Corso Genin Classe R

Regione: [E 11] Sensei: Raizen

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  1. Arcangelo Gabriel
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    CITAZIONE

    Dovresti scioglierti ragazzo, il tuo comportamento si addice al rapporto che si dovrebbe instaurare tra me, sensei, e Kuroro, allievo.
    Ma!
    Io sono qui per sbaglio, io sarò la vostra guida più che un sensei, cerca di cancellare il tuo carattere servizievole, come ti ho detto poco fa c’è bisogno di un po’ più di arroganza, se è necessario mandarmi a fare in culo: fallo.
    Come avrai immaginato le scale gerarchiche non mi piacciono troppo, di conseguenza un carattere come il tuo non mi piace più di troppo, anche se è certamente migliore di altri.
    Sciogliti.
    Sii un po’ più Uchiha, ma non troppo, se non vuoi darmi ascolto prendilo come l’ordine di colui che chiami sensei.


    Queste dunque erano state le parole di Raizen rivolte a spronare il ragazzo dal suo eccessivo formalismo. Sbilanciato dalla vigorosa pacca ricevuta dal Sensei, Kuroro vacillò di fronte a quel colosso. Essere meno servizievole, forse … ma mandare a quel paese un proprio superiore era di certo una cosa inaccettabile per l’Uchiha. Dalle parole del Chunin era risultato evidente che Kuroro non gli sarebbe andato a genio, l’aveva detto chiaramente. Problemi lo studente non ne avrebbe creati, avrebbe agito per il bene del team e della missione, cercando di obbedire quanto più possibile agli ordini, ma di cambiare radicalmente il proprio carattere non ne aveva per niente intenzione. Che cosa significava dunque essere più Uchiha? I suoi nonni e i suoi zii Uchiha non erano veramente dissimili dal suo modo di fare così silenzioso e educato. Sicuramente l’orgoglio e l’arroganza erano parte di loro, quasi per patrimonio genetico, ma di Kuroro si poteva dire che soltanto il primo dei due difetti si fosse tramandato.
    Se il suo Sensei gli avesse chiesto di andargli contro, quello era con certezza il primo passo, non avrebbe obbedito a quell’ordine.


    “Sensei, mi perdoni se continuo a chiamarla in questo modo ma ritengo sia più opportuno, penso proprio che questa volta seguirò il Suo consiglio iniziando con il disobbedire alla sua richiesta. Non sarò mai diverso da quel che sono. Se desidera che sia più aperto nei suoi confronti, posso accontentarla tranquillamente. Ma quanto ad essere più Uchiha mi spiace ma non posso trovarmi d’accordo con lei. Kobayashi è il mio cognome e tale resterà. Che poi metà del mio sangue appartenga ad un altro clan non ha affatto importanza. Che le piaccia o no questo è il mio carattere, spero di essere stato chiaro e al contempo di non essere stato irrispettoso.”

    Giunse poi il momento della risposta alle domande teoriche. Tutti ascoltarono pazientemente quanto avevano da dire sia Shizuka che Kuroro. Il ragazzo però non si era affatto reso conto d’aver iniziato il suo discorso interrompendo quello del senpai, il quale infine poté dunque rispondere ai due.

    «Le Otto Porte sono quindi dei dispositivi di controllo, paragonabili a delle dighe.
    Come saprai, gli esseri umani utilizzano solo una piccola percentuale delle forze e delle energie che il loro organismo sarebbero in grado di sprigionare.
    Le otto porte difensive servono proprio a limitare il flusso di chakra nell'organismo e a mantenerlo costante, impedendo che esso possa essere sfruttato alla massima efficienza.
    Abbattere tali restrizioni forzatamente, come accade nel Loto nominato da tuo fratello, porta all'acquisizione di una potenza spropositata, ma consecutivamente anche al totale collasso del proprio organismo. Danni permanenti non sono solo possibili, ma probabili.
    Le Otto Porte sono:»
    «Porta dell'Apertura, del Riposo...»
    «Porta della Vita, della Ferita, della Chiusura, della Visione, dello Stupore...»
    «Porta della Morte. Aprirla non è una buona idea.»
    «Kuroro, fai attenzione a non confondere gli Tsubo, ovvero i punti di pressione utilizzati in medicina e specialmente nell'agopuntura, con i Tenketsu, i punti di fuga presenti lungo il sistema circolatorio del chakra.
    I primi vengono adottati tra le altre cose per stimolare od intorpidire i fasci muscolari, aumentare o diminuire la pressione sanguigna, causare paralisi, inibire il sistema nervoso, e così via; i secondi sono le fessure attraverso cui il chakra fuoriesce dal nostro corpo, e la loro stimolazione consente di aumentare, diminuire o addirittura azzerare il flusso di chakra nel sistema circolatorio, e di causare danni agli organi interni adiacenti.
    A proposito.
    Se avete altri dubbi da espormi, prima di farlo gradirei che deste un'occhiata a questi.»
    «Vi sono trattati gli argomenti teorici sui quali verterà l'esame.
    E' molto stringato come testo, e a giudicare da ciò che ho sentito probabilmente potreste cavarvela anche senza, ma vi consiglio di leggerlo comunque.»


