In cerca del Passato

[?] | Talenti/Abilità/Jutsu per Febh

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  1. The_Drake
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    [Dieci anni prima]



    Sotto terra, forse, o magari dentro una casa o magari dentro un'ospedale cittadino o magari in un covo di serpi, il leggendario Sannin, quello con la pelle bianca e capelli lunghi, neri come la pece, camminava lungo un corridoio non illuminato, totalmente allo buio, seguito da due ninja di Oto.
    Con passo veloce si portavano verso la fine del percorso, già da lontano si poteva vedere una piccola e sfarzosa luce di fuoco o di torcia.
    Davanti alla destinazione una figura ricurva e totalmente bendata dalla testa ai piedi, un'occhio solo era visibile, vestito con gli abiti ufficiali da Jonin del villaggio del Suono, un'enorme criniera, forse un mantello, copriva tutta la schiena.
    Il suo respiro si faceva sempre più affannoso man mano che la Serpe si avvicinava, tanto che a qualche metro da questo, il giovane, lo era ancora in quel periodo, fece un passo indietro, per poi accennare un'inchino.
    Ed ecco le tre figure che si mostravano al mondo.
    Orochimaru in tutta la sua pallida compostezza, seguito da due semplici ninja con le sue stesse fattezze: stessa pelle, stessi occhi da serpente, anche se sembrava che il corpo rigetasse quell'aspetto, date le macchie rosa di pelle umana normale, cosparse qua e là; Eri molto più alti rispetto al Sannin e portavano in bella vista due armi, già pronte a colpire, quasi fossero arrivati in quella stanza per combattere o aspettarsi una lotta.
    Uno dei due, possedeva una lunga lancia nera, l'altro una katana, arma tipica da samurai, ma con fattezze completamente diverse, quasi fosse più preziosa.
    Il coperto da banede parlò, senza alzarsi dal suo inchino. Orochimaru-sama, le porto buone notizie...un ninja di Oto, oramai disperso da tempo al villaggio è stato trovato sun un paese vicino, insieme ad un ragazzo: si tratta di Kekkai Homura...ho controllato nei registri. Silenzio, quasi per apsettarsi assenso, che non venne, per cui riprese. Era un Jonin B, immischiato in un massacro di una scorta di mercanti ad Oto anni fà...è riuscito a fuggire senza grossi problemi e nessuno ha avuto più sue notizie. Quando l'ho trovato, casualmente, stava accudendo un ragazzo...non ho potuto capire quali proprietà possedesse, ma penso che sia sua figlio o un poveraccio trovato per strada. Ancora silenzio da parte del Sannin, che immobile guardava il ninja parlare: gli altri due al fianco mossero le mani per stringere le armi, mostrando una certa noia in quel discorso. Fattostà, che mi ha fatto una proposta...portare il ragazzo ad Oto, per farlo diventare un ninja del villaggio e riservargli una vita migliore...in cambio avrebbe dato la sua. Le squadre speciali devono ancora esser avvisate, mi chiedevo quindi, se le importasse portare dalla sua parte questo ninja, prima della sua dipartita. Orochimaru, sogghigno felice, leccandosi le labbra con la lingua, che quasi strabordava dalla bocca. Ottimo lavoro, Omoi...porta quel ninja da me il prima possibile: voglio sentire che cosa può raccontarmi... Detto questo lasciò il seguace, ancora inchinato, per poi proseguire verso l'esterno del loco, in altre stanze, seguito dai due omoni armati.
    Omoi non poteva sapere che tornato nel posto per cercare il Jonin dl'alto rango, non avrebbe trovato nulla apparte il cadavere dello stesso: impiccato nella stessa casetta dove i due avevano avuto quel piccolo scambio di parole.
    Anche controllando il cadavere non potè trovare nulla, ne una lettera, ne qualche messaggio, l'equipaggiamento era svanito nel nulla; Sapeva che aveva poco tempo prima che le squadre arrivassero sul posto, quindi rapidamente lasciò stare la salma e scappò via.
    I problemi non erano gli unici per quel Jonin, considerando che Orochimaru aspettava una risposta, lasciarsi scappare un Jonin B era una cosa stupida anche per un Sannin: peccato che non fù lui a intrattenere o rintracciare il bendato, ma il fedele armato di lancia.
    Direttamente nel cuore dlela notte, mentre il ninja dormiva, il losco figuro comparve davanti al letto e svegliò rapido il compaesano: fù inutile spiegare per il jonin l'accaduto, non aveva prove, al massimo la squadra speciale ne poteva avere ma non le avrebbero date a lui; Come da ordini, il fallimento non andava perdonato.
    Un colpo di lancia vibrato con potenza e una dura lotta si scatenò in casa, tanto sangue versato per un solo uomo...



    [Oggi]



    Dentro un piccolo capanno di una casa abitata ad Oto, due brutti ceffi aspettavano ansiosi qualcuno, muniti anche di uno pseudo pacco: sembrava una spada, coperta da un telo per non mostrarne le fattezze.
    Un piccolo soffio di vento e dietro di loro la figura dell'uomo cercato, Omoi era ancora vivo: era invecchiato, anche se l'aspetto fisico non era cambiato di una virgola, apparte statura e prestanza.
    I due fecero un cenno di dissenso con il viso, quasi affranti, e donarono la spada al ninja, il quale dopo averla osservata per qualche attimo, la getto a terra nero di rabbia. Ma siete sicuri che fosse quella vera!? I due indietreggiarono un poco, abbastanza intimoriti; Uno dei due prese la parola. Si capo, siamo riusciti a risalire agli elenchi dei ninja incolpati di seguire Orochimaru nella grande guerra...è sicuramente la katana di uno dei suoi servitori più fedeli: è identica lla adescrizione che c'avete fatto... Venne interrotto bruscamente dal Jonin. Stronzate! Sono sicuro che Orochimaru ha donato ai suoi servi più fedeli delle armi speciali...serve che vi faccia sentire, ancora una volta, le mie motivazioni? Il braccio sinistro, metallico fino alla congiunzione con la spalla, uscì dalla vesti e si diresse al collo di quello che aveva parlato, stringendolo ed alzandolo da terra quasi fosse una piuma. Ho perso un braccio per capire che le armi erano speciali, proprio perchè una di queste me lo ha levato! Non posso credere che una spada portata da uno dei guardiani fosse una normale arma! L'altro, prese la parola tranquillizzando Omoi, che lasciò andare il compare stritolato, gettandolo a terra in malo modo: i due fuggirono poco dopo, consegnandoli una lettera.
    Non si poteva vedere bene in volto, ma Omoi, da sotto tutte quelle bende sorrise, dopo aver letto quello che c'era scritto in quel piccolo foglio di carta; Su di esso un nome, un'indirizzo e altre descrizioni di rango e lavoro: "Kekkai Homura, Jonin B...".
    Scomparve in una nuvola di fumo.



    [Casa di Febh Yakushi]



    image



    Un'uomo bussò alla porta, qualcuno che poco tempo prima aveva letto un piccolo foglio di carta, sembrava tranquillo e pacifico, quasi si aspettasse qualsiasi cosa nella possibilità che quella porta venisse aperta ancora.
    Se qualcuno avesse chiesto o aperto, l'uomo avrebbe risposto mostrando un lato totalmente diverso a quello nei momenti precedenti, un lato pacifico e gioviale. Salve, sono Rikuza Tompa, Jonin del villaggio di Oto, sono qui per incontrare Febh Yakushi...ho qualcosa di importante da riferirgli! Era vero, apparte il nome, ovviamente preso da uno degli archivi di ninja scomparsi in missione e non più tornati al villaggio: non avrebbe corso pericoli.
    NEl cuore suo sperava che quella pratica si svolgesse velocemente in modo che potesse iniziare la sua opera, la sua missione senza grossi problemi o ritardi, anche se di tempo ne aveva non vedeva l'ora di finire e chiudersi quel paragrafo di vita alle spalle.
    Se avesse trovato colui che cercava, senza dargli troppi sguardi per non destare sospetti, iniziò subito a parlare, in modo da catturare l'attenzione dell'Amministratore nella sua menzogna.


    Ho cercato di contattarla il prima possibile, ma sono tornato solo ora da una missione ababstanza lunga in terra straniera.
    Ma passando al sodo...sono qui per avvisarla da parte di qualcuno o almeno per darle le sue ultime volontà: nella stessa missione che ho partecipato, siamo incapati in un piccolo villaggio sulle montagne a qualche giorno di cammino da Oto, una semplice attività di scorta...lì, durante una perlustrazione, Kekkai Homura mi ha intercettato.
    Non feci in tempo a fargli troppe domande, sembrava andasse di fretta...era agitato in volto e continuava a guardarsi attorno, quasi avesse paura d'esser seguito.
    Febh, conoscevo Homura, io ti ho portato ad Oto tempo fà, ero io il ninja che ti ha permesso d'arrivare qua, dopo un patto con il Jonin: se tu fossi arrivato ad Oto, lui si sarebbe consegnato alle autorià del villaggio, peccato che al ritorno nessuno lo trovò...non sapevamo cosa aspettarci da lui e anche le ulteriori ricerche non portarono a nulla.
    Ma, per quel poco che ho potuto parlarci, sembrava un ninja abile e forte, anche se legato ad una carrozzina: tutt'altro mi apparve in missione, considerando che sembrava totalmente invecchiato, quasi come se in questo periodo il suo fisico fosse decaduto violentemente!
    Chiese espressamente di te...mi disse di avvertirti e che di nessun'altro poteva fidarsi oltre a noi due...forse per il patto che ho mantenuto e per il legame che aveva con te...mi disse di incontrarlo su una cava, vicina al villaggio, non un giorno preciso, tanto lui ci sarebbe stato comunque, almeno così disse...doveva dirti qualcosa di importante, che non poteva dirmi, ma che solo tu avresti compreso.


    La sua abilità nel mentire era ottima, totalmente ottima, nessuno avrebbe potuto dubitare delle sue parole, anche perchè nessuno aveva le prove di ciò che andava dicendo, oltre al fatto che solo lui e Febh sapevano di quel patto, almeno apparentemente.
    Riprese con voce calma e cercando di dare più enfasi alle sue parole di prima, in modo da catturare il ninja definitavamente.


    Non sò il perchè di tutto ciò...è già tanto che io abbia visto un ninja in carrozzina compiere azioni di camuffamento alle beffe di una squadra in missione!
    Ti viene in mente qualche motivo per questa strana rimpatriata?


    Attese silenzioso ciò che l'Amministratore avesse detto, sperando che la sua pantomima avesse avuto successo: se ne sarebbe accorto presto...



     
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    La porta principale del palazzo Yakushi era chiusa e, stranamente, non c'erano guardie. In compenso da oltre il muro di cinta arrivavano strani mugolii ovattati...come se ci fosse un moribondo...o magari uno zombie. Ci vollero alcuni interminabili secondi perchè qualcuno spalancasse la porta...a quanto pare solo per vomitare ai piedi del visitatore.

    Era un ninja semisvestito e con l'aria di uno che aveva alzato un pò troppo il gomito la sera prima. E LEVATI IDIOTA! Con un calcione venne allontanato di qualche metro, mentre un nuovo arrivato si affacciava al portone. Indossava un curioso pigiama decorato con un motivo a Kunai, e si stava lavando i denti con aria abbastanza apatica...tanto che aveva un bel grumo di bava schiumosa che grondava dalle labbra semiaperte.

    Che vuoi? Qua ieri hanno fatto festa e ora devo pulire tutto, quindi vedi di sbrigarti... Borbottò, sgarbato, mentre gettava uno sguardo colmo di puro odio al tizio che vomitava ancora, nonostante fosse disteso a terra. Uno Yakushi può bere a oltranza senza praticamente ubriacarsi mai...e per ridursi così quel suo parente doveva aver tracannato svariate cisterne di alcool...

    Sono io Febh Yakushi... Rispose svogliatamente, portando alla bocca il bicchiere con acqua che aveva in mano, e risciaquando rumorosamente la cavità. Quel tizio bendato gli ricordava vagamente qualcuno o qualcosa, ma non sapeva bene cosa.

    Poco ci mancava che gli andasse di traverso il tutto quando quello sparò fuori quel nome. QUEL NOME. Kekkai Homura. Il suo primo sensei, la cosa più vicina a una famiglia che lui avesse mai avuto prima di entrare nel clan Yakushi. O anche la cosa più vicina al peggiore degli incubi sputati dall'inferno. COFF COFF! PUAH! COFF!

    Dopo una manciata di secondi si era un poco ripreso. Il vecchio Homura?? Dov'è? Che sta facendo? L'altro proseguì con la sua storia. Il vecchio aveva ripreso a spostarsi, nonostante fosse decisamente provato..e a quanto raccontava, si era indebolito ulteriormente. E voleva vederlo.

    Immediatamente Febh ripensò a quel rotolo che gli aveva lasciato. Quello con la Snake Sword e una lettera assolutamente illeggibile dentro. Possibile che volesse dirgli cosa significava? O forse si sentiva solo? O più banalmente sentiva di stare per crepare. In ogni caso, l'unica espressione leggibile sul viso dello Yakushi era una sorta di sadica gioia selvaggia. Ma davvero? Davvero vuole vedermi?

    Non sembrava proprio l'allievo/figlio entusiasta e preoccupato per l'incontro. Diciamo più che dava l'impressione di un supercattivo in procinto di incontrare la sua nemesi. Dammi un minuto, mi cambio e andiamo a pestare quel bastardo! Poi, come continuando a parlare da solo (sembrava un matto un pò megalomane) Diceva che ero un fallito e un idiota, eh? Beh, ora sono un Jonin del Villaggio, gliela farò vedere io CHI è il fallito...MWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHA!!!!!

    E a braccia allargate si lasciò andare a una risata malvagia da dieci e lode.

    E non aveva risposto alla domanda...in effetti non aveva nemmeno pensato di rispondere. Stava solo elaborando svariate torture da somministrare come giusta retribuzione.

    Tempo dieci minuti, e sarebbe stato pronto a farsi acoompagnare sul posto, ovviamente avrebbe proposto un viaggio a dorso di lucertola. Bisogna arrivare nel modo più stiloso possibile, quando si vuole umiliare un vecchio sensei!
     
