Lo Strano Universo

Corso Chunin

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  1. Tupazzo
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    corso
    Chunin
    -2° post-


    SPOILER (click to view)
    narrato: nero
    pensato: viola
    detto da me: blu
    detto da altri:
    CITAZIONE
    bla

    Finalmente tutti i partecipanti al corso fecero la loro comparsa, e con grande sorpresa tra di loro riuscii a notare il mio amico Sho.
    Il capo del gruppo, mi faceva una buona impressione, sembrava una persona diligente e con le idee chiare, naturalmente aveva un’esperienza maggiore della nostra, ma devo dire che m’ispirava fiducia.
    Brando tirò fuori un rotolo, dal quale uscirono fuori alcuni sacchetti con interno del cibo.
    Non aspettai altro, iniziai a mangiare, gustandomi tutto quel ben di dio, alternando un pezzo di carne o di formaggio con un bel sorso di vino.
    Erano giorni che andavo avanti a Scotch e sacchetti di cibo liofilizzato, e sinceramente non ne potevo più, e tutto quel cibo fu come una manna dal cielo riportando allo splendore le mie forze.
    Mentre stavo gustando il cibo offertici dal capo Sho mi passo accanto e disse:

    CITAZIONE
    -Sembra quasi che lo facciamo apposta a metterci sempre assieme…-

    Feci una leggera risata rendendomi conto che aveva perfettamente ragione, infatti, da quando accolsi il suo invito per un combattimento, ci trovavamo continuamente in qualche missione o addestramento, il caso era beffardo.

    “e si..”

    Mi dette una simpatica pacca sulla spalla e disse:

    CITAZIONE
    -Come ti va? Oramai era quasi un mese che non ci vedevamo…-

    Replicai annuendo:

    “tutto bene! Ho avuto alcuni affari da sbrigare.. ma mela sono cavata!”

    CITAZIONE
    -Ricordati che ancora ti devo una rivincita.-

    Feci una leggera risata e annuii per far vedere che avevo capito, anche se non mene fregava più di tanto per quella rivincita, avevo altre cose per la mente, e da quando lo avevo conosciuto come amico non ebbi più rimpianti sulla mia resa nel combattimento tra noi due.
    Sho si allontanò, e mi diressi anch’io verso il sensei perché sembrava che volesse dire qualcosa d’importante a riguardo della missione.
    Le parole del sensei mi colpirono molto, sinceramente non avevo mai considerato la figura del ninja come una persona che agisce in gruppo, ma un individuo che pensa esclusivamente ad agire autonomamente, portando a termine gli obbiettivi con il solo uso delle proprie forze.
    Ebbi una nuova concezione dell’immagine del ninja, e mi piaceva pensare che più persone combattessero per pararsi il culo a vicenda.
    All’orizzonte comparii una splendida nave, e ne rimasi affascinato, infatti, mi ero sempre appassionato alla costruzione di questi apparecchi cosi complicati.

    [giorno 1]

    Salimmo sulla nave, e diedi qualche occhiata intorno, cercando di capire la struttura della nave per essere prudente, infatti, non si poteva sapere cosa potrebbe essere accaduto.
    Prima del congedamento, il capo ci ricordò che stavamo per intraprendere un viaggio pericoloso, e non era una solita missione d’investigazione o di cattura, ma si trattava di una vera e propria missione in zona di guerra, dove i ninja morivano, e dove noi avremmo potuto lasciarci le penne.
    Entrai nella camera, e mi distesi sul letto pensando all’accaduto del giorno, e pensando alle criptiche parole dell’uomo, e al fatto che stavamo entrando in una zona di guerra.
    Ogni mio pensiero riconduceva alla morte, e alle motivazioni che mi spingevano oltre quel sottile limite, motivazioni che avevo ben presenti, ma che non sarebbero bastate davanti alla morte.
    Ma io era un ninja di Suna, e se avessi voluto difendere le mie genti dai balordi e dagli altri villaggi, avrei dovuto capire molte più cose, avrei dovuto concepire come pensava un Chunin, come si comportava e quali erano i suoi obbiettivi, e anche se non sarebbe stata una cosa da nulla, ci sarei riuscito, costi quel che costi, anche la morte.
    Il primo passo sarebbe stato quello di conoscere i miei colleghi, tranne Sho che ovviamente lo conoscevo da tanto.
    Anche Sho pensò la stessa cosa, e fece la medesima domanda all’Otese, ed io rimasi ad ascoltare in silenzio, curioso della risposta del ragazzo, fino a quando Sho uscii dalla stanza.
    Guardai l’Otese e gli porsi la borraccia di Scotch offrendogliene un sorso, e poi replicai:

    “quindi sei di oto giusto? Com’è il tuo nome non ho afferrato bene..comunque io sono Noruas, piacere di fare la tua conoscenza”

    Aspettai la risposta dal ragazzo e poi replicai:

    “non ti preoccupare per Sho, è un po’ in tensione, come tutti noi del resto”

    Feci una leggera risata e continuai

    “come tela cavi con in corpo a corpo? Oppure se preferisci ninjutsu o armi a lontananza, vorrei realizzarmi un quadro generale delle vostre doti.comunque io prediligo il taijutsu”

    Aspettai una risposta dall’uomo e poi mi sarei disteso sul letto, riposando le povere ossa.
     
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29 replies since 11/10/2009, 13:54   716 views
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