Ciò che non dovrebbe venire svelato

[F12] | Energia Blu + Quest di Addestramento + Varie per Raizen

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    Continuò a camminare muro muro, pareva aver preso il corridoio giusto visto che non trovò alcuna frana, giunse ad un punto in cui il corridoio curvava bruscamente a destra, ad angolo retto, ascoltò per un po’ di tempo in caso riuscisse a percepire qualcuno dinnanzi a lui ma niente, neanche il minimo rumore, eppure il pavimento sotto di lui era cosparso di fastidiosa sabbiolina che gli avrebbe immediatamente permesso di individuare qualcuno, sperò di non incontrare nessuno, era in uno stato alquanto pietoso e combattere non sarebbe stato semplice, quasi impossibile, fortunatamente l’attività frenetica degli ultimi giorni aveva eliminato il peso dell’addestramento di Febh.
    Trasse un lungo respiro e si sporse oltre l’angolo, ovviamente non vide nulla ma sentì chiaramente l’aria sibilare affianco al suo orecchio, era un kunai che aveva fortunatamente mancato il bersaglio, fortunatamente i due avversari non erano silenziosi e riusciva a sentire quando impugnavano un nuovo kunai, non sapeva dove schivare, ma era abbastanza veloce per uscire indenne da ogni attacco, i due non avevano uno schema d’attacco preciso, ma parevano vederci perfettamente al buio, dal canto suo Raizen sapeva solo chi dei due estraeva l’arma, anche se i lanci venivano effettuati con l’intento di prevedere una sua schivata erano troppo lenti per essere un vero problema.
    Al momento aveva evitato con successo 4 kunai, o almeno gli pareva che fossero tali, gli shuriken ruotando avrebbero certamente fatto un suono diverso.
    Sentì nuovamente dei kunai cozzare, pareva che il tempo si dilatasse, non percependo nulla da quando il kunai veniva impugnato a quando giungeva vicino a se per udirlo Raizen passava snervanti momenti di attesa in cui doveva tenersi pronto a schivare all’ultimo momento.
    Decise di dare il fianco ai suoi avversari così da offrirgli meno superficie su cui puntare, gli bastava così camminare avanti e indietro per schivare e accucciarsi o saltare nei casi più ostici.
    Gli vennero lanciati altri 8 kunai uno dei quali riuscì a tagliargli superficialmente il fianco sinistro, ma dopo una pausa più lunga delle altre sentì i piedi dei due muoversi, sapevano sicuramente che il ninja aveva un udito ben superiore rispetto al loro e per tutto il tempo non avevano mosso i piedi, ma ora si avvicinavano.
    Con un gesto fulmineo tese il braccio cercando il corpo di uno dei due, ma si erano già spostati, sentì loro passi sul terreno sabbioso ma non riusciva ad individuarli al meglio.
    I colpi dei due avversari erano molto deboli, ma premevano su ferite e lividi ben gonfi, il canuto ninja pareva sentire i muscoli drenare i liquidi sotto quei colpi, ora era evidente che stavano di fianco a lui, strinse i pugni con un po’ di difficoltà e menò due cazzotti in contemporanea, esattamente all’altezza del volto dei due, prese un naso e una mascella.
    Raggiunse a tentoni l’avversario che stava alla sua sinistra di cui aveva colpito la mascella.

    Parla e avrai salva la vita.

    Venne inondato da un liquido denso e tiepido: era sangue, ed era un chiaro rifiuto.

    E allora crepa li.

    Lo stese con un secondo pugno e provò a cercare qualcosa nel suo corpo.

    Ma che stramaledetto schifo! Queste merde sono del tutto nude! E unte! E in perizoma!
    Porco cazzo! Magari hanno pure le sopracciglia spesse e un taglio a caschetto!


    Ritirò disgustato le mani, prima di avanzare si prese una piccola pausa per riflettere.

    Se ne incontro di più forti in questo buio sono fritto, in caso incontrassi delle trappole ancora peggio.

