L'Uomo Misterioso

[Suna] | Verde+ Chakra I per Shu

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  1. Quicumque
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    La parete di roccia



    Brando si complimentò con me per il lavoro svolto, per poi invitarmi a riporre a posto le biglie e a seguirlo. Ci allontanammo di una ventina di passi dalla tenda prima che lui utilizzasse un altro doton per creare una parete di roccia. Una buona tecnica difensiva. Mentre osservavo la parete crescere dal terreno, come fosse una sorta di albero, mi stupii di ciò che il chakra e il ninjutsu potevano generare. Veramente incredibile.
    Mi spiegò poi l'esercizio che avrei dovuto svolgere questa volta.

    Un'applicazione decisamente utile e pratica. In questo caso la strada per il successo era già tracciata: dovevo solo procedere per gradi. Il segreto, come mi aveva appena rivelato Brando, non stava nella quantità di chakra ma nel suo controllo. Troppo chakra e sarei crollato a terra. E una caduta da sei metri non era certo piacevole. Cominciai quindi ad impastare il chakra come per le mani e appoggiai il piede destro (solo il destro) sulla parete. Provai a tirare leggermente e il piede si staccò. Come immaginavo. La forza che avevo applicato era decisamente inferiore rispetto a quella del mio peso (anche se sapevo che non sarebbe stata applicata interamente, ma non era quello il momento di discutere di fisica). La cosa importante era che non avrei fatto neppure un passo in quelle condizioni.

    Dovevo imparare a controllare il chakra in modo migliore. Eseguii gli stessi esercizi che avevo svolto per le mani con i piedi, in modo da controllare alla perfezione l'uniformità dell'emissione e poi provai ad incrementarne la quantità gradualmente fino a giungere al punto in cui il mio piede venne respinto dalla parete. Bene, avevo trovato la massima quantità che potevo concentrare. Lo feci con il piede destro poi provai a tirare. Si staccò. Uniformai nuovamente l'emissione e la sua uniformità. Non si staccò più. Perfetto. Feci lo stesso con il piede sinistro, fino a renderlo un processo naturale con entrambi. Poi appoggiai entrambi i piedi, riuscendo a farli rimanere attaccati. Uff. Ora dovevo solo camminare. Cominciai a diminuire la quantità di chakra impastata sul piede sinistro per poi muoverlo in avanti e farlo attaccare ad un punto successivo della parete di roccia. Feci lo stesso con il destro. Avanzavo decisamente piano e mi ci volle un po' per trovare un equilibrio stabile però stavo comunque camminando su una parete verticale. Dovevo un attimo abituarmi a quella nuova condizione, sia fisicamente che psichicamente.

    Salii e scesi un paio di volte a quella velocità, per poi cominciare ad incrementarla piano piano. Stava decisamente andando. Qualche volta mi fermai per ritrovare la concentrazione ma dopo qualche tempo non fu più necessario. Ormai avevo capito il meccanismo e riuscivo a controllare la quantità e l'uniformità dell'emissione di chakra in un istante. Dopo una decina di camminate a velocità sempre maggiore decisi di provare a correre. Andò abbastanza bene, non fosse altro che una volta dovetti appoggiare la mano alla parete dato che stavo quasi per cadere. Dopo un altro paio di volte riuscivo a correre senza problemi. Ma non avevo ancora finito. Finora, infatti, avevo solo fatto dei percorsi in linea retta. Dovevo imparare a muovermi in verticale con la stessa naturalezza con cui mi muovevo a terra. Corsi fino a metà della lastra e poi cominciai a camminare nelle varie direzioni, sia di fianco che in obliquo e poi eseguii delle traiettorie curvilinee, in modo da adattarmi sia al metodo di concentrare il chakra che nelle varie traiettorie eseguite. Quando pensavo di aver effettuato tutti i movimenti possibili cominciai a ripeterli a velocità maggiore fino ad acquisirne il completo controllo.

    Cominciai quindi a correre a tutta velocità su quella lastra eseguendo tutti i movimenti possibili. Sembravo una specie di pazzo. Però nessuno avrebbe potuto dire se ero a terra o in verticale. Ero riuscito, grazie alla pratica e alla concentrazione, ad ottenere quella capacità. E ne ero decisamente felice. Arrivai a circa un metro da terra prima di concludere con un balzo.
    Mi avvicinai a Brando.

    Allora, che te ne pare?



    OT Zone
    A dispetto dell'autoconclusività mostrata nel post il successo della prova spetta solo all'esaminatore.
     
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16 replies since 24/12/2009, 16:48   268 views
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