    Kuroro aveva ascoltato con attenzione ciò che aveva da dire il senpai. Ascoltando i nomi delle otto porte si rese conto che come al solito avrebbe dimenticato quella dello Stupore. Non riteneva fondamentale ricordare i nomi delle otto porte, quanto piuttosto il loro posizionamento. Comunque si sarebbe sforzato di ricordarle tutte.
    Tenketsu e Tsubo, una scossa elettrica attraverso il suo cervello quanto sentì quei due nomi posti a confronto. Aveva sbagliato effettivamente confondendo i due concetti e sovrapponendoli. La sua attenzione dunque aumentò per raccogliere preziose informazioni dal Genin riguardo quell’argomento che ancora ostico lo aveva indotto all’errore. Seppur il suo sguardo non fosse mutato, lo mantenne costantemente puntato su quello del senpai.
    Infine per potersi rendere utile una seconda volta, Jaken porse a ciascuno studente un rotolo contenente una descrizione accurata della terminologia ninja. Avrebbe voluto ringraziarlo ma immediatamente la voce rabbiosa del sensei intervenne contraddicendo violentemente il senpai.


    No, voi non leggerete nulla sino a quando non lo dirò io.
    In caso contrario appicco fuoco a quelle cartacce.
    Cosa vuoi fare finchè non troviamo il gregge? Parlare del tempo e della bontà del te preso al pomeriggio?
    E poi a te che ti hanno solo fatto leggere? Che diavolo di corso genin hai fatto? A sto punto mettiamoci a ricamare un centrino e a studiare economia domestica.
    Per dio.


    Bè quei due rotoli non avrebbero fatto male a nessuno, ma evidentemente Raizen era particolarmente contrario ad un’istruzione prettamente teorica. Ovviamente un ninja non aveva bisogno solamente di banali concetti, ma comunque possedere una solida preparazione di base non avrebbe fatto di certo male.
    Il Chunin si apprestò a strappare quei rotoli dalle mani degli studenti ma Kuroro, con un gesto fulmineo, evitò che il suo gli venisse strappato via, rivolgendosi al Sensei cercò di giustificare quel comportamento


    “Non è mia intenzione mancarle di rispetto Sensei, ma ritengo che questo sia stato un semplice gesto di gentilezza da parte del Senpai Jaken, dunque per ora mi limiterò a riporre il rotolo nel mio zaino, eventualmente lo leggerò durante le pause o le soste, sempre se questo non la disturba Sensei …”

    Anche in questo caso dalla sua voce, dai suoi modi di fare e dal suo atteggiamento non lasciava spazio ad arroganza. Ogni suo gesto e ogni sua parola erano educati e rispettosi nei confronti di Raizen, seppur in quel caso fosse in disaccordo con il suo pensiero.
    Come annunciato ripose il rotolo nello zaino che serbava ancora un piccolo spazio disponibile.


    Bene, come avrete immaginato la notte si passerà qui in mezzo, non ho voglia di andare abbastanza veloce da concludere la missione entro oggi.
    La notte non sarà troppo fredda a quanto pare.
    Ma!
    Prima c’è una piccola prova da svolgere, due strade, diciamo che io non so quale prendere, in entrambe è presente un indizio che può essere decisivo, esaminatele entrambe e ditemi quale devo prendere.
    Ah, più tardi devo parlarvi, ricordatemelo.


    Un altro test. Questa volta Raizen aveva intenzione di mettere alla prova le capacità d’indagine e studio del territorio dei due studenti. Nella mente di Kuroro questa non era risultata affatto essere una richiesta così originale. Un gregge di pecore era scomparso nel nulla, sarebbe dunque stato più che legittimo chiedere ai due studenti di identificare una possibile via. Seppur in quella missione l’obiettivo dell’indagine fosse semplicemente un gregge di pecore, la capacità di rilevare possibili elementi utili in una missione per rintracciare qualcuno o qualcosa era senza alcun dubbio di primaria importanza.
    Dato che ormai si era stabilito un ordine naturale di azione e risposta nel team, avrebbe lasciato fare prima a sua sorella.


