Canzone del deserto

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    ..Imuz Indiziato Principale..
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    Più si avvicinava alla casa in fiamme più la luce emessa dalle fiamme si faceva intensa. La notte era lentamente scesa gettando sul villaggio della Sabbia un manto di tenebre, era impossibile sbagliare strada, dai tetti dei palazzi Hoshi riusciva a vedere perfettamente la casa di Otomo divampare scaricando nell’etere un fragore ed un calore devastante. Mentre correva e saltava da un tetto all’altro la mente di Hoshi calcolava i motivi di un gesto tanto stupido, chi mai avrebbe potuto volere la casa di Otomo distrutta, qualcuno voleva cancellare delle prove, ma chi poteva essere così sconsiderato da farlo nel bel mezzo di un villaggio militarizzato. La posta in gioco doveva essere alta, Hoshi cominciava a pensare che la morte di Otomo non fosse altro che uno specchietto per le allodole per nascondere un segreto ben più grande.

    -..ma certo!!!.. l’odore che abbiamo sentito prima in casa.. molto probabilmente doveva essere un qualche tipo di comburente.. qualcuno vuole nascondere qualcosa!.. in che strana storia eri coinvolto Otomo?..-


    Le parole di Hoshi terminarono quando la sua figura si fermò di colpo restando pietrificata davanti alla gigantesca massa di fuoco che si stagliava davanti a lui. Il calore era intenso e le fiamme sembravano divorare tutto con una forza ed una rapidità innaturale, qualsiasi cosa sarebbe stata inutile considerate le peculiarità del Chikuma. Non restava che osservare la scena stando ben attenti ai particolari. Il rosso era concentrato quando si voltò di scatto percependo una presenza a poca distanza da lui, il suo sguardo sembrava più quello di un demone che di un umano.

    -Ehi Hoshi!!!. Sono io!!!.. sta calmo..-


    -Shuuki?!.. che ci fai qua?.. ti avevo detto di pedinare Imuz..-


    -Ed è quello che ho fatto!.. guarda la!..-


    Il volto umano del fennec lasciava ben intendere la situazione, subito il ragazzino girò lo sguardo per fissare le fiamme e le travi bruciate della casa, una figura nota stava li ferma dietro l’inferno di fuoco. Sembrava che il Chikuma non fosse stato il primo a raggiungere l’abitazione, un altro noto personaggio era li presente l’uomo dalla grande cicatrice, Imuz. Hoshi nel vederlo rimase per qualche istante interdetto e confuso, sembrava che il misterioso ripulisci prove fosse proprio uno dei migliori amici di Otomo, se mai fosse stato suo amico. Il travestimento che indossava ormai non serviva più anche se il rosso non lo tolse per vedere quale reazione poteva avere l’uomo, senza esitare quindi si avvicinò lentamente restando tuttavia dietro le fiamme, sembrava che la mossa di Hoshi di dirigersi verso la casa fosse stata buona, Imuz era stato colto con le mani nel sacco.

    -..Già!.. nemmeno io mi aspettavo di trovarti qui.. non così presto!..-


    -Hoshi fa attenzione.. quel tizio sembra pericoloso..-


    Il rosso era fermo nella sua posizione, sapeva che da li a poco sarebbe potuto succedere di tutto, si trovava in una posizione di svantaggio se doveva inseguirlo e la cosa proprio non gli andava giù, per ora poteva solo guadagnare tempo nella speranza di capirci qualcosa. Ancora non era chiaro per quale motivo imuz si trovasse li e soprattutto se il responsabile di tutto fosse lui.

    -Allora.. perché hai appiccato a fuoco la casa del tuo caro vecchio amico?!.. immagino che l’odore che ho percepito prima in casa fosse del comburente!.. Tsk!.. dimmi un po’ che diavolo state cercando?.. e perché Otomo è morto?..-


    Il ragazzino aveva parlato al plurale, era chiaro che Imuz non era solo, il suo complice doveva essere quello che aveva cercato di distrarre l’attenzione prendendo a suonare il flauto contemporaneamente all’esplosione, uno stratagemma astuto che tuttavia aveva trovato i ninja preparati, di certo un po’ di fortuna stava anche dalla loro parte. Shuuki sembrava tranquillo anche se sapeva bene che da li a poco si sarebbe scatenato l’inferno, conosceva abbastanza Hoshi da sapere che il ragazzino non avrebbe mai lasciato scappare lo sfregiato senza dare risposte.

    -Ehi aspetta.. lo spartito!.. volete distruggere o impossessarvi dello strano spartito che ho trovato in casa!.. eheh.. per fortuna ne ho più della metà nella mia borsa.. avanti Imuz sputa il rospo!!!-


    Il rosso come al solito aveva mentito spudoratamente sulla storia dello spartito, non era certo di quello che aveva detto tuttavia lo spartito era un elemento che era comparso già due volte in una zona cruciale della faccenda, in qualche modo doveva centrare qualcosa. Forse Otomo lo aveva strappato per nasconderlo da Imuz ed il suo complice, troppi pochi elementi lasciavano supporre una cosa del genere, il tempo delle rivelazioni sarebbe giunto presto. Per il momento non restava che tenere d’occhi lo sfregiato per non rischiare di perderlo di vista.

     
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