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  3. The_Drake
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    Rimase sorpreso nel vedere come poter essere ignorati in modo semplice: dalle parole dell'amministratore si potevano capire due cose; La prima: possedeva un'astio o comunque un forte sentimento di dualità con il suo Sensei, secondo: c'era cascato come un pero.
    Infatti la messa in scesa stava iniziando e la parola "Via" l'aveva data lo stesso shinobi Yakushi, che per sua sfortuna aveva avuto come maestro, seppur nei primi anni di vita, un ninja così contorto come lo era Homura.
    Alla richiesta d'andare in viaggio con la lucertola, venne ribattuta subito indietro da una scusa del presunto Rikuza. Mi spiace Febh, ma il viaggio non dovrà esser notato da nessuno: capisco la sua posizione di amministratore, ma non mi sembra adatto girovagare per i quattro mondi sopra una creatura così appariscente...considerando che dovremmo entrare in territori ostili ad Oto e lei è pur sempre conosciuto. Era pur sempre vero, considerando che per il viaggio che aveva in mente, il duo si sarebbe imbattuto in varie cosette interessanti.

    Se si fossero incamminati, l'andatura di marcia l'avrebbe imposta il Jonin, quello falso e coperto di bende, prendendo una strada che portava lontana da Oto fino alle prime battute.
    Infatti questa non si dirigeva verso il mare, ma nelle lontane zone anti-Accademiche o comunque non sotto un totale influenza dell'istituzione ninja: era possibile e comunque molto probabile che un ninja in fuga non si scelga di nascondersi vicino al nemico ma lontano; Andatura di viaggio, da camminata, con poche corse e soste al massimo due o tre, nei momenti cruciali della giornata.
    Il tizio si sarebbe rivelato un compagno abbastanza silenzioso e solo se interpellato avrebbe provato a spiccicare qualche discorso sensato, anche se il vero motivo dei suoi discorsi, almeno la conclusione, finivano per incentrarsi sulla domanda non ancora risposta da parte di Febh. Hai pensato a cosa vorrebbe da te, dopo tutti questi anni? Doveva saperne di più.
    Fattostà, comunque, che dopo qualche giorno, per la precisione due, il duo sarebbe sbarcato davanti una lunga ed enorme distesa, almeno lo si poteva sapere solo se alti sopra le nuvole: davanti a loro una coltre enorme di nebbia, così fitta da impedire la visuale riducendola a 3 metri.
    L'ambiente puzzava molto d'acqua salmastra, lasciata a marcire in quel luogo e magari marcendo con quello che possedeva dentro la sua fanghiglia.


    image


    Era una semplice palude, coperto dalla nebbia: lì Tompa decise di fermare il suo passo e assaggiare l'ambiente, cercando una presunta viuzza da prendere. Mi ricordo fosse qua attorno...eccola! Una piccola via di terra, non proprio stabile, si facea davanti ai due e puntava diretta dentro la palude e dentro la nebbia fitta. Amministratore Febh, mi stia molto vicino ora...dentro questa nebbia si annida una palude ancora non esplorata: in missione abbiamo fatto una grossa fatica a superarla, ma fortunatamente mi ricordo ancora la strada e posso risalirci facilmente o almeno lo spero. Attento a dove metti i piedi...andiamo! Disse, tranquillo e amichevole, puntando diretto dentro alla nebbia.
    Entrando avresti riscontrato grosse difficoltà, considerando che il terreno era davvero instabile e la viuzza era davvero stupida enon considerabile lineare, considerando che aveva il brutto vizio di fermarsi necessitando dei salti o comunque delle deviazioni lunghe e noiose, anche se non sapevi dove stavate andando [Velocità ridotta 2 Tacche].
    Il Fatto non positivo era che malgrado la vicinanza con il bendato fosse minore dei 3 metri, era difficile seguirne i movimenti considerando che dimostrava una buona velocità di spostamento, forse per esperienza o comunque per aver già fatto quel percorso: a tratti sarebbe scomparso nella nebbia, lasciandoti l'arduo compito di ritrovarlo, considerando che molte volte scompariva proprio nei momenti in cui bisognava cambiare direzione.
    Insomma era un'inferno di puzza e poca vista, dove tu avresti dovuto uscirne.
    Il tran tran sarebbe durato per circa un'ora, sperando che le abilità da conosciute ti sarebbero servite a qualcosa, finchè, non il tutto si ferma molto bruscamente: il ninja che ti scorta è fermo su uno spiazzo abbastanza grande, con due tronchi incollati al terreno, una corda per ponte che continua in mezzo alla nebbia; un ponte sospeso.
    Peccato che avvicinandosi al bordo, non c'era nulla di sospeso in altezza, ma tutto si sviluppava dentro un'acuitrino verdastro. Abbiamo usato questo per spostarci oltre: il ponte è sommerso per una parte dentro alla qcaua della palude, non è difficile seguire il tragitto perchè lineare e comunque l'ultima volta non c'erano buchi nelle tegole sommerse del passaggio. Il problema è che dobbiamo essere veloci, considerando che l'ultima volta abbiamo avuto problemi con le creature del luogo... Disse questo con molta naturalezza, non lasciando spazio a repliche, quindi aggiungendo subito. Io non ho grosse abilità nel controllo chakrico, quindi dovrò andare via ponticello sommerso...i miei compagni, quelli più abili, l'ultima volta si sono accorti che l'acqua è davvero strana: il camminare nell'acqua normale non funziona, difatti questi sfruttava dei lunghi salti per passare oltre e andare avanti velocemente...considerando che sono io a giudarti, al massimo non allontanarti troppo! Disse scocciato.
    Iniziò la sua immersione che lo portò a scomparire fino a metà del petto, avanzando in maniera molto lenta per colpa della melma o del modo sbilanciato d'agire [Immersi: Velocità ridotto 3 Tacche].
    Conducendo il viaggio cercava però di muoversi in maniera abbastanza veloce e pronta: ovviamente se avresti preferito la via dei salti enormi, ti sarebbe stato dietro.

    Fattostà che dopo una mezz'ora di viaggio, qualcosa avrebbe iniziato ad'attirare l'attenzione di tutti: un muoversi veloce, a scatti, d'acqua tutto attorno non prometteva nulla di buono.
    Poco dopo, delle spire abbastanza grosse, pelle squamata di un corpo non indifferente, uscì per poco per poi scomparire ancora: il problema era che di quelle apparizioni era coperta la palude, tutto attorno ai due.
    Poco dopo si capì benissimo cosa fossero: una trentina di serpenti puntavano Tompa da sopra il ponticello o al massimo la tua posizione di salto; Era veloci e poteva agilmente raggiungerti anche se portav dei salti e anche se potevi muoverti nel contempo, erano abili a lanciarsi come razzi cercando di afferrarti al volo.
    Poi un piccolo urletto e il tuo compagno venne avvolto da uno dei quei grossi cosi scomparendo sott'acqua.
    Se ti fossi precipitato a salvarlo, i 30 serpenti si sarebbero fiondati su di te, provando a morderti [Potenza 10] e altri ad avvolgerti [Slot Azione in meno]: in compenso non avrebbero mostrato una forte resistenza ai colpi, anche se provare a colpire con armi ed esplosivi era impossibile, per la prontezza d'immersione che dimostravano.
    Secondo problema erano poi gli effetti dei morsi, che malgrado la loro sopportabilità, sfiancavano parecchio il tuo corpo [Resistenza -1 a Morso] forse per l'effetto del veleno delle serpi.
    Ora era tutto nelel tue mani, sia il salvare la tua guida che liberarti da quei 30 nemici in velocità e almeno portare a termine quel viaggio nella palude nebbiosa...



    SPOILER (click to view)
    Sei libero di descrivere quanti turni di combattimento vuoi...è GDr, quindi no limiti alle azioni.
     
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    Bah..non vedo chi potrebbe essere così scemo da mettersi contro di me...senza contare che ti assicuro che non mi farei nessuno scrupolo a darmela a gambe levate mollandoti in mezzo al pericolo, se fosse necessario. Gli battè amichevolmente la mano sulla spalla, con aria estremamente cordiale. Comunque daccordo, vorrà dire che andremo a piedi... Fece spallucce. Dopotutto non gliene poteva fregare di meno di quel tipo, e poi gli aveva già detto più o meno dove sarebbe stato il vecchio.

    Il viaggio non fu particolarmente agitato nel primo periodo, nonostante si stessero allontanando sempre di più dai territori accademici. Senti Tompa...tu dici che mi avevi riaccompagnato a Oto, ma sai che avevo praticamente rimosso la tua faccia...pardon, benda. Come mai non ti ho più visto? Che ruolo hai nel villaggio? Se non ricordo male hai un alto grado, eppure non ti ho mai notato alle Riunioni, o durante eventi simili... Sospettò che fosse stato in missione tutto quel tempo...ma dopotutto erano quasi cinque anni! Che razza di missione poteva prendere tutto quel tempo? E in qualità di amministratore, poteva persino chiedere di cosa si trattasse (i piccoli vantaggi di quella posizione scomoda)

    Tra una chiacchiera e l'altra, il tizio gli chiese nuovamente se sapeva che cosa potesse volere il Vecchio. Bah, ci sono tante cose. Gli avevo promesso che una volta Jonin sarei tornato a prenderlo a calci nel sedere...magari vuole chiedermi di chiarire la sua posizione...sai,, la storia del suo essere ricercato era tutta una bufala, c'era un gran casino sotto. Fece spallucce. Oppure... Ma lasciò in sospeso, carezzandosi il mento.

    Forse davvero voleva parlare della Snake Sword che gli aveva lasciato, o magari del rotolo...qualunque cosa contenesse. ..mah, mi aveva lasciato una cosa, solo che non sono mai riuscito a usarla, quindi la ho messa via. Non era nulla di importante, comunque...un semplice messaggio cifrato. Avrebbe comunque rifiutato di mostrarlo, nè avrebbe ammesso di averlo con sè (cosa che non era, dato che lo aveva lasciato alle Lucertole nel Bosco dei Sussurri), motivando la cosa con un semplice: Tanto stiamo andando da lui, no? Alla peggio gli chiederò di tradurla, visto che non ci sono riuscito.

    Dopo due giorni, si trovarono sul limitare di una puzzolente palude. Fantastico, dovremo pure fare la gimcana su uno sputo di terra umidiccia in mezzo alla melma. Ah, ma gliele farò pagare tutte a quel Vecchio! Sogghignò con aria ghignante e malvagia. La camminata non fu piacevole, e Febh teneva il naso arricciato, come se lo aiutasse a sentire meno l'odore. Ed ecco che la striscia di melma si continuava in uno squallido ponte. Ponte gettato su "acque" su cui, perdipiù, il chakra adesivo non funzionava. Mi è già capitato di trovare delle superfici su cui il chakra risulta instabile...e le detesto.. Sbuffò. Il ponte non gli sembrava affatto stabile, e stava seriamente considerando l'idea di evocare una lucertola gigante per guadare.

    Beh, di certo non mi immergo. La corda era sospesa e l'acqua abbastanza solida. Per un esperto del Chakra Adesivo come lui non sarebbe stato un problema camminare in equilibrio sulla corda, bastava fare un pò di attenzione. Va avanti tu allora, dato che sai la strada....e spero per te che non ci fosse un modo per aggirare la palude senza fare tutto stò casino. Commentò seccato, mentre avanzavano piano piano.

    Poi scoppiò il finimondo.

    Febh scorse con la coda dell'occhio delle spire in movimento, ma pensò fosse un qualche animale selvatico. In ogni caso aveva sempre delle armi a portata di mano nelle maniche della sua casacca. Attento Tompa, credo che abbiamo visite, ma non dovrebbe essere diffic..EHI!! Nuove spire tutto intorno, e poi una marea di serpenti partì in salto contro il suo compagno di viaggio, che sembrò soccombere a una simile ondata. Oh, maledizione!

    Alcuni saltarono anche nella sua direzione, ma con un rapido saltello indietro Febh si portò fuori bersaglio. Altri due lo azzannarono al braccio sinistro, ma trovarono solo il metallo della Snake Sword tra i denti, e si levarono di torno. Febh ripensò seriamente alla faccenda del mollare il compagno di viaggio...ma una cosa era soccombere contro dei nemici...un'altra perdere contro dei viscidi rettili striscianti. Bel Jonin che sei, Tompa! lo schernì, frustrato.

    Doveva intervenire in qualche modo, ma, i serpenti erano lì pronti ad aggredirlo...e finire nel fango con addosso roba viscida che perdipiù mordeva non rientrava nei suoi piani per la giornata. Tks.. Tompa non si agitava quasi più...non c'era tempo. Beh, non è ancora perfetta, ma dovrebbe bastare! Era da qualche tempo che lavorava a una nuova tecnica, e sembrava perfetta per l'occasione.

    Ancora in equilibrio sulla corda, compose sette rapidi sigilli. Dai Kaiten no Jutsu... (Great Spin Skill). Diede libero sfogo al chakra respingente, emettendolo al contempo da tutto il corpo (piante dei piedi escluse) quindi gli impose una rotazione, via via più veloce, lungo la superficie del corpo. L'idea gli era venuta osservando l'armatura di osso di Shiltar. Aveva realizzato che anche uno con la sua tecnica speciale a volte ha bisogno di un piccolo supporto difensivo. ...ONI NO YOROI! (Ogre's Armor)

    L'aspetto dello Yakushi sembrò cambiare radicalmente, come se lo si osservasse attraverso un sottile strato d'acqua, ma in realtà si trattava di chakra adesivo concentrato, che ruotava ad altissima velocità. La sua figura appariva sfocata, e sul volto l'energia in movimento dava la strana illusione ottica di un viso mostruoso, come quello di un demone. E ora, serpentelli, provate pure a prendermi! Era la terza volta che quella tecnica gli riusciva decentemente: si sentiva abbastanza soddisfatto!

    Quindi si gettò nelle acque turbolente. Innumerevoli serpenti provarono ad attaccarlo, ma il loro morso non poteva superare la barriera di chakra, e il movimento rotatorio li sbalzò via. Stessa identica fine fecero quelli che provarono ad avvolgerglisi attorno. E' tutto inutile pivelli. Con calma metodica estrasse il suo compagno dall'acqua, mentre di tanto in tanto sferrava qualche pugno a un serpente, accelerando per un istante la rotazione sulle nocche, così da scorticarlo, oltre che pestarlo.

    In pochi minuti fu tutto finito...salvo l'arrivo di nuovi animali...e perdipiù, essendo circondato da chakra che ruotava, alla disattivazione della tecnica non avrebbe avuto fango da nessuna parte. Con questo salvataggio considera che siamo pari...non ti devo più nulla per avermi portato a Oto, ok? Disse sogghignando all'altro ninja, tenuto per la collottola fuori dall'acqua. Ma difficilmente avrebbe potuto scorgere l'espressione di Febh sotto quell'effetto "a vetro smerigliato".

    Per proseguire, avrebbe continuato il viaggio in equilibrio sulla corda, suggerendo a Tompa di affrettarsi se non voleva che arrivassero altri animali.

