Il Cacciatore di Serpenti

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    E per questo motivo, mentre tu ti occupi di distrarli, noi risaliremo per il condotto di areazione fino a raggiungere il bersaglio e...ehi..ehi Febh? Ma mi ascolti? La ragazza sembrava seccata, e assestò un pesante colpo con il suo Shinai (spada di legno) sulla testa dello Yakushi che, là accanto, si era come imbambolato mentre scarabocchiava su un foglio. E' GIA' LA TERZA VOLTA, DANNAZIONE!!! ringhiò, coi capelli sollevati, quasi come se l'istinto omicida che trasudava fosse carico di elettricità statica. Il suo serpente fissava il ninja con occhi che brillavano d'ira

    Subito l'amministratore si prostrò, implorando perdono con la faccia schiaffata sul pavimento. Mi spiace, mi spiace, scusami Yayoi, non si ripeterà, lo giuro!! Me lo avevi già promesso una volta...ma come hai fatto a diventare Jonin?? E' che ho problemi a concentrarmi... Nuovo colpo di Shinai. Era una domanda retorica, cretino!

    La ragazza chiamata Yayoi sospirò, risistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Accarezzò la testa del suo rettile, quindi si rivolse al più inesperto dei tre ninja seduti al tavolo. Scusa Gouken...dovrò spiegare tutto un'altra volta. Era una ragazza dall'aria gentile e ben vestita, con lunghi capelli biondi e un serpente attorno al collo a mò di sciarpa (Immagine)

    La missione è abbastanza semplice. Ho passato tre anni infiltrata in una piccola organizzazione di nukenin chiamata Cacciatori di Serpenti. L'organizzazione non è molto estesa ma i suoi membri hanno passato molto tempo a perfezionarsi...nello specifico sono tutti traditori di Oto, pronti a attaccare il villaggio e rovesciare il Kokage. La mia copertura è saltata durante una missione circa due settimane fa, ma sono riuscita a seguire i loro movimenti.

    Ora sono arroccati in un vecchio fortino abbandonato del villaggio del Fulmine, non molto lontano dai territori di Oto..ed è il momento ideale per attaccarli. Non ha senso cercare lo scontro diretto..li costringeremo a trincerarsi all'interno della struttura, poi li uccideremo con del veleno.

    Per questo motivo io e te, Gouken, ci infiltreremo per il condotto di aerazione, piazzando delle microcariche con il veleno. Intanto l'amministratore Yakushi e il suo Team assalteranno dall'esterno l'edificio, per bloccare le vie di fuga e fungere da diversivo.


    Rii-cevuto. Fece lo Yakushi, voltandosi poi verso il Genin. Quindi tu dovrai strisciare come un vermetto nei tubi, eh? Come sei messo quanto a capacità di arrampicata? Non vorrei che ti spiacciassi a terra mentre faccio crollare quelle quattro mura di legno. Febh era un tipo un pò particolare, e su questo non ci si poteva sbagliare. Non dobbiamo abbattere l'edificio, basta mettergli un pò di paura addosso! Ok, ok...come preferisci... Sbuffò in risposta Febh, col tono di un bambino a cui viene vietato di giocare..

    Già all'inizio di quel Briefing, quando Yayoi si era presentata come "jonin di Oto e allieva di Orochimaru", lo Yakushi aveva solo guardato con un pò di ribrezzo il serpente, e aveva chiesto al geninTu dovresti essere un certo Gouken o qualcosa di simile...non mi pare di averti mai visto in giro per Oto...da dove salti fuori? Era un modo alternativo per chiedere "chi sei? presentati decentemente." Io sono il tuo amministratore obbligato da cause di forza maggiore..ma questa un'altra storia. Sono Febh Yakushi comunque. Vedi di non crepare in missione.

    In ogni caso, una volta raccolte le loro cose, sarebbero partiti.


    CITAZIONE
    Primo post di presentazione.

    Descrivi se vuoi come sei stato reclutato per la missione, le tue reazioni durante il briefing e poi il viaggio verso la meta (sono circa otto ore di viaggio)



    Edited by Febh - 25/1/2012, 18:33
     
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    Mi trovavo nella mia residenza, all'interno del villaggio del suono.
    La stanza era piuttosto buia, solo una piccola lampadina appesa ad un filo elettrico fatiscente penzolava dal soffitto rischiarando appena i miei lineamenti in un cono di luce.
    Ero in gentile compagnia, una puttanella giaceva nuda, abbavagliata e legata ad una sedia in legno nella penombra della stanza.
    Forse avevo stretto un po' troppo i nodi perchè i suoi polsi e le sue caviglie erano completamente arrossati e venati di sangue, ma questo era l'ultimo dei suoi problemi, suppongo...

