Gate To The Black Empire

Livello B - Indagine

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    Non compì il viaggio interdimensionale che si aspettava, o meglio, non lo compì come lo immaginava lui, si aspettava o di passare in un corridoio di luci o in una qualche dimensione distorta, invece no, era stato come attraversare un velo d’acqua, però non ne venne minimamente bagnato, era una “non sostanza”.
    Superato il velo si ritrovò in un mondo simile al suo, mentre alle sue spalle la superficie si induriva impedendogli di tornare indietro, come se il portale si richiudesse.

    Beeeeene, il supporto dall’altra parte è composto da emeriti imbecilli.

    poi i pensieri presero il sopravvento.

    Oppure, cosa ancor peggiore l’apertura è a senso unico, ufffffff.
    Ma, visto che siamo in pista, balliamo.


    Prestò attenzione a ciò che aveva dinnanzi, o meglio, attorno.
    Una struttura in legno, antica e abbandonata, simile alle solite case che utilizzavano i ninja ospitava il portale, all’esterno solo case, simili a quella da cui erano appena usciti, il piccolo villaggio fantasma era inerpicato in una piccola collinetta verdeggiante, dalla sommità della stessa però il panorama non era altrettanto allietante, sotto di loro un enorme città si stendeva rendendo in identificabili i suoi confini, una grandiosa città, ma ora era distrutta.
    Era moderna, ben più del villaggio alle loro spalle, simile ad Ame, era costruita di cemento e ferro, ma non era stata abbastanza resistente per tener testa alla forza che l’aveva ridotta in macerie.
    A far compagnia a quella desolazione solo un sole sbiadito e qualche esplosione lontana.

    Questa situazione puzza come un culo in cancrena.

    Come se non bastasse un indigeno su uno strano trabiccolo si dirigeva verso di loro, aveva ruote ma si muoveva senza la forza delle bestie, che fosse simile ad una marionetta?
    Il ninja kiriano vedendo le intenzioni ostili dell’uomo partì all’attacco, era in vantaggio su tutti i punti di vista, Raizen non mosse un dito, incrociò le braccia e rimase ad osservare, l’uomo probabilmente era da temere, ma il konohaniano mantenne le distanze perché sarebbe stato solamente di intralcio.
    Si volse al “caposquadra”.

    Mi raccomando “signore” non faccia mosse avventate, penseremo noi a questo omuncolo, non val la pena che lei si rimbocchi le maniche.

    Sorrise.
    Se Itai avesse disarmato l’uomo Raizen avrebbe risposto al suo appello scattando rapido.

    Ci penso io, ma dopo sarà meglio scambiare 4 chiacchere tra noi.
    Ho già visto uno vestito similarmente a questo tipo, molto pericoloso, non saprei come definirlo, credo che “marionetta senziente” sia la cosa migliore, state attenti in futuro, se sono simili hanno al loro interno armi temibili.
    Buon lavoro comunque kiriano, vienimi dietro ma non farti vedere, non vorrei che il tipo avesse qualche sorpresa.
    Con permesso signore.


    Sorrise rivolto all'otese e seguì il soldato.
    Rimase a 4 metri di distanza e gli rivolse la parola.

    Parli la mia lingua?

    Iniziò così, senza pretese, in caso avesse ricevuto risposta alternativa avrebbe cercato di rassicurare il soldato, evidentemente non era un cuor di leone vista la velocità delle sue gambe.

    Non ti siamo ostili, ma il primo ad aver attaccato sei stato tu, devi ammetterlo.
    Non so se hai notato ma siamo estranei, puoi dirci dove ci troviamo?


    Nonostante le parole non avrebbe abbassato la guardia nemmeno per un secondo, tenendosi pronto ad una qualsiasi reazione.
     
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49 replies since 19/12/2009, 20:21   1542 views
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