    CITAZIONE
    Dai Kaiten no Jutsu: Oni no Yoroi - Great Spin Skill: Ogre's Armor
    Tipo: Ninjutsu (jonin)
    Villaggio: Oto - Personale
    Posizioni Magiche: 10
    Emettendo il chakra respingente da tutto il corpo e imponendogli una vigorosa rotazione, il ninja genera un costrutto rotante che appare come composto da vetro smerigliato liquido, in continuo movimento. Tutto il corpo può essere coperto, anche se si possono lasciare liberi gli occhi o la bocca con minime alterazioni
    L'utilizzatore genera una corazza di chakra in rotazione attorno su tutto il corpo. La protezione ha potenza 10 e durezza 1. Colpire due volte lo stesso punto non è efficace ai fini della rottura.
    Anche gli attacchi senz'armi ottengono un identico potenziamento.
    E' possibile incrementare la potenza offensiva o difensiva di 5, o la durezza di 1 per ogni 1/2 Basso impastato, per la durata di un singolo slot (max 1 Basso per livello di Controllo del Chakra).
    L'utilizzatore potrà utilizzare senza alcun consumo un numero di applicazioni del Controllo del Chakra per turno pari al livello raggiunto nel talento
    Finchè questa tecnica è attiva non è possibile ottenere i benefici di Tecniche Avanzate che prevedano l'emissione di chakra.
    Consumo: MedioBasso - Mantenimento: 1/2 Basso

     
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  5. The_Drake
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    Il salvataggio di Febh fù mirabolante e la vita di Tompa venne salvate da colui che stava cercando di fregare: rimase piacevolmente sorpreso di vedere che molte tecniche rispecchiavano le dicerie sul suo conto, cioè una maestria quasi totale del controllo del chakra.
    Appena venen tirato fuori dal fango, senza nessun pericolo da parte dei serpenti, Tompa cercò di parlare e rispondere a tutto. Ah Grazie mille Amministratore, mi hanno colto di sopresa e non ho saputo reagire in tempo...si vede che sono ancora sotto i postumi della mia ultima missione: sapete è durata parecchio tempo perchè era qualcosa che c'eravamo guadagnati in pochi..una specie di vacanza più che una missione...ci hanno messo a fare i badanti ad uno dei figli del Daymo che risiede vicino Oto, praticamente come guardie del corpo e protettori finchè avesse voluto il padre. Cercò di izzarsi come Febh sopra la corda proseguendo la sua camminata su questa, cercando di nascondere o massaggiarsi il braccio buono, senza indispettire nessuno.
    Arrivati alla fine o comunque al novanta per cento della strada nella palude, la nebbia iniziava a diradarsi, e malgrado tutto il viaggio proseguì abbastanza velocemente e senza intoppi ulteriori: apparte uno, cioè le condizoni pessime dello scout; Il Jonin sembrava sempre più pallido e malconcio, tanto che il suo passo rallentava sempre più.
    Arrivati sulla terra ferma c'erano poche cose da fare, considerando che appena qualche metro su un terreno normale, il corpo del malfattore si lasciò cadare di faccia in avanti, completamente a pezzi e con sudori che gli scendevano dalla parte della faccia visibile.
    Cercò di rantolare qualcosa e spostarsi ai limiti di un'albero, per distendersi ed appoggiare la tesa; Sbucando dalla palude si protendeva davanti a loro un territorio roccioso e con una macchia verde enorme, quasi come se il terreno vero e proprio non ci fosse e al posto suo solo pietra.


    Maledizione...quei serpenti: mi devono aver morso almeno in 3 per ridurmi in queste condizioni..mi dispiace Febh-san, ma ora come ora ho una male atroce e sembra che il mio corpo non mi permetta di proseguire.
    Possiedo delle conoscenze sui medicinali o antidoti vari ma dovrà ocuparsene lei...fortunatamente penso di sapere di che veleno si tratta e con me ho circa la metà degli oggetti per l'antidoto, ma il resto dovrà prenderlo lei.
    Che vergogna signor amministratore, aver un grado abbastanza rispettabile e non sapersela cavare...mi servono due componenti: un fiore, tipo una margherita ma molto più grossa, sia come dimensione dei petali che altezza del fiore...e una piccola pianta che al posto di far fiore, sboccia delle piccole bacche color bluastro.
    Di solito questa cresce su delle caverne perchè necessita di una forte umidità...la prego faccia presto.


    Che avesse vocato qualche tipo di lucertola per difenderlo o altro, il tizio sarebbe rimasto fermo nel suo angolino senza fermarsi, dimostrando ad occhi anche esperti una non finzione alle sue parole: era visibilmente debole e le punture di veleno risiedevano proprio nel braccio sano, portato alla luce da sotto i mega vestiti, proprio per l'occasione.
    Il compito dello Yakushi era stato stipulato o non sarebbe mai riuscito ad arrivare sano e salvo alla città di destinazione.

    Partendo per il loco si sarebbe accorto che veramente era difficile trovare dell'erba e terra battuta e tutto era un'immensa formazione di rocce e alberi che spuntavano da sotto il tutto.
    I pezzi dell'antidoto erano abbastanza difficili da trovare, considerando che uno cresceva dentro delle caverne e un'altro in giro a caso, ma che per fortuna dello Yakushi si poteva rintracciare abbastanza velocemente; Infatti lì vicino alla zona c'era un mezzo campo di quei fiori così ricercati, se non fosse che era ben protetto da dei lupi che giravano tranquilli per quella zona e avrebbero attaccato al minimo segno di presenza ostile.
    Per l'altro, il lavoro sarebbe stato molto difficile, considerando che l'unica caverna nel raggio di kilometri era nascosta negli alberi, nella fitta foresta, e per giunta con l'entrata sbarrata da una piccola valagan della zona superiore.
    Usare tecniche che avrebbero potuto infliggere grossi danni era un pericolo considerando che non si poteva pensare di sapere dove si trovava il fiore: 'era il rischio di distruggere l'unica fonte.
    Febh avrebbe dovuto trovare un secondo modo per superare quella frana, senza creare smotamenti all'ambiente.

    Dentro alla caverna c'era un buio pesto e era davvero difficile avere una visione chiara del loco, comunque con una vista notturna sviluppata non c'era grossi problemi.
    Questa si dirigeva verso il basso, in modo abbastanza inregolare tanto che in certi punti necessitava di usi del controllo del chakra per non scivolare verso il baratro nero del fondo; Nessun tipo di rumore al suo interno, apparte un ronzio lontano.
    Comunque continuando il viaggio e proseguendo per tipo mezz'ora, si sarebbe vista la luce in tutto quel loco: l'Otese si sarebbe accorto che il tunnel portava ad una zona sopraleveta di una cupola sotterranea.
    Praticamente sbucando dal cucuzzolo di quella caverna naturale illuminata da dei crpeacci che davano all'esterno, mostrava un'enorme laghetto interno d'acqua purissima alla vista.
    Attorno alla riva, cercando ci sarebbe stato il fiore.
    Peccato non fosse per degli animali che giacevano in quelle acque da parecchio tempo: altri simpatici serpenti si muovevano tra le acque del lago e puntavano ad uscire per colpire il malcapitato.
    Peccato che stavolta ci fosse stato anche il boss di tutte quelle bestiacce squamate: un'enorme pitone, vista la lunghezza, si mosse dal laghetto creando una piccola onda sull'acqua che bagno tutto attorno.
    Era circa 10 serpentelli, uguali a quelli della palude, e uno grosso, grande quanto 20 uomini messi vicini.
    L'attacco fù immediato.
    I serpentelli miravano a colpire come al solito con morsi, sia dentro che fuori dall'acqua, in modo da debilitare con il veleno il nemico e magari portarlo verso le acque dove avevano un netto vantaggio.
    Il gigante guardava tutto dall'alto della sua mole e al massimo interferiva con codate devastanti, quasi sempre in contropiede rispetto alle schivate: per la mole poteva solo rimanere in acqua e colpire da là.
    Salvare il fiore e la pelle...



     
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    È colpa tua. Ratty

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    Postumi della missione? Ho conosciuto Genin più abili di te... Commentò sprezzante lo Yakushi, che ora perlomeno aveva qualche informazione in più sul suo accompagnatore. Dopo una lunga camminata furono nuovamente sulla terraferma, anche se l'altro non sembrava esattamente un figurino..nonostante il fango addosso aveva la pelle pallidissima.

    Pallora, stanchezza, barcolla, è stato in rapporti intimi con serpenti... La mente di Febh non ci mise molto a fare due più due. Oh, stupendo! Non dirmi che ti hanno pure avvelenato! Sbuffò, particolarmente irritato, mentre aiutava il tizio a sdraiarsi. Ascoltò le varie informazioni, con aria via via più irritata. Di veleni ne so qualcosa anche io, non preoccuparti.. Poi afferrò per il bavero l'ometto e lo sollevò. Piuttosto sto seriamente chiedendomi chi me lo faccia fare ad aiutarti. Lo fissò con espressione dura. Potrei benissimo estorcerti l'informazione che mi serve e lasciarti qua a morire... Poi sembrò ripensarci. Ah no.. sono amministratore...giusto... Lo lasciò andare, con aria quasi delusa.

    Camminò nervosamente in cerchio per qualche istante, poi portò le mani a coppa e gridò: SHINODARI QUESTA ME LA PAGHIIII!!!!! Sembrò un poco sollevato. Alla prima occasione mollo questo stupido incarico al primo che passa.. Gettò uno sguardo di sbieco al ferito Tu hai impegni nell'immediato futuro?....Ah, giusto, stai morendo avvelenato. Sbuffò ancora, stavolta più a fondo. Ok, ok, ti salvo....DI NUOVO.

    Rimuginò qualche istante. Margheritina da prato e piantina da caverna, eh? Certo che con un disegno su carta ninja avrei apprezzato di più...e poi dove diavolo lo trovo un prato qua intorno? In ogni caso, con una goccia di sangue versato in sacrificio, evocò cinque lucertole. Tre erano le sue classiche lucertole da esplorazione. La quinta era Ssalar, una lucertola con cui combatteva spesso in mischia, e l'ultima era Ssalswift, la lucertola da corsa.

    Ssallouie, Ssaldewey, Ssalhowie...battete i dintorni e cercate un fiore tipo margherita, ma molto, molto più grande. Dovrebbe stare in una zona erbosa. Inoltre cercate anche caverne o simili. Appena trovate una delle due cose riunitevi e venitemi a cercare...o per la margherita se ci riuscite prendetela da soli. Poi caramelle per tutti. Le tre lucertoline esultarono, quindi si dispersero. Erano giovani, entusiasti e facili da convincere, ma non erano stupidi e di fronte al pericolo si sarebbero sicuramente tirati indietro e messi in salvo.

    Ssalswift, tu resta qui a guardia di questo imbecille. Disse alla grossa lucertola da corsa, che annuì con velocità estrema, quindi fece qualche giro di corsa prima di acciottolarsi vicino al suo protetto. Swift non tollerava stare fermo, ed era probabile che ogni tanto si sgranchisse le gambe, ma senza mai perdere di vista il suo obbiettivo. Tu Tompa, se ci sono guai saligli in groppa, o comunque organizzatevi per scappare.

    E io che ci faccio qui? Mica stai combattendo! Cos'è? Ti sentivi solo, pisciasotto? La lucertola da mischia sulla sua spalla diede voce ai suoi soliti, amabili commenti. Taci, avevo solo necessità di sfogare un pò di stress. Di che parli, testa vuota?? Febh lo afferrò per la coda e lo lanciò via, lontano, come fosse un peso d'atletica. Un tonfo lontano annunciò l'incontro con l'acqua limacciosa. Febh battè le mani, quindi si allontanò. Nel giro di qualche minuto tanto la piccola lucertola sarebbe tornata e gli sarebbe salita in spalla, come sempre.

    Vado anche io a cercare la grotta o il fiore. Se muori nel mentre abbi la buona creanza di lasciarmi scritto dove devo andare. Commentò caustico. Per qualche motivo quel tizio lo faceva irritare...o forse era solo l'anticipazione di incontrare il vecchio che esacerbava una certa barstardaggine/malvagità di fondo.

    [...]

    Con la lucertola sulla spalla che lo insultava, Febh saltava qua e là in quella zona brulla e maleodorante. Odio questo posto...mi ricorda casa tua. La lucertola in tutta risposta cedette a frasi poco garbate nei confronti di Oto del Palazzo Yakushi. Sai...anche un'altra volta mi era capitato di dover cercare delle erbe in un posto simile... Continuò, imperterrito. Ti prego...dimmi che non sta per partire uno stupido flashback...

    Ma così era.

    CITAZIONE
    Avevo qualcosa come nove o dieci anni. Forse addirittura undici. Il vecchio al tempo stava ancora in piedi e aveva dolore solo ogni tanto. Io per fortuna non avevo quasi niente...giusto con la pioggia mi sanguinava l'occhio, ma era questione di umidità, o almeno così diceva lui.

    Comunque. Il mio addestramento di base era quasi completo, ma il vecchio voleva che io facessi un pò di "esperienza sul campo". Quindi dopo essere scappati da una città dove avevamo rubacchiato un pò di roba da mangiare, siamo finiti in una specie di palude. A quel punto mi ha levato lo zaino e tutte le provviste, mi ha punto con uno spiedo e mi ha detto: "Questo era avvelenato. Trova e mangia un fiore blu simile a un tulipano, o morirai tra tre giorni". Quindi mi ha mollato un calcione e buttato in mezzo all'acqua.

    Certo, non era niente a confronto con quella volta sul monte con la bufera di neve...ma sto divagando. Quel vecchio bastardo diceva che un ninja deve essere un bastardo che in prima battuta pensa a salvare le chiappe a sè e ai suoi compari...poi il resto viene dopo. Quindi sopravvivere era una cosa essenziale, e io ero abbastanza sveglio da sapere che non scherzava quando parlava di veleno e morte.

    Quindi mi misi a girare come un perfetto idiota per la palude, mangiando ogni cosa commestibile a portata di mano mentre la febbre montava e vomitavo l'anima sempre più spesso...anche se sospetto che il vomito fosse dovuto all'acqua sporca. Ad ogni modo. Per tutto quel tempo cerco un fiore blu. Qualunque fiore blu, anche perchè non avevo idea di come fosse fatto un tulipano e non mi ero messo a chiedere...se avessi chiesto troppe spiegazioni avrei dovuto sorbirmi l'addestramento con l'aggiunta di un braccio rotto...