    Tre secchi rintocchi alla porta d'ingresso mi fecero distrarre dalla mia preda.

    image

    "Fai la brava bambina e non ti muovere! Sibilai sorridendo, come se potesse scegliere, reagire, o fare qualcosa.
    Aprii la porta di scatto, lasciando intravedere solo una sottile striscia del mio corpo con l'occhio destro ambrato che brillava nell'oscurità della stanza d'ingresso.
    Un sorriso palesemente falso dipinto sul viso si intravedeva appena grazie alle luci che illuminavano il viale su cui si accavallavano diversi grigi edifici, dalle forme più disparate, tra cui anche il mio.
    " Sono molto occupato in questo momento! " Esordii secco, chiudendo l'uscio.
    Una mano guantata di nero però mi impedì di serrare la porta.
    "Aspetti...Gouken, è stato selezionato per una missione ninja dall'amministrazione del villaggio.
    In questo cartiglio troverà tutti i dettagli!

    Lentamente la porta si riaprì, non lasciando più che il solito spiraglio largo appena qualche centimetro.
    Il cartiglio entrò silenziosamente nella mia dimora mentre con il sorriso congedai il funzionario del villaggio con la prima affermazione che mi balenò in mente.
    Mi farò trovare pronto!

    Tornai dalla mia ospite, mi premeva non farla attendere oltre.
    Giunto sotto quella cazzo di lampadina traballante e cigolante che sembrava penzolare perennemente da quel filo elettrico, srotolai avidamente il cartiglio leggendolo con attenzione, imprimendo nella mente ogni dettaglio, per poi distruggerlo.

    "Ed ora a noi due..." Sorrisi, allungando mostruosamente la lingua.
    La ragazza presa dal panico iniziò a gemere ed ad agitarsi, ma era tutto inutile, non poteva muoversi e per quanto cercasse di gridare e ribellarsi l'unica cosa che ne usciva era qualche ridicolo verso.

    [...]

    Il giorno seguente, dopo aver gettato due grossi sacchi neri nell'immondizia, come mi imponeva il mio forte senso civico, lasciai il mio quartiere per raggiungere il luogo designato dal cartiglio.
    Non ero andato a dormire, avevo passato l'intera nottata con la mia ospite e sebbene mi fossi davvero divertito, avevo lavorato con lei per diverse ore ininterrottamente, quindi mi sentivo piuttosto stanco.

    [...]

    In una delle sale amministrative del villaggio del Suono, vi erano due individui che mi attendevano.
    Entrai con il mio consueto viso di bronzo ed un mezzo sorriso dipinto sulle labbra mentre i miei occhi andavano a squadrare i presenti.

    " uh... un [nome scientifico esatto specie del serpente]" Esordii riducendo lo sguardo ad una fessura sul rettile, dando prova della mia vasta conoscienza sugli ofidi.

    Tu dovresti essere un certo Gouken o qualcosa di simile...non mi pare di averti mai visto in giro per Oto...da dove salti fuori?
    Io sono il tuo amministratore obbligato da cause di forza maggiore..ma questa un'altra storia. Sono Febh Yakushi comunque. Vedi di non crepare in missione.


    "Esatto, diciamo che sono una persona molto riservata" Conclusi con un sorrisetto leggermente più ampio, rimanendo però piuttosto composto.
    I miei occhi ambrati fissarono per un istante l'amministratore come per soppesarlo e poi con tono freddo aggiunsi:

    " ...e Shinodari ? si è dimessa o è semplicemente morta ?"

    [...]

    Durante la spiegazione della missione rimasi semplicemente ad ascoltare attentamente, in silenzio, senza fare domande.
    Al jonin non fregava un cazzo della spiegazione e il suo comportamento francamente mi infastidiva, ma non lo diedi a vedere.
    Sicuramente doveva essere più forte di me, quindi rimasi dolce e buono, ma la voglia di attaccarlo con violenza al muro per poi divorargli la faccia lasciandolo sfigurato in una maschera di sangue pulsò irrefrenabilmente nelle mie vene.
    Sorrisi a Yayoi quando si scusò per doversi ripetere.

    "Quindi tu dovrai strisciare come un vermetto nei tubi, eh? Come sei messo quanto a capacità di arrampicata? Non vorrei che ti spiacciassi a terra mentre faccio crollare quelle quattro mura di legno."

    Mi limitai a sorridere, ma in modo palesemente falso.

    Senza perdere tempo partimmo.
    Indossavo un kimono nero con pantaloni neri, accompagnati da un impermeabile bianco portato aperto sul davanti. I capelli erano pettinati all'indietro, con un unico ciuffo che calava sul viso.
    Il volto marmoreo, come al solito, caratterizzato da un mezzo sorriso sulle labbra.
    Il viaggio si presentava abbastanza lungo, quindi siccome avevo trascorso una notte lunga e movimentata non mi andava di fare conversazione, o altro.
    Rimasi in silezio, saltando da un ramo all'altro, seguendo i due jonin del Suono, senza fare domande.



