Amministrazione di Kiri

[Amministrativo]

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  1. Fujiko M.
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    La serie di eventi che accaddero in quei quattri giorni fu talmente veloce che Fujiko dovette tagliare corto con le emozioni del nuovo incarico.

    Il giorno stesso della sua proclamazione si era presentata in Amministrazione dall'allora capo. Incredulo o basito esso accettò la lettera di Shiltar il quale raccomandava la persona che gli era di fronte, in questo caso Fujiko.

    Tra il primo e il secondo giorno vi fu un iniziale excursus della vita amministrativa, doveri principalmente. Diritti e quant'altro erano di secondo piano.
    Così come le domande che dovetterò trovare spazio solo al terzo giorno.

    Il terzo giorno, per l'appunto, subentrarono le domande più spinose e particolari sulla gestione amministrativa. E con esse le prime idee.

    Al quarto giorno ci si dovette fermare per mandare avanti il lavoro e anche perchè si sarebbe tenuta la riunione dei ninja kiriani. E loro due, impiegato e Fujiko, non potevano mancare.

    Il quinto giorno, infine, non era ancora tutto pronto che già un primo incarico le spettava; e lo sapeva dato che già giorni addietro aveva ricevuto una lettera dallo stesso Mizukage: dovevano andare a Suna per un importante incontro diplomatico.

    I fatti più importanti, emotivamente per la ragazza, avvennero però il terzo e quinto giorno.

    [Terzo giorno]

    « Ecco, questo sarà il tuo ufficio, per il momento » disse l'impiegato di fronte ad una porta.

    La stanza dava sullo stesso corridoio dell'impiegato di modo che entrambi avrebbero potuto comunicare senza troppi problemi.
    Inoltre, quella stanza era appertenuta a Shiltar, ora Mizukage.

    « Questo è stato l'ufficio di Shiltar quando ancora era Amministratore. Spero tu possa essere all'altezza, allieva » spiegò ancora l'uomo cercando di marcare un minimo di situazione dove lui doveva cingersi nella parte di chi l'aveva istruita e cresciuta. Così voleva il Mizukage.

    « All'interno troverai alcune cose fatte preparare appositamente per te. Poi, se vorrai cambiare, togliere o aggiungere, vedremo come fare » concluse prima di avvicinarsi ed aprire la porta.

    Solo che l'uomo non sapeva quanto sarebbero diventate fatali quelle ultime parole nei giorni successivi.

    La porta aperta lasciò guardare all'interno della stanza, semplice, con una mobilia limitata, ma funzionale. Entrarono entrambi, prima Fujiko per "galanteria" dell'uomo.

    « Bene, cioè, non mi pare manchi niente. Se non altro si può iniziare da subito » parlò finalmente la ragazza che già si era portata dietro la scrivania e seduta su una comoda poltrona in pelle.

    « Uhm...comoda. Per iniziare va più che bene. Poi senz'altro l'abbellirò secondo i miei gusti »

    Nel primo pomeriggio, dalla stanza dell'impiegato arrivò un tonfo particolarmente pesante. Era caduta la sedia dell'impiegato.
    Chi si affacciava da fuori non poteva notare la scena ma probabilmente poteva sentire qualche strascico di discorso a causa dell'alto volume della voce dell'uomo.

    « CHE COSAAAAAA???? » urlò « Ti avevo detto che ne avremmo discusso insieme. E non che avevi carta bianca!!! Sei impazzita??!!??!! » continuava ad urlare mentre Fujiko, davanti alla scrivania rimaneva impassibile con qualche foglio di carta in mano.

    « Perchè? Sono l'amministratrice. Decido autonomamente cosa va bene e cosa no. Se ho qualche dubbio vengo di certo a chiederlo. Cosa c'è di così male nella ristrutturazione dell'Amministrazione? » spiegò con un tono di voce assai calmo e cordiale.

    « Cosa c'è di male? Cosa c'è di male? » sempre spazientito stava per tornare ad alzare la voce « Ma tu lo sai a quanto ammontava il nostro fondo cassa kiriano? Lo sai o no? »

    « Sì » rispose con tranquillità.

    « No che non lo sai! Per aver fatto una cosa del genere devi essere pazza. Anni di risparmi per situazioni d'emergenza ed ecco, una...una...NO...uno...insomma! Tu, arrivi qui e prosciughi tutto! » era in escandescenza e il suo viso era un pomodoro rosso.

    « Suvvia, ho solo fatto sì che questa amministrazione fosse più funzionale » si giustificò.

    « Più funzionale non vuol dire prendi tutti i soldi dell'amministrazione e facci quello che vuoi! » cercò di tornare su un livello di relativa calma.
    « Indubbiamente l'idea è buona ma ora dimmi, cara Fujiko...come pagheremo i nostri dipendenti se non abbiamo più l'ombra di un ryo in tasca? »

    Fujiko ci pensò un attimo.

    « Mhmmm... » fece ancora per pensarci e poi rispose « Con i soldi del fondo cassa del Mizukage »

    Un sorriso a trentadue denti si stampò sul volto della donna mentre l'impiegato si lasciò cadere a terra, svenuto.

    [Quinto giorno]

    Ormai le carte erano firmate. Volenti o nolenti l'amministrazione già dal giorno stesso stava iniziando a cambiare. Erano passati due giorni e le impalcature si prodigavano lungo tutta la parete est per i lavori di ristrutturazione.
    Quel giorno però Fujiko non sarebbe potuta rimanere per seguire l'andamento e tanto meno per procedere con i suoi compiti di revisione.
    Il giorno prima, la sera prima, aveva dato l'ok per partecipare all'incontro-scontro di Suna.
    Lasciò giusto due parole al capo degli impiegati prima di partire. Non molto data la sua breve carica; poi si preparò per il viaggio.

    Al ritorno sperava di trovare le novità richieste. Avrebbe pensato poi a spiegare come mai il Mizukage non aveva più i fondi a sua disposizione.
     
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