Fra Cielo e Terra

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Quest d'Addestramento
    ..RINKAI..
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    Gin sembrava non aver apprezzato il guaio combinato dal rosso e dopotutto come si poteva biasimarlo, il libro dell’Amore Chikuma, ormai più nessuno sarebbe riuscito a leggerne i segreti, a meno che non vi fosse stata qualche altra copia in giro per l’archivio. Hoshi si sarebbe esercitato sulla tecnica fino ad averne il quasi completo controllo, aveva tempo per perfezionarla e portarla al massimo delle potenzialità, per ora quello che più contava era riuscire ad utilizzarla e al rosso riusciva più che bene.

    -Eh?!.. ancora libri?!..-


    Furono le parole del giovane Chikuma quando il Kazekage gli lanciò contro un secondo libro. Gin aveva intenzione di mostrargli qualcosa di nuovo, qualcosa di estremamente incredibile, il suo palmo della mano era rivolto verso l’alto, il rosso proprio non capiva cosa diavolo avesse in mente. Poco dopo osservando bene il giovane avrebbe visto un piccolo tornado formarsi sul palmo della mano di Gin e una potente forza che lo avrebbe trascinato per qualche istante verso la sua mano. Il rosso rimase sconcertato da quell’effetto anche se Gin non sembrava molto convinto nella riuscita della tecnica.

    -Wow ma come hai fatto?.. non dirmi che!!!-


    Hoshi prese subito a leggere il libro senza perdere tempo, era vero che studiare non gli era mai andato a genio, ma quella esperienza poteva aprirgli diverse nuove porte e non intendeva di certo perdersela. Il libro che ora aveva in mano era diverso da quello di prima, chiunque lo avesse scritto non doveva essere un grande scrittore dato che la calligrafia era quasi illeggibile, Hoshi rimase diversi minuti a fissare le prime pagine prima di riuscire a decifrare tutti i vari simboli e la cosa di certo non gli andava proprio a genio.

    -Waaah.. accidenti ma chi diavolo ha scritto questo libro?.. è scritto da cani!!!.. mmh..-


    Il rosso era finito nuovamente immerso nella lettura e lo studio, dopo le prime difficoltà sembrava fosse stato totalmente rapito dal libro, il suo sguardo era fisso e sembrava quasi allucinato mentre fissava quei scarabocchi, più leggeva più le sue mani fremevano e i suoi occhi saettavano da una pagina all’altra per carpire ogni segreto scritto. Era straordinario, ma doveva ammettere che non aveva mai letto niente di così interessante, chiunque avesse scritto quel libro era un vero e proprio genio, un ninja che in vita doveva essere stato una vera e propria forza della natura. Quando Hoshi ebbe finito di leggere il libro lo avrebbe chiuso rimanendo per qualche istante in silenzio, i suoi denti ora mordevano il labbro, sembrava quasi dovesse esplodere da un momento all’altro, invece non accadde nulla. In silenzio il rosso avrebbe appoggiato il libro su uno scaffale per poi spostarsi in una zona di quella sala libera da qualsiasi forma di ostacolo, se quel che aveva letto era vero, quella tecnica poteva rischiare di distruggere il tempio stesso.

    -Ok!.. il tizio del libro dice che per usare questa tecnica si deve possedere una propensione a comprimere l’aria e a controllare il vento in una spazio molto ristretto.. come il palmo di una mano.. il movimento è simile a quello del Gyakute però è continuo..-


    Il rosso posizionatosi avrebbe preso a convogliare il suo respiro sul palmo della mano destra, dopo un breve periodo di concentrazione avrebbe tentato di creare una piccolo mulinello di vento simile a quello creato da Gin pochi istanti prima, era più difficile di quello che credeva, mantenere quel costrutto sul palmo della mano richiedeva una concentrazione assoluta, difficilmente sarebbe riuscito ad usare quella tecnica a quel livello nella concitazione di una battaglia. L’aria attorno al Chikuma prese così ad essere risucchiata lentamente, Hoshi poteva percepire benissimo che all’interno del palmo della sua mano si stava addensando moltissima aria, la pressione su di essa la rendeva pesante ed ingestibile, inoltre una volta fatto partire il processo sembrava non essere più in grado di fermarlo.