    Edited by Juuza - 25/3/2011, 20:59
     
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    [Prima del Viaggio]

    L'accenno a Shinodari gli fece socchiudere gli occhi, minaccioso. Shinodari è in viaggio...e mi ha mollato la patata bollente dell'amministrazione...

    Piuttosto eviterei questo genere di commenti, pivello. Non puoi mai sapere...qualcuno potrebbe offendersi.
    Lasciò che il suo intento omicida strisciasse verso il Genin. Che capisse subito che su certe cose non era divertente andare a stuzzicare il can che dorme.

    [Prima dell'Operazione - Il Campo Base]

    Attaccheremo domani, verso le sei di sera, quando il sole comincia a calare. Fino ad allora sarà bene che vi prepariate psicologicamente.

    A distruggere indiscriminatamente? Non devo prepararmi per questo...mi viene naturale... Gongolò lo Yakushi ..anche se di solito capita se non ho intenzione di farlo. Aggiunse poi, colto da un vero dubbio, ma che presto ignorò per conservare un minimo di sanità mentale.

    Si..lo supponevo. Quanto a te, gouken...noi due abbiamo le stesse doti...io sono stata addestrata dallo stesso maestro di Kodachi. Con le nostre capacità combinate, non dovremmo avere problemi a entrare, ma è meglio se riposi e..

    Riposare? No, non è il caso di riposare. Ho visto come ti muovi, pivello. E secondo me sei parecchio indietro sull'imparare le basi.

    Erano accampati su una piccola piattaforma di legno, costruita rapidamente in cima a un enorme albero della foresta, a quasi due chilometri dal bersaglio. Le fronde li rendevano impossibili da individuare dalla distanza. Febh fino a quel momento era stato coricato su uno dei rami più grossi, che facevano da perimetro e appoggio alla piattaforma. Sta a guardare. Si alzò con un piccolo saltello, quindi battè un paio di volte il piede a terra. Credo tu sappia già usare il chakra per stare attaccato ai muri...ma scommetto che questo non lo sai fare.

    Nemmeno a dirlo, e lo Yakushi balzò via, spinto dal chakra opportunamente modulato per respingere. Il pavimento non era stato danneggiato (come accade a volte impastando male l'energia) e lui era letteralmente schizzato via senza preavviso, atterrando poco lontano, in orizzontale su un ramo. Visto? E' tutta questione di controllo. Se usato decentemente, il chakra adesivo può fare di tutto, e te lo dice un esperto.

    E direi proprio che se vuoi sopravvivere...o almeno fare un pò di carriera, ti conviene imparare a usare il tuo chakra in maniera decente.
    Camminando lentamente tornò sulla piattaforma. E abbiamo solo una notte per inculcarti più informazioni possibili in testa.

    Yayoi sembrava dubbiosa. Beh...si, non ha tutti i torti. Anche io ho notato che non usavi mai il chakra per aiutarti negli scatti da un ramo all'altro...ma pensavo volessi risparmiare le energie... Soppesò qualche istante la situazione. Suppongo che possa aiutare...sempe che abbia il tempo di recuperare dopo.

    Allora...ci stai? L'amministratore Yakushi aveva un sorriso maligno tutt'altro che rassicurante...

    [...]

    Cominciamo con la base...il tuo chakra adesivo è troppo debole. Devi rafforzarlo.. E bada che non è un muscolo, non è questione di quanto ne usi o di quanto lo alleni. Dovresti sapere che usarne molto non rafforza il chakra ma ne ribalta gli effetti. E' tutta una questione di come lo distribuisci e lo moduli. E questo esercizio serve a farti capire come farlo quando non hai il tempo di riflettere.

    L'esercizio, se così vogliamo chiamarlo, somigliava pericolosamente a una metodica di tortura.
    Appeso al tronco dell'albero con il chakra adesivo, il Genin avrebbe dovuto salire e scendere sopportare un peso che andava aumentando ad ogni ciclo. Il peso extra era costituito da semplici massi di dimensioni inumane, che con un sorriso e estremo divertimento lo Yakushi gli gettava sopra, sotto lo sguardo rassegnato di Yayoi.

    Forza forza...sempre più veloce, su e giù. Il peso dopo i primi cinque cicli sarebbe diventato troppo grande per le doti del chakra adesivo di Gouken, e inevitabilmente sarebbe caduto, a meno di trovare un modo per rafforzarlo. E ogni caduta avrebbe significato rischiare la pelle, visto che Febh aveva creato una selva di lance acuminate di legno tutto al di sotto dell'albero.

    Cadere significava non solo doversi salvare, ma anche dover sopportare il peso che aveva portato al distacco tutto in una volta, invece che accumulato lentamente. Infatti, nel caso di una caduta e di un salvataggio, non appena il Genin avesse ricominciato la scalata, Febh gli avrebbe gettato addosso un sasso pesante come quelli che lo avevano fatto cadere. Afferralo e sostienilo, o te ne butto uno grande il doppio!


