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Scontro -Diablo- Vs Leopolis

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  1. -Diablo-
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    Allenamento Terminato

    Per un solo attimo cercò di guardare quella situazione secondo un'altra prospettiva. Una qualsiasi, non importava. Se fosse stato un uccellino posato su uno dei tanti rami lì vicino ed avesse osservato la situazione con gli occhi dell'innocenza, avrebbe visto due shinobi distrutti da un combattimento spettacolare quanto pieno di colpi di scena. Da una parte un monaco di Suna, con un polmone bucato, che faceva fatica a respirare e con una spalla lacerata, con alle spalle una radura ad impedirgli la fuga. Dall'altra parte un autentico bugiardo, che aveva mentito sul suo nome e sul suo villaggio (in fondo chiunque avrebbe capito che Naruto Uzumaki non era il suo nome! Non aveva proprio la "faccia da Naruto"), ma che nonostante questo aveva dimostrato grande abilità, un sapiente utilizzo sia del suo corpo che dei suoi strumenti. Per un secondo solo Lux si chiese cosa avrebbe potuto fare quel ragazzo senza alcun equipaggiamento, ma decise di non sottovalutare ulteriormente il suo avversario credendo che a mani nude sarebbe stata tutta un'altra cosa. Però non riuscì a negare in cuor suo che quello non era lo scontro che avrebbe desiderato, certo aveva imparato moltissime strategie, aveva visto un avversario non mollare neanche per un semplice allenamento in un boschetto, ma quel che davvero bramava era mettersi alla prova in uno scontro puramente a mani nude. Si sarebbe accontentato, anche perché quella era la fine. Non c'erano obiezioni a quell'affermazione. Tutti e due erano grondanti, distrutti, il solo respirare era una vittoria per entrambi. Anzi, si sentì estremamente fortunato per aver passato in quel modo quella mattina, neanche una settimana di meditazione intensa gli avrebbe dato un tale insegnamento.
    La capacità di comprendere i propri limiti deve essere insita in ogni shinobi, perché una volta delineati, essi vanno superati. Ma qua non si parla di aumentare le prestazioni fisiche... si parla di morire, e i patti erano chiari.
    Non ebbe il tempo di sottoporre tale riflessione al foglioso o presunto tale, questo aveva ancora troppa adrenalina in corpo da comprendere che qualsiasi cosa avesse in mente, se fosse andato perfettamente a buon fine, avrebbe reso il sunese un po' meno vitale e lui un po' più colpevole di omicidio. E in quel momento, quando vide le sue copie allinearsi con lui per iniziare l'attacco finale, non riuscì a pensare ad altro:
    Sì, rimuovere la spada è stata decisamente una pessima idea...
    <Asp... sp... e... tt...>
    Anche fosse riuscito a percepire quel fievolissimo soffio d'aria, nemmeno l'udito più sopraffino sarebbe riuscito a capire che erano persino lettere quelle che Lux voleva pronunciare. Anzi, oltre al danno la beffa: lo sforzo gli causò un ulteriore sanguinamento da entrambe le ferite che aveva riportato, che simultaneamente spurgarono altro liquido rosso e caldo [Sanguinamento: Leggera + Lieve (13)]. Ormai era pronto ad effettuare la sua mossa, nulla l'avrebbe fermato, quindi doveva fare di tutto per tirarsi fuori da quel gigantesco pasticcio e quindi una volta calmato avrebbe dovuto parlarci, o almeno avrebbe cercato. Fortuna che ho ancora un po' di forza.... Il rito ebbe inizio, tutte le copie estrassero qualcosa, un oggetto che gli avrebbero tirato, chi quelle "adorabilissime" palline che sprigionavano ghiaccio a contatto, chi dei Fuuma Shuriken, chi dei Kunai. A quell'immagine un pensiero lo trapassò. Nel vero senso della parola, perché in cuor suo sapeva di essere in una situazione terribile, eppure si sentì quasi in dovere di chiedersi Possibile che tutti quegli strumenti siano reali? Se così fosse andrei in contro a morte certa, ma una tecnica