Setacciando il paese del Thè

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Raggiunse la città di Kitami un'ora dopo mezzogiorno.
    Ormai Yami era cadavere, dovunque il rapace lo avesse portato, da quattro giorni e chissà da quanti anche Godsan lo era. Due ottimi motivi per cui l'umore del Mizukage non fosse esattamente dei migliori.

    Anche per questo, quando un individuo dalla barba incolta e scura ed i capelli del medesimo colore, ma del tutto sconosciuto, gli si avvicinò, Shiltar Kaguya non fu propriamente cordiale, guardandolo male e portando già la mano verso la Falce d'Osso che portava alla cinta parallela al bacino.
    Avvedendosi di ciò, forse l'individuo mise le mani avanti, in tutti i sensi, eseguendo un semplice sigillo che ne rivelò la natura di creatura evocata dal Jinchuuriki del Sette Code, un altro di quei suoi esseri nasuti.
    "Itai è qui immagino, giusto?", domandò secco il Jonin, << Sì, lui e l'altro ninja sono qui, stavano aspettando lei, Mizukage.>>, spiegò l'essere.
    "Ottimo, allora se puoi vai ad avvisarli: ci vedremo qui fra un'ora, io ho delle compere da fare necessarie per il viaggio.", replicò il Mizukage, entrando a sua volta nel villaggio di Kitami.

    Nel mercato cittadina, mentre cercava ciò che gli sarebbe servito per il viaggio, almeno per come lui desiderava compiere quel viaggio fino alle Mura di Konoha, il Kaguya si pose due domande sui ninja che lo stavano per accompagnare.
    La prima era chi fosse il secondo ninja partito assieme ad Itai: Shiltar supponeva fosse uno degli altri chunin che componevano le due mani, forse Giants, o Etsuko, preferibilmente l'Akuma sarebbe stato di certo più utile per evitare il più dei trucchi che i doujutsu della Foglia potevano permettersi. Il dubbio che potesse essere Zubera sorse nella mente del Mizukage, per quanto il Kakita era fuori dal villaggio da prima che lui partisse, in fondo, anche se non aveva le abilità innate del chunin dagli occhi rossi, anche lui aveva una certa esperienza con i genjutsu.
    La seconda domanda, poi, era se Itai stesso si rendesse conto di quanto per lui fosse pericoloso essere diretto a Konoha, ma in fondo quelli della Foglia avevano iniziato questa caotica situazione e di certo un loro ex ninja alle mura del loro villaggio non sarebbe stato un problema maggiore di un gruppo di coccodrilli affamati.
    Tutto ciò portava, però, ad altre domande: come aveva fatto Itai a sapere che Godsan era stato giustiziato? E come avrebbe preso il chunin la notizia della morte di Yami ed il modo in cui vi era indirettamente coinvolto? Due domande che, come le precedenti, avrebbero avuto risposta quando si sarebbero rivisti all'ingresso della cittadina.

    Quando poi, all'esterno di Kitami, Shiltar si trovò davanti, fra gli altri, un giovane che non sembrava affatto uno dei ninja di Kiri a cui aveva pensato, inizialmente il Kaguya ebbe una reazione con il sopracciglio destro che s'inarcò più che leggermente.
    Avvicinandosi a loro realizzò che era il ragazzino che era entrato piuttosto rumorosamente all'ultima riunione di Kiri, per poi essere avvicinato allora Kyoshiro.
    Certo lo stupore del Mizukage poteva essere pari a quello che i due avrebbero avuto nel notare che lui aveva comprato due buoi e li aveva legati ad un albero a circa una decina di metri da dove li stava raggiungendo, ma questo poco contava.
    Che ci fossero o meno anche i Tengu, il Jonin si sarebbe rivolto ad i due ninja.
    "Itai, ragazzo, piacere di vedervi. Immagino che saremo noi tre a dirigerci alla Foglia in cerca di... chiarimenti.", esordì, guardandosi intorno, prima di continuare.
    "Siccome io fin qui ho viaggiato a piedi, ma, per quanto non sappia che mezzo voi abbiate usato, ritengo che le nostre velocità siano differenti, ho pensato a qualcuno che ci porterà tutti senza grossi problemi di spazio.", spiegò mordendosi un dito ed eseguendo subito dopo la tecnica del Richiamo.

    Muggen

    Pochi istanti ed i presenti si sarebbero trovati sulla pelle squamosa e dura di un gigantesco coccodrillo palustre lungo ben cinque metri, proporzionalmente parecchio grosso e robusto.
    "Lui è Muggen e ci trasporterà fino alle Mura di Konoha.", spiegò allora il Jonin, prima che la gigantesca creatura aprisse bocca, "Evocatore! Devo farvi da mezzo di trasporto? Non potevi chiamare Myck o Maximo per questo?", borbottò.

    Shiltar allora si avvicinò alla testa della creatura: "Loro si muovono meglio in acqua e non sulla terraferma e poi volevi che dessi a loro quel piccolo antipasto bovino? Se mi porti al villaggio della Foglia c'é la possibilità che tu ottenga un pasto più ricco, a base di shinobi di Konoha."
    Il coccodrillo, rallegrato da quelle promesse alimentari, si iniziò a muovere verso i due bovini, che già si lamentavano intimoriti per la loro prossima fine e Shiltar, in tutta risposta, camminò sullo squamato corpo del rettile posizionandosi all'altezza della coda di modo che Itai e l'altro shinobi voltassero le spalle al poco piacevole spettacolo di un coccodrillo che si nutriva per rispondere alle sue domande.

    "Spiegatemi che è successo? Come avete saputo quello che ha fatto Konoha e soprattutto perché lo hanno fatto, se ne sapete il motivo.", affermò il Jonin, in attesa di spiegazioni, mentre Muggen aveva iniziato il suo pasto.

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    OT: Ok, stavolta non mi sono messo a fare connessioni temporali, né ho fatto una rivisitazione della mappa.
    Per la prima, immagino che se v'incontrate di sera, non siete nel medesimo "istante" in cui si trovano i pg di Kiri (perciò o è la sera prima, o quella dopo...).
    Sul dove siete, poi, non saprei proprio^^.
    Per quel che riguarda noi kiriani, ad Itai e Ryo la parola. Il mio pg però è abbastanza desideroso di arrivare a Konoha sul suo grosso coccodrillo, sapete com'é l'ego ^^/OT
     
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18 replies since 24/8/2009, 21:09   1433 views
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