Li guardò vagamente in imbarazzo, ma meglio chiedere informazioni ad amici e conoscenti che a perfetti sconosciuti.*
     
    .
42 replies since 4/3/2009, 13:19   2872 views
  Share  
.