Fra Cielo e Terra

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Quest d'Addestramento
    ..Odio il Teletrasporto..
    Presentazione


    Era incredibile quanto fosse appagante starsene a casa tutto il giorno dopo aver vissuto avventure al limite della ragione umana. Erano passati solo pochi giorni dal suo ritorno in patria e nonostante vi fosse rimasto lontano per poco tempo al rosso sembrava fosse passata un eternità. Era davvero felice di aver ritrovato tutto come era, la sua stanza con il muro sfondato, la sua famiglia sempre indaffarata a seguire missioni o combinare guai ed il suo villaggio sempre così vivo e dinamico.

    Tutta quella tranquillità tuttavia non ebbe vita lunga, il terzo giorno di relax infatti il ragazzino mentre era intento a dormire nel suo soffice letto si ritrovò spiattellato sul muro della sua stanza a testa in giù finendo inesorabilmente a terra sotto atroci sofferenza, era incredibile come Gin riuscisse ad effettuare German-Suplex stando a diverse centinaia di metri con una precisione praticamente millimetrica. Il rosso mugugnò qualcosa trattenendola tra i denti, imprecazioni dirette a lui e agli dei Chikuma che lo avevano voluto a questo mondo durante la sua gioventù. Il rosso rimase a terra qualche minuto prima di prendere a leggere il rotolo che era venuto con la folata di vento, era quasi sicuro che il Kazekage avesse in mente per lui una qualche altra missione suicida o magari una qualche missione fuori da ogni comprensione umana come quella che aveva vissuto poco prima all’arcipelago delle quattro bestie.

    -Accidenti!.. ultimamente Gin mi sta facendo sgobbare davvero come un matto.. solo tre giorni di vacanza.. è un ingiustizia.. d’accordo sono un Jonin adesso.. ho delle responsabilità maggiori.. però così è troppo!!!.. bah inutile lamentarsi.. vediamo cosa diavolo vuole questa volta..-



    Il rosso avrebbe aperto il rotolo tendendolo a debita distanza ed aiutandosi con un righello che teneva in stanza, l’ultima volta aprendone uno aveva fatto un volo di circa quindici metri, di certo non voleva ripetere l’esperienza. Aperto completamente il rotolo non successe nulla, sembrava che questa volta nessuna subdola trappola fosse stata piazzata per martoriarlo nella mente e nel fisico. Una vena pulsante esplose quando il ragazzo prese a leggere la prima parola, era incredibile come la gente si ostinasse a chiamarlo “Tappo” nonostante ormai avesse superato il metro e settanta di ben due centimetri. La lettera come al solito sfumava sull’ironico e sulla finta benevolenza del Kazekage che a tratti si complimentava con il ragazzo in altri elogiava alla sua immensa generosità. Un punto tuttavia colse l’attenzione del rosso, la distilleria aveva accennato a che tipo di Jonin il ragazzino voleva diventare.

    -Che tipo di Jonin?.. mmh.. il genere che un giorno ti prenderà a calci dannazione!!!..-



    Lo sfogo del rosso quindi si spense quando il suo sguardo si spostò su un kanji disegnato al termine del messaggio, conosceva quel simbolo che indicava il termine “Vento Sacro” e sapeva anche cosa sarebbe successo se avesse impastato del chakra su di esso. Hoshi rimase a fissare il messaggio per qualche istante quindi avrebbe gettato il rotolo sul letto e si sarebbe diretto in bagno per darsi una rinfrescata e svuotarsi dei bisogni corporali, sapeva che la cosa si sarebbe dimostrata estremamente lunga quindi era meglio prepararsi a dovere. Vestito e tirato di tutto punto come se dovesse partire per una missione il rosso avrebbe recuperato il rotolo inspirando profondamente, sapeva già come sarebbe andata a finire quella storia.

    -Ok.. prepariamoci per il viaggio.. dannazione odio i viaggio interdimensionali.. ogni volta finisce che..-



    [...]


    Il rosso in un battito di ciglia si sarebbe ritrovato all’interno del primo livello del tempio del Vento Glorioso, l’ultimo luogo che aveva visitato durante il suo addestramento come Chikuma. Il ragazzino poggiando una mano davanti la bocca si sarebbe guardato agitato in giro fino a quando non avrebbe scorto un prezioso vaso alla sua destra, subito la sua testa si sarebbe gettata all’interno del prezioso cimelio scatenando una serie di versi e rumori tipici di chi sta vomitando. I viaggi di quel tipo lo mettevano sempre sottosopra era più forte di lui. Quando il rosso si riprese avrebbe girato lo sguardo accorgendosi che non era solo in quella stanza, Gin Tatsumaki Chikuma stanziava poco lontano mentre era intento a sorseggiare una birra e a leggere due libri volanti, come facesse a manipolare l’aria a quel modo il rosso proprio non lo capiva. Senza farsi tanti problemi per quello che era successo il ragazzino si sarebbe avvicinato con sguardo deciso fissando il Kazekage.

    -Eccomi qua Gin!.. accidenti la prossima volta dimmi di trovarci qui.. questi viaggi a colpi di teletrasporto mi uccidono!!!.. aah grazie per il bel regalo all’arcipelago delle quattro bestie!E’ STATO TERRIFICANTE!!!.. comunque di cosa volevi parlarmi?!.. -



    Il rosso sarebbe rimasto in attesa di un cenno da parte di Gin, se lo aveva convocato li molto probabilmente era per raccontargli il resto della storia del clan o forse per prepararlo a diventare un Chikuma ancora più forte, di certo le cosa di li in poi si sarebbero fatto molto più interessanti.

     
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