La Piazza di Suna e il Mercato

La Piazza di Suna e il Mercato

Il mercato di Suna, un luogo affollato a tal punto che muoversi liberamente era a dir poco impossibile. Vecchi, bambini, casalinghe: tutti lì ad ostruire la via a chi, per una volta, decideva di camminare normalmente per strada invece che muoversi saltando di tetto in tetto. Una vera scocciatura, quella strada. Shura si trovava nel bel mezzo della folla, costretto a spintonare di tanto in tanto per poter avanzare di qualche metro, contendendo il proprio spazio con tutta la gente che in quel momento si affacciava in massa sui prodotti di questa e quella bancarella, ad ascoltare quel venditore e a cercare quel prodotto.
Seccatori disse Shura; un vecchio si girò verso di lui, ma non comprese pienamente il significato di quel commento pieno di sdegno e repulsione che Shura vi aveva infuso nel pronunciarlo. Shura non sopportava tutta quella gente, ignara di tutte le guerre che accadevano fuori dalle loro quattrom ura domestiche; erano deboli, erano vulnerabili. Per questo in quel mondo ostile e traditore bisognava essere crudeli con gli altri, e se serviva bisognava esserlo anche con se stessi; la forza non era richiesta, bensì era necessaria ed obbligatoria. E cosa riguardo a quelli che si aggrappavano alla speranza? Un modo facile per scaricare il lavoro sugli altri dopo essersi arresi. Ecco cosa pensava Shura di quel brulicare attorno a lui.

Ad un certo punto vide la gente davanti a lui cadere a terra, imprecare e insultare verso un "qualcuno" in arrivo di corsa. Shura fu troppo preso dalla sua curiosità per reagire quando un giovane, forse un suo coetaneo, gli passò a fianco dandogli un forte spintone, facendolo quasi finire a terra. Ma chi era quello?
Un urlo dalla folla più avanti attirò l'attenzione di tutti; inutile dire che Shura si trovò imbottigliato nella marmaglia di civili. Sporgendosi a fatica oltre la massa, Shura si affacciò sulla scena del delitto: un giovane era chino su un uomo abbastanza robusto riverso a terra, con la gola squarciata e il sangue che macchiava il suolo creando una chiazza vermiglia sempre più estesa. Il giovane incusse timore e il silenzio calò attorno a lui, ma Shura non ne capì bene il motivo; intuì però che costui davanti a lui doveva essere in qualche modo un rappresentante delle autorità, o qualcosa di vagamente simile.
La folla indicò più volte la direzion in cui si era diretto l'assassino, che era la stessa da cui era arrivato in quegli istanti Shura. Non ci vollte molto prima che questi realizzasse che l'assassino dovesse trattarsi di quel giovane che lo aveva urtato nella foga della fuga, e quindi decise di mettersi a disposizione per rintracciarlo. non che gli importasse la cattura: un individuo capace di uccidere così, a sangue freddo, in mezzo alla folla e in pieno giorno doveva essere uno di quei soggetti con cui Shura sentiva di potersi ritenere affine, anche se non condivideva il metodo.
Shura non avrebbe fatto un lavoro così rapido: avrebbe preferito divertirsi prima.
Aprendosi un varco tra la folla arrivò di fronte all'altro giovane, che solo in quel momento identificò come Sand Scorpion: ecco spiegato il motivo di tanto rispetto in precedenza. Mi chiamo Shura Onigawa disse facendo un lieve inchino di fronte allo Scorpione, e sono un Chunin di questo villaggio; permettimi di darti una mano nella caccia all'uomo, visto che due teste sono sempre meglio di una. Credo inoltre di poterlo riconoscere, visto che un giovane mi ha urtato mentre venivo qui ed era abbastanza di fretta... che ne dici?

L'Entrata in Scena dello Shukun

• Villaggio: Suna
  Posizioni Magiche: 5
  Questa tecnica incrementa il calore presente in una zona, sfruttando l'assenza di umidità presente nell'aria e l’energia della terra, perciò può essere utilizzata in luoghi secchi. La sudorazione di tutti i presenti è incrementata: se rimarranno nell’area per un round, il loro odore sarà considerato forte, se per almeno tre, sarà considerata puzza; l'utilizzatore può negare questo effetto a sé stesso. Nell’area, la vista di ogni presente sarà come ridotta del 25% a causa del calore.
  Tecniche con un potenza pari o superiore a 40 che agiscono in tutta l'area influenzata dalla nebbia la possono dissolvere completamente, mentre tecniche con potenza pari o inferiore a 30 disfaranno la nebbia dell'area colpita fino al round successivo. La tecnica dell’afa terrestre annulla e viene annullata dalla tecnica velo di nebbia se di uguali dimensioni; se presente il velo di nebbia o nebbia naturale è comunque possibile attivare questa tecnica allo solo scopo di neutralizzarla.
  Tipo: Ninjutsu - Katon
  (Livello: 5 / Consumo Attivazione: Basso primi 100mq + ½ Basso ogni successivi 100mq)
  [Area ricoperta massima: Studenti - 200mq; Genin - 400mq; Chunin 600mq; Jonin - 900mq]