    Doveva rilassarsi e concentrarsi cercando di portare al massimo i suoi sensi, avrebbe dovuto usare il chakra per riuscire a sentire i suoni come un pipistrello, l’aria come uno squalo sente l’acqua, mentre doveva assaggiare col suo naso gli odori al pari dei serpenti: doveva utilizzare il chakra, e doveva farlo bene.
    Un’irrisoria quantità di chakra andò a stimolare le orecchie, quelle che in assenza di luce facevano gran parte del lavoro, anche la pelle esposta all’aria venne stimolata dal chakra, venne poi seguita dal naso, ma impastare così a caso non serviva troppo, doveva ancora concentrarsi per “badare” a tutte quelle nuove sensazioni, pareva che quei corpi fossero unti d’olio.
    Battè il suo fidato sasso sul pavimento, il suono risultò più forte del solito, ma ancora la percezione non era ai massimi livelli, ancora l’ambiente intorno a se non riusciva a distinguerlo, avrebbe dovuto rendere il suo stesso cervello più recettivo.
    Il consumo totale non era esorbitante, era quasi naturale acuire i suoi sensi in quel modo, ora ad ogni battito corrispondevano delle onde, come se una goccia cadesse su una pozzanghera increspandone la superficie, ma ancora non bastava.
    Continuò a battere cercando di concentrarsi su quel suono, lentamente apparve la parete posta di fronte a lui, quella alle sue spalle era troppo vicina per essere percepita distintamente, le onde sonore si sovrapponevano fastidiosamente distorcendo il tutto, doveva riuscire ad eliminare quel piccolo difetto.
    Lentamente, ad ogni battito tutto si faceva più nitido anche se, essendo il suono discontinuo, vedeva il tutto a lampi, come se stesse scannerizzando il corridoio, riuscì ad identificare alla sua destra un fosso, pareva esserci un punto oscuro in cui il suono si disperdeva, una trappola che ad una persona normale sarebbe costata la vita.
    Si alzò e prese ad avanzare, bastava il suono dei suoi passi per permettergli di capire dove metteva i piedi, inoltre il senso del tatto lo avvertì del terreno che dinnanzi a lui cominciava a diventare morbido e friabile: le grosse pietre di quel corridoio parevano molleggiare quando vi posava il piede.
    Tornò indietro e prese i due uomini per i capelli gettandoli nel fosso, non aveva altra scelta, non poteva legarli e non gli andava di farsi attaccare alle spalle.
    Era quasi arrivato allo spigolo quando creò una copia per farla saltare prima di lui, non gli serviva una kagebushin, una normale copia sarebbe bastata par imbrogliare dei probabili assalitori, infatti appena questa fu a metà del corridoio venne assalita da due kunai, voleva dire che nel corridoio c’erano altri avversari.
    Al contrario di ciò che aveva fatto fare alla sua copia lui scelse un entrata più dinamica in modo da schivare più kunai possibile, infatti al posto di saltare sul muro che gli stava di fronte salto su quello alla sua destra utilizzando il chakra adesivo per rimanerci attaccato, c’erano altre due sorgenti di suono dinnanzi a lui e si stavano muovendo, probabilmente stavano scagliando altri due kunai, saltò nuovamente per aggrapparsi alla parete che aveva al suo fianco e da li verso quella che lo portava alla seconda parte del corridoio, in entrambi gli spostamenti fu seguito da due kunai, riusciva a percepirli come lievi distorsioni prima che gli arrivassero addosso, ma schivarli era difficile, in quanto erano solo un accozzaglia di suoni che puntavano alla sua persona, fortunatamente la loro traiettoria era rettilinea.

    Sto iniziando a stufarmi di questi pipistrelli merdosi!

    Appena atterrato non riuscì però a sfuggire a due kunai che si conficcarono nei suoi stivali all’altezza dello stinco, non riuscirono a fare gravi danni poiché incontrarono presto la tibia, a quell’altezza erano particolarmente difficili da individuare, avrebbe dovuto imparare a filtrare tutte le informazioni che gli giungevano al cervello per ottenerne una visuale decente.
    Farlo su quei kunai però non era una buona idea.
    Schivò altri due lanci che puntavano alla testa e al petto con delle ampie schivate per poi avvicinarsi ai due avversari, con un primo calcio provò a colpire le tempie del primo ma questo si abbassò abbastanza velocemente da schivare il colpo fece un passo per non sprecare la forza cinetica e attaccare così il secondo con un calcio al ventre, ma il suo piede non trovò alcun appoggio: c’era un altro fossato!

