Corso Genin Classe R

Regione: [E 11] Sensei: Raizen

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  1. F e n i x
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    Appena la kunoichi le diede le spalle il braccio di Raizen si stese e le accarezzò la testa, non era un gesto ne aggressivo ne particolarmente affettuoso, quasi paterno, posò la mano sulla testa della ragazza e le scompigliò i capelli, senza ribattere oltre, lei avrebbe probabilmente capito cosa quel gesto significava: perdono, ma era ben lungi dall’essere l’inizio di una convivenza pacifica.
    Se quella ragazza avesse riflettuto su quel gesto avrebbe probabilmente compreso che, pur essendo qualcosa che poteva considerarsi affettuosa nascondeva un significato lievemente più ampio: non aveva potuto far nulla per evitare che il colosso le scompigliasse i capelli, che sino a pochi secondi prima erano perfettamente lisci.
    Nonostante l’avesse perdonata e accettata era ovvio che era ancora nelle sue mani, da ogni punto di vista.
    Era appena iniziato un rapporto tra lei e Raizen difficile da comprendere per persone dissimili da loro.

    Mi somigli piccola donna con la puzza sotto al naso, hai quasi passato il primo test, forse il più importante.

    Se si fosse voltata avrebbe solamente potuto vedere le spalle del ninja che ascoltava la risposta di Kuroro, impassibile mentre assicurava le calzature della ragazza alla fascia che teneva in vita.

    Dovresti scioglierti ragazzo, il tuo comportamento si addice al rapporto che si dovrebbe instaurare tra me, sensei, e Kuroro, allievo.
    Ma!
    Io sono qui per sbaglio, io sarò la vostra guida più che un sensei, cerca di cancellare il tuo carattere servizievole, come ti ho detto poco fa c’è bisogno di un po’ più di arroganza, se è necessario mandarmi a fare in culo: fallo.
    Come avrai immaginato le scale gerarchiche non mi piacciono troppo, di conseguenza un carattere come il tuo non mi piace più di troppo, anche se è certamente migliore di altri.
    Sciogliti.


    Gli diede una pacca sulla spalla abbastanza forte da sbilanciarlo lievemente, come a scuoterlo, senza però volergli far del male.

    Sii un po’ più Uchiha, ma non troppo, se non vuoi darmi ascolto prendilo come l’ordine di colui che chiami sensei.

    Una volta “recuperata” Shizuka continuarono ad avanzare verso il bosco, scoccò un’occhiata non troppo benevola alle sue calzature senza però proferir parola.
    Li lasciò sciorinare milioni di parole a cui diede poca attenzione, solo alcune parole dei due riuscirono a penetrare la cappa di noia che avvolgeva il cervello di Raizen, le prime considerazioni giunsero riguardo la ragazza poiché era stata la prima a parlare.

    Mmmm ottima preparazione, lievemente carente nel campo puramente pratico ma approfondita nell’aspetto medico.

    Il ragazzo parlò parecchio di più rispetto a sua sorella.

    Anche lui estremamente preparato, anche se in una maniera molto più classica, nessun approfondimento in campi particolari ma una buona preparazione generica.
    Al momento non saprei dove piazzarlo.


    Appena Jaken estrasse i due rotoli Raizen rimase basito.

    No, voi non leggerete nulla sino a quando non lo dirò io.
    In caso contrario appicco fuoco a quelle cartacce.
    Cosa vuoi fare finchè non troviamo il gregge? Parlare del tempo e della bontà del te preso al pomeriggio?


    Si rivolse all’aiuto sensei.

    E poi a te che ti hanno solo fatto leggere? Che diavolo di corso genin hai fatto? A sto punto mettiamoci a ricamare un centrino e a studiare economia domestica.
    Per dio.


    Raizen si sarebbe mantenuto pensieroso per qualche minuto mentre si inoltrava nella foresta.
    Si voltò verso i tre che lo seguivano.

    Bene, come avrete immaginato la notte si passerà qui in mezzo, non ho voglia di andare abbastanza veloce da concludere la missione entro oggi.
    La notte non sarà troppo fredda a quanto pare.
    Ma!


    Si spostò di qualche metro per far vedere agli altri che la strada si diramava.

    Prima c’è una piccola prova da svolgere, due strade, diciamo che io non so quale prendere, in entrambe è presente un indizio che può essere decisivo, esaminatele entrambe e ditemi quale devo prendere.
    Ah, più tardi devo parlarvi, ricordatemelo.


    Si sedette e sbuffando rumorosamente aspettò che i due concludessero il lavoro.
    Dopo qualche minuto si stancò e si rivolse a Jaken.

    Dimmi un pò, quante missioni hai fatto?

    Attese risposta con uno sguardo pesantemente annoiato

    CITAZIONE
    Bene, una semplice prova, non vi dirò quale è la strada giusta e nemmeno gli indizzi presenti, sarà definita da chi, fra voi due, farà il lavoro migliore... ah! ovviamente niente tracce a mo di film d'azione scadente e! il suolo del bosco non è troppo adatto a conservarle



    Edited by F e n i x - 5/4/2010, 00:21
     
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