    [La Missione - Il Condotto]

    I due usufruitori di serpenti scivolarono con agilità nel sottobosco, seguendo quello che Yayoi indicava come un "sentiero sicuro". Non dovrebbe volerci molto, e questa strada risulta sempre fuori dall'area di videosorveglianza..FERMO! fece cenno con la mano. Le sue labbra si muovevano lentamente, come se contasse... ORA! E guizzò in avanti.

    Il loro obbiettivo era una grossa costruzione cilindrica, una sorta di torre priva di tetto, con svariate sottili finestre lungo tutta la struttura. Intorno stava dell'erba alta, sufficiente a nascondere un nemico in avvicinamento, ma anche delle trappole. Fortuna che Yayoi sapesse come evitarle. Una volta raggiunta la base, la donna si sarebbe acquattata. Molte sezioni della torre possono rientrare o uscire...ci sono meccanismi appositi, e servono a creare piattaforme di attacco o simili. Ma non ci interessa questo...il nostro obbiettivo è quella.. Alzò il dito, indicando una grata di aerazione a circa cinque metri da terra.

    Tu pensa a piegare le sbarre, io faccio la guardia. Con le tue capacità non dovrebbe essere un problema. La ragazza saltò sul muro con un balzo, atterrando con grazia sulla parete, dove si acquattò. Dalle sue maniche due piccoli serpenti scivolarono lontano, probabilmente per controllare la zona.

    Le sbarre erano in solido metallo, e piegarle a mani nude non sarebbe stato possibile per un ninja con la forza di Gouken...a meno di conoscere qualche trucchetto da rettile, ovviamente. Forza, sbrigati, non abbiamo tutto il giorno..e Febh attaccherà fra poco. Salire lungo la parete era solo una questione di controllo del chakra...e una volta aperto un varco, dovevano solo attendere l'attacco dell'amministratore.

    Che Febh fosse teatrale non si poteva negare..e di lì a poco entrambi ne avrebbero avuto la prova, vista la mostruosa esplosione che scosse la torre e il rombo sordo di due gigantesche lucertole che caricavano, con sopra uno Yakushi che rideva come un invasato, affiancato da una Kage Bunshin di Yayoi. Se mi vedono con lui non sospetteranno un attacco a sorpresa. Spiegò lei, con un sorrisetto furbo. Ma anche così...sento che la mia reputazione ne uscità danneggiata.. Sospirò, scuotendo la testa. Forza, entriamo!

    Il condotto era molto stretto, troppo per passarci normalmente, ma entrambi avevano doti più che adatte per insinuarsi in posti del genere...

    CITAZIONE
    Ho deciso di dividere la giocata tempisticamente, così da non stare a fare post di "semplice allenamento".
    La prima parte del post è dedicata all'addestramento fatto con Febh prima della missione, in cui dovrai cominciare a rafforzare le doti adesive del chakra..a te inventare un modo plausibile che non sia solo "mi concentro tanto tanto e lo potenzio"..dammi una spiegazione pseudorazionale.
    L'altra metà invece è la missione vera e propria, dove dovrai dimostrare le tue capacità con la TS. Per questo primo post sono sufficienti le tue doti da livello I, diciamo che è un modo di vedere se sai orientarti nell'uso della tecnica. Nei prossimi post vedremo di potenziarla.

     
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    Attaccheremo domani, verso le sei di sera, quando il sole comincia a calare. Fino ad allora sarà bene che vi prepariate psicologicamente.


    Guardai inespressivo la kunoichi, facendole un cenno d'intesa con il capo, mentre continuavo a balzare di ramo in ramo, senza fermarmi.
    La puttanella padroneggiava la mia stessa tecnica segreta, e a quanto diceva doveva essere stata addestrata dal maestro del mio maestro.
    In linea teorica doveva essere allo stesso livello di Kodachi o addirittura superiore a lui, anche se ai miei occhi appariva solo come una delle tante troiette che avevo conosciuto, forse vederla in azione mi avrebbe fatto ricredere, forse no...
    Lo Yakushi era semplicemente irritante, ma il mio viso era bronzeo, sempre con la stessa espressione e un mezzo sorriso stampati e difficilmente avrebbe tradito i miei pensieri scomponendosi.
    Se tutto fosse andato per il verso giusto, sarei tornato dalla missione più forte e pericoloso di prima. Potevo imparare da Yayoi a perfezionare la mia tecnica segreta e da Febh a controllare al meglio il mio chakra.

    Allora...ci stai?

    Certo! Risposi, con un sorriso ancor più ampio di quello che perennemente mi caratterizzava, mentre lo sguardo andava a ridursi ad una fessura sottile come una lama. Quanto ero falso, stavo sorridendo come se fossi il suo miglior amico anche se non avrei avuto un solo istante di esitazione a tradirlo per un mio tornaconto personale.
    Ero proprio una subdola e viscida serpe. (abilità interpretazione)

    Cominciamo con la base...il tuo chakra adesivo è troppo debole. Devi rafforzarlo.. E bada che non è un muscolo, non è questione di quanto ne usi o di quanto lo alleni. Dovresti sapere che usarne molto non rafforza il chakra ma ne ribalta gli effetti. E' tutta una questione di come lo distribuisci e lo moduli. E questo esercizio serve a farti capire come farlo quando non hai il tempo di riflettere.