    Cacchio!

    La reazione di Raizen fu immeditata, il piede che avrebbe dovuto dare appoggio al suo corpo durante l’avanzata attivò il chakra adesivo, mentre la gamba si piegò rapida facendolo aderire alla parete del fossato, la posizione era scomoda, ma almeno non era precipitato.
    Il suo nemico, quello che si era lasciato alle spalle durante la “quasi caduta” tentò di sfruttare quell’apertura attaccandolo alle spalle, ma grazie al nuovo modo di Raizen di percepire il mondo fu smascherato, il braccio scattò verso il nemico afferrandone i gioielli.

    Cristo santo che schifo!

    Afferrò saldamente e lo tirò a se facendolo precipitare nel fossato.
    Il superstite pareva disorientato, Raizen sfruttò quell’indecisione per rimettersi in equilibrio.
    Saltò il fossato rapidamente gettandosi sul nemico disarmato, questo, più veloce dei primi incontrati riuscì a schivare, la sua pelle unta gli faceva produrre pochissimi suoni ed era difficile individuarlo, come se fosse immerso nella nebbia, pareva essere cosciente di ciò e si muoveva posando i piedi con estrema attenzione.

    Oh diamine, mi hai rotto le palle verme schifoso.

    Fece una smorfia e distese completamente il braccio come se volesse attaccare con quello per poi farlo calare sul petto del nemico ad una velocità impressionante, non gli serviva sapere dove si trovava con precisione, il colpo sarebbe stato comunque potente vista l’assenza di protezioni, ma non colpì con quello, fu il braccio sinistro a trovare il morbido ventre del suo avversario, qualche piccola goccia di saliva sulla pelle gli indicò che quel pugno aveva fatto centro.
    Senza dare al nemico il tempo di rialzarsi lo butto nel fossato.
    Continuò a procedere, ora durante il cammino i suoi stessi passi gli permettevano di sentire distintamente l’ambiente intorno a lui, girò l’angolo senza farsi troppi problemi visto che gli attacchi di quegli strani uomini parevano essere più deboli dei suoi, finalmente in fondo vide la luce, anche se essendo troppo lontana non riusciva ad illuminare quella parte di corridoio.
    Mentre l’eccitazione già si faceva sentire e il suo lento procedere si trasformava in una piccola corsetta dal soffitto si calò un altro di quegli uomini, ben più veloce dei suoi avversari, ma l’arma che aveva in mano era ben più rumorosa, scattò lateralmente per evitare il fendente impastando un quantitativo pari a mezzobasso per essere sicuro di non incontrare l’affilata lama.
    Continuò ad impastare chakra per schivare quegli attacchi che parevano essere portati da qualcuno che era veloce quanto lui, riusciva a schivare, ma non poteva farlo in eterno, doveva riuscire a disarmarlo.

    Affondi.
    Affondi.
    Cerca di tagliare canaglia!


    Dopo una lunga sequenza di schivate che lo portarono ad arretrare di vari metri e subire vari tagli ai fianchi per la difficoltà di individuare la punta dell’arma il suo avversario si decise a menare un potente fendente a scendere verso la testa di Raizen.

    Bene!

    Impastò un quantitativo considerevole di chakra e le mani scattarono verso la lama, non si chiusero intorno ad essa, bensì rimasero distese, un rapido movimento e la lama venne portata verso il basso dalle mani del konohaniano mentre un calcio potenziato da un altro mediobasso cercava la testa del suo nemico, l’impatto fu spiacevole e più forte del solito poiché non sapeva con precisione quando avrebbe incontrato la testa avversaria.
    La mossa gli permise inoltre di rubare la katana al suo nemico ormai stordito, non fece l’errore di privarlo del peso della sua gamba che lo schiacciava a terra, e senza liberarlo gli tagliò la gola.
    Avanzò verso la luce.

    SPOILER (click to view)
    Chakra:
    130/200
    ferite:
    medio leggera su entrambe le braccia
    quasi leggera sulla testa
    grave diffusa

     
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41 replies since 21/2/2010, 23:15   1059 views
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