Il Lazaretto II - Bosco dei Sussurri-

[Oto] | [QdV]

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  1. DioGeNe
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    Non c'è voluto molto ad Eiatsu per convincermi; dopotutto è mio compito di capoclan vegliare sui Mikawa e Akashi è ormai disperso da troppo tempo nei meandri di Oto (o almeno così il Kage ci ha detto a suo tempo). Inoltre devo molto al soggetto in questione; è stato il primo ad iniziarmi all'arte del sangue e la spada che ancora porto sul fianco è un suo dono. Ha contribuito alla mia formazione e ad arricchire il clan...per questo merita il mio massimo rispetto. Sotto un punto di vista più pratico e distaccato Akashi è un promettente chunin del villaggio e al momento Oto non può perdere un altro rilevante suo shinobi.

    Nonostante ciò questa non sarebbe stata la Mia missione. Le mie parole nei confronti del giovane (?) eliminatore di cadaveri sono state precise:
    " ti accompagno solo per verificare con i miei occhi le condizioni del compagno Mikawa perduto, per riportarlo al clan se vivo o per conferirgli degna sepoltura se morto."

    :::

    Il lazzaretto si trova nel bosco dei sussurri; un luogo da cui sempre sono stato alla larga, forse a causa di un fato non propenso al nostro "incontro". Vaghiamo dunque nel bosco non propriamente certi dell'ubicazione del posto. Il bosco si agita al nostro passaggio; siamo degli intrusi ma non osano negarci il cammino. Dopotutto non è la prima volta che i simpatici animaletti di Oto mi vedono da queste parti...

    Quando troviamo la grossa porta metallica è trascorsa quasi un'ora. Ma prima di entrare:

    " L'amministrazione non ci volle più far vedere le registrazioni della prova di Akashi, quindi io come te sono al completo oscuro di cosa ci sia oltre questa porta. Ma tieni bene a mente una cosa: se Akashi Mikawa non è riuscito ad uscire da questo luogo stai ben certo che non deve essere facile...non commettere stronzate; non ho intenzione di riportare ad Oto i corpi di due chunin morti. "


    Entro senza esitazioni e subito ad accogliermi parte il filmato della prova del mio cugino Mikawa. Rimango in silenzio mentre con lo sguardo cerco di analizzare ogni cosa all'interno della stanza. La sedia della scrivania è girata e si intravede il lembo di una veste nera e un corno(?) all'altezza di un ipotetico gomito. Per il resto nulla di anomalo se non uno strambo disegno posizionato proprio dietro la cattedra: un mutante dotato di arti a dir poco spaventosi.


    "Quell'individuo è stato l'unico capace di mantenere la propria razionalità, certo, in maniera limitata, ma comunque c'è riuscito, ovviamente dovrai fare attenzione agli altri pazienti, più scenderai, più la loro malattia avanzerà rendendoli più potenti e furiosi e sopratutto, affamati.
    Ora, ci sono due cose che puoi fare arrivato a questo punto Mikawa, decidere di gettare la spugna o andare avanti, ma dovrai tenere a mente una cosa, sei già stato contagiato!"


    Intanto il discorso va avanti e gran parte del mistero che si cela in questo luogo viene svelato. Siamo già infettati dal virus...e la cura risiede nel corpo di un paziente parzialmente infetto. Magnfiico! Poi la missione di Akashi continua e quando appare la scena dell'ascensore, uno smorzato sorriso esce dalle mie labbra.

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    "Come sapete, mi chiamo Akashi Mikawa. Sono nato fuori dalle mura accademiche, ma vivo a Oto dopo aver tradito Suna. Volevo solo dire a quelli che guardano di non aspettarmi a casa da morto. Perchè da questo schifo uscirò più vivo che mai.

    Eheh...un vero spirito Mikawa, non c'è che dire. Eppure a lui è andata male; nè la forza dei suoi muscoli, nè e abilità del clan nè la sua grande testardaggine e forza di volontà gli sono stati utili per ultimare la prova.


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    Quando la bambina gli si para d'innanzi so già come va a finire e scostando lo sguardo dallo schermo mi rivolgo alla direttrice:

    " Quel corno che ti sporge dal gomito sinistro a quel tempo non c'era, Naela..."

    Poi si mostra a noi e con un fare poco coinvolgente ma senz'ombra di dubbio a suo modo affascinante ci invita a sederci. In genere non si risponde con una domanda ad u'altra posta, indiretta che sia, ma in questo caso avrei fatto un'eccezione:

    " Ti serviamo, non è vero? Il tuo corpo sta iniziando ad abituarsi al farmaco presente nelle pillole da te create; la mutazione avrà la meglio...quindi non ti presentare a me come mia salvatrice. Diciamo che, ora, siamo tutti in ballo nella faccenda. Ognuno serve all'altro perchè stai ben certa che non troverai ninja tanto più forti di noi interessati alla tua causa.
    Chiarito questo primo punto, la nostra presenza è unicamente finalizzata al ritrovamento dello shinobi di cui poco fa ci hai fatto vedere l'inizio di missione...io sono Aloysius dei Mikawa, capoclan, e ho intenzione di riportare Akashi, vivo o morto che sia, alla sua Famiglia."

     
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32 replies since 15/3/2010, 22:23   775 views
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