Obitorio di Suna

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  1. Manu ©
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    In men che non si dica dopo l'arrivo di Hoshi e dell'amministratrice li raggiunse anche la capo-infermiera che li salutò con un inchino mentre ad Hoshi riservò un occhiolino che Hamano non fece a meno di notare.
    Subito avvertì l'ondata di calore ormonale spuntare dalla faccia rossissima del rosso amico e quando sentì i colpi di gomito che gli dava Hamano fece un rumoroso sospiro distogliendo lo sguardo dalla scena. Invidia? Chi poteva dirlo, tanto Hamano lo avrebbe negato fino alla morte, che si trattasse di una bugia o meno.

    Dopo il piccolo siparietto arrivò Deidara, in uno stato che spiegava molto bene quanto potesse odiare l'orario in cui erano stati convocati. Hamano l'avrebbe salutata con un piccolo cenno di mano ed un cordiale sorriso anche se molto probabilmente la piccola furia del deserto lo avrebbe snobbato come se si trattasse di un venditore porta a porta.
    Non che la cosa gli desse fastidio, tanto non poteva di certo aspettarsi diversamente dopo il diverbio avuto con lei.

    Quando furono tutti pronti Hamano lasciò stare tutte le quisquilie e ritornò serio e concentrato su quella che prometteva essere una lunga nottata.
    Entrarono tutti dentro un ascensore e dopo una lunga combinazione di pulsanti che lo misero in morto vennero a conoscenza che si stavano dirigendo verso l'obitorio. Ad Hamano scappò un risolino quando noto la seppur piccola paura che il rosso aveva. Invece ad Hamano la cosa non faceva né caldo né freddo, voleva solo capire cosa stava succedendo. Il suo sguardo serio non lasciava trapelare nessuna emozione per tutto il tempo della discesa.

    Arrivati nel lungo corridoio sotterraneo Hamano avvertì aleggiare un leggere odore di zolfo che si mischiava col puzzo di morte rendendo quel luogo ancora più cupo di quello che era già.

    Non mi piace questa situazione.

    Parlò come risposta al commento del rosso mentre entrarono nella stanza dell'obitorio visibilmente devastato e subito Hamano venne attirato dalla scritta "Sand Scorpion" fatta con quello che con tutta probabilità era sangue. Di chi era un altra questione. Il fatto era che la cosa aveva fatto imbestialire Hamano e anche se non lo dava a vedere non vedeva l'ora in cui avrebbe preso a pugni la faccia di chi aveva fatto ciò
    Al centro della stanza era presente una donna provata, Namida Kuroi, la responsabile dell'obitorio.
    Infine arrivò la brutta notizia, quella a cui Hamano si era preparato da quando era stato convocato, ma fu comunque un brutto colpo. Qualcuno aveva rapito un la responsabile dell'ospedale, Reverie.
    Il volto impossibile di Hamano crollò e rimase solo un'espressione arrabbiata, che non riusciva ad accettare che degli estranei fossero entrati in quel luogo segreto per poi rapire una persona di spicco di Suna. Non poteva accettarlo.

    Che sia maledetto chiunque sia stato, non la passerà liscia!

    Anche Hoshi sembrava agitato tanto che inviò subito cinque sue copie appena create in perlustrazione.
    Invece a loro toccava guardare una videocassetta, con tutta probabilità un messaggio di chi aveva compiuto quell'imperdonabile affronto verso il villaggio della sabbia.
    La rabbia di Hamano era davvero tanta, tanto da desiderare di uscire di lì per poter correre per il deserto alla ricerca del colpevole piuttosto che stare fermo senza poter fare niente.

     
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