Canzone del deserto

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  1. Cougar™
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    ~ La finestra rotta...
    ...atto primo: andantino ~


    Si dice che i fiori abbiano un proprio linguaggio e che possano comunicare molto a chi sa capirli. Forse non è vero, ma sicuramente da quei fiori Hoshi ne ricavò un aiuto insperato. Nascosto tra biglietti , infatti, c'era un foglio di carta alquanto particolare e diverso dagli altri. Non era infatti un biglietto di cordoglio o un ricordo sentito, ma una parte di pentagramma strappato da un intero più ampio. Le note si troncava innaturalmente e dalla sabbia che lo ricopriva per metà si poteva facilmente intuire fosse stato lasciato molto tempo prima. Alla mente del giovane shinobi quel pezzo non richiamava alcuna melodia: era una brano, o un'inizio per essere precisi, composto da una serie di dissonanze audaci e piuttosto forti. Veniva da chiedersi che genere di canzone potesse avere un'introduzione così acerba , ma l'ordine delle note era inequivocabile. Sotto il pentagramma vi erano alcuni segni piuttosto particolari, sembravano quasi le indicazioni di come disporre le mani per suonare la sequenza della note senza errore. Sotto ogni croma vi era infatti disegnata una mano, intenta a reggere uno strumento. Vi erano varie indicazioni, per più strumenti: dalla chitarra al flauto traverso. La guardia nel mentre stava rispondendo al foglioso, confermando le prime impressioni su Otomo e aggiungendo che era normale vederlo lì, dato il suo ruolo di guardiano delle mura. Quindi, alle domande del pel di carota, avrebbe risposto con tranquillità, fornendo tutti i suoi dati personali e aggiungendo che anche volendo non ricordava la canzone cantata, semplicemente si ricordava di aver sentito una specie di melodia sommessa pronunciata dal suicida. Sarebbe quindi tornata al suo lavoro, procedendo nella perlustrazione delle mura, dopo aver cordialmente salutato i ninja.


    [...]


    Imuz sembrò colpito dalle parole dei giovani e fu solo con un morso al labbro autoinflitto che trattenne le lacrime. Rispose all'inchino del foglioso con un'altro tanto profondo e li invitò a entrare nella casa di Otomo. La casa era eccezionalmente in ordine: ogni sedia era riposta con cura sul tavolo, ogni libro sembrava pulito e lucidato anche il pavimento stesso aveva un'aspetto rilucente. L'odore era particolare1, leggermente aggressivo alle narici, ma caratterizzato da quel sentore di pulito che solo una casa appena rassettata sa dare. Il locare era abbastanza piccolo, consono a chi , abituato alla vita girovaga del ninja, è abituato a lasciare incustodito il focolare domestico anche per lunghi periodi. Il salotto era quadrato, con un tavolo rotondo, piuttosto basso e circondato da delle poltrone, su cui troneggiava una tipica pipa araba. Alla parete, alle spalle delle poltrone e di fronte alla porta, vi era una libreria stretta tra due finestre. Le pareti davano poi a altre due stanze: una camera da letto con bagno annesso e una cucina piuttosto frugale. I ninja avrebbero goduto di libertà esplorativa all'interno della casa. Imuz piazzatosi di fronte alla libreria, non avrebbe interrotto la ricerca dei ninja, limitandosi, di quando in quando, a dare qualche indicazione2 come "lì Otomo non teneva nulla di importante, solamente i ricordi dei suoi parenti deceduti e cose simili". All'interno della camera da letto i ninja vi avrebbero trovato anche una scrivania, con alcuni fogli sparsi sopra, apparentemente alla rinfusa. A fianco, su una piccola libreria, vi erano dei porta documenti, ordinati in maniera crescente dal basso verso l'alto e con una targhetta sul dorso riportante la scritta "dati relativi alle missioni e note". Sui fogli sparsi sopra la scrivania i ninja avrebbero potuto notare un numero in calce alla pagina, probabilmente il riferimento al giusto raccoglitore.3 Chi invece si fosse occupato del bagno non avrebbe invece trovato nulla di particolare, eccetto una pulizia impeccabile anche in quella zona della casa. La sorpresa maggiore la avrebbe ricevuta chi avesse controllato la cucina. A metà del controllo infatti un sasso avrebbe rotto la finestra, scagliato probabilmente da un tetto poco lontano. Il lancio non era intenzionato a danneggiare alcuno, anzi, sembrava che il sasso portasse qualcosa legato al corpo centrale. Il messaggio, attaccato con la scritta verso l'esterno, riportava un semplice messaggio, visibile a chiare lettere e scritto con un colore rosso acceso "Attenti a Imuz". Il ninja che si fosse trovato in quel luogo avrebbe dovuto far uso di un'elevata velocità, se voleva tirare via il messaggio prima che qualcun'altro potesse scorgerlo. Imuz avrebbe quindi abbandonato la sua postazione, accorrendo per assicurarsi della salute dei ninja e controllare la finestra. In quel frangente i ninja avrebbero avuto occasione di controllare la zona in cui egli sostava precedentemente, non rilevando nulla di eccezionalmente particolare4. Conclusa questa perquisizione sommaria della casa e archiviato il caso della finestra rotta Imuz avrebbe radunato i ninja in salotto, dicendo poche semplici parole.


    - Grazie di aver eseguito questa perquisizione... Otomo purtroppo non aveva familiari, ma aveva molti amici... Era una persona solare e benvoluta sapete? Nessuno sospettava una cosa del genere... se volete ora possiamo dirigerci verso le mura... faremo una piccola cerimonia commemorativa...-


    Detto questo avrebbe preceduto i ninja alla porta, e uscito li avrebbe attesi. Stava a loro decidere se seguirlo alla funzione o meno.


    SPOILER (click to view)
    1 Possibilità per olfatto migliorato
    2 Possibilità per interpretazione
    3 Possibilità per vista migliorata
    4 Possibilità per tatto / vista migliorata
     
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40 replies since 11/10/2010, 13:54   576 views
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