    Alla fine lo trovo, a poche ore dallo scadere...e lo trovo nel posto più assurdo...ossia il fottutissimo punto di partenza! Il bastardo mi aveva gettato nella palude e ci si era messo davanti per non farmelo vedere!! Lo ho mangiato al volo, e poi è apparso lui, con gli zaini vuoti, dicendo che si era giocato tutto ai dadi e aveva perso!
    Poi salta fuori che in realtà l'antidoto lo aveva lui e il fiore era solo un purgante...

    Il bastardo mi cura, e poi se la ride a oltranza, dicendo che comunque avevo imparato tre cose essenziali:
    -Vivere con la consapevolezza di una morte imminente
    -Imparare a non bere acqua di palude
    -Non fidarsi mai di uno che ti avvelena

    Che vecchio bastardo...

    La cosa buffa è che mi ha addestrato fino ai diciassette anni...e non ricordo quasi nulla di quello che mi ha insegnato.. Sembrò rimuginarci un pò su, mentre la lucertola giaceva sulla spalla riversa, con la lingua di fuori, ammazzata dal flusso del racconto.O meglio...ricordo solo le cose di base...ma è assurdo che in tutto quel tempo mi abbia insegnato solo due cazzatine da studente.... Per la prima volta realizzò che c'era una strana incongruenza nei suoi ricordi...ma lì per lì decise di non badarci più di tanto. Una delle lucertoline gli era finita davanti, e aveva trovato una grotta, molto nascosta, un pò più avanti nella foresta.

    Ok perfetto. Va dai tuoi compagni e continua a cercare i fiori. Le lanciò una caramella come ricompensa, quindi prese la strada indicatagli.

    [...]

    Non mi va di entrare là dentro. Nemmeno a me, ma devo salvare quel tizio..è una faccenda "istituzionale" E fece un eloquente segno delle virgolette con le dita. Perdipiù l'ingresso era bloccato da una valanga. L'unica grotta trovata nelle vicinanze...sarebbe stupido non controllarci dentro.
    Non mi sembra stabile... Potrei aprire un varco per te e mandarti dentro...o hai paura? Paura io?? IO?? Stupido umano non crederai mica che il GRANDE SSALAR abbia paura di una stupida caverna??? CI SONO NATO IO IN UNA CAVERNA! Ultimamente era così facile controllare gli idioti come lui...

    Provò a far leva per spostare una roccia, ma tutto iniziò a oscillare pericolosamente, quindi lasciò perdere rapidamente e si allontanò. Ok, pessima idea. Non era decisamente il caso di spostare niente...ma c'era un'alternativa dopotutto. Potrebbe essere una buona occasione per mettere in pratica quella roba che ho studiato dopo la faccenda nel paese del Tuono..
    Dici quei vecchi rotoli ripescati dalla biblioteca del clan? Ti ho visto leggerli un sacco di volte. Si, ma in realtà non erano conoscenze segrete del clan..è roba abbastanza comune...almeno per gente con un buon controllo del chakra. Non ti è proprio andata giù stare in mezzo alle rovine e seguire un percorso obbligato, eh? A te piacerebbe? Sono finito a elemosinare una assurda tecnica di teletrasporto! Io dico che sei solo uno smidollato.

    Meglio uno smidollato vivo, che un eroe morto. Specie se lo smidollato riesce anche a guadagnarci Un'altra delle massime del Vecchio.
    Salta su, forza. Allargò il colletto per farci intrufolare l'animale (che grazie al cielo si era già asciugato per bene) dopotutto quello che aveva in mente non era proprio fattibile con un rettile appollaiato sulla spalla. E non farmi il solletico! Lo sai che lo detesto. Bah..smidollato. Si diede un pugno, centrando in pieno l'animale. AHIO! Così impari.

    Bene, cominciamo. Non aveva grande pratica con quella tecnica, dato che la stava studiando solo da un mesetto circa (aveva perso tempo mentre era a Grimdad per la faccenda dell'Albero Bianco) Speriamo bene. Non so quanto sia occupata dalla valanga questa cosa...nè se il condotto sia dritto, ma alla peggio andrò per tentativi.

    Un sigillo, e il chakra avvolse l'intero corpo dello Shinobi. Chakra adesivo che lo incapsulava e proteggeva. Nella zona dei piedi assunse capacità repulsive, ma orientate in modo particolare, per spezzare la continuità del terreno, facendogli perdere le sue funzioni di supporto. Il Ninja precipitò letteralmente in una terra mobile come acqua.

    Quello sotterraneo era un mondo strano. Buio. Silenzioso. Calmo. Il chakra faceva da scudo al contatto diretto con l'ambiente, anche se consentiva un minimo il senso del tatto. Era un mondo di solitudine umida e buia. Orientando correttamente il chakra fermò il suo sprofondare, ora era questione di muoversi. Era la parte più complessa della tecnica, perchè gravata dal trattenere il respiro e dallo stato mentale che comunque risentiva di quell'ottundimento sensoriale.

    E' una questione di spinta e apertura, tutto qui. Se stava fermo, il chakra doveva limitarsi a "respingere" e "mantenere semiliquido" il terreno nelle sue immediate vicinanze, bloccando al contempo il contatto. Ma muoversi richiedeva l'estendere la manipolazione in una direzione, il darsi una spinta dal lato opposto e l'avanzare. Farlo a piena velocità richiedeva una notevole coordinazione.
    Estese una mano in avanti (lo trovava un aiuto alla concentrazione, col tempo non ne avrebbe avuto più bisogno) Fu come se un'onda di chakra respingente si estendesse in quella direzione, manipolando il terreno quanto bastava per passare, ed intanto con i piedi si diede la spinta, manipolando la terra in senso contrario, per renderla un poco più compatta e usarla come appoggio.

    Fu un piccolo balzo, di forse due metri. Niente male. Ne percorse altri due o tre, quindi pensò fosse il caso di riemergere. Non sentiva rumori particolari, e risalì. Il contatto con l'aria gli fece capire che non aveva nè sbagliato direzione, nè aveva a che fare con una frana molto estesa o una grotta contorta (perlomeno all'ingresso). Beh, è già qualcosa.. C'è troppo buio qui. Rimedio subito.

    Una semplice concrezione di chakra simile a un artiglio avvolse la sua mano. Una banalissima manipolazione di Forma e Natura del chakra, ma quando si parlava di Fulmine, ovviamente si parlava di energia e Luce. Con le saette che guizzavano sul costrutto, lo Yakushi ebbe una luce efficiente e a basso costo. Quasi quasi preferivo il buio...questa grotta scende, come ti aspetti di trovare una pianta là? Magari ci sono aperture nel soffitto e le piante crescono nelle chiazze di luce...chi lo sa? In ogni caso non aveva altre caverne immediatamente a portata di mano, quindi era il caso di spostarsi.

    [...]

    Una caverna di merda, decisamente... Sei tu che hai detto che non era poi così contorta.. Ma stà zitto! Ringhio lo Yakushi saltando per l'ennesima volta da una parete all'altra per evitare un baratro. Continui a dire che c'è un rumore lontano, io non sento nulla. Perchè sei troppo occupato ad ammirare il suono della tua voce. io dico che c'è un ronzìo..o forse acqua, non si capisce bene..

    E difatti, pochi minuti dopo sbucarono in una zona illuminata...una enorme cupola sotterranea. Con una faccia da culo immensa lo Yakushi ammiccò alla lucertola. Allora? "come ti aspetti di trovare una pianta"? Eh? Eh? L'animale in tutta risposta gli mollò una codata in faccia. E PIANTALA!
    Ci sono piantine qua e là...magari anche il nostro fiore simil-bacca. Continuò lo Yakushi, ignorando il colpo (fin troppo debole per fargli male, e la vittoria morale lo rendevano impervio, in quel momento, agli effetti di un ceffone).

    Iniziò a scendere verso la riva, con cautela. Non gli sfuggì qualche guizzo qua e là in acqua. Pesci o serpenti, secondo te? In ogni caso meglio star pronti, no? Abbastanza vero. Tempo due secondi e l'Armatura dell'Orco fu nuovamente attiva.

    Una buona idea, visto che gli oblunghi rettili sarebbero partiti alla carica non appena lui si avvicinò alla riva! Saltano come dannati! Tks, patetiche lucertole senza coda, non meritano considerazione! Si, ma intanto tu stai al sicuro nella casacca! E' indice di superiorità intellettuale e strategica, idiota! Bah.. E nel mentre che questa brillante conversazione aveva luogo, i serpentelli si accanivano inutilmente sul Jutsu difensivo, venendo sbalzati via o slogandosi le mandibole. Poi ci fu un'onda sospetta. Ho idea che abbiamo visite.

    Enorme e maestoso, il serpente si erse da sopra le acque, osservando la scena dall'alto con l'intelligenza del predatore. Ma guarda...credo che mi stia sfidando, l'idiota. La coda del gigantesco essere guizzò fuori dall'acqua, indicando una lunghezza ben superiore a quella che appariva nel vedere la porzione emersa. Tutto qui? Forse sarebbe stato pericoloso per qualcuno vedere quell'enorme, velocissimo fascio di muscoli e nervi, ma lo Yakushi aveva di suo la resistenza di un elefante, ed unita al suo jutsu difensivo gli dava una sicurezza fuori dal comune.

    Quando ci fu l'impatto, il Jonin si fece una piega. Semplicemente aveva sollevato il braccio per intercettare, e tra un piccolo impasto e un'accelerazione dell'Armatura, aveva nullificato del tutto la potenza dell'attacco. Devi sforzarti di più, rettile, io non sono il primo genin che passa.

    Abbatterlo sarebbe stato sicuramente molto gratificante per l'ego, ma in quel caso non era là a caccia di serpenti, doveva solo raccattare il fiore e andarsene. Si limitò a scattare in contropiede e mollare un pesante destro alla coda in allontanamento, carico sia dell'impasto che dell'accelerata rotazione dell'armatura. Una botta pesante che avrebbe probabilmente squarciato buona parte delle carni e allontanato di parecchio il bersaglio. Approfittando di quell'istante, sarebbe scattato a raccogliere il fiore per poi darsela a gambe con estrema rapidità, sfruttando il chakra respingente per guadagnare velocità!

    Se tutto fosse andato bene, nel giro di venti minuti sarebbe stato fuori da quella grotta!

    [...se va tutto in porto...]

    Era fuori e aveva il fiore. Niente di più semplice..anf anf.. Hai sprecato una marea di chakra, idiota! E non hai nemmeno ammazzato il serpente! Bah, se serve ho dei tonici, non preoccuparti. E chi si preoccupa, idiota!?! Dovevo solo sottolineare la tua incompetenza!

    Stava tornando verso il luogo di incontro, quando gli vennero incontro le tre piccole lucertole, tutte sovreccitate fin quasi da dar la nausea. Che diavolo vi prende? Il fiore il fiore! Tanti, tanti fiori! E non ne avete preso? Ci abbiamo provato! Ci abbiamo provato! Ehi, lo stavo dicendo IO! Ma piantatela e parlate chiaro!!

    Ce ne sono tantissimi!
    Ma ci sono dei lupi in quel posto!
    Abbiamo provato ad andare ma ci hanno ringhiato contro!
    E allora se ne siamo andati!

    La faccenda era chiara. La soluzione pure. E senza spese di chakra eccessive. Beh, che si fottano i lupi. Torniamo da Tompa e Swift, è tempo di un piccolo cambio nelle squadre.

    [...]

    Fu questione di pochi minuti tornare da Tompa, lasciare Ssalar e due lucertoline (con caramella di ringraziamento) mentre lui saliva su Swift e correva alla posizione dei fiori assieme all'altra lucertola. Se sei ancora vivo vedi di resistere. Ci metto un secondo e torno. Disse al compatriota, cercando di essere più o meno rassicurante...più "meno" che "più". Alloradobbiamocorrereinmezzoailupi? Chiedeva intanto la lucertola da corsa, tutta contenta dal poter essere lanciata sulla pianura puzzolente alla massima velocità. Esatto. Si va nella conca, tu afferri qualche fiore con la lingua, e se i lupi ti saltano addosso li scacci con la coda..o ci penso io con qualche bel calcione. Evvaipossofareunacorsaaostacoli!Ioadorolecorseaostacoliperchèpuoiacceleraremadevianchestareattento!
    Certo che ti accontenti di poco tu... Ridacchiò lo Yakushi.

    Il piano era semplice. Andare in velocità, raccattare tutto, e scacciare i lupi che si avvicinavano troppo con qualche calcio, o magari un Kunai o due se si fossero messi a inseguirlo. Niente di complesso, e Febh era più che abile a tirare e combattere a dorso di lucertola. Se fosse stato necessario avrebbe usato anche la Snake Sword, ma ne dubitava..tra Kunai e la coda della lucertola non ci sarebbero stati problemi. E la lingua del rettile poteva prendere parecchi fiori in una volta senza rovinarli.
     
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  7. The_Drake
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    Riesci ad uscire ferendo la coda del serpentone, che dopo un sibilo più forte degli altri, iniziò a spostarsi in modo abbastanza veloce verso il fondo del lago interno, in modo da allontanarsi il più possibile.
    Pure dai lupi non c'erano grossi problemi, considerando che metà di questi al tuo arrivo iniziò a dileguarsi nella foresta scomparendo tra i cespugli e i rimanenti non erano nemmeno infastiditi dalla tua presenza, lasciandoti cogliere il fiore.
    Tornando dal Jonin noti che questo sta sempre di più peggiorando, ma è ancora capace di stare sveglio e rimanere vigile: vedendoti tornare con i due fiori, rapido fece cadere vicino ai tuoi piedi un sacchetto, contenente delle erbe già macinate: ovvio che fossero l'altra parte per l'antidoto; Non riusciva a parlare quindi rimase in silenzio ad osservare come avresti sintetizzato l'antidoto, sperando di vedertelo fare nel modo corretto.
    L'operazione non era difficile, considerando che bastava macinare il tutto e bagnarlo con dell'acqua: una parte di quel siero andava bevuta e una parte andava poggiata sulla ferita.