    « Permetti, Kuroro? »

    Cercando di attirare l’attenzione su di se e dimostrare qualcosa a qualcuno, Shizuka iniziò la sua attività investigativa sondando ovviamente dapprima il terreno, poi la vegetazione. Si stava allontanando troppo però, in una missione il distaccamento dal gruppo poteva portare a gravi conseguenze. La morte per via di un possibile nemico appostato nelle vicinanze o peggio ancora, il rapimento … Se si fossero trovati in una missione di inseguimento seria, un ninja avversario avrebbe potuto tenderle tranquillamente un’imboscata mentre ignara era intenta a sondare il territorio. Una volta catturata, sarebbe stata probabilmente torturata allo scopo di ottenere informazioni sul team.
    Chissà quale sarebbe stata invece la reazione di Raizen. Kuroro attese che la sorella finisse quanto stava facendo.


    « Ehi, Raizen-sensei »
    « Io ho finito, quindi girati e ascoltami, perché ho fame e voglio mangiare »
    « Il gregge è passato di qui »
    « Precisamente dalla strada di destra, la prima che ho osservato. » « Si muovono in gruppo, e penso di essere abbastanza sicura che non sia trascorso poi molto tempo dalla loro ultima visita qui » « Quindi potrei dirti di andare verso destra... MA! » « Proseguendo lungo la strada di sinistra c'è un ruscello, come tu stesso potrai confermare se rimani un attimo zitto... le vibrazioni dell'acqua si sentono fino a qui, no? » « ...Inoltre sulla strada di sinistra la vegetazione è più fitta, e questo può essere interessante in quanto ci può aiutare a trovare un riparo confortevole per la notte –qualora tu non lo abbia già individuato-, e a nascondere la nostra presenza a chicchessia, visto e considerato che abbiamo anche la benedizione di un vento che soffia da nord-est. Il profumo è importante, soprattutto se parliamo di bestie, non vorrei che si rovinasse la missione per colpa di una sciocchezza del genere » « Ogni animale addomesticato tende a fermarsi nel luogo più confortevole per lui, una volta che è lontano dal recinto che lo ha tenuto prigioniero una vita intera... Sono pronta a scommettere ciò che vuoi che il gregge andrà a quel ruscello, e se anche ci fosse già stato, tornerà: C'è acqua, riparo e cibo a sufficienza.
    Gli animali che sono nati e cresciuti sotto la protezione di qualcuno che si è sempre occupato di loro, solitamente non tendono ad allontanarsi dai pascoli che conoscono o dai luoghi nei quali erano condotti in precedenza, e se anche lo facessero tenderanno sempre e comunque a rimanere in un posto per loro appagante.
    Tu che ne pensi? »
    « ...Su, Raizen-sensei, non fare quella faccia, questa missione non potrà essere così complicata a meno che non ci troveremo a fronteggiare vere e proprie pecore ninja, armate di tutto punto »
    « Inoltre, se calcoli ciò che hai a disposizione, ti renderai presto conto che non siamo messi poi tanto male, direi che le facoltà di noi tutti si compensano a vicenda, e sono anche abbastanza sicura che un lavoro di squadra tra noi quattro sarebbe quanto più di proficuo si possa immaginare »
    « Tieni, mi sembra buono » « Penso che mangiare qualcosa ci faccia bene, visto l'ora a cui presumo ci siamo alzati tutti »


    Non aveva ben compreso l’atteggiamento della sorella, dal suo modo di fare si sarebbe potuto pensare che considerasse il fratello incapace di condurre un’indagine del territorio.
    Sciocchezze. Se era una ripicca la sua avrebbe urtato un muro di indifferenza invalicabile. Erano in missione, non era il caso di cedere a stupidi sentimentalismi da fratelli o ripicche da bambini.


    § Le passerà … ne va della sua maturazione §

    “Grazie Shizuka” esordì con un sorriso sincero “ma non ho fame, prima di partire ho fatto colazione. Penso che il Sensei viste le sue dimensioni sia più che lieto di approfittare anche della mia porzione … se non vi dispiace intanto conduco anche io uno studio del terreno …”

    Posò lo zaino a terra poco distante dal team e si avviò lentamente verso il bivio. La trattazione di Shizuka era stata piuttosto dettagliata, ma mancante di qualcosa … Aveva esaminato bene lo spazio circostante ma non aveva tenuto conto delle abitudini di animali come le pecore. Lui non ne sapeva molto, ma il suo caro nonno paterno spesso gli parlava delle più svariate cose, dalla pesca all’allevamento di animali e al commercio … anch’egli era stato un gran giramondo.
    Lentamente il ragazzo si chinò per tastare il terreno come precedentemente fatto dalla sorella. La terra battuta certamente non facilitava il compito, di fatti le impronte degli animali erano vaghe, confuse … quasi illeggibili. Probabilmente avevano preso entrambe le vie, ma solo su una di loro avevano proseguito il loro cammino. Vi erano residui di sterco sparpagliati in giro, impossibile dunque decretare una scelta solo da quell’elemento. L’erba e le piante del sottobosco erano state brucate in entrambe le vie.
    Quella di sinistra scendeva gradualmente e come detto in precedenza giungeva sino ad un torrente, mentre quella di destra aveva una leggera pendenza.
    Davvero sarebbe stato più opportuno attendere il gregge a sinistra? Kuroro era immobile a braccia conserte, rifletteva silenziosamente come suo solito.