che crea delle copie reali di armi che possono ferire non è alla portata di noi Genin.. Già, che non fosse un Jonin l'aveva capito appena l'aveva detto, solo dal suo tono, ma per calcolare il suo vero livello aveva impiegato un po'. Era terribilmente indeciso se giudicarlo un Chuunin o un Genin... ma quest'ultima opzione fu più chiara quando vide la parità in quello scontro. Fosse stato un Chuunin l'avrebbe sovrastato molto più facilmente. Non posso rischiare di giudicare tali armi illusorie e basare una strategia su tale giudizio. L'unico modo per uscirne, è dare il massimo in quest'ultima mossa. Nell'istante stesso in cui le armi partirono, un impasto della sua energia vitale, lo avrebbe aiutato nell'intento di sfuggire ad una pessima fine [1/2 Basso (5) - Riflessi 350]. Spiccando un balzo effettuato spingendo al massimo le capacità del corpo, scartò lateralmente verso destra, totalmente noncurante delle bombe congelanti, in ogni caso sarebbe stato in pericolo [Slot Difesa I: Schivata laterale destra]. In alto, a destra, a sinistra... correre in avanti era l'opzione per il suicidio. Aveva creato una vera e propria gabbia antifuga, o almeno questo parve finché scontrandosi contro la bomba questa non si rivelò un'illusione: Lo sapevo! Non poteva essere.... Non riuscì a terminare la sua frase mentale che la ferita si aggravò, rigettando altro sangue a causa del movimento improvviso [Sanguinamento: 1/2 Leggera (5)]. Quando però si sentì al sicuro, fuori dalla portata di tutte quelle armi, di cui ormai era sicuro solo quelle dell'originale Seinji erano reali, si accorse di aver gioito troppo presto. Gli si avvicinò ancora a mezz'aria, come animato da vita propria, sembrava uno squalo, un grosso predatore che avido di carne inseguiva la sua preda ovunque essa cercasse di nascondersi. La sensazione che provò in un solo attimo gli parve un intera ora di inseguimento. Non poteva vederlo sotto al cappuccio, ma doveva essere compiaciuto. Ma che...?. Esplose, proprio di fianco a lui, sprigionando una bolla di fuoco che l'avvampo' interamente, non risparmiando nulla nelle vicinanze. L'onda d'urto, se pur non fosse un esplosivo di grandi dimensioni, lo spinse via a 3 metri di distanza, facendogli perdere l'equilibrio mentre ancora si spostava [Danno 3 Leggere (30) da ustione]. Una volta a terra, Lux provò una sensazione molto simile ai primi giorni in monastero. Le immagini gli tornarono nitide: a terra, inerte, debole. Schiacciato dal suo maestro, che prendendolo a calci sui fianchi gli ripeteva: "Se non ti difendi da me che ti voglio bene, cosa farai quando un avversario che ti vuole morto ti attaccherà?!". Ma... Maestro Nikaya.... La visione scomparve dopo qualche attimo, tornò in quel luogo, in quella piccola radura scovata per caso, con un ragazzo trovato per caso... ed un combattimento iniziato per una stupida animosità religiosa. Il sapore della terra sulle labbra lo invitò ad alzarsi, anche se schiacciato dal dolore, perché ingurgitare terriccio non era molto salutare. Facendo leva su tutta la forza di volontà e sulle ultimissime, terribilmente deboli energie che gli rimasero, si tirò su. Le sue condizioni erano qualcosa di indescrivibile. Ovunque il suo corpo sanguinava, il dolore causato poi dall'esplosione era indescrivibile, eppure non aveva intenzione ancora di abbandonare lo scontro. C'era ancora qualcosa che poteva fare... se lo sentiva. Non si trattava di utilizzo del chakra, di quello ne aveva ancora appena la quantità necessaria per non cadere a terra come un sacco vuoto, né di un ninjutsu, per lo stesso identico motivo... doveva far leva sulle ultime possibilità del suo corpo: Tutto questo... non è ancora finito.... Senza proferire parola (d'altronde non ce l'avrebbe fatta a causa del buco che recava nel petto), utilizzando quanta più forza di volontà estrasse dal fodero, che quieto aveva atteso per tutto lo scontro