    -Oh cavolo!.. ehi Gin.. come si ferma questo tornado risucchia aria.. ehi?!.. cavolo non riesco più a trattenerlo.. oh no.. no!!!-


    Un boato avrebbe squarciato le sale del tempio mentre un Hoshi volante andava a finire a diversi metri di distanza da dove stava praticando la nuova tecnica, il tonfo fu secco e i lamenti del ragazzino si fecero sentire per diversi minuti prima di vederlo tornare al suo posto visibilmente provato da dall’esperienza. Qualcosa era andato storto, ma come prima volta non poteva certo lamentarsi era già riuscito a ricreare il primo stadio di quella tecnica o almeno così aveva letto nel libro. La tecnica infatti consisteva essenzialmente in tre fasi di applicazione, una di risucchio dell’aria, una di compressione e controllo e una di rilascio. Tre fasi semplici a dirsi ma estremamente complesse da mettere in pratica. Il rosso avrebbe tentato e ritentato la prima fase fino a capire un particolare semplice quanto fondamentale.

    -Accidenti non riuscirò mai a controllare tutta quella pressione con una sola mano.. dato che la tecnica non prevede la composizione di sigilli credo che anche se utilizzo due mani il risultato sia lo stesso.. mmh.. certo così mi troverei a dover combattere senza braccia.. baah intanto impariamo a controllare la tecnica a quello ci penserò poi..-


    Il rosso solo dopo un paio di tentativi era già stremato, quella tecnica sembrava drenargli una quantità di chakra impressionante anche se doveva dire che trovava una certa naturalezza nell’applicarla, un po’ richiamava il suo stile e il suo modo di utilizzare la manipolazione del Vento. Deciso più che mai Hoshi avrebbe così tentato di racchiudere le violentissime correnti d’aria compresse tra le due mani, per velocizzare il processo inoltre il Chikuma escogitò di potenziare il mulinello risucchia aria con entrambe le mani, in questo modo il tempo di caricamento poteva abbassarsi ancora. Sembrava che l’accorgimento fatto dal rosso funzionasse, con due mani la sfera di correnti d’aria era molto più semplice da contenere anche se il suo controllo non era ancora perfetto, quando poi il ragazzino tentò di farla esplodere si ritrovò nuovamente a volare per una buona decina di metri all’interno del tempo sospinto dalla stessa potenza della tecnica, certo se continuava così rischiava di lasciarci le braccio il rosso. Le prime due fasi erano ormai state assimilate quasi completamente dal rosso quella tecnica gli piaceva troppo ed era perfetta per il suo stile di combattimento, doveva impararla alla perfezione. L’unica magagna che restava da superare era la fase di rilascio di tutta quella potenza devastante che riusciva a creare tra le mani, era strano ma ogni volta finiva per essere sbalzato via non riuscendo a convogliare tutta la potenza da una sola parte. All’ennesimo volo il rosso si fermò per riflettere e prendere fiato dato che ormai non ne aveva più.

    -Dannazione!.. ANF.. ANF.. ma perché?!.. ANF.. mi lancia sempre.. ANF.. via?!.. ANF.. mmh.. ma certo!!!.. eheheh..-


    Il rosso recuperate le energie avrebbe provato un ultima volta prima di prendersi una pausa per dormire e mangiare a sbaffo, doveva pur recuperare le energie perse dopo tutti quei tentativi. Concentratosi avrebbe posto le mani per creare uno spazio dove contenere la sfera d’aria compressa, subito un piccolo tornado avrebbe fatto comprimere un immensa quantità d’aria tra di esse creando un globo di vento rotante, sembrava il rosso avesse una tempesta tra le mani. A questo punto non restava che scagliare tutta quell’aria verso avanti e per farlo bastava una semplice spinta, quel globo infatti andava accompagnato, bastava un leggerissimo sussulto del fiato del ragazzo per farlo esplodere nella direzione giusta, dopotutto era sempre aria. Poste le mani davanti a se il rosso avrebbe lasciato la sfera che si sarebbe espansa a velocità stratosferica creando una potenza devastante, con una tecnica come quella nessun nemico sarebbe riuscito a resistere.

    -RINKAIIIIIIIIII!!!!-


    Dopo il potente boato che sanciva finalmente la riuscita del giovane nel suo intento, Gin avrebbe visto Hoshi a terra completamente distrutto dalla fatica, sembrava quasi gli mancasse il respiro, cosa strana per un Chikuma. Il rosso aveva appena fatto il primo passo in quella che sarebbe divenuta senza alcun dubbio la sua tecnica di battaglia preferita, certo non poteva sapere che ad inventarla era stato proprio suo padre, ma questa è un'altra storia.

     
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