Lampo Nero

[Giocata Free]

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    Toc Toc

    Trovare l'abitazione non è stato facile. La parte più antica di Oto è caratterizzata da stretti vicoli, porte quasi accavallate e scalinate in salita; ci sono occhi che ti scrutano ovunque. Per la maggior parte appartengono a persone anziane che sedute davanti agli scalini della propria casa o affacciate dagli strettissimi balconcini osservano e giudicano tutto e tutti. Il mio passaggio per quelle zone dove la stessa luce ha paura di entrare è sicuramente qualcosa di anomalo nella routin di qui cittadini otesi e infatti ad ogni passo una nuova voce si va ad aggiungere al basso vocio che si è creato. In realtà avrei potuto chiedere informazioni, l'oggetto della mia ricerca di sicuro è ben conosciuto, ma preferisco non dare modo a quelle vecchie mura di udire la mia voce. Quindi con non poca fatica giungo a quella porta, dopo esserci passato tre volte davanti senza averla notata per quanto piccola e nascosta sia. Meno di un metro e del colore dello stesso muro su cui poggia. Busso; canonico...non sono qui per creare problemi, mi servono solo informazioni, sempre quelle; magari un nome, anche se non ci conto più di tanto.

    " Andate via....Coff..Siamo malati di tifo, vi infetterete ...coff"

    " Correrò il rischio."

    Dico mentre un accenno di risata esce dalla bocca. Quella che parla è sicuramente la voce di una persona anziana

    " Via! Ho detto via! Coff Siamo vecchi e melati e..."

    " ...e mi manda Rayleigh Atari."

    Passa solo un istante prima che la piccola porta si spalanca e la faccia di un'affascinante ragazza sbuca dal buio arrivandomi vicinissima. Spalanca gli occhi e dopo avermi osservato per bene, girando un po la testa verso destra, afferma con un tono di voce completamente differente:

    " Ah, proprio il noto guardiano del South. Speravo un giovane chunin da violentare...dentro!"

    E mi afferra per il bavero del kimono trascinandomi dentro quel buio. Mentre sbatto con la testa contro il solaio due tre volte sento la grande forza della kuoichi attraverso la sua possente stretta. Come un proiettile percorre quello stretto corridoio prima di arrestarsi al centro di una piccola stanzetta. AHAHAHA Mi ha afferrato senza che potessi fare nulla e senza nessuno sforzo mi ha preso di peso e mi ha trasporta ad una velocità sufficiente a non farmi toccare terra con i piedi. Senz'ombra di dubbio è lei...ed ancora si sa muovere bene. E quanto è bella...


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    " Che c'è? Pensavi di trovare una vecchia rugosa che a stento riesce a camminare?"

    " Sinceramente si. Mi pareva di aver capito che andavi per i novanta..."

    " Infatti, ma sarà pur servito a qualcosa lavorare per tanti anni a servizio di Oto, no? Allora Diogene, cosa combinate tu e quel capelli bianchi di Rayleigh? Qualche mia vecchia conoscenza mi ha informato della tua visita ai Vecchi del Suono: Auron, Baba, Danju, Mariumi...a cosa ti servono un guerriero, un sensitivo, un esperto in ninjutsu e uno in veleni? Tutti ninja della vecchia generazione Otese, che si facevano strada quando io ero al termine della mia carriera...non li starai mica illudendo di poter ritornare giovani vero?"

    " Io non costringo nessuno Shimaki, sollevo solo questioni che vanno avanti da troppo tempo e cerco di capire se anche altri ninja di Oto la pensano come me. Tutto qui."

    " Quindi sei venuto da me solo per una risposta...pensavo avessimo trovato il tempo per riscaldare le lenzuola del letto..."

    "In realtà no, pensavo davvero di trovare una kunoichi finita alla quale avrei solo potuto chiedere il nome di una valida sostituta"

    "...anche solo per due o tre ore..."

    " Tuttavia viste come si sono evolute le cose e il buono stato della tua salute, si, penso che potrei chiedere direttamente a te."

    " ...dai su, l'attaccatura del reggiseno è proprio qui..."

    " Non ce la puoi fare. E' troppo importante. "

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    " E VA BENE! UFFA! E ti dico anche di no! Il perchè? E? facile: ho chiuso da 25 anni con gli inseguimenti, sono fuori dal giro, out, caput, andata, fine dei giochi! E se sei riuscito a convincere quei tre maiali e quella vecchia prossima alla morte di certo non ce la farai con me; ho già servito il mio paese e per molto più tempo di te...posso permettermi di essere menefreghista, non te ne pare?"

    " Ok. Allora ti faccio la domanda per la quale ero venuto inizialmente."

    " Scordatelo."

    " Perchè non vuoi aiutarmi?"

    " PERCHE' ?? TU MI CHIEDI IL PERCHE' !!? Il perchè è che l'unica persona che è in grado di sostituirmi non ha più di 19 anni e non ha l'esperienza e l'addestramento necessario a sopravvivere in mezzo ad un brando di porci come voi! No, io non ce la mando con te. Non è pronta."