    Il tempo stringeva, quindi iniziammo subito.
    Eravamo su un albero enorme, Febh si trovava su uno dei rami più alti, mentre io lo fissavo con i miei occhi ambrati incollato per orizzontale sul tronco della pianta, qualche decina di metri più in basso, con le braccia conserte.

    Quando vuoi!

    Feci appena in tempo a finire la frase che lo Yakushi mi tirò addosso un enorme masso. Da dove lo avesse tirato fuori ancora era un mistero, sta di fatto che il bastardo, ne aveva un'intera scorta e me ne scagliava uno dietro l'altro contro.
    Agile com'ero non ebbi difficoltà ad afferrare il primo, abracciandolo e facendo forza sui lati con le mani, perchè non mi scappasse.
    Più difficcile fu trattenere il secondo, il terzo e il quarto...
    Dovevo tenerli in equilibrio uno sull'altro e la forza con cui mi arrivavano addosso non solo rischiava di farmi perdere l'adesione con il tronco, ma l'impatto era tutt'altro che irrisorio.

    Forza forza...sempre più veloce, su e giù

    Fottuto bastardo. Si stava pure divertendo.
    Stavo andando giù, cercando di mantenere tutti i pesi in equilibrio sul mio corpo, aiutandomi come potevo con le braccia. Un passo alla volta, con ritmo crescente.
    Quando aggiungeva del peso impiegavo sempre qualche passo per trovare stabilità, ma poi me la cavavo, muovendomi anche rapidamente.
    Solo l'idea che un giorno gli e l'avrei fatta pagare era un motivo per non fallire.
    Era ovvio che più peso dovevo sostenere più timing dovevo avere per modulare il chakra sul legno in modo che facesse efficacemente presa, altrimenti se mi fossi fatto cogliere alla sprovvista o se avessi impiegato un istante in più per torvare la giusta emissione, sarei precipitato rovinosamente a terra.
    Già dai primi passi sul tronco, sin dal primo ciclo, man mano che aumentava il carico cercavo di manipolare la patina di chakra sulle piante dei piedi in modo che divenisse proporzionalmente più densa e più ampia, in modo da avere non solo una presa più forte, ma anche una base adesiva di appoggio strutturalmente più efficace e più grande in modo da disperdere l'effetto di tutto quel peso su una superficie maggiore.
    Procedendo per gradi sembravo aver trovato un certo equilibrio. Ora stavo salendo, un passo alla volta, con cadenza abbastanza rapida, pur di non sentirlo blaterare qualcosa del tipo, "ancora più veloce" o "su e giù", il mio corpo flessibile e immune alle compressioni stava reagendo meglio di quanto mi aspettassi, nonostante tutto.
    Dopo il quinto ciclo il peso era davvero insostenibile, la patina sotto la mia pianta non aderiva per l'ampiezza della stessa, ma si era modulata divenendo una sorta di grande ventosa di chakra dal diametro di circa un metro che sembrava baciare con grande forza e stabilità la superficie rugosa del tronco.
    I miei passi erano piuttosto lenti, ma il peso era davvero eccessivo, specialmente nella discesa con il corpo che si muoveva all'indietro, dove si aggiungeva l'effetto della gravità che imponeva una certa rapidità nel controllare il proprio chakra per creare la patina adesiva più congeniale.

    [...]

    Il sole stava calando e con passo rapido e silenzioso seguivo la kunoichi tra l'erba alta, rimanendo con il busto il più acquattato possibile, per mimetizzarmi al meglio tra la fitta vegetazione.

    Non dovrebbe volerci molto, e questa strada risulta sempre fuori dall'area di videosorveglianza..FERMO!

