Guardiani a Confronto

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  1. - Hohenheim -
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    CONCLUSIONE

    Hohenheim era come pietrificato mentre guardava il suo rivale giostrarsi magistralmente nel casino creatosi a seguito della sua offensiva. Gettandosi dalle alte mura di Suna, uscendo parzialmente dal raggio di esplosione dei lombrichi, nullificando i due fuuma shuriken tramite le sue oramai note abilità di manipolazione del chakra elettrico, il Mikawa era risucito a limitare al minimo i danni di un attacco che probabilmente avrebbe stroncato la vita alla maggior parte dei combattenti che il ragazzo di Suna avesse mai incontrato. Nonostante ciò il giovane fu in grado di procurare non pochi danni a Diogene.
    Ma quello si rialzò quasi non sentendo le pesanti ferite palesate dal sangue che copioso ricopriva il suo corpo.

    " Ma come fa? Doveva essere al tappetto già tempo fa!!!"

    Le forze erano oramai al limite e il picoclo non aveva più le energie per elaborare ed attuare un piano efficace.
    Coperto di sangue l'ambasciatore di Amanimaru avanzava verso Hohe. In quesgli istanti il giovane potè solo constatare come la differenza di altezze rappresentava anche il dislivello di forze tra lui e quel combattente dal nome ignoto...
    Ripresa la spada e pronunciate le ultime parole di avvertimento, che il piccolo di Suna potè a malapene percepirei ,l'assalto partì fulmineo. Fu solo l'istinto a muovere le gambe dell'artista. Copioso il chakra andò a irrorare le piente dei piedi del giovane che in un ultimo, interminabile sforzo, spinse fortemente sul muro per cercare via di scampo sulla destra (chakra repulsivo: 3/4 basso).

    Poi il vuoto...

    Il ragazzino svenì all'istante a contatto con il potente pugno del Mikawa che lo aveva agguantatao in volo.
    Lì tra i detriti delle mura di Suna il piccolo come dorminete attendeva che qualcuno arrivasse in suo soccorso. A breve l'amministrazione sarebbe intervenuta, avvertita dalla guardia riuscita a fuggire, e le stesse concitate azioni dello scontro, le esplosioni, le urla avevano sicuramente attirato l'attenzione di qualcuno.
    Da quanto sapeva mai le mura di Suna erano state così debilitate e ridotte a poco più di macerie. Era dunque davvero questa la potenza del gruppo degli anti-accademici? Avrebbe avuto quache chances di migliorare al fianco di un villaggio come quello di Suna che , dopo tutto questo tempo, non gli aveva concesso i poteri del kiseki promesso? Perchè la potenza delle sue opere d'arte non lo aveva portato, come sempre fino ad allora, alla vittoria? Il messaggio del fondatore dei D10 prendeva posto praticamente accanto al corpo del ragazzo, quasi fosse un segno del destino. Cosa vi era scritto? E quale era il motivo di quell'attacco? Che si nascondesse qualcosa di ben più grande di un tentativo di reclutamento nell'azione invasiva del colosso Otese? Domande che nell'inconscio del momento si vennero a creare nella mente del ragazzo; quesiti a cui Hohe non poteva rispondere al momento...ma avrebbe dovuto riflettere attentamente nei giorni a venire.



    CITAZIONE
    OT/ Grazie per l'entusiasmante scontro! Con la promessa di un rivincita futura mi permetto di continuare la vicenda alle mura di Suna, per non rendere il fatto estraneo al mondo del gdr. /OT

     
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11 replies since 26/4/2009, 16:13   695 views
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