• Villaggio: Suna
  Posizioni Magiche: Gallo, Cavallo, Tigre, Dragone, Scimmia
  Premessa la composizioni delle posizioni magiche a il contatto visivo con l’avversario entro 10 metri, la vittima dell’illusione crederà che sotto di sé ci siano delle sabbie mobili che lo risucchiano verso le profondità, come se evocate dall’utilizzatore.
  Al primo round i metri percorribili con uno slot azione vengono dimezzati e tutte le azioni effettuate con gli arti inferiori avranno una riduzione di velocità e riflessi pari a 2 tacche. Dal grado genin, al secondo round i metri percorribili vengono ridotti ad un terzo e non sarà possibile effettuare attacchi con gli arti inferiori, mentre dal grado chunin, durante il terzo round e a seguire sarà impossibile spostarsi, come se completamente inghiottiti dalle sabbie.
  L’efficacia è pari a 30. Se attiva la tecnica dell' "Afa Terrestre" e presente al suo interno la vittima, l'illusione avrà un incremento dell'efficacia pari a 10.
  Tipo: Genjutsu
  (Livello: 4 / Consumo Attivazione: Medio – Consumo Mantenimento: ½ Basso)

Shura non fece in tempo a sentire la risposta del membro dei Sand Scorpion che c'era già del movimento sulla scia dell'assassino; altri uomini, sicuramente ninja anch'essi, si erano adoperati per raggiungere il fuggitivo, e il gruppo sembrava essere alquanto numeroso. Shura si staccò dal Sand Scorpion e si diresse anche lui all'inseguimento dell'assassino, il quale nel frattempo si era fermato in cima ad un piccolo palazzo alto all'incirca dieci metri; tirò fuori dalla tasca un kunai, occultandolo dietro al polso con un rapido giro del braccio [Prestigiatore] e stette pronto ad entrare in azione, qualora fosse stato necessario il suo intervento.

Tuttavia pareva che la situazione volgesse a vantaggio degli inseguitori: contro il singolo fuggiasco si ergeva un numeroso corpo di ninja pronti ad entrare in azione al minimo, e Shura si trovava proprio al fianco di uno di essi (Brando). Questi fece partire un segnale verso qualcuno che Shura non comprese da subito, ma poi capì che probabilmente doveva trattarsi di un suo subordinato o di un compagno di strada. Avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarlo, ma temeva di poterlo intralciare con lo stesso numerodi probabilità, così decise di lasciarlo fare; sarebbe rimasto a guardare, pronto ad entrare in azione alla prima occasione.

Il fuggitivo non aveva ancora reagito in alcun modo alle strategie degli inseguitori, che per quanto non si fossero scambiati ordini stavano collaborando in maniera efficente e ordinata; o almeno, era così fino ad un certo punto.
Il membro dei Sand Scorpion infatti aveva deciso di prendere in mano le redini della situazione, intenzionato ad attaccare frontalmente l'assassino dopo avere lanciato un kunai in sua direzione.

Sul primo momento Shura ebbe l'idea di mettersi in mezzo e di ostacolarlo in qualche modo, ma il ninja al suo fianco, con un silenzioso e delicato gesto della mano, gli fece segno di rimanere lì dov'era: a quanto pareva aveva la situzione perfettamente sotto controllo, o almeno sapeva come affrontare quella inaspettata "complicazione".
Spero che si faccia molto male quello disse Shura tra sè e sè con voce sibilante, emettendo a malapena una piccola risata stridula, simile al verso di una iena; fa proprio strano credere che un membro dei Sand Scorpion, che teoricamente dovrebbe avere il sangue freddo e la mente lucida, attacchi un assassino di cui non conosce le capacità in maniera così avventata e diretta.
Non appena terminò il proprio piccolo e breve monologo Shura potè notare il ninja al suo fianco dare degli ordini attraverso una ricetrasmittente, con tutta probabilità agli uomini sui tetti circostanti l'edificio su cui si era arrampicato l'assassino.
Lo spettacolo era appena iniziato.

La situazione si stava facendo più complicata del previsto; il membro dei Sand Scorpion pareva incontrare alcune difficoltà nel fronteggiare il misterioso aggressore il quale, nonostante le sue doti rivelate all'insaputa dei presenti, era caduto nella trappola tesagli dalla squadra di ninja intervenuta in quelle circostanze.
Shura se ne stava lì, fermo quasi in disparte, ad osservare lo svolgimento dei fatti, fremendo di entrare in azione; il kunai era ancora nascosto dietro la sua mano, pronto per essere lanciato al minimo segnale di pericolo.
All'improvviso il ninja al suo fianco fece un gesto con il braccio, e la squadra he doveva essere sotto il suo comando si mobilitò, preparandosi alla ritirata. Shura inarcò un sopracciglio, leggermente sorpreso per una tale reazione: eppure il nemico era caduto nella trappola. Cosa stava andando storto? Shura intuì che il ninja al suo fianco doveva avere avvertito qualcosa, forse un presentimento lo aveva indotto ad agire in maniera diversa da quella con cui stavano immobilizzando il fuggitivo in quel momento. Il gruppo si riunì là dove si trovavano, e al termine del discorso il ninja "capo" fece cenno a Shura e ad un altro di seguirlo. E fu proprio a Shura che si rivolse, presentandosi come Brando, svelandogli le sue prossime intenzioni.
Arti magiche? ripetè Shura accennando un sorriso sadico,diciamo che sono ancora un dilettante per certi versi... continuò mentre seguiva Brando verso la piazza, ma se si tratta di uccidere diciamo che ho quello che serve!