    Mi arrestai dietro di lei andando quasi a sbatterle contro, mentre i miei occhi ambrati scrutavano con attenzione il fitto manto, alla ricerca di cosa ci avesse bloccato.
    Il terreno era quello fuori dalla videosorveglianza, quindi era palese che fosse disseminato di trappole, ma Yayoi, essendo stata infiltrata per molto tempo nella banda, sembrava sapere come eluderle.
    Giunti in prossimità della torre la kunoichi mi indicò l'obiettivo: forzare la grata di una finestra.
    Come una serpe mi mossi silenzioso tra l'erba alta fino a raggiungere il muro in cemento, poi con un veloce balzo arrivai direttamente sull'orlo della finestra, aggrappandomi alle sbarre in ferro con le mani, allungando leggermente le braccia durante il salto per agguantarle sin da subito ed atterrare con il massimo equilibrio.
    La finestra era composta da 4 sbarre verticali che affondavano nel cemento andando a impossibilitare il passaggio di un uomo normale.
    Se passa la testa, passa tutto il corpo, ma in quel caso l'unica cosa che potevo infilare tra una sbarra e l'altra era appena un braccio.
    Cosi attorcigliai le braccia alle sbarre, avvolgendole come un serpente, passando da quella piu esterna alla piu interna, due per braccio.
    Feci forza per piegarle verso i lati della finestra, ma erano veramente resistenti, quindi decisi di sfruttare una delle mie Hebiton (doppio abraccio).
    Dalle maniche del kimono fuoriuscì un fiume di rettili che andarono ad avvinghiarsi come le mie braccia alle grate, facendo forza assieme a me.
    In pochi secondi riuscii ad aprire un grosso varco, piegando i 4 ferri verso i lati. Ora anche un ninja comune, senza la mia flessibilità e disarticolazione, poteva entrci con agilità.
    Perfetto. Attesi che Yayoi portasse a termine il suo compito e mi infilai nella grata appena dopo di lei.
    La ragazza conosceva meglio di me la strada e poi mi sembrava un'ottima occasione per fissarle il culetto ondeggiare per il condotto.
    Il condotto era stretto e angusto, ma tramite il mio corpo disarticolavo e agile ci strisciavo all'interno che era una meraviglia, inoltre allungando gli arti, mi spingevo in avanti facendo forza su quelli inferiori, puntandoli sulla superficie in metallo per poi spingere l'intero corpo, mentre allungando le mani e riaccorciando le braccia grazie al chakra adesivo con cui le incollavo al suolo, riuscivo far scivolare il mio corpo con estrema facilità anche in uno spazio così stretto.




    Edited by Juuza - 30/3/2011, 20:46
     
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    [L'addestramento - Camminare sull'Acqua]

    Quel Gouken gli sembrava viscido, e se davvero aveva lo stesso potere di Yayoi e di Kodachi, la cosa non era certo sorprendente. Almeno non sembrava un effemminato, il che gli dava qualche punto, ma comunque non gli piaceva. Ma era talmente preso da quella missione e dalla possibilità di causare distruzione immotivata e illimitata, che decise di soprassedere. E poi si profilava all'orizzonte un divertente addestramento come distrazione. Almeno per il sensei, ovvio.

    L'addestramento per rafforzare il chakra era stato divertente, anche se non del tutto soddisfacente, perchè il tizio non sembrava particolarmente distrutto dallo sforzo. vabbè, era prevedibile. Fece spallucce. Ok, ok, può andare, basta così. Tira il fiato qualche minuto, poi ci spostiamo al fiume che abbiamo passato mentre venivamo qua. Non era a più di quindici o venti minuti di marcia sostenuta. Yayoi, lascio qua un mio Bunshin, così se ci fossero problemi dovresti poter reggere a lungo qualunque imprevisto. Non sarebbe stato un grosso problema.

    Raggiunto il fiume, Febh fece qualche passo in avanti, camminando sulla superficie dell'acqua come se fosse terreno solido. Ecco qua, ora che hai rafforzato almeno un pò il tuo chakra dovresti riuscire in questo trucchetto. La corrente era lenta e placida, non sarebbe stata un ostacolo. Camminare sull'acqua è una delle basi dell'addestramento di un ninja. Saperlo fare significa aver conquistato ogni superficie possibile, quindi ti conviene impegnarti.

    Devi estendere la patina di chakra oltre i limiti della pianta del piede...come fosse una piattaforma su cui ti appoggi. E' un concetto un poco diverso dal camminare sui muri, devi modulare il chakra per mantenere la distanza, non per attaccarti o venire respinto.
    Spiegò, con le mani in tasca, mentre batteva il piede un paio di volte, come a dimostrare la solidità del liquido. Ora prova tu.

    Avrebbe lasciato a Gouken tutto il tempo di ambientarsi, dopo avergli suggerito di levare le scarpe e la maggior parte degli abiti, se non voleva che si rovinassero. Dopotutto era inevitabile cadere e bagnarsi costantemente, almeno all'inizio, almeno fino a quando non avesse capito come gestire e mantenere costante l'impasto di chakra.
    Quando, verosimilmente parecchio tempo dopo, il Genin avesse preso abbastanza confidenza da camminare e muoversi sulla superficie, anche se non certo con grande confidenza, Febh decise che si stava annoiando (mentre l'allievo si esercitava, lui si era dedicato al Sudoku...con scarsi risultati) e che era il momento di rendere più interessante la cosa.