    L'efeftto si sarebbe sentito dopo circa un'ora di attesa, dove il ninja potrè nuovamente tirarsi in piedi e sistemarsi i vestiti, ringraziandoti più volte per il tuo operato. Mille grazie Febh-san, con il suo tempestivo aiuto, mi ha potuto salvare la vita...quel veleno man mano che il tempo passava riesce a sfiancarti fino alla totale paralisi del corpo....Ah ecco un ricordino. Cercò dentro le sue giganti vesti, qualcosa e ne tirò fuori una testa di serpente, non più gocciolante. Tieni, potrebbe servirti in un futuro...se riesci a sintetizzare con abilità antidoti, la mia epserienza mi dice che puoi anche estrarre veleni: se cerchi nella testa del serpente, troverai delle sacche piene di veleno, un liquido nerastro, che se lavorato bene, può diventare un veleno paralizzante ottimo! Disse, abbastanza tranquillo e quasi felice.
    Fattostà che dopo averti dato quello scalpo e essersi ripreso, il duo potè riprendere il cammino, tranquillo verso la città.
    Il viaggio durò circa una giornata abbondante, senza nessun tipo di pericolo o vista di persone: per mangiare Tompa aveva una grossa scorta di cibo dentro lo zaino e poteva cucinare abilmente, tanto da riuscire a rendere buona una carne essiccata.
    Il Jonin comunque, anche scrutandolo o cercando qualche informazione, sembrava raccontare solamente delle sue vicende, noiose, rispetto il suo incarico precedente, tanto che sembrava che per anni vivesse in panciolle e non si interessasse molto al mondo ninja: praticamente aver vissuto per così tanto tempo a non fare nulla, aveva ridotto le sue capacità fisiche oltre che quelle del mondo ninja.
    Ovviamente il viaggio mirava ad una zona alta del paese, considerando che man mano che il tempo passava, le vie erano sempre meno curate e comunque costruite verso l'alto, quansi come se volessero portare verso le montagne, che nello sfondo coloravano il paesaggio. Febh-san, ci troviamo a circa 3 giorni di cammino dalla nostra destinazione...ma qui iniziano i casini! In teoria ora siamo in territorio non più controllato da Oto: difatti la missione precedentemente fatta, quella di scorta che ci ha portati alla destinazione, aveva questo fattore di pericolo...da quello che mi ricordo la zona è pattugliata da ninja minori, quasi tutti Ronin, che oramai vivono in questi posti da anni. Disse, facendo cenno di spostarsi dalla strada e proseguire per la foresta, sfruttando i rami alti degli alberi per un movimento composto da salti di ramo in ramo. L'ultima volta con la squadra avevamo seguito un percorso esterno alla strada per non farci individuare subito...dobbiamo stare attenti, considerando che potremmo trovare ciunque: regola numero uno, fidarsi di nessuno...quas sono abili a fregarti e colpire velocemente. Disse.
    Il viaggio era notevolmente rallentato considerando che con la scusa di possibili agguati, i due dovevano procedere con cautela: comunque il pericolo c'era considerando che più di una volta Tompa riusciva ad individuare delle trappole sparse qua e là nel territorio oltre che segno di passaggio sul terreno.

    I problemi naquero a due giorni dal villaggio, quando a metà giornata, verso le due del pomeriggio, qualcosa attirò l'attenzione dei sensi di Tompa, il quale rapidamente riuscì a deviare con uno spostamento agile su di un ramo, una cortina di kunai.
    Il problema era che i kunai erano solo un facile diversivo, dato che rrano muniti di bombette difficili da notare: ogni bombetta portava con sè un fumogeno che poco dopo riempì la zona di un fumo acre e che annebbiava la vista.
    I Kunai praticamente vi avevano circodanto e con l'esplosione del fumo tutta la zona era cosparsa dalla nebbia: il problema era che non era nebbia normale.
    Infatti la zona riduce di poco la visibilità [Vista -2 Gradi], ma permetteva di vedere attraverso qualche cosa: il rpblema era che se quel fumo non era un vero fumogeno, allora aveva altre proprietà; Difatti dentro a quella zona, respirare anche poco, avrebbe portato delle debilitazioni ale aprti del corpo, quasi fossero più pesanti [-1 Agilità -1 Velocità].
    Non avreste avuto il tempo di scappare o uscire dal fumo, anche perchè non potevate sapere da dove finiva o dove iniziava, apparte i kunai.

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    Due tizi si presentano davanti e dietro a voi: dietro a Febh una figura femminile, già armata da una specie di lama da braccio di ghiaccio, davanti a Tompa un vecchio armato di bastone.
    Con un udito potenziato avreste potuto sentirli arrivare, direttamente dai lati della foresta, da dove arrivavano le cortine di kunai: le intenzioni erano ovviamente ostili e la cosa non portava nulla di buono.


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    La donna senza troppe pretese si lancia contro l'Amministratore di Oto e il vecchio contro Tompa, ingaggiandovi direttamente in corpo a corpo.
    La donna provò rapida a colpire con due fendenti con la sua lama di ghiaccio [Velocità 675][Potenza 30] mirando al collo e allo sterno del nemico che aveva difronte.
    Qualsiasi cosa avresti fatto dopo quella specie di simil carica, lei avrebbe composto un'unico sigillo, gonfiando la sua bocca di qualcosa: quel qualcosa ti venne rigettato contro come un'ondata d'acqua grande quasi 10 metri in tutte le direzioni.
    Il problema è che non creava danno, ma non ti permetteva di vedere ciò che lei faceva: cosa abbastanza brutta considerando che la riserva di d'acqua, ad una prima vista, sembrava diminuire a poco a poco, diretta proprio alla sorgete che l'aveva evocata, la donna.
    Nel terreno, oramai fradicio e pieno d'acqua, però, c'era ancora del materiale su cui combattere, tanto che la donna con un rapido movimento della mano, quasi a creare un'arco dal basos all'alto, formò una falce di ghiaccio, nata direttamente dall'acqua che mirava alla tua persona [Velocità 775][Potenza 50]; La Falce era abbastanza grande, circa 2 metri di diametro, vedendola coem un cerchio completo e naque a circa 6 metri da te, mirando a dividerti in due.
    Fatto questo la donna aspettò la sua morte, mettendosi in posizione difensiva.

    Nel mentre anche Tompa era in combattimento, ma per ora era uno scontro mirato al corpoa corpo semplice e con qualche piroetta da parte del Jonin di Oto che dimostrava una grande agilità di lotta.



    SPOILER (click to view)

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    Scontro vero e proprio: sfrutta ciò che sai per vivere, come se fosse scontro ufficiale alla morte.

     
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    Si, si, mille grazie un corno! Se continui di questo passo potrei davvero decidere di estorcerti l'informazione e andare per conto mio. Non era stato difficile preparare l'antidoto. Dopo l'esperienza a Grimdad, dove aveva dovuto produrre degli antidoti partendo da appunti incompleti di un altro esperto di veleni, sapeva di non avere problemi in quel campo. Poi nello specifico doveva solo lavorare un pò di pestello..era stata una sciocchezza.

    Accettò la testa di serpente con uno sguardo un pò schifato...ma chi conserva la testa di un animale che ti ha morso?? Ma dopotutto stava parlando con uno bendato da testa a piedi e che viveva a Oto, dunque era stupido anche solo pensare di considerarlo normale. Sssi...grazie. Sarà molto utile... Ok, il veleno forse, ma bastava strappare le ghiandole..

    L'ora rimasta fu più che sufficiente per recuperare completamente le forze, sia per lo Yakushi che per l'inutile sacco di carne. Febh le passò giocando a carte con le lucertole...e perdendo clamorosamente. Quando alla fine decisero di ripartire il suo umore era a dir poco nero, tanto che non aprì bocca, limitandosi a grugnire.

    [...]

    Nei giorni che passarono non rivolse parola al suo interlocutore, salvo qualche sporadico "quanto manca" o "ma sei certo che non ci fosse una strada migliore?" Quando alla fine Tonpa diede maggiori informazioni su quello che li aspettava lo Yakushi sbuffò. Altri tre giorni...che palle. Preferirei decisamente andare a dorso di lucertola, tanto anche se ci fosse un pericolo saprei come darmela a gambe velocemente.. ma sapeva che era un appello a vuoto. Dovevano proseguire, e dovevano farlo nella foresta.

    Camminare di ramo in ramo era di una semplicità abissale per un ninja come Febh, e anche Tompa dimostrava di essere un abile guida. Più di una volta gettò grida di avvertimento un attimo prima che lo Yakushi finisse per inciampare un filo o un ramo falso. Certo che sono malfidati da queste parti..tutte queste trappole sono decisamente esagerate.

    Sembrava che ci fossero anche delle orme e dei segni del passaggio di qualcuno. A detta di Tompa si trattava dei Ronin della zona, fin troppo organizzati per i gusti dei Febh. Non vedo cosa possano guadagnarci da questo territorio...eppure sembrano volerlo difendere con le unghie e con i denti...e sembra che sia anche un gruppo abbastanza numeroso per coprire un'area così vasta.

    [...]

    Erano circa le due quando ci fu l'attacco nemico. Un breve avvertimento di Tompa mise all'erta lo Yakushi, che con un'acrobazia scimmiesca sfruttò un ramo per levarsi dalla traiettoria d'attacco. Atterrò alcuni metri più in basso, sul terreno, mentre le bombette fumogene riempivano l'area di un fumo irritante. Ma che è questa roba?? Febh Strizzò gli occhi, ma ormai le particelle urticanti erano entrate, costringendolo a tenerli socchiusi...il che era un handicap niente male.

    Perdipiù dopo il primo respiro sentì l'effetto irritante anche in gola, e un vago intorpidimento. Doveva trattarsi di una qualche veleno...fantastico! E c'erano anche due tizi piombati fuori dal nulla. Anche con gli occhi socchiusi li si poteva distinguere un poco. Sembravano essersi divisi i compiti, e a Febh toccava una tizia con una specie di artiglio di ghiaccio.

    Anche se intorpidito, sentiva di non avere grossi problemi a reagire d'istinto, però l'assalto improvviso era comunque complesso da gestire. Febh si mise subbito in guardia, una guardia serrata, con il braccio sinistro sollevato a difesa di collo, viso e parte superiore del torace, mentre il destro era più basso, pronto a difendere l'addome. Gli era già capitato di combattere in situazioni con visuale limitata o assente...l'ultima volta in una maledetta grotta piena di polvere, e ormai aveva imparato a farci il callo.

    Guardia stretta. Sensi a mille, e sfruttare appieno quel poco che si poteva vedere e soprattutto mantenere la concentrazione. Con la sola concentrazione è possibile focalizzare i sensi a livelli che normalmente non ci si sognerebbe nemmeno. E in quella situazione di pericolo, l'adenalina dava l'energia, mentre la concentrazione la reindirizzava per ottenere il cento per cento delle prestazioni, se non di più.

    La tizia attaccò...era poco più di una sagoma in movimento, ma Febh riusciva a distinguerla. La distingueva abbastanza bene da contrastare i suoi attacchi...era tutta una questione di concentrazione [Controllo della Vista] Col chakra a accelerare gli arti, andò a bloccare entrambi gli attacchi col braccio sinistro, in rapida sequenza. Un rumore metallico avrebbe svelato l'impatto del ghiaccio con il Bracciale Snake-Sword del Jonin (e pazienza per la manica un pò rovinata. Sia sul primo che sul secondo attacco. La guardia serrata permetteva di difendersi con movimenti minimi, senza sprecare nè chakra nè energie, a dispetto del torpore che avvolgeva le membra [1/2 Basso per parata]

    Non si attacca nello stesso punto (o quasi) dalla stessa direzione a meno di aggiungere qualcosa di nuovo nel secondo attacco, o la difesa avversaria non può che avvantaggiarsene. Vedendo gli assalti fallire, la ragazza congiunse le mani in un sigilli, quindi fece come per sputare. Gli erano capitate cose simili altre volte. Troppe volte. E aveva capito ormai che per contrastare una cosa del genere non serviva scappare lontano nè sollevare grandi difese. Bisognava avanzare e portarsi vicino al punto di origine dell'emissione..ma fuori dalla traiettoria.

    Non rimase nemmeno a pensarci, mentre il chakra adesivo, opportunamente modulato, spostava i piedi dello Yakushi, portandolo in avanti, e al contempo allargandosi, per farlo abbassare. Un movimento istintivo ottenuto con ore e ore di allenamento. Lo sputo della ragazza non trovò che aria, andando a infrangersi lontano mentre Febh le stava praticamente appiccicato, con la testa all'altezza del suo addome e le gambe divaricate. Un equilibrio apparentemente incerto, ma efficace. Sorpresa! Sussurrò, con aria vincente

    L'acqua che si era infranta lontano però invase l'intera zona, arrivando a bagnare i piedi dello Yakushi fin quasi alle caviglie Uhn? Fece un rapidissimo 2+2. La tizia aveva creato un'arma di ghiaccio. Quindi usava Hyoton. La tizia aveva sputato acqua. Quindi usava Suiton. E se aveva acqua a disposizione..nulla le vietava di usarla per qualche Hyoton più pericolosa di quel dannato falcetto da polso. Oh-oh..

    Lei mosse un braccio, e Febh sentì il sinistro scricchiolare dell'acqua che ghiacciava sotto i suoi piedi. Scattò via, impastando notevoli quantità di chakra nelle gambe, e aiutandosi persino con la repulsione! [Basso per gamba+Repulsione]
    Fece appena in tempo a evitare la lama di ghiaccio che emerse, portandosi abbastanza lontano, ma quella era stata abbastanza veloce da ferirgli sia il braccio che la gamba destri, anche se non pesantemente. Nulla che non si potesse risolvere con una Rigenerazione, se proprio fosse stato necessario.

    Col balzo si era portato sulla sinistra, atterrando sull'acqua [Controllo del chakra] e scivolando fino ad essere a forse tre metri da lei, ma intanto aveva già cominciato la sua controffensiva. Pochi sigilli in serie, e dai suoi piedi una tremenda corrente elettrica si scatenò in avanti, mirando a coinvolgere la ragazza [Jibashi - Omicidio Elettromagnetico / Impronta V (potenza +25)].

    Da tempo Febh si era allenato nell'uso delle raiton, tanto che erano l'unica tipologia di jutsu elementale cui ricorreva, e ovviamente dopo il passaggio di grado aveva moltiplicato gli sforzi, fino a rendere il suo chakra tanto affine a quell'elemento che quasi si convertiva da solo, senza che fosse necessaria una grande concentrazione, e ovviamente le sue tecniche ne avevano beneficiato parecchio.

    Che lei subisse la temibile tecnica o riuscisse a schivarla saltando, immediatamente dopo lo Yakushi avrebbe messo mano alla Snake sword, scattando in avanti e cercando di falciare le sue gambe con un movimento fluido, immediatamente seguito da un attacco alla spalla sinistra, per disabilitare l'arto superiore. [Basso+Controllo Velocità I] Contava di coglierla durante lo spostamento, o mentre era debilitata dal jutsu, aumentando enormemente le sue possibilità di riuscita. Non intendeva ucciderla, tuttavia, preferendo interrogarla.

