L'Uomo Misterioso

[Suna] | Verde+ Chakra I per Shu

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  1. Quicumque
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    L'uomo misterioso



    Dopo una settimana di viaggio nel deserto (e dopo circa un mese che il mio sensei mi lasciò da solo in un luogo sperduto praticamente senza indicazioni per arrivare a Suna) sembrava che finalmente fossi sulla strada giusta per arrivare nel villaggio della sabbia. Avevo incontrato una carovana di mercanti che mi aveva gentilmente accolto, dopo aver saputo che conoscevo i rudimenti del ninjutsu, e che mi avrebbe dato vitto e alloggio in cambio di un minimo di aiuto in caso dei briganti li avessero attaccati.
    Una volta conosciuta la loro destinazione accettai immediatamente. Avrei risparmiato molto tempo e non avrei rischiato di morire di inedia. Decisamente viaggiare poteva essere divertente ma a volte era solo una grossa rottura di scatole. Durante le pause per la notte mi sgranchivo e mi allenavo fisicamente, dovevo diventare decisamente più forte se volevo avere successo nel mondo del ninja. Avevo delle discrete conoscenze tecniche, oltre ad un buon fisico (il sensei mi disse che ero all'incirca al livello di un neo-genin) ma volevo migliorarmi. Ero cresciuto in un ambiente dove la forza, fisica e non, era l'unica cosa che contava e quindi ero sempre determinato a raggiungere nuovi livelli di potere. Essere un ninja mi poteva garantire di diventare molto più forte. Ero riuscito a trovare il sensei (o meglio, lui aveva trovato me) e ora mi trovavo in questo carro diretto a Suna con un identità rubata. Buffo.
    Dopotutto il mondo ninja è pieno di bugie e di tradimenti o almeno era questo che mi immaginavo di un mondo di assassini.
    Quando eravamo circa a metà del viaggio notai delle figure in avvicinamento (ero seduto a cassetta sul carro in quel momento, un po' d'aria, anche se secca non fa mai male). Chiesi in prestito un binocolo e gli osservai. Era un piccolo gruppetto, non più di tre elementi. Mhh. Troppo pochi per essere dei comuni briganti. Quindi le soluzioni erano tre: o erano dei briganti-ninja, o degli esploratori o qualcuno che non aveva alcuna intenzione offensiva.
    Informai il capo carovana e continuai a tenerli d'occhio. Quando furono a circa 100 metri di distanza potei distinguere i coprifronte. Erano di Suna. Notificai questa scoperta al capocarovana che sembrò rilassarsi.
    I mercanti accolsero i ninja e io feci un cenno di saluto. Dopotutto non avevo alcun coprifronte, per loro potevo essere un qualunque ronin o, peggio, un nukenin. Certo, avevo i documenti che attestavano la mia identità ma non sapevo se mi avrebbero potuto credere. Quello che sembrava il capo si avvicinò a me e mi chiese che cosa ci facevo li.
    Sorrisi. Evidentemente aveva un ottimo spirito di osservazione.

    Shu, genin di Suna. Sto tornando al villaggio dopo un... chiamiamolo periodo di pausa. Potrei sapere il vostro nome e grado ora?



    Mi rispose, dicendo di essere un chunin di nome Brando O'Kaais.
    Un chunin, ottimo. Questo presentava delle ottime opportunità di apprendimento. Ci stavamo accampando e dopo aver aiutato i mercanti spiegai il motivo per cui mi trovavo su quelle carovana (ovviamente evitando ogni riferimento al vero Shu e al mio passato). Chiesi quindi al ninja se avesse voglia di proseguire il viaggio insegnandomi quello che sapeva del ninjutsu, affermando che ero un po' arrugginito e che un po' di ripasso e allenamento mi avrebbero fatto bene, visto il prossimo ritorno al villaggio oltre al fatto che imparare da qualcuno più esperto e saggio era sempre un bene. Se mi avesse chiesto di dargli una breve dimostrazione l'avrei fatto, eseguendo qualche semplice esercizio di base. Dopotutto dovevo rimanere in piedi tutta la notte per stare di guardia alla carovana e passarla allenandomi ed incrementando le mie capacità sarebbe stato più divertente che non restare ad osservare il buio, oltre che più proficuo.

     
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16 replies since 24/12/2009, 16:48   268 views
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