    Ehi, pivello, sai cosa si dice, no? Si impara più in fretta quando si è sotto pressione, almeno per alcuni. Piegò le labbra in un sorriso estremamente malvagio. Spero sia lo stesso anche per te. Scattò in avanti, e in un attimo si sarebbe trovato davanti al Genin, allungando la gamba per un potente calcio all'addome. O meglio, più che potente era rapido [Energia Viola] e non avrebbe causato grandi danni, ma di certo avrebbe sbalzato via il bersaglio di tre o quattro metri. Se riesci a tenerti sopra l'acqua in questo scontro, non avrai problemi a farlo in seguito. Ancora con quell'espressione, calciò l'acqua, manipolando il suo chakra per mantenerla integra come una sfera mentre quella volava dritta verso la faccia del Genin.

    Comunque reagisse, lo Yakushi sarebbe scattato ancora una volta approfittando della distrazione, cercando un calcio a spazzata in basso, abbastanza lento per essere schivato anche dal suo inesperto avversario. Il punto focale era che voleva divertirsi, certo, ma mirava anche a insegnare. Con quell'equilibrio precario appena raggiunto, Gouken sarebbe riuscito a difendersi decentemente e al contempo a restare al sicuro sopra il pelo dell'acqua?

    Febh avrebbe continuato con altri sette o otto attacchi, sempre portati con le gambe e sempre abbastanza lenti da consentire una difesa, se fossero stati in condizioni normali. Se per caso Gouken avesse perso stabilità, cadendo in acqua, subito il Jonin avrebbe sferrato un potente calcio a martello là dove si trovava, usando il chakra per espanderel'onda d'urto e sollevare una notevole massa di liquido, per sballottare un poco il poveraccio immerso e rendergli più difficile la risalita. Solo dopo che Gouken avesse schivato in maniera efficace cinque attacchi di fila l'addestramento sarebbe stato da considerarsi concluso.

    [La Missione - La lenta ascesa e l'imprevisto]

    Perfetto, ora saliamo, tanto non c'è nessuno in vista. Sussurrò la Kunoichi, infilandosi sinuosamente nel condotto e cominciando, anche grazie al chakra adesivo, la sua ascesa. Gouken le era subito dietro, senza particolari problemi, almeno fino a che un rumore metallico gelò entrambi Cosa è stato? La donna voltò la testa, allungando il collo in una immagine certo disturbante per chiunque non fosse avvezzo alla sua Kinjutsu. Sembrava provenire da dietro, ma non ho notato trappole nè altro, tu?

    Il suono si ripetè, echeggiando nello stretto condotto, e immediatamente dopo fu seguito da un altro suono. Non capisco. Sono sicura che non sia una trappola...possibile che qualcuno o qualcosa ci stia seguendo? Contorcendovi, avreste potuto infine sentire un sibilo, e vedere chi era a fare quel suono. Un serpente, uno strano serpente nero, di grandi dimensioni si stava avvicinando pian piano, e ogni tanto una sua spira urtava col metallo del condotto, causando il suono che vi aveva allarmato. Qualcosa non quadra...quel serpente..è strano.

    In effetti la creatura aveva una piastra metallica sul capo, e al posto di un occhio stava una sorta di obiettivo, come in una telecamera. Sibilò ancora, poi spalancando le fauci di colpo, gettò in avanti una salva di sottili aghi [Potenza 10 - Energia Rossa+3 tacche] Schivarli o pararli sarebbe stato complesso visto lo scarso spazio vitale, ma poichè le armi erano avvelenate, difendersi era una necessità!

    Veleno! Sbottò Yayoi, dopo aver intercettato e bloccato due dei tre aghi con la sua lingua, ma gli altri tre comunque miravano al genin, e doveva difendersi in qualche modo! La creatura stava a circa due metri da Gouken, alle sue spalle. Troppo perchè Yayoi la raggiungesse, e se si fossero messi a contorcersi per cambiarsi di posizione, avrebbero solo offerto un comodo bersaglio al nemico. E' pericoloso scambiarci...riesci a raggiungerlo tu? Avvicinandosi Gouken avrebbe fatto indietreggiare e attaccare la creatura, senza comunque raggiungerla e anzi rischiando di suo.. Ma se solo fosse riuscito ad eseguire un unico, fulmineo attacco allungando le articolazioni, forse ce l'avrebbe fatta.

    Certo...significava andare ben oltre le sue capacità...praticamente doveva raddoppiarle. Ma come riuscirci in quel poco tempo, sotto la minaccia del nemico? Doveva inventarsi un modo per migliorare sè stesso, e in fretta.
     
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    Poteva bastare.
    Con movenza rapida mi liberai dei 5 massi che trasportavo, lasciandoli piovere verso il basso: nella caduta sradicarono con il loro impeto diversi rami fino ad impattare al suolo, con un sordo e forte boato.

    Tira il fiato qualche minuto, poi ci spostiamo al fiume che abbiamo passato mentre venivamo qua.

