Il Dojo degli Hyuga

Vergil vs Shiraki/ Rossa vs Rossa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Boreanz
        Like  
     
    .
    Avatar

    « Let alone yourself. »

    Group
    Giocatori
    Posts
    8,746
    Reputation
    +473

    Status
    Anonymous

    I Due Hyuga

    Chunin ormai da tempo, Vergil aveva già completato diverse missioni ed era entrato in possesso di svariate abilità. I suoi occhi diventavano più potenti di giorno in giorno e lo Hyuga era certo che presto sarebbe giunto il momento di un nuovo addestramento, sperando che venisse condotto da qualcuno come Masaru, uno shinobi serio e competente, e non da quell'Hima che sognava inutilmente di divenire capoclan.

    A proposito del clan Vergil aveva fatto alcune ricerche, e tra i vari nominativi solo due avevano attirato la sua attenzione. Due nomi che, tra l'altro, Masaru gli aveva detto di aver preso in considerazione come sensei per Vergil quando lui non se ne era potuto occupare: Aoshi Hyuga e Shiraki Hyuga. Entrambi esponenti della casata principale, parevano essere dei ninja di un certo livello anche se entrambi presentavano delle macchie nella loro carriera. Ma del resto, pensava Vergil leggendo i fascicoli, chi ne era privo? Aoshi Hyuga era stato addirittura privato di uno dei suoi occhi, che aveva messo in palio durante un combattimento con l'Hokage "fantasma" ritiratosi da tempo a Castelvania, Ayato Jaku, che Vergil sapeva essere in qualche modo parente di Shinodari.
    Questa faccenda avrebbe richiesto la sua attenzione, ma non era quello il momento. Era quindi passato all'altro nominativo, Shiraki Hyuga, un ninja con una spiccata avversione per il clan stesso che era stato assente dalla foglia per quasi un anno; i motivi di tale assenza non erano indicati, anche se pareva che centrasse qualcosa il villaggio di Suna.

    Questo Shiraki lo incuriosiva. Era più grandi di lui di qualche anno, ed anche lui chunin, era della casata principale, ma odiava il clan; infine, quando Vergil era ancora un genin inesperto, Masaru aveva preso in considerazione Shiraki per insegnargli. Magari era anche un bravo combattente, e forse sarebbe riuscito a metterlo in difficoltà. Vergil lo sperava proprio. Decise che lo avrebbe invitato nel grande dojo degli Hyuga, dove avrebbero potuto parlare e confrontarsi senza che nessuno disturbasse o ficcasse il naso. Mandò un servitore a recare l'invito, a voce:

    " Tra due giorni, al dojo degli Hyuga. Per noi parleranno i nostri occhi "

    Un chiaro riferimento ad un duello.
    Immaginando che anche Shiraki utilizzasse l'arte juken, e non volendo morti inutili nel clan, diede disposizioni in modo che fossero presenti alcuni medici adeguatamente attrezzati.

    [...]

    Quando Shiraki fosse entrato nel dojo dall'alto della scalinata avrebbe potuto scorgere lo Hyuga al centro della stanza, completamente vuota e ben illuminata.



    Vergil avrebbe parlato solo una volta che Shiraki avesse sceso le scale e si fosse avvicinato a lui fino a circa una decina di metri, la distanza che si conveniva per iniziare un combattimento.

    " Vergil Hyuga, della casata principale."

    Avrebbe atteso qualche secondo, per permettere all'altro di memorizzare il suo nome.

    " Se sei qui, significa che anche a te piace combattere. Lasciamo a dopo la parole, e facciamo parlare i nostri occhi. "

    Era tanto che Vergil non provava le emozioni di quel momento. Aveva grandi aspettative da quel combattimento, ed era intenzionato a goderselo al massimo.
     
    .
16 replies since 3/3/2010, 21:34   922 views
  Share  
.