    " Lascia che lo chieda a lei. Da come mi hai detto è maggiorenne, può decidere lei per il suo futuro."

    " Non se ne parl..."

    " Che sta succedendo qui ?!"

     
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  2. Soifon
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    Silenzio.

    " Ho detto, cosa diamine succede !?"

    Si, la domanda era più che lecita. Era la prima volta che entravo nel salottino e la Sensei era vestita, non avvinghiata attorno ai corpi di giovani aitanti ragazzi, nelle posizioni più impensabili che ti possono venire in mente. E no, non ho sbagliato ad usare il plurale...Dunque si può ben immaginare lo stupore che mi aveva colto in quel frangente: un solo uomo, vecchio, inoltre entrambi erano vestiti...la faccenda mi puzzava. E lei a rompere lo strano silenzio venutosi a creare; dopotutto stavano solo parlando.

    " Ti ho detto mille volte che devi bussare e aspettare che ti dia il permesso di entrare! Sei in punizione! A vita."

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    Si...come no. Sempre la solita scenata. Dopotutto se ero così lo dovevo a lei e ai suoi modi anti-ninja, alla sua completa mancanza di buon senso e assenza di rigore in ogni aspetto della vita. Qualcosa dovevo pure aver preso da colei che per più di quindici anni mi aveva fatto da insegnante e madre, no? Quindi ignorandola completamente mi avvicinai al divano e puntando lo sguardo su quell'omone dalla stramba acconciatura. La stazza era imponente; praticamente la mia testa gli sarebbe entrata perfettamente nel palmo della mano. Lo squadrai attentamente...un ninja, per giunta traditore di Suna, e anche di alto livello. Dalla qualità del kimono pensai ad una famiglia facoltosa, un personaggio di rilievo nel suo clan, se ne aveva uno. Era armato con una lama che potevo classificare come Katana, anche se era visibilmente più lunga come se mantenesse le giuste proporzioni con l'anomala stazza. Ma la cosa che mi colpi di più era il suo sguardo...anche lui mi stava inquadrando e dal leggero sorriso che gli si era stampato sulle labbra sembrava esser arrivato prima di me al termine dell'indagine.

    "Soifon Diogenes, Diogenes Soifon...Uff..."

    Buttandosi sul divano, come rassegnata sul fatto che si stava compiendo, continuò a parlare accavallando le gambe e allargando le braccia sullo schienale della comoda seduta permettendo a parte del seno di uscire inevitabilmente fuori dagli straccetti che indossava.

    " Abbiamo l'onore di avere nella nostra umile casa il capoclan Mikawa, Jonin di Oto e capo delle difese del villaggio. "

    Il tono era ironico; per qualche strano motivo ce l'aveva con quell'uomo che fino a quel momento non sembrava averle fatto nulla di male. Gli aveva appena sbattuto i suoi gradi in faccia e, se la conoscevo ben,e non tanto per farmi venire a conoscenza di ciò, ma per il semplice gusto di dar sfogo al suo carattere acido.

    " E va bene...E' venuto qui per te..."

    Per me? E cosa può volere un uomo di così grande importanza all'interno del villaggio da me? Non capivo...

    " Si, Aloysius ha un'offerta da proporti...un lavoro per il villaggio. "

    Un lavoro. Io?

    " Esatto. Un impiego della durata di non meno di due anni. Sarai ben retribuita inoltre il genere di cose che farai ti porterà a migliore notevolmente."

    " SCORRETTO! Dille prima dell'ambiente lavorativo e del "genere di cose" che dovrà affrontare."

    Perchè stava rispondendo lei? E perché si stava scaldando così tanto? D'altro canto il Mikawa rispondeva mantenendo grande calma.

    " Sarà impiegata, anzi" - Riportando lo sguardo su di me - " sarai impegnata solo in operazioni per le quali hai ricevuto addestramento...inseguimenti, agguati, spionaggio. E' il tuo campo, no?"

    "...si..."

    Dove era finito il mio carattere forte? La mia sicurezza? Perché mi sentivo come schiacciata dalla presenza e dalle parole di quei due? Lui tenendo incollati gli occhi su di me continuava a rispondere alle domande della mia Sensei e ad espormi la sua proposta.

    " CON chi?! Con chi sarà in squadra?!"

    " Sarai a capo di un team di tre elementi che, insieme ad un altro di ugual numero, formerà il Team Inseguitori di Oto. I tuoi compagni sono tutti validi shinobi dal grado Chunin in su, specializzati nella tua stessa area di competenza. Generalmente non riceverai più di un incarico ogni due mesi; durante i periodi di non impiego in missione avrai modo, o meglio avrai l'obbligo, di continuare negli studi; inoltre da membro di una Squadra Speciale del Suono avrai accesso a zone ora a te vietate o persino ignote e potrai servirti di diversi vantaggi economici e non. Il biglietto è di sola andata; una volta salita a bordo non ti sarà più possibile scendere."