appeso alla schiena e nascosto dalla tenuta da monaco, la sua wazikashi: Lama lucente, lama splendente... sono al limite, ma lo scontro deve finire. Sono ferito, ma il sangue versato non sarà ripagato se non contrattacco. La via dell'illuminazione... comincia dal superamento della morte. Con la piccola lama da samurai nella mano destra, tenuta parallela alla gamba, Lux esaminò quei 5 metri che separavano i due shinobi. Lo spostamento necessario a schivare sommato all'urto dell'esplosione avevano modificato la sua angolazione rispetto al presunto foglioso, ma non la distanza da lui. Muovendo solamente gli occhi ma non la testa, guardò ancora una volta quelle dannate copie che per tutto lo scontro avevano dato filo da torcere al monaco: Ora basta...
    Scattò. Con tutta (pochissima) la forza che gli rimaneva scattò. Provando forti fitte di dolore su tutto il corpo scattò. Sentendo bruciare i muscoli ormai portati allo stremo delle loro capacità... scattò [Slot Azione I: Movimento 5 metri]. Cinque metri gli sarebbero passati come nulla, diretto verso quel ragazzo che tanto gli aveva dato filo da torcere tanto voleva ricambiare. Ignorando le copie, ignorando ogni cosa avrebbero potuto fare, strumenti, jutsu, colpi corpo a corpo. Nulla avrebbe distolto l'attenzione di Lux nel tentare di portare quegli ultimi attacchi disperati prima di lasciarsi andare allo svenimento. Durante il movimento, il ragazzo portò anche la mancina sul manico della wazikashi, per avere una presa maggiore nonché per sfruttare i movimenti dello stile del kendo. Una volta di fronte a lui (se si fosse spostato chiaramente avrebbe sfruttato lo stesso movimento aumentandolo per raggiungerlo) avrebbe tentato un fendente diagonale dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra proprio all'altezza del petto [Slot Azione II: Fendente con Wazikashi]. Sia che l'avversario avesse effettuato il movimento naturale per schivare un colpo del genere ovvero uno spostamento all'indietro, sia che avesse tentato qualcos'altro, il movimento seguente sarebbe stato un semplice affondo: sfruttando la posizione abbassata delle braccia, unite sul manico della lama, esse avrebbero reagito come una molla, scattando in avanti e cercando di infilare la punta della piccola spada nel pieno centro del petto avversario [Slot Azione III: Affondo con Wazikashi].
    Siamo entrambi a corto di chakra... e senza di esso non possiamo potenziarci, giocando allo stesso livello... è su questo piano che avrò la meglio...
    Quel pensiero superbo fu dettato di più dal dolore che dalla ragione, ormai persa dopo l'esplosione. Non c'era altro nella mente del monaco che terminare quello scontro.


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I: Schivata Laterale
    Slot Difesa II:
    Slot Difesa III:
    Slot Attacco I: Movimento 5 m
    Slot Attacco II: Fendente con Wazikashi
    Slot Attacco III: Affondo con Wazikashi
    Equipaggiamento:
    Kunai [1/5] 4 Lanciati
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1] Sfoderata
    Tirapugni con lama [2/2]
    Filo Nylon [20m]
    Chakra: [15/150]
    Vitalità: [29/140]
    Movimento: 15 metri/round
    Salti: 5metri
    Slot Tecnica Base: //
    Slot Tecnica Avanzata: //
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300


    QUOTE
    Nota Off: Edit effettuato sotto richiesta del giudice, in quanto mancava la mia parte offensiva, un post completo di Leopolis e l'ultima mia difesa.

    <b>-------------------------

    Editr del giudice

    Allo stremo fai un ultimo attacco disperato che, sebbene non contenga errori, non ti frutta neppure punti in più. Tutttavia, qui finalmente comincia a migliorare l'interpretazione. Bene.



    Edited by Alkaid69 - 13/11/2010, 17:42
     
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15 replies since 29/9/2010, 13:49   330 views
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