    Se invece il Jibashi non avesse sortito nessun risultato, magari bloccato da qualche Jutsu difensivo, Febh sarebbe comunque scattato, ma stavolta per eseguire un attacco decisamente più pesante e pericoloso. Ad appena due metri di distanza avrebbe allungato il braccio destro, come a voler sferrare un colpo di palmo, ma da esso si sarebbe generata, rapidissima, una lunga lama di chakra elettrico [Manipolazione della Forma - potenza 30 - Gigante (con la sola lunghezza sono diversi metri)] la quale ruotava a velocità incredibile [Tecniche Rapide: Hajime (+20)] come un enorme trapano. L'arma non convenzionale mirava a trafiggere all'addome la donna, probabilmente mandandola fuori combattimento ma senza necessariamente ucciderla. Vista la rapidità di estensione e la breve distanza, schivarla sarebbe stato complesso, e la potenza complessiva la rendevano un'arma di tutto rispetto!

    Nel mentre Tompa saltava qua e là come una scimmia, ma Febh non aveva certo il tempo di seguirlo: doveva sconfiggere prima il suo avversario!
     
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  9. The_Drake
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    Rapidi movimenti, più una scossa elettrica a livello del terreno: sicuramente quel ninja meritava la morte dopo uno scontro onorevole, che avrebbe dovuto durare poco considerando che dimostrava maestria.
    La donna vedendo quel colpo non si scompose più di tanto, anzi, rimase vigile per spostarsi come nulla fosse, indietro, per parare gli attacchi da snake sword: sembrava che l'effetto della jutsu raiton non fosse andata a segno, come anche i suoi effetti secondari.
    Con una vista attenta, mentre la donna si spostava indietro, usando un balzo veloce [Velocità 750] forse migliorato dal controllo chakrico, potevi notare che sulla sua pelle si erano formate delle increspature, quasi come delle crepe su una lastra di vetro: il piano non era difficile da capire, anzi; Gran parte dell'acqua usata all'inizio era scomparsa dal campo di battaglia per andare a formare quella difesa glaciale, invisibile, forte della maestria della donna in quell'arte.
    Cosa che potevi notare anche con il successivo attacco, la perforazione con il costrutto elettrico: sicuramente contro un ninja normale, questo non avrebbe avuto nessun tipo di scampo, anzi, peccato che la donna fosse ancora sulla pozza d'acqua.
    Diciamo che la forza delo scudo di ghiaccio [Potenza 50 + Impronta Ghiaccio V ---> 87.5] era forte e considerando anche la potenza di quella tecnica speciale, da te incontrata anche un'altra volta, le permetteva di non rimettere apposto la sua creazione [Potenza 87.5, Durezza 3 = Rottura 262.5/105].
    Rapida, se ne fregò altamente di quella potenza di trivellazione e con un solo tocco delle mani, ghiaccio la terra sotto i tuoi piedi: un rapido cenno verso il basso e dalle tue gambe salì velocemente uno spruzzo che se ti avesse colpito ti avrebbe incollato sul posto [Velocità 775][Potenza 57.5, Durezza 3, per arto]; Fortuna che il colpo non mirava a danneggiare ma più a impedirti di scappare, così che la donna potesse allontanarsi di qualche passo e prendere tutto il tempo per l'azione successiva.
    Muovendo rapida le mani a destra e sinistra, inizia a consumare tutta l'acqua che c'era su quella zona di battaglia.
    Dalla terra inizia a sollevarsi una miriande di cristalli, che velocemente si riunivano tutto intorno a te, formando esattamente 3 lancie di ghiaccio, lunghe quasi un metro e appuntite come non mai.
    Ognuna di queste era posizionata a triangolo, levitando da terra, poste nelle 3 zone nevralgiche del corpo, quasi ti avesse diviso mentalmente: una lancia posta dietro di te puntava a metà della tua spina dorsale, un'altra sulla tua destra, posta leggermente più in alto e puntata verso una diagonale, puntava il pettorale destro, quella sinistra invece era più in basso e mirava alla zona bassa del corpo.
    Se ti avessero trafitto quasi sicuramente senza problemi avrebbero impalato il tuo corpo in diverse angolazioni dividendolo come ridere.
    E fù proprio ciò che avvenne poi, considerando che dopo un cenno le fantastiche lame, distanti circa 4 metri da te, partirono come siluri nelle loro direzioni preimpostate [Velocità 775][Potenza 57.5, Durezza 3, per lancia].
    Stavolta, c'era davvero poche opzioni, poche frecce nel tuo arco e prendere quella giusta ti avrebbe potuto salvare la vita, considerando che la morte incombeva. Troppo facile... Sussurrò la donna, prima di mettersi comoda e osservare il suo operato nella tua distruzione.

    Nel mentre Tompa, aveva tirato fuori le unghie, dimostrando di non saper solo muoversi agilmente, considerando che qualche colpo lo metteva a segno e riusciva spesso a mettersi tra l'uomo e il suo bastone, il quale dimostrava di avere una potenza innata: il terreno, dalla parte loro, era ridotto in buche, quasi che i colpi l'avessero create.
    Per ora non c'erano stati grossi spargimenti di sangue, ma tutto poteva cambiare...



     
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    Entrambi gli attacchi vennero bloccati da una sorta di armatura traslucida sul corpo di lei...verosimilmente formata dal ghiaccio che riusciva a manipolare. Maledizione... Borbottò, mentre ritraeva il costrutto, impugnandolo come un bastone. La tizia intanto era saltata indietro e si abbassò per toccare l'acqua. Ormai era ovvio quello che sapeva fare, e subito lo Yakushi piantò a terra il suo costrutto elettrico [Basso].

    Toccò il suolo un attimo prima che le mani di lei sfiorassero l'acqua. Il difetto dei manipolatori è che usano le mani per le loro manovre più complesse, il che li rende in un certo qual modo prevedibili. E quando il campo di battaglia è immerso dell'elemento che essi manipolano...qualunque movimento delle sue mani è da prendere come una minaccia. Non sapeva se aveva a che fare con una lama di ghiaccio o un enorme squalo di neve pronto a divorarlo, ma sapeva che per nessun motivo doveva restare fermo, anche solo per un istante.

    Il ghiaccio si sollevò in una morsa glaciale, ma i piedi di Febh non stavano più là. Puntellandosi sul costrutto, lo Yakushi si era sollevato appena in tempo (aveva cominciato a muoversi già prima dell'attacco) e ora stava appollaiato sul bastone elettrico in una posa abbastanza bizzarra. Ammetto che la situazione non è la migliore ma... Il ghiaccio prese a sollevarsi tutto intorno. Ecco appunto..c'è sempre una situazione peggiore.

    Una che attaccava con quella violenza, e con una simile abilità verosimilmente non avrebbe perso tempo a chiacchierare, dunque era il caso di continuare con lo scontro hardcore. Lance di ghiaccio? Che fai, mi copi? Borbottò, facendo un cenno di capo verso il bastone elettrico.

    Ora, poteva difendersi in diversi modi da un attacco del genere. Forse avrebbe anche potuto decidere di schivarlo parzialmente e rigenerare, ma questo avrebbe svelato un pò troppe carte, quindi era meglio giocarsi con qualcosa di più banale. Le lance trapassarono il suo corpo, straziandolo mentre questo precipitava a terra. Peccato che all'impatto col suolo l'unica cosa trapassata era un ciocco di legno. Una tecnica elementare, ma sempre utile in situazioni di quel tipo.

    Visto il fumo (anche se riusciva a compensare almeno un poco) evitò di allontanarsi troppo, ricomparendo a cinque metri da lei, sulla sinistra (alle spalle non poteva, c'era lo scontro tra Tompa e l'altro tipo e sarebbe finito in mezzo). Ehi! Sono qui. assunse un tonico, col costrutto ancora in mano. Il terreno ora era asciutto, con tutta l'acqua consumata dalle lance, e l'avversaria sembrava avere ancora la sua armatura. Non serviva stare a cercare di superarla, quando aveva un modo per danneggiare comunque quella donna.

    Col costrutto poggiato in spalla compose sette sigilli, dimostrando una rapidità di esecuzione incredibile [Jonin - Sigilli veloci], quindi diede il via a quello che riteneva essere il suo jutsu più potente ai fini del combattimento. La forza più potente a questo mondo è la rotazione del mondo stesso. E' impossibile contrastarla ed è impossibile sviluppare qualcosa di altrettanto forte. Ma per chi apprende a imbrigliarla, si aprono possibilità infinite. L'ultimo sigillo diede il via alla terribile tecnica, generando una rotazione di energia alle spalle di lei. Shin Kaiten no Jutsu... E la rotazione si fece più potente, fino a divenire uan vera e propria distorsione della materia...quasi un piccolo buco nero che tutto attirava verso di sè [Forza 775] ONI NO KUCHI

    Che saltasse pure per schivare o allontanarsi dalla Bocca dell'Orco. L'intera forza del chakra adesivo di Febh avrebbe risucchiato tutto quello che c'era a portata. Sia la donna che il fumo.
    Se risucchiata, la donna sarebbe stata compressa da forze notevoli, e anche se la sua armatura poteva aiutare, era probabile che ci fosse un minimo di stordimento, ed era tutto quello che serviva. Non appena si fosse richiusa la distorsione, lo Yakushi avrebbe puntato in avanti la lancia. Fase due. avrebbe sussurrato, schioccando le dita.

    Dalla distorsione la donna, e tutto il materiale eventualmente raccolto sarebbe stato scaraventato contro Febh, come se sparato con un cannone. E questi, calcolando accuratamente i tempi, avrebbe eseguito un violento affondo con la lancia elettrica, per trapassare a mezz'aria il nemico con tutta la potenza disponibile e generabile con Hajime [Potenza 30+40 + Impasto MedioBasso in Forza]

    Tra il Jibashi, il precedente affondo e i danni da schiacciamento, Febh confidava di aver almeno intaccato un poco l'armatura. Ma anche se così non fosse stato, c'era da considerare un elemento fondamentale: la forza d'impatto. La donna era stata lanciata come un proiettile, ad altissima velocità, e sulla sua strada avrebbe trovato ad aspettarla un'asta appuntita, pronta a trafiggerla. L'impatto di quelle due forze opposte avrebbe aumentato vertiginosamente le capacità di penetrazione dell'arma, rendendo vane, si sperava, le capacità difensive di quel Jutsu.

    CITAZIONE
    In quel preciso momento, quello dell'impatto, avrebbe avuto come un flash.

    Era una scena estremamente simile, ma invece che viverla in prima persona la osservava dall'esterno. Uno strano ninja con una assurda capigliatura era stato trapassato a mezz'aria da un'asta di ferro e dalle sue braccia cadevano tante piume composte da fragile energia. A sorreggere l'asta assassina era il vecchio Homura. Gettò a terra il cadavere e l'arma, quindi si strofinò le mani.

    I Kosagi sono tra i più duri da abbattere..decisamente. Comunque, questo è un buon modo per usare la Bocca dell'Orco. Aveva il segno di alcuni lividi e i vestiti erano rovinati, ma nulla di irreparabile. Vorrei solo che smettessero di inseguirci...ma almeno così posso farti vedere qualche mia tecnica, no?

    Bene pivello, al prossimi ci provi tu.


    La scena sobbalzò, come se l'osservatore avesse annuito.

    E poi stop, tutto tornò com'era.

    "Qualche mia tecnica"? Avrebbe mormorato, stupito da quell'improvviso ricordo. Ma che diavolo significa?? Ma non era il momento di starci a pensare. Cercò di concentrarsi su quello che aveva intorno, e soprattutto sulla donna che, per quanto ne sapeva, poteva essere ancora in grado di combattere!

    ---

    Se invece la donna fosse riuscita a non farsi catturare dalla Bocca dell'Orco, Febh avrebbe seriamente considerato la possibilità di una ritirata strategica...se non fosse stato per Tompa. Con il costrutto saldamente impugnato, avrebbe composto la sua guardia. Non aveva modo di spezzarlo, non subito perlomeno, quindi avrebbe atteso un'apertura. Nel mentre si sarebbe mosso, con cautela, girando attorno a lei.

    CITAZIONE
    Shin Kaiten no Jutsu: Oni no Kuchi - True Spin Skill: Ogre's Mouth
    Tipo: Ninjutsu (jonin)
    Villaggio: Oto - Personale
    Posizioni Magiche: 7
    L'utilizzatore genera entro quindici metri da sè una distorsione dello spazio di tre metri di diametro, capace di attirare a sè la materia in una semisfera di 9 metri di raggio, con Forza pari all'attrazione del chakra adesivo dell'utilizzatore. Ciò che viene assorbito dalla distorsione subisce danni da schiacciamento [Potenza 50]
    La distorsione rimane aperta per tre slot azione o finchè non viene saturata. Può risucchiare fino a tre slot dimensionali per livello di Controllo del Chakra (l'aria non conta ai fini del riempimento).
    Una volta saturato, con un movimento di innesco e uno slot tecnica l'utilizzatore può scagliare in una direzione il materiale risucchiato, con forza pari al chakra repulsivo. Ogni slot dimensionale lanciato ha potenza 10.
    Se non rilasciato in questo modo, il materiale risucchiato viene liberato
    Uzumaki può essere utilizzato come base per Oni no Tsuchi. In questo caso il consumo è ridotto di Basso.
    Consumo: Elevato

     
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  11. The_Drake
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    Possibile? Un forza spaventosa nata direttamente da quel buco fatto di chakra davanti alla dona, creato dallo stesso ninja che con abilità aveva schivato la sua presa di ghiaccio con relativi spuntoni.
    Una smorfia di completo stupore davanti al suo volto, oltre la barriera di ghiaccio che la proteggeva: non risciuva a rimanere bloccata al suolo anche sfruttato la sua debole capacità di controllo chakrico.
    Sconvolta venne portata dentro alla porta dimensionale e venne schiacciata e rimodellata come fosse pasta, come se fosse un sacco di patate.
    Solo qualche secondo dopo venne risputata all'esterno, dove ripotè vedere la luce, perccato che non fosse quella del giorno ma della lancia che aveva proprio difronte.
    Era scombussolata, non capiva come erano messe le sue parti del corpo, aveva subito ingenti danni alla sua protezione: impossibile da schivare quella botta galattica.
    La punta elettrica perforò totalmente la barriera di ghiaccio mandandola come uno specchio in frantumi, insieme alle speranze della Ronin di finire quella sua routine quotidiana, presto; Un rossastro liquido iniziò a scendere dalle carni della shinobi, impiantata ancora in aria da quella lancia elettrica.
    Rapida riuscì a buttarsi indietro, forse il suo istinto gli permise di fare ciò, trovandosi totalmente scoordinata nei movimenti, tanto che delle parti del corpo era totalmente paralizzate: Era a carponi e rapida cercò di riprendersi da quella tecnica, ma per farlo doveva prima recuerare le forze.