    " ECCO! LO SAPEVO! Vuoi metterle anche un collare e portarla a spasso con un guinzaglio?"

    " Conosci bene le procedure Shimaki. Era questa la prassi anche ai tuoi tempi. Anzi, se non erro, quando era Kabuto a gestire le cose imponeva anche un simpatico sigillo su tutti gli appartenenti a squadre speciali...Allora Soifon, cosa rispondi?"

    E adesso? Erano anni che sognavo di poter uscire da quella casa e mettere in atto gli insegnamenti appresi in quindici anni di studio. Poter parlare con altri shinobi, confrontarmi con loro, provare l'adrenalina di affrontare un vero nemico, uno di quello che ha in mente solo l'idea di farti fuori. Eppure perché Shimaki si stava comportando così? Ogni parte del suo corpo mi stava dicendo di mandare a fare in culo il Jonin e tornare alla vita di sempre...

    " Io...io...io non so che dire."

    " AVANTI! PRENDI UNA DECISIONE! ORA!!! "

    " Ma..."

    " E sappi che se decidi di andare con lui non rimetterei mai più piede in questa casa! Smetterai di essere la mia allieva; le nostre strade si separeranno!"

    Sorrideva mentre diceva quelle cose...Perché cazzo sorrideva?

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    Abbassai per un attimo lo sguardo ma recuperai la giusta altezza subito dopo come se una vampata di calore in petto mi stesse dando la forza di pronunciare quelle parole. Con la voce orgogliosa, ma senza guardare l'altra donna nella stanza, dissi:

    " Ok, Diogenes. Accetto. Preparo le mie cose..."

    " Perfetto! Ti aspetto fuori."

    E velocemente scomparii dalla stanza salendo le scale che conducevano alla mia stanza. Non incrociai il suo sguardo...il motivo era semplice...stavo piangendo.

    :::

    " Complimenti, davvero un'ottima interpretazione."

    " Ma finiscila. Ci tengo moltissimo a quella ragazza...la terrai d'occhio al posto mio? Finirai di ultimare la sua preparazione? "

    " Sai che non andiamo a fare una scampagnata...sono coinvolti circa cinquanta shinobi, non posso essere sempre presente per tutti. Ma riguardo il suo sviluppo non avere dubbi...con il mio aiuto, se è così brava come dici diventerà la migliore e avrà modo di dimostrarlo a tutti. "

    "...ti chiedo solo di considerarla un po più degli altri...io...io...te ne prego..."

    " Ok "

     
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    ::: Durante il viaggio verso Casa :::

    " Starai da me, nella mia villa. Ci sono altre due femmine in casa, ti troverai bene. Avrai una stanza tutta tua e potrai allenarti nella mia palestra, è tanto grande da perdercisi..."

    Ma quella non rispose, stava ancora pensando a Shimaki, dopotutto era come una madre per lei.

    " Allora, raccontami qualcosa di te. Riguardo la tua preparazione psicofisica la tua vecchia sensei mi ha dato un fascicoletto con molti dati; lo teneva già preparato, come se sapesse che prima o poi qualcuno ti avrebbe strappata da lei...Dimmi del tuo pensiero e dei tuoi hobby; ad esempio, cosa ne pensi del villaggio e del Kage?"

    " mmm...non ho mai visto il Kokage, la sensei ha fatto di tutto per non farmelo incontrare. Puoi ben capire che il mio pensiero è il suo pensiero, in quanto conosco solo la verità che usciva dalla sua bocca. Lei diceva che è un uomo forte, uno straniero che ha ereditato i poteri e i segreti del Suono senza fare poi molto; al tempo non c'era un'alternativa valida e l'accademia non potè che essere concorde nella sua nomina. Mantiene il villaggio in uno stato di stallo, senza commettere torti o avanzare progetti ambiziosi...ad Oto si vive come si deve vivere, ognuno fa quello che vuole nei limiti del decente."

    " HAAHA Bhè, forse mi sbaglio, ma se almeno una minima parte delle dicerie che circolano ad Oto è vera so di per certo che questo è il pensiero di una vecchia novantenne, oramai priva di forti motivazioni. Da giovane Shimaki si è battuta come un leone per far riottenere ad Oto il potere andato perduto, dopo la caduta di Orochimaru. "

    " Si, questo lo so...ogni giorno le arrivano lettere di vecchi amici che spesso vengono anche a trovarla. Per ore parlano del passato e rimpiangono i tempi che furono."

    " E i loro racconti ti stimolavano? Vorresti anche tu tentare di cambiare le cose? "

    " Io...io...voglio che il mio nome superi per meriti il suo...voglio renderla orgogliosa di me...solo questo mi importa."

    " Ci riuscirai, te lo prometto. "

    Soifon

     
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2 replies since 9/1/2011, 15:25   148 views
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