Canzone del deserto

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  1. -Diablo-
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    Funzione Funebre

    Avevano cominciato ad indagare quella storia, che sempre più si macchiava di mistero e incongruenza, da appena qualche minuto... e già gli tiravano sassi, trovavano messaggi di sfiducia verso le persone che dovrebbero collaborare e gli indizi non conducevano a molto.
    Fino a quel momento, non aveva avuto modo di parlare degli indizi raccolti dei suoi compagni, e quindi del biglietto trovato sul sasso. Fortunatamente non servì alcuno sforzo per mandare via Imuz in modo che non sentisse, quest'ultimo se ne andò da solo, in ritardo per la funzione in onore di Otomo: Non fosse che dobbiamo parlare... lo farei seguire, non mi va a genio che vada in giro da solo...
    Quando si riunirono, fecero il punto della situazione. Lux parlò per primo, ansioso invero di mostrare il messaggio inviato al gruppo. Estraendolo dalla tasca nel quale era stato riposto, lo aprì in modo che sia visibile ai due, e l'avrebbe tranquillamente lasciato se, per leggere meglio, glielo avessero preso di mano. Scritta in rosso, la frase era ancora ben visibile:
    CITAZIONE
    Attenti a Imuz

    <C'era questo, sopra al sasso lanciato in casa, l'ho preso prima che l'interessato riuscisse ad accorgersene. In qualche modo sapevo che c'era qualcosa di sospetto in quell'uomo, benché la contraddizione sia su un argomento poco rilevante ai fini delle indagini come quanti amici avesse... sempre una contraddizione rimane, e questo è indice di sospetto> prese fiato un attimo, voleva esprimere al meglio tutte le sue opinioni, per essere sicuro di dare il proprio sostanzioso contributo: <Eppure, so che è sinceramente turbato dalla morte dell'amico, in qualunque modo possa c'entrare con il fatto, tendo a ritenerlo innocente. Forse costretto al silenzio, o qualcos'altro, ma non l'ha ucciso... se per caso vi fosse passata anche a voi in mente la possibilità dell'omocidio finto suicidio>
    Da quel momento avrebbe ascoltato ciò che detto dagli altri, i dubbi, le scoperte fatte, in effetti ancora non si spiegava come avesse fatto Aki a teletrasportarsi dalla cucina, dal quale aveva lanciato un kunai attraverso il foro della finestra. Avrebbe scoperto di lì a poco, se con tale mossa era riuscito a vedere qualcosa, o qualcuno. Ma non meno importante, voleva sapere cosa aveva trovato Hoshi, ragazzino dalle ottime abilità. Insomma... quella era l'occasione per riunire quanto scoperto.

    Finito lo scambio di informazioni, i tre si diressero alla processione, che si tenne alle mura di Suna. In effetti Lux si chiese il motivo di quell'avanti e indietro, neanche mezz'ora prima erano nello stesso luogo. Ad ogni modo, il gruppo di persone, tutte vestite con l'abito da lutto sunese, recitò delle poesie, terminando con un breve scritto dello stesso Otomo. Mentre tutte le voci, accorate e funebri pronunciavano quelle parole, il monaco non riuscì a trattenere una morsa allo stomaco. Si sentì improvvisamente, realmente dispiaciuto per la morte del ragazzo. Forse indagare su di lui gli aveva aperto la mente, forse gli si era avvicinato molto più di quanto non volesse, oppure molto più semplicemente quella cerimonia avrebbe rattristito chiunque. Si sentì in qualche modo desolato, per aver pensato, appena giunta la notizia, che il ragazzo fosse semplicemente un altro debole che non riesce a sostenere le difficoltà della vita e quindi cerca riparo nella morte, come aveva potuto giudicarlo così in fretta? Senza conoscerlo, senza sapere...
    L'unico giudizio che dovrebbe essere dato con la massima tempestività è l'auto rimprovero, costruttivo e diretto... mai giudicare altro.
    Ciò che avvenne dopo fu improvviso e contemporaneo. Un'esplosione e un suono di flauto provenirono istantaneamente da due direzioni differenti. L'esplosione era facilmente individuabile nella direzione di casa di Otomo, mentre un melodioso suono di flauto provenne dalla piazza di Suna. Sta succedendo qualcosa... dobbiamo muoverci...
    Voltandosi di fretta verso i suoi compagni di indagini, non stette a chiedere il loro parere, non avevano tempo, andava fatto qualcosa, e il più velocemente possibile:
    <Dobbiamo dividerci e raggiungere i due obiettivi, prima che possa succedere qualche disastro. Chi di noi ha il rango ninja più alto andrà da solo verso casa di Otomo, gli altri due si dirigeranno in piazza. Probabilmente, la soluzione di questo problema ci sta capitando per le mani senza doverla nemmeno cercare>
    Attese un secondo, in modo tale che gli altri due dicessero ciò che pensavano sul piano e quindi indicassero il loro rango. Se non ci fossero state obiezioni, dopo aver scoperto che tra loro, Hoshi era l'unico Chunin in mezzo a due Genin, si sarebbero divisi. Lux avrebbe chiesto ad Aki di far strada, seguendolo rimanendo proprio affianco a lui sulla destra alla stessa altezza, per percorrere le vie e i tetti cittadini in formazione da rastrellamento. Dirigendosi tramite la via più veloce verso la piazza, nei pochi istanti che mancarono Lux sentì il bisogno di chiedere ad Aki un parere: <Cosa pensi che troveremo laggiù?>. Era una domanda al quale nemmeno il compagno avrebbe avuto risposta, anzi, fin troppo stupida da porre, visto che ne poteva sapere quanto lui... eppure, provò il netto bisogno di chiederlo.
     
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40 replies since 11/10/2010, 13:54   576 views
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