    Makaro!!! Sono ferita!!!


    Strillò come una pazza toccandosi le ferita, cercando di fermare il sangue: poi un rapido movimento e una cupola di ghiaccio si formò davanti a lei, coprendola tutta a 360°.
    La creazione era l'unione delle lance, che dopo il colpo e il jutsu erano cadute a terra in pezzi, ma rapidamente riformate a mò di scudo protettivo.
    Dentro quella cupola larga 1 metro di raggio, la donna potè ingerire un tonico per rimarginare o curare parzialmente le ferite e preparasi al contrattacco.


    Porca puttana Maka, svegliati e finisci quel piccoletto! Siamo qui per una ragione!


    In quel momento, da dentro la sfera, da dove tu potevi vedere solo la figura opaca della femmina, qualcosa mutò, considerando che il terreno iniziò a tremare tutt'intorno.
    Il ghiaccio usato per le lancie, più quello per l'qrmatura iniziava a tremare s volazzare verso lo scudo difensivo della donna, innalzandolo da terra, formando una sfera.
    Sfera larga quasi 1 metro di raggio dal suo centro di massa, e dalla quale nascevano delle punte abastanza grosse su tutta la sua superfcie: era una fotttuta sfera della morte.

    Non aspettò molto prima di gettarsi contro di te, dimostrando una velocità ababstanza elevata, segno che la costruzione era totalmente manovrata dalla donna [Velocità 775][Potenza 40 ogni spuntone].
    Se veramente una scudo sottile e fiebile come quello usato sulla figura di Maka, così era il nome, aveva resistito a tanti colpi, allora quel colosso avrebbe dato filo da torcere alla tua permananza in questo mondo.
    Scrutando però, si notava che dentro il tutto era coperto da un'aura rossastra, quasi come sporco di sangue, segno che forse la ferita stava ancora colando.
    Comunque, la macchina di morte cercò in primis di travolgerti direttamente con una carica, per poi inseguirti con tutta la velocità che possedeva nel campo, tentando in tutti i modi di travolgerti almeno una volta, tanto sarebbe bastata.

    Nel mentre Makaro, per dar vita ad una bella corrida, compose qualche sigillo, dimostrando una certa domestichezza in essi, tanto che poteva essere paragoinabile alla tua velocità: un muro di roccia iniz8ò ad ergersi tutt'intorno alla zona, formando un muro alto 6 metri e un'arena di circa 10 metri di diametro.
    Insomma un'ottimo posto dove non scappare.
    Il fatto principale, era che sfruttare usi di controllo del chakra per scappare direttamente era impossibile, sembrava non funzionasse in quella superficie: scappare usando i salti era anch'esso difficoltoso, considerando che la sfera, quella di ghiaccio ovviamente, sembrava poter anche volare a mezz'aria, compiendo piccole elevazioni; Diciamo che non era sicuro rimanere in volo senza appigli mentre un bolide appuntito cercava di farti spiedino.
    Era una bella lotta, tutto sommato e vie difuga erano davvero poche, dato che anche uscendo in qualche modo dall'arena, la sfera avrebbe continuato il suo corso inseguendoti.

    Unica nota positiva era che dopo quella jutsu di Doton abbastanza rapida e complessa da sciogliere, Makaro, nome dell'uomo dai capelli bianchi, venne raggiunto da un portetoso colpo di Tompa che finalmente sembrava essersi svegliato.
    In caso avresti guardato o saltato mentre il muro si ergeva, avresti notato il ninja, Jonin di Oto, schizzare come un lampo verso il suo nemico, con delle bende srotolate su un solo braccio, quello buono e non metallico, e colpire con un pugno solo la faccia del Ronin, facendolo volare a terra svenuto.
    Troppo veloce però fù quell'azione che ti permetteva di notare solo come la colorazione del suo braccio fosse mutata in uno scuro notte in pallido carne...


     
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    Allora pivella? Che mi dici ora della tua strana armatura? Mormorò lo Yakushi, ancora un filo scosso dal flashback, mentre lei riusciva a liberarsi a mezz'aria con un colpo di reni...guadagnandoci però una vistosa ferita sanguinante. Non reggerai a lungo con quel buco in pancia...fidati, me ne intendo di ferite.. Ma quella a parte gridare aiuto al suo compare e incapsularsi di nuovo quella non gli diede retta.

    Sei capace solo di rinchiuderti e attaccare senza guardare, eh? Che cosa banal...uhn? Il suo compagno, un attimo prima di essere steso da Tompa (era ora che facesse qualcosa di utile) aveva sollevato delle mura tutto intorno, bloccando tutti in una specie di arena. Tecnicamente siete voi messi peggio...quindi è un suicidio... La cupola di ghiaccio si era rapidamente trasformata in una sfera fluttuante ..tentare di limitarci... La cupola era diventata irta di lame acuminate ....oh oh...

    E come avrebbe fatto a superare quell'enorme sfera di morte semovente? Di certo non si sarebbe arrischiato a usare le mura sollevate dal nemico come appoggio: potevano benissimo contenere trappole di chissà quale tipo. E mentre il ghiaccio con le sue minuscole venature si avvicinava, Febh ebbe per un istante un'immagine vivida. Già un'altra volta gli era capitata una cosa simile....

    CITAZIONE
    Ecco, questo è abbastanza fastidioso. Il vecchio si era appena rialzato da sotto un cumulo di macerie, visibilmente pesto e contuso.
    Sicuro che non ti serva un mano? Il ragazzino guardava da dietro un albero, col cuore che batteva a mille e un kunai in mano, più per figura che per altro.
    Il giorno in cui mi servirà una mano da te potrò tranquillamente suicidarmi, pivello! Si ma.. Niente "ma". Solo perchè quel tizio è dentro un gigante di pietra questo non significa che io non possa farlo a pezzi!! Ringhiò il vecchio, mentre il ragazzino si ritraeva istintivamente...il gigante di roccia aveva di nuovo calpestato il Vecchio Homura

    Tu-tutto bene?
    Sto una favola, pivello! Mormorò una voce soffocata. Poi improvvisamente il sensei sbucò dal terreno poco lontano. Visto? Arte della Terra. Roba forte, ma decisamente fuori dalla tua portata, sei troppo scemo! Il vecchio di certo amava dare spettacolo di sè..e anzi il ragazzo sospettava che avesse incassato alcuni attacchi solo per dare più drammaticità allo scontro.

    Veramente sei tu quello che si sta facendo pestare come un perdente... Ah, la candida onestà dei bambini.
    COME OSI PARLARMI COS..OOFF.!! L'invettiva era stata bloccata da un pugno del gigante, che scaraventò il vecchio gambe all'aria, lontano. E il gigante si voltò a guardare il ragazzo.

    Oh-oh...Sussurrò il giovane, mentre quella specie di soldato di roccia si avvicinava pian piano. Il ragazzino deglutì. Era bravo...bravo davvero, e imparava a un ritmo eccezionale. Ma comunque non era al livello di quel gigantone, nemmeno lontanamente. Un enorme pugno di roccia si mosse, rapidissimo, per trasformare il ragazzo in una macchia di sangue sul terreno. L'immagine di quelle pieghe irregolari di pietra sembrava destinata ad essere l'ultima cosa che lui avrebbe mai visto.

    Ma ecco un Kunai entrare nel campo visivo. Un kunai che ruotava a velocità impressionante, per essere precisi. Eppure, quando il pugno lo raggiunse, questo si fermò di scatto, mentre un violentissimo spostamento d'aria respingeva l'attacco avversario, quasi come se ci fosse un muro invisibile.

    E quello cos'era? Si chiese ad alta voce il ragazzo, e anche il gigante di roccia sembrava stupito. E' la tecnica che mette fine alla Rotazione...trasforma il moto rotatorio in energia cinetica pura. Il vecchio aveva soccorso in extremis il suo allievo, anche se aveva un braccio rotto. Un giorno o l'altro dovrò spiegarti come funziona sai?

    E come si usa questa energia cinetica pura? Ti sembra il momento di fare domande del genere, deficiente? Si ma..non potresti usarla per colpire il tizio dentro la statua. Il gigante intanto si era ripreso, e con un balzo si era portato a parecchi metri d'altezza, con l'evidente intento di schiacciare Homura con tutto il suo peso. Dici di usare Owari per colpire un nemico oltre una barriera?

    Beh..vale la pena tentare!
    Il vecchio prese in mano un Kunai.

    Kaiten no jutsu...

    Ok...questo è assurdo...ma perchè non ricordavo nulla di tutto questo fino a poco fa? E soprattutto perchè tutte le tecniche che lui aveva creato personalmente...in qualche modo le aveva già viste usare al Vecchio. Possibile che gliele avesse insegnate e poi cancellate in qualche modo? Ma per quale assurdo motivo avrebbe dovuto farlo?

    Certo, restava sempre il problema un filo urgente dell'enorme sfera di ghiaccio che gli arrivava addosso. Non era fattibile saltare lateralmente nè indietro..e sotterrandosi non sarebbe stato al sicuro da quelle lunghe lame di ghiaccio. Poteva soltanto fare una cosa..e sperare di non rimetterci la pelle. Saltò in avanti, proprio addosso alla sfera, usando il chakra adesivo per salirci sopra, correre sulla superficie (usando anche le lame come appoggio) per poi saltare oltre.

    Non fu una passeggiata, e anche dosando il chakra adesivo come un maestro sa fare, il contraccolpo fu notevole, anche se lo stresso sulle gambe era sostenibile impastando un pò di chakra per rinforzare i muscoli. Mentre correva si tagliò più volte alle gambe, e anche al fianco sinistro, ma si mise in salvo oltre la sfera. Peccato che quella non avesse ancora finito, e dopo essersi fermata, tornò indietro alla carica. Maledizione.. Non poteva continuare a evitarla!

    Ma non gli era sfuggita la macchia scarlatta sul sangue. Poteva colpire. Doveva farlo.

    Febh prese in mano un Kunai.
    Kaiten no Jutsu...

    CITAZIONE
    L'arma prese a girare su sè stessa ad altissima velocità
    ..Hajime! disse il vecchio

    L'arma prese a girare su sè stessa ad altissima velocità
    ..Hajime! disse il Jonin

    CITAZIONE
    L'arma in volo raggiunse e rimbalzò sulla coriacea superficie del gigante di roccia, ma in quell'istante il vecchio puntò la mano avanti e schioccò le dita. Dai Kaiten no Jutsu...OWARI! L'arma smise all'istante di ruotare, e la pietra vibrò, mentre l'energia cinetica la attraversava. Fu come una fluttuazione, o l'oscillazione di una pozza d'acqua, ma in realtà era l'energia cinetica che attraversava la barriera e si riversava all'interno, sulla sua vittima.

    L'arma in volo raggiunse e rimbalzò sul ghiaccio chiazzato di sangue, ma in quell'istante lo Yakuhsi puntò la mano avanti e schioccò le dita. Dai Kaiten no Jutsu...OWARI! (Great spin skill - The End!) L'arma smise all'istante di ruotare, e il ghiaccio vibrò, mentre l'energia cinetica lo attraversava. Fu come una fluttuazione, o l'oscillazione di una pozza d'acqua, ma in realtà era l'energia cinetica che attraversava la barriera e si riversava all'interno, sulla sua vittima. [Potenza 40]

    E con questo dovresti smetterla di rompere.. Dopo la perforazione, un danno come quello avrebbe dovuto stendere la donna, o perlomeno sperava di deconcentrarla al punto da fermare quella devastante tecnica d'assalto. Altrimenti avrebbe dovuto immergersi per schivare quell'attacco...e ritentare.



    CITAZIONE
    Dai Kaiten no Jutsu: Owari! - Great Spin Skill: The End
    Tipo: Ninjutsu (Chunin)
    Villaggio: Oto - Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (gesto di attivazione)
    L'utilizzatore rilascia la potenza di una tecnica di rotazione sotto forma di energia cinetica. Può manipolare Hajime, Uzumaki, Kaminari, Oni no Yoroi e Ame no Nuhoko.
    Al gesto di attivazione, la tecnica manipolata ha termine, e un effetto di distorsione con potenza pari ad essa si esercita su un'area pari a uno slot dimensionale, più uno slot per ogni Basso aggiuntivo (max 2 per livello di Controllo del Chakra). La distorsione può avere effetti dannosi sul mezzo in cui si propaga o può invece agire a scopo difensivo.
    E possibile trasmettere l'energia attraverso un mezzo senza rilasciarla, e poi generare la distorsione in un punto che si trovi al massimo a 1 metro per livello di controllo del chakra, la trasmissione è visibile come una deformazione non dannosa del mezzo.
    Consumo: MedioBasso+Variabile

     
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    Una sfera di punte, ghiacciata quanto un'iceberg, dura come il diamante, che però perde la sua purezza e diventa scarlatta, rossa del sangue di colei che dentro a quella macchina di morte, si spegneva dopo quella jutsu dai formidabili poteri.
    L'energia scaturito da quel kunai, poteva superare la difesa del ghiaccio, distruggendo uno dei primi assalitori.
    La sfera si ruppe, quasi come un'uovo, cadendo a terra in mille pezzi: il ghiaccio lentamente ritornava ad acqua e la donna a terra rimase immobile, finita.
    Il vecchio, l'uomo dai capelli bianchi, ancora a terra dopo il colpo di Tompa, cercò di rialzarsi e muoversi verso di questa, ma capendo che era oramai troppo tardi, cercò una via di fuga.
    Compose un'unico sigillo e un crostone di roccia lo avvolse totalmente, quasi come se due bocche lo schiacciassero da due lati e lo avvolgessero: una frazione di secondo e alla riapertura delle due faglie di roccia, l'uomo era scomparso.
    Rilevare il chakra sarebbe stato inutile, sembrava che fosse troppo lontano o che quella jutsu permettesse un'occultamento perfetto: era finita.
    Tompa, cercò di ricomporsi velocemente riprendendo le bende del braccio e iniziando a riavvolgerle attorno a questo, nel mentre si avvicnò a tè, con aria affaticata. Amministratore, state bene!? Scusate, avrei dovuto finira molto prima il mio nemico, ma la sua pelle sembrava dura come il diamante: forse qualche abilità speciale affine alla roccia o qualcosa del genere. Sembrate ferito, volete per caso qualche otnico? Porto sempre con me il necessario per queste piccole disavventura...antidoti a parte. Disse, tranquillo, finendo l'opera sul braccio.
    Se avessi chiesto ti sarebbe stato dato un tonico, sia di recupero chakra che di recupero dei danni, deltuo grado.
    Dfiificile stimare i danni della guida Jonin, considerando che essendo avvolto dalla bende era impossibile scrutare oltre queste e fare delle previsioni, fattosta che non sembrava stare male e al massimo lo avresti visto prendersi un tonico di chakra.