    § Ma certo! §

    Suo nonno una volta aveva accennato al fatto che gli ovini temessero l’umidità e inoltre preferissero di gran lunga brucare prati piuttosto che piante del sottobosco. Aveva chiaro in mente il quadro della situazione. Probabilmente il gregge o una parte di esso si era spinto nella via in discesa, quella di sinistra. Percepita però un’eccessiva umidità e individuato un torrente le pecore erano tornate indietro scegliendo l’altra via. Quanto detto da sua sorella riguardo l’abbondanza di cibo era parzialmente vero, ma le pecore addomesticate solitamente preferiscono mangiare erba piuttosto che cercare nel sottobosco. Inoltre, a dispetto di quanti molti potessero pensare, le pecore non andavano affatto sottovalutate per la loro intelligenza. Fermarsi vicino un torrente, o tornare ripetutamente nello stesso luogo per abbeverarsi costituiva un pericolo. Di fatti possibili cacciatori quali volpi, lupi o orsi avrebbero seguito le loro orme e percepito il loro odore, giungendo al ruscello e cogliendole sicuramente indifese.
    Le pecore probabilmente sapevano bene che tornare in quel luogo per dissetarsi sarebbe potuto essere pericoloso. Andare a sinistra non era la scelta giusta. Probabilmente avrebbero preferito salire di quota per trovare la fine del bosco – che significava anche dire avere meno probabilità di incontrare predatori quali lupi e volpi – e giungere a prati sicuramente più consoni per la loro alimentazione. Quanto all’acqua, avrebbero trovato senza problemi il ruscello a monte del suo percorso in un luogo sicuramente più sicuro di quello indicato da Shizuka.
    Tornare dal proprio team e riferire quanto aveva dedotto significava andare contro sua sorella … non poteva però tener nascosto quanto aveva rilevato. Del resto se un membro del team in missione commette un errore, gli altri devono essere pronti a farlo notare e correggerlo. Per Kuroro quella non era una semplice missione di recupero di un gregge, bensì era il modello comportamentale da seguire in qualunque altra missione, seria o meno che fosse. Che l’obiettivo fosse un Nukenin o un gregge di pecore non faceva alcuna differenza per lui.
    Ricongiuntosi al gruppo, senza interrompere il pasto dei suoi compagni espose le proprie idee


    “Direi che le pecore sono andate a destra e non cambieranno il loro percorso. Magari inizialmente si sono dirette a sinistra, ma devono aver percepito un’elevata umidità e la presenza di folta vegetazione, percepita più come possibile riparo per predatori che cibo. Se mio nonno aveva ragione, le pecore “domestiche” preferiscono brucare l’erba, e sicuramente ne troveranno in abbondanza nei pascoli che si trovano salendo di quota sulla via di destra. Inoltre seguendo quella via con molta probabilità la vegetazione andrà diradandosi, lasciando dunque pochi rifugi a bestie selvatiche potenzialmente pericolose. Queste cose le pecore le sanno e non sono così sciocche da tornare ad abbeverarsi ad un ruscello dove sono già state, e soprattutto in un luogo che offre potenzialmente molti nascondigli per animali ostili. Dunque ritengo che sia più opportuno dirigersi a destra”

    La voce atona e tranquilla del ragazzo fu direttamente rivolta a Raizen. Dal suo atteggiamento si poteva chiaramente capire la sua indifferenza al comportamento infantile della sorella, non avrebbe risposto alle sue provocazioni con ulteriori provocazioni, si sarebbe limitato a fare il suo dovere e condurre adeguatamente il corso. Dopo qualche istante Kuroro aggiunse brevemente

    “Ah Sensei, come ci ha precedentemente detto, voleva riferirci qualcosa … “

    Come sarebbe stata accolta la teoria di Kuroro? Ragionevolmente immedesimandosi nella mente di un animale che di certo non ha molti strumenti per difendersi da altri animali cacciatori, la soluzione di lasciare il bosco era senza alcun dubbio più opportuna. Ma Kuroro lo sapeva bene, da un ninja più esperto poteva aspettarsi di tutto…


    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato aiuto-sensei
    Parlato Shizuka
    Parlato sensei
    Parlato Kuroro
    Pensato Kuroro



    Edited by Arcangelo Gabriel - 9/4/2010, 00:53
     
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