Setacciando il paese del Thè

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Il ragazzino che affiancava Itai si chiamava Ryo Aokawa e questa fu la prima cosa che Shiltar comprese di lui, la seconda, nel sentire i suoi commenti mentre il Mizukage dava da mangiare a Muggen, fu che il giovane aveva poca fiducia nei metodi del Kaguya; la terza, e più rilevante, fu che quello era un semplice genin e che, proprio per questo era meglio che se ne tornasse a casa, la situazione con Konoha poteva peggiorare e combattere contro i chunin di quel villaggio dovendosi anche preoccupare della salute di un altro dei propri genin non era il meglio per il Mizukage.

    Peccato che tutta quella discussione sarebbe stata ritardata da altri argomenti più pressanti: Konoha e le notizie trovate da Shiltar.
    Probabilmente avrebbe trovato l'intera situazione quasi tristemente divertente se non fosse stato per le parole di Itai.
    Erano Shika ed Alexander Hyuga i due amministratori di Konoha che avevano avvisato via missiva, non due anonimini ninja della Foglia, ma due che conosceva anche abbastanza bene e che gli avevano detto di aver ucciso un suo ninja!
    In più il motivo: salvare la pace fra Kiri ed Oto, proprio mentre lui aveva incontrato Yami e, in qualche modo, aveva indirettamente preso parte alle cause della sua morte. Il che rendeva la testardaggine del Kabane non solo un'amara nota nella sua vittoria, ma anche una sarcastica nota nel ghigno triste che rispondeva a quella motivazione.
    Infine la curiosità di Itai: cosa aveva ottenuto Shiltar usando il suo nome. Il Mizukage sapeva che l'altro non avrebbe gradito, ma non poteva dirgli una menzogna, aveva troppo rispetto del Jinchuuriki, considerando quante ne avevano passate fino ad allora.

    "Itai, usando il tuo nome ho cercato di contattare una persona abbastanza in alto nel comando di Oto, una persona che, al mio nome, non avrebbe di certo risposto, cioé il tuo maestro Yami Kabane.
    Ci siamo incontrati. Io gli ho specificato subito che tu non c'entravi, onde evitare dei disappunti fra te e lui, poi gli ho fatto alcune domande, ma le sue risposte non sono state delle più ricche di particolari.
    Ho saputo che Diogene ed il suo compare si sono mossi verso Kiri senza dare molte specifiche sulle loro azioni e che c'é stato un testimone che ha descritto Godsan di persona, ma non molto di più.
    Dopo aver parlato, però, bé, abbiamo pensato di risolvere qualche vecchia divergenza..."
    , ammise Shiltar, prima di continuare.
    "Non so se tu sapevi che lui era un traditore Kaguya, che ha pensato bene di preferire una sorta di venditore ambulante di false promesse a chi gli offriva di restare al villaggio.
    Da allora fra me e lui ci sono stati dei dissapori reciproci e così, complice la situazione, l'ho posto dinanzi alla possibilità di affrontarci.
    La mia idea era di sconfiggerlo e riportarlo piuttosto mal ridotto alle Mura di Oto come monito vivente di non venirci più a disturbare a Kiri, ma, dopo averlo ridotto allo stremo delle forze e suggeritogli di arrendersi, Yami ha pensato bene di finire tutto il suo chakra."
    , continuò con voce dispiaciuta.
    "Ho cercato di curarlo, gli ho dato un tonico per il chakra, ma l'unico risultato è stato che qualcosa di diverso da Yami lo muovesse, parlava di se stesso in terza persona, era strano... ed alla fine ha evocato un volatile, scappando su quello, seppur non so chi fosse che l'ha evocato, di certo non il Kabane.
    Yami si è dato la morte alla fine dello scontro, purtroppo."
    , concluse, allontanandosi dal Jinchuuriki.

    Shiltar attese qualche istante in silenzio, osservando Muggen che completava il suo pasto.
    "Aokawa, grazie d'essere venuto fin qui, ma la situazione è fin troppo pericolosa per un genin, quindi resterai qui a Kitami, se ti serve del denaro per pagarti una stanza, o per trovare un mezzo che ti riporti a Kiri, me ne posso occupare io, senza problemi.
    Itai, se tu non vuoi seguirmi a Konoha, a seconda di ciò che hai saputo, nessun problema, lo capirei."
    , avrebbe aggiunto secco, lasciando ad entrambi il tempo di scendere dal coccodrillo ed eventualmente di replicare, poi il Kaguya si sarebbe rivolto alla propria evocazione.
    "Muggen, andiamo, direzione Konoha.", avrebbe ordinato.
    "Bene, Evocatore!", avrebbe esultato l'altro, prima di fermarsi: "Sì, ma in che direzione è Konoha?"
    "Di là.", l'unica risposta di Shiltar, mentre con la sinistra si teneva la fronte e la destra indicava la direzione da prendere al grosso coccodrillo che si sarebbe quindi mosso.
     
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