    Il viaggio potè ricominciare, puntando diretti alla città, senza ulteriori intoppi: sembrava che nessun'altro avesse voglia di mettersi contro il duo dinamico di Oto.
    Qualche altro giorno e le porte della città era appana a qualche metro di distanza da voi: Tompa sembrava puntarci sicuro, senza farsi troppe domande o giri mentali, segno che forse non ci sarebbe stati altri danni o avvenimento fantascentifici. Febh-san, mi sovviene il ricordo della nostra lotta qualche giorno fà...davvero stupefacente la vostra padronanza del controllo del chakra, sono di vostra invenzione tali jutsu? Oppure il vostro mentore ve le ha insegnate nel periodo in cui avete vissuto con lui? Se mi fossi trovato io a combattere contro quella donna che manipolava i ghiacci, sarei sicuramente morto! Disse, abbastanza tranquillamente.
    Era vero, diciamo che dei dubbi era normali averli: come facevi a conoscere il funzionamento di determinati meccanismi senza grossi progetti alle spalle?


    image


    Entrando al villaggio, si poteva notare come la vita fosse la più normale del mondo: donne che lavorava in casa o andavano al mercato, uomini nei loro negozi o che aiutavano nei campi e bambini che giocavano per le strade; Unico fattore, fosse che poco prima dell'arrivo, la guida, chiese di nascondere i coprifronte del vilalggio del Suono.
    Cosa che si capì poco dopo: diciamo che il villaggio esistendo poco dopo la zona presidiata dai Ronin, era diventata pure un loro insediamento, ovviamente nel significato positivo del termine.
    Infatti l'organizzazione, a te che essendo da poco Amministratore avevi appreso, sembrava quella normale: polizia e guardie composte da ninja Ronin, distinguibili dalla massa per fattori ovvi.


    Homura, quando venne da me durante l'ultima missione, mi prese alla sprovvista poco distante dal centro del villaggio.
    Comparve dal nulla, mentre io e la squadra stavamo raccogliendo informazioni sul villaggio per poi continuare: da quello che posso immaginare, considerando che non si è più fatto vedere, potremme abitare direttamente in questi luoghi...magari è pure conosciuto.
    Direi di dividerci a questo punto, il paese è piccolo e faremo prima dividendoci l'opera...facciamo così: poco fuori il villaggio, nella parte a sud di questo, ma chiedendo sicuramente potrete trovare la strada, sò che cè una piccola cava, l'abbiamo usata in precdenza come campo base perchè molto appartata.
    Troviamoci lì alla mezza notte di questo giorno, così potremmo darci le informazioni trovate.
    Ok?


    Il piano era buono e considerando che Tompa si era dimostrato un buon esploratore, forse era meglio pure ascoltarlo, considerando che aveva dimostrato di conoscere il posto: poi se trovava trappole come ridere, non avrebbe avuto problemi con le informazioni.
    Se accettata l'idea, il bendato si sarebbe diretto verso una zona della città, camminando con calma tra la gente, scomparendo su una strada laterale.
    Ora stava ate decidere dove controllare: il posto che avevi attorno meritava tante zone nevralgiche dove trovare informazioni, anche se bisognava considerare il fattore Ronin.
    Attorno a te, chiedendo, ti avrebbero detto che le zone più popolate, erano i bar, precisamente una taverna, Kunai Spezzato, nella parte bassa della città; in caso direttamente il palazzo amministrativo, composto dalle cariche alte dei ninja che abitavano in quel luogo; oppure, direttamente il mercato.
    A te la scelta...


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Febh rimase immobile, mentre la sfera ormai scarlatta si schiantò al suolo, gettando frammenti ovunque. Qualche pezzo di ghiaccio lo ferì leggermente, ma erano schegge di minima entità, completamente ignorabili a fronte della soddisfazione di aver abbattuto quella gigantesca palla di cannone con un semplice Kunai. Tuttavia si sentiva estremamente a disagio.

    Non degnò nemmeno di uno sguardo il nemico superstite che fuggiva, non gli interessava. Piuttosto si guardava la mano con insistenza, assorto. Assurdo. Perchè mi sto ricordando queste cose? E se non fossero ricordi? Magari in quella dannata grotta, o nel prato, c'erano sostanze allucinogene.. Ma sapeva bene che con un metabolismo come il suo quella evenienza era quantomeno improbabile...anche perchè erano passati giorni da quegli avvenimenti. Non capiva cosa stesse accadendo, e la cosa lo irritava non poco.

    Soprattutto lo irritava il sospetto che i Jutsu che tanto faticosamente aveva elaborato non fossero in realtà farina del suo sacco. Ma anche se fossero opera sua...perchè le avevo dimenticate? Borbottava tra sè, quando Tompa si avvicinò, con aria abbastanza irritante. No, non mi serve nulla, grazie. Mi basterà riposare qualche minuto prima di andare. Le ferite le avrebbe curate con calma lungo la strada, meglio risparmiare i tonici.

    In mezza giornata lo Yakushi fu come nuovo, e non ci furono altri intoppi. Forse il fuggitivo aveva avuto troppa paura per farsi avanti con altri amici...o magari era stramazzato di fatica o per le ferite da qualche parte. I giorni passavano, e Febh continuava a pensare alle sue tecniche, o a concentrarsi su ciò che rammentava dell'addestramento, ma non riusciva minimamente a riportare niente alla mente. Provò anche ad utilizzarle, magari per rievocare ricordi sopiti, ma niente.

    Quando ormai erano in vista della meta, durante l'ennesimo tentativo di ricordare qualcosa mentre fissava un Kunai in rotazione, Tompa si decise a spezzare il silenzio. Si, diciamo che sono opera mia, ma non importa questo... rispose bruscamente, infastidito dalla domanda: Tompa era troppo servile e leccapiedi per i suoi gusti. O meglio..era servile e leccapiedi spontaneamente, e Febh preferiva imporre quel tipo di comportamento con la forza, piuttosto che riceverlo senza sforzi. Piuttosto...tu conoscevi il vecchio Homura? Dico quando stava ancora a Oto. Lo hai per caso mai visto combattere? Aveva qualche..diciamo...capacità speciale o roba simile? Magari Tompa aveva qualche notizia o informazione utile, inconsapevolmente.

    Di suo lo Yakushi ricordava solo gli addestramenti di base col vecchio, più qualche flash riferito a metodi di tortura o sfruttamento spacciati per "esercizi" (come mandarlo a fare l'elemosina o a rubare). Ma non ricordava di aver mai visto combattere il suo vecchio sensei, se non a scopo dimostrativo.

    Ma ora quei ricordi che si erano risvegliati senza motivo gli davano da pensare. Troppe incongruenze. In pochi anni all'accademia aveva raggiunto un livello di potere notevole...possibile che in più del doppio del tempo con un Jonin come sensei personale non avesse imparato niente? Non tornava, i tempi non tornavano. Eppure non riusciva in nessun modo a spiegarsi cosa fosse accaduto in quegli anni. Certo era che ora aveva l'impressione di aver sviluppato tutti i suoi Jutsu con fin troppa facilità...non solo nell'idearli, ma persino nel perfezionarli.

    E se fosse come andare in bicicletta...? Mormorava fra sè mentre entravano nel villaggio. E se li avessi solo...rispolverati? Ma non aveva senso stare a friggersi il cervello..una volta visto il Vecchio avrebbe chiesto a lui. O alla peggio glielo avrebbe fatto sputare a suon di pugni vendicativi.

    La città era tranquilla, ma vista la regione, come Tompa fece notare, non era il caso di avere il coprifronte in vista, nè altri segni caratteristici. Mise via il coprifronte, e con una Henge si procurò abiti meno caratteristici (quanto al viso, prese un viso a caso di quelli visti nel continente di Grimdad). Ok, vada per la mezzanotte alla cava. Fece un cenno di saluto con le dita, quindi prese la via principale del paese.

    [...]

    Senta, ha mai visto un vecchietto dall'aria antipatica su una sedia a rotelle?

    Scusi un attimo, cerco mio nonno, un mezzo paralitico che sa solo strillare

    Salve! Vendo sedie a rotelle, sa mica se c'è qualche anziano paralizzato da queste parti?


    Questi erano solo alcuni dei vari approcci dello Yakushi cammuffato mentre girava per il paese, cercando di sapere qualcosa sul suo Vecchio. Era già bloccato a letto o sulla sedia a rotelle alcuni anni prima, e Febh riteneva improbabile che fosse migliorato, quindi sperava che la sua descrizione fosse calzante. Evitò di fare le domande a persone troppo vicine tra loro, girando qua e là in modo da non sembrare troppo insistente, o di farsi notare. In ogni caso, restava sempre nell'area del Mercato, cercando tra la gente...preferiva non rischiare entrando in un locale o un edificio pubblico, in cui le vie di fuga sarebbero state limitate.

    Man mano che camminava, si sentiva sempre più inquieto. Non vedeva l'ora di trovare il Vecchio, o anche un appiglio. I suoi dubbi andavano moltiplicandosi, e doveva assolutamente scoprire cosa diavolo era successo durante gli anni di addestramento che non gli risultavano.
     
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  15. The_Drake
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    Tompa alla domanda di Febh sulla conoscenza anche minima del suo mentore in età infantile, cercò d'essere più completo possibile nella sua descrizione, sforzandosi anche visivamente di pensare. Diciamo che il suo nome era noto ai tempi dentro Oto, ai tempi del Sannin dei serpeneti, se così vogliamo chiamarlo...fattostà che prima di quella volta in cui ti portai al villaggio non ebbi mai il piacere di incontrarlo di persona, sembrava essere schivo anche quando era in sede e non si vedeva spesso girare per le strade... Disse, prendendo una piccola pausa. Beh, per le tecniche? L'unica cosa che sò, per diciamo sentito dire, era che non appartenesse a nessun Clan specifico di Oto, ma questo non gli impediva di mettere del filo da torcere a chiunque, anzi...sò della sua enorme capacità nell'uso del controllo del chakra, questo si, difatti mi sono stupito di vedere che perfino voi avete ereditato le sue capacità, anche se le sue jutsu non le ho mai viste quindi non saprei se sono le stesse. Finì, per poi continuare come da copione nel vicolo.



    Girovagando, stranamente molti ti sapeva indicare di un solo uomo che risultasse nella descrizione di Kekkai: sembrava che girovagasse per i luoghi di quel così strano villaggio di Ronin.
    Nessuno ovviamente conosceva il suo nome o gli aveva mai parlato, ma conoscevano leggermente le sue abitudini considerando che potevano dirti con facilità che si vedeva spesso negli angoli dei bar, non al Kunai Spezzato, ma in un posto ancora più malfamato, dove si diceva abitassero i ninja traditori con cui non era bene iniziare una conversazione.
    La fonte ovviamente non era attendibile, considerando che il vecchio si vedeva girare per quel quartiere ma che bazzicasse in quel bar era solo un'ipotesi come le altre: l'unico modo era andare a controllare di persona.

    Se ti fossi diretto verso quel luogo, avresti notato che si trovava in un posto letteralmente più losco del resto del piccolo villaggio: le mura sembravano marce, strade molto strette come si faceva nella parte più antica del loco, poche finestre nelle case che facevano da muro ad ogni passaggio, porte murate o chiuse a spranghe ed altre totalmente divelte.
    Qualche volta passavano delle ombre, persone completamente ammantate che giravano dentro delle case o uscivano da queste, però non ti badavano, anzi sembravano più prese ai loro affari che altro.
    Il chiosco o bar o bettola era semplice da trovare dato che era abbastanza visibile in quella zona; Posizionata in una piazza logora, circolare larga quasi 6 metri, con un'albero spoglio di foglie e sul marcio andante, case e mura che lo circondavano, costruito dentro una vecchia costruzione che ad una prima occhiata sembrava essere in disuso, anche se dei ninja passavano di tanto in tanto.
    Lì il vociare della cittadina era davvero ridotto e come si notava pochissime guardie cittadine giravano, anzi, si fermavano molto prima.
    Un pezzo di tavola penzolava fuori dall'entrata con il simbolo del bar, oramai inriconoscibile considerando il legno marcio e i vari pezzi rotti ovunque.
    Appena fuori dall'entrata due ninja con fare poco sospetto chiaccheravano, senza badarti fino al tuo arrivo all'entrata dove il loro discorso si fece molto più inudibile e con occhio torvo iniziarono a scrutarti.
    Dentro alla bettola c'erano pochissimi tavoli, poichè molti di questi erano distrutti o tagliati, posti su di un'angolo del loco, le mura erano amrcie e con molti mattoni mancanti che facevano filtrare la luce esterna, il bancone era consumato ma tutto sommato tenuto bene rispetto al tutto, anche se su di esso c'erano segni evidenti d'armi: in quel posto insomma era scoppiate non poche risse, e le risse tra shinobi erano sempre pericolose per ogni cosa c'era attorno.
    Quattro uomini dentro parlavano ad un tavolo e giocavano a carte, magari qualcuno alzava la voce insultando un compago ma sembrava una cosa tra "amici"; Il barista era un tizio enorme, grosso, muscoloso, con una grossa panci strabordante, una barba incolta e occhi che riuscivano a incutere timore.
    Pitevi ordinare ciò che volevi, considerato che il retro bancone era molto fornito, compreso anche di una grossa mazza ferrata, lunga molto più di te e grossa quanto il tuo stesso petto se onon di più, appoggiata su un lato.
    Potevi agire come meglio credevi, ma chiedendo al barista avresti avuto poche parole, se non pagato con qualche ryo in più per l'extra a informazione: diciamo che se ben pagato sapeva dirti ottime cose.

    Provando a parlare direttamente con il gruppo dei quattro, al tavolo, non avresti fatto altro che cacciarti nei guai, considerando che non avrebbero accettato un nuovo ninja al loro gioco e ti avrebbero cacciato in malo modo.
    Diciamo che erano intimoriti dalla presenza del gigante al bancone, che ad ogni avvisaglia di casini, si avvicinava alla mega arma vista prima e iniziava ad impugliarla con fare sanguinario.
    Comunque in caso avessi convinto i tizi, avrebbero dato poche informazioni puntando molto sull'attuale partita: la posta era abbastanza ovvia, se vincevi sapevi, se perdevi dovevi solo pagare.

    Era tuo compito comunque decidere da chi iniziare, ovviamente considerando tutti i fattori che c'erano e che avevi notato...


     
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23 replies since 8/1/2011, 21:13   333 views
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