Canzone del deserto

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Quest
    ..Otomo..
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    Brutta storia quella che il Kazekage aveva affidato al giovane Chikuma. Mentre correva verso il luogo di ritrovo Hoshi era intento a ripensare alle parole che Gin gli aveva rivolto poche ore prima, un tizio si era suicidato per cause ignote gettandosi da una delle zone più alte delle mura del villaggio, un guardiano per l’esattezza. Trattandosi di una situazione piuttosto delicata Gin in accordo con l’amministrazione aveva accettato di aprire un inchiesta sul caso per cercare massima chiarezza sui fatti avvenuti. Era stato per questo creato un team composto di tre persone per accertare i fatti e dare una meritata morte al ninja sfortunato, Hoshi non aveva giudizi sul gesto che aveva compiuto, semplicemente la cosa non gli interessava anche se nella sua mente non riusciva a darsi una spiegazione sull’accaduto. Tutto ciò che sapeva era che doveva farsi trovare al gate alle 18:30 per incontrare il resto della squadra e partire verso la casa di un certo Imuz caro amico del morto. Raggiunto il gate Hoshi frenò la sua corsa lasciando i piedi trascinarsi lungo la sabbia mentre tentava di fermarsi. Una volta fermo avrebbe facilmente individuato uno dei due ninja che lo avrebbero accompagnato presentandosi subito dopo di lui.

    -Piacere di conoscerti Lux.. io sono Hoshi.. vedo che sei anche tu di Suna.. strano non ti ho mai visto in giro.. eheheheh.. beh è sempre bello scoprire di avere nuovi amici nel proprio paese!!!..-


    Il rosso avrebbe quindi atteso anche l’arrivo del terzo membro del gruppo, quando vide la figura familiare di Aki al gate il rosso lanciò un urlo di risposta all’amico trovandosi sorpreso ma allo stesso tempo felice per la bella sorpresa.

    -AKI?!!.. ehi ma che diavolo ci fai da queste parti?!!.. ahahahah.. sembra che il deserto non ti abbia risparmiato!.. non dirmi che l’accademia ti ha mandato per dare una mano a risolvere lo spiacevole fattaccio che è capitato al villaggio.. beh comunque.. dobbiamo raggiungere la casa di un tizio di nome Imuz entro le sette.. abbiamo poco tempo.. direi che dato che sono il più esperto del villaggio dato che ci vivo da una vita tocchi a me fare strada!.. ok seguitemi..-


    Il rosso quindi sarebbe scattato rapido seguendo le indicazioni che aveva ricevuto da Gin per raggiungere il luogo dove era avvenuto il misfatto. Hoshi conosceva molto bene il luogo quindi raggiungerlo avrebbe richiesto si e no una manciata di minuti, il tempo era tiranno e loro non ne avevano poi molto per cominciare le indagini.


    [...]


    Alle mura i tre ninja trovarono ad attenderli un guardiano avvisato anticipatamente per portarli dove era avvenuto il misfatto. Raggiunto il luogo Hoshi osservò con attenzione la zona, era tutto normale, sembrava dal racconto della guida che Otomo fosse solito raggiungere quel luogo per starsene un po’ da solo, nulla di strano lo faceva spesso anche lui quando era a guardia del gate anche se la sua meta spesso era il chiosco di ramen poco lontano. Gli unici particolari che erano saltati all’ occhio dal racconto della guardia era il carattere del suicida descritto come schivo e piuttosto sulle sue, che era una recluta da poco in servizio e che poco prima dell’incidente era stata udita una canzone. Hoshi non ci capiva niente, tutto attorno alla zona diversi fiori e biglietti erano stati disposti come ultimo segno di saluto ad una persona che in vita sembrava essere riuscita a farsi amare da molte persone. Già qualcosa non tornava, Otomo era stato descritto dalla guardia come una persona schiva e riservata il genere di persona che solitamente non aveva molti amici. Eppure la zona dell’incidente era stata tappezzata di messaggi, lo stesso guardiano guida aveva lasciato in loro presenza un fiore per omaggiarlo. Mentre Aki parlava e sparava domande a raffica Hoshi ne avrebbe approfittato per chinarsi a osservare i messaggi che erano stati lasciati e l’intera zona, qualsiasi dettaglio era fondamentale e la sua vista poteva sicuramente aiutarlo [Vista Perfetta].

    Quando il foglioso finì di parlare ed Hoshi di leggere ed osservare quello che doveva osservare si alzò voltandosi verso la guardia. Il suo sguardo era piuttosto serio anche se non lasciava trasparire nessun genere di strana emozione o sospetto, effettivamente non ne aveva nessuno. Aveva solo qualche domanda da fare al guardiano, qualche precisazione ed informazione utile al resto delle indagini, ogni cosa doveva essere curata e non lasciata al caso.

    -Emh.. tizio.. quindi tu hai visto Otomo poco prima di morire?!.. capisco.. ho bisogno di sapere il tuo nome ed il tuo cognome.. il tuo grado di appartenenza e se sei un ninja.. mmh.. aspetta avevo un taccuino per scrivere appunti qua da qualche parte.. eccolo!!!.. ok nome e cognome.. grado di appartenenza.. a che ora hai visto Otomo qui?.. esattamente come era posizionato?.. ho bisogno inoltre di sapere se a quell’ora il sole era rivolto verso gli occhi di Otomo.. mmh.. sapere insomma la posizione del sole quando lo hai visto!.. ah un ultima cosa.. quella canzone che hai sentito.. sapresti ricordarla o identificarla?.. vivo a Suna da sempre mia mamma per farmi addormentare me le ha cantate praticamente tutte.. magari è una filastrocca comune di Suna e la conosco anche io!!!..-


    Avute le risposte il ragazzino dai capelli rossi avrebbe ringraziato il guardiano congedandolo ai suoi doveri per poi proseguire le indagini a casa di Imuz. La corsa verso la dimora dell’amico del morto sarebbe stata rapida, avevano perso sicuramente un sacco di tempo per le indagini alle mura, arrivare in ritardo non sarebbe sicuramente stato professionale. Durante la corsa il rosso avrebbe parlato ai compagni senza rallentare, dovevano agire e pensare in fretta.

    -Ragazzi occhi aperti e orecchie tese.. dobbiamo cercare di farci l’idea giusta della situazione.. ogni indizio è fondamentale.. cerchiamo di fare un bel gioco di squadra!!!..-



    [...]

    Trovare la casa di Imuz fu più semplice di quanto sembrasse. Fuori ad attenderli un signore dall’aspetto vissuto li stava aspettando impaziente con sguardo turgido e voce tremolante, doveva essere proprio la persona che stavano cercando. Aki e Lux subito risposero alle gentili parole di Imuz facendo le loro condoglianze per ciò che era successo, Hoshi invece rimase in silenzio facendo un semplice cenno del capo verso l’uomo, più che altro non sapeva cosa dire. La cosa che più gli faceva strano era che fosse un amico e non la famiglia stessa del deceduto ad essere così interessato al misfatto, dovevano assolutamente scoprire più informazioni possibili su Otomo prima di procedere a casaccio.

     
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40 replies since 11/10/2010, 13:54   579 views
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