Guardiani a Confronto

INIZIO DIFFICILE

Il bambino di Suna stette bene ad ascoltare quello che il Mikawa aveva da dire.

“ Ma perché tutti ce l’hanno con me?Prima Amanimaru e adesso lui...aspetta, e se fossero in combutta?”

Hohe guardò attento il colosso e poi disse:

“ Mica conosci Amanimaru, capo dei D10?”

Ciò nonostante ebbe pochissimo tempo per ascoltare la risposta, L'otese si stava già muovendo ad una velocità che il bambino difficilmente e con grande dispendio di chakra avrebbe potuto eguagliare.
Aloysius con perizia si avvicinò spavaldo incurante del dislivello che li separavano. In altre condizioni questa sarebbe stata l’occasione ideale per un contrattacco dall’alto. Ciò nonostante il Mikawa si mosse talmente velocemente che l’artista non ebbe il tempo di organizzarsi in tal senso. Anzi, visto il veloce lancio dell’avversario, dovette impastare un basso di chakra nelle gambe così da aumentare la sua velocità di reazione [agilità 550]. L'attacco era sì veloce ma di facile schivata poichè frontale e diretto. Scattò di lato piegandosi leggermente sulle cosce ed intanto si rivolse alla guardia che era sopravvissuta:

“ Va via da Qui! Contatta Shaina e fa evacuare la zona!”

Era ben conscio, infatti, che se lo scontro fosse durato a lungo lui sarebbe stato costretto ad utilizzare a pieno i suoi poteri e non sarebbe rimasto in piedi nulla di quello che si poteva vedere nel raggio di decine di metri. D’altra parte era anche vero il fatto che se non fosse stato costretto, non sarebbe arrivato a tanto, in quanto usare la C3 avrebbe significato distruggere il gate di Suna. E questo era troppo un azzardo.
Mentre tutti questi pensieri si affastellavano alla velocità della luce nella sua mente, l’avversario lo colse in contro tempo. Accelerando ancora la sua andatura, cosa che lasciò di stucco il bambino, lo afferrò alla gola e lo sollevò come se il suo corpo fosse fatto di piume. Un gemito strozzato gli uscì dalla gola mentre il passaggio dell’aria era completamente impedito.Impastò in resistenza cercando di non subire danni eccessivi [medio-basso; 1 leggera e mezzo]

“ Ah..!”

Immediatamente dopo qualcosa gli si conficcò alla base del collo e contemporaneamente ricevette una scarica elettrica non indifferente [danno: 2 leggere, semiparalisi dei muscoli intercostali].

“ Devo liberarmi al più presto, altrimenti è finita..”

Così mentre Diogenes stringeva la presa [subisci e mena], il bambino portò su la gamba destra mediante uno sforzo di addominali. Quindi impastò una notevole quantità di chakra nell’arto [medio-basso, forza 600] e menò una potente ginocchiata sul gomito del colosso Otese con l’intento di ferirlo gravemente. Questo gli avrebbe concesso qualche istante, risultando la presa al collo indebolita se non impossibilitata, per allontanarsi da lì. Infatti subito dopo entrambi gli arti inferiori sarebbero stati portati al petto del rivale ed avrebbero spinto fortemente contro la gabbia toracica, accompagnate dal movimento di tutto il corpo, per scaraventarsi giù dalle mura. Se vi fosse riuscito sarebbe precipitato lungo al parete del Gate dove un secondo prima si trovava a combattere.

Hohe, quindi, attivò la sua innata ed immerse le mani nell’argilla dando vita all’unica creazione che lo potesse portare in una condizione di vantaggio in quel frangete: il gufo d’argilla [Argilla C2; Potenza I, Resistenza II].

Il piccolo corpo dell’artista trovò giaciglio sul dorso della grossa creazione e svelto il gufo salì di quota allontanandosi da Diogene, salvando il bambino da uno schianto terrificante. Ma lo sguardo di Hohe rimaneva sempre fisso sul suo rivale, attento a non farsi cogliere alle spalle. Il collo pulsava fortemente.

“ Impossibile che a casa mia mi trovi così svantaggiato. Non c’è luogo dove nascondersi per poter attuare una strategia complessa, non posso stargli vicino perché anche uno stupido capirebbe che non c’è paragone tra la sua abilità nei taijutsu e la mia.L’unico luogo sicuro è l’aria...”

Ma gli effetti dell’assalto Otese solo adesso si fecero sentire. Lentamente sentì un affaticamento al petto: non riusciva respirare bene e questo lo stava affaticando notevolmente.

“ Che diavolo mi succede?”

Improvvisamente si ricordò di quelle specie di scarica elettrica che gli aveva attraversato il corpo appena l’otese lo aveva stretto...

“ Diavolo! Anf...utilizza anche l’impronta del fulmine! Che sappia...anf...della debolezza delle mie creazioni contro i raiton? ”.

Con una mano sul petto si portò a circa 15 metri dal Mikawa, sospeso in aria circa 10 metri più in alto della posizione di quello.

“ Per il momento sono al sicuro. Posso solo attendere nuovi sviluppi ed elaborare una strategia.”