    Va bene

    Esordii ancora ansimando per lo sforzo, con tono stranamente caldo, inquadrando la sua figura, dal basso verso l'alto del tronco, nei miei occhi ambrati.
    Riportai le braccia al petto, incrociandole.
    Chiusi gli occhi e iniziai a meditare, respirando sempre più regolarmente.
    Nel frattempo rimasi concentrato a percepire cosa mi accadeva attorno con gli altri sensi.
    Non avevo paura della missione, non mi sentivo ne elettrizzato ne ansioso di portarla a termine, non sentivo nulla, se non quella pericolosa ambizione che mi spingeva a voler diventare sempre più forte e pericoloso.

    Dopo una ventina di minuti di marcia arrivammo al fiume.
    Guardai Febh strizzando gli occhi e abozzando il mio solito sorriso, cercando di leggergli nella mente quale fosse stato il prossimo esercizio e quasi sfidandolo che sarei stato in grado di superarlo in meno di quanto si aspettava.

    Camminare sull'acqua è una delle basi dell'addestramento di un ninja. Saperlo fare significa aver conquistato ogni superficie possibile, quindi ti conviene impegnarti.

    Devi estendere la patina di chakra oltre i limiti della pianta del piede...come fosse una piattaforma su cui ti appoggi. E' un concetto un poco diverso dal camminare sui muri, devi modulare il chakra per mantenere la distanza, non per attaccarti o venire respinto.


    Mi privai dei vestiti lasciandoli piegati ai piedi di un albero, rimanendo solo con i calzoni arrotolati fino al ginocchio.
    Era giunto il momento di vedere cosa ero in grado di fare.
    Entrai in acqua, dove non era molto profonda, mi arrivava appena alle ginocchia.
    Dovevo andare per gradi per riuscire a controllare alla perfezione il chakra, quindi iniziai a manipolarla nella pianta destra del piede, che sollevai in aria come se volessi salire un gradino abbastanza alto. Il problema era che questo era fatto d'acqua.
    Quando provai ad appoggiarlo affondò, facendo un minimo di resistenza.
    Era già qualcosa ma ero ancora lontano dal risultato che mi perseguivo.
    Immaginai come dovevo sfruttare la manipolazione del chakra nelle piante per poter camminare sull'acqua.
    Dovevo creare una base d'appoggio abbastanza ampia di chakra per tenermi a galla, quindi con pazienza riprovai a salire in superficie, facendo un secondo passo, ancora come se volessi salire un gradino.
    Con dei mini movimenti tastavo la superficie d'acqua che scorreva pacatamente, modulando il chakra in modo che facesse sempre più resistenza, come fosse un piano solido.
    Dopo ennesimi mini tentativi, sentii che ero riuscito a manipolare il chakra per ottenere una sorta di supporto su cui fare forza, per issarmi sulla superficie.
    Con un passo secco mi levai sull'acqua, la gamba tremolava, ero piuttosto instabile, ma sembravo aver trovato il giusto equilibrio.
    Impiegai pochissimo a replicarlo sull'altro piede, appoggiando cosi entrambi e rimanendo in piedi sul fiumicciattolo, seppur tremolante.
    Ero soddisfatto per il risultato, guardavo l'acqua fluire lentamente, quando la voce di Febh mi interruppe.

    Ehi, pivello, sai cosa si dice, no? Si impara più in fretta quando si è sotto pressione, almeno per alcuni.

    In un istante bruciò la distanza che ci separava, arrivandomi in zona Taijutsu.
    Cazzo. Rimasi impietrito, purtroppo ero appena riuscito a rimanere in equilibrio e la mia concentrazione era tutta rivolta alla manipolazione del chakra ai miei piedi.
    Precario e tremolante com'ero, mi colse alla sprovvista, ero rimasto immobile e il calcio mi centrò in pieno addome.
    Striscia per qualche passo all'indietro sull'acqua, come se fosse solida, mantenendo la coordinazione con il chakra, ma poi la persi, inevitabilmente, affondando dove il fiume era più profondo.

    Sei un vero bastardo, Febh!

    Aggiunsi mentre con nonchalance bloccavo con il braccio, agile come una vipera, la sfera d'acqua che mi aveva calciato contro.
    Con un balzo mi riportai sull'acqua, questa volta apparivo più stabile.
    Schivai la spazzata con un piccolo balzo all'indietro, atterrando in maniera piuttosto precisa sulla superficie liquida, ma quando incalzò nuovamente con un'altra serie di attacchi, tutti diretti sotto al bacino, riuscii grazie alla mia agilità innata ad eluderne soltanto altri due, dopodiche, al terzo colpo, che evitai per un soffio, la foga dello scontro mi fece perdere concentrazione ed equilibrio e affondai.
    Non ebbi tempo di fare nulla, che sotto l'acqua - ormai eravamo al centro del fiume dove vi era la massima profondità - un calcio a martello si abbattè sulla mia figura che fece a malapena in tempo a bloccarlo incrociando con entrambe le mani mentre mi spingeva ancora più in profondità.
    Maledetto. Toccai il fondo e mi spinsi, con un salto, in superficie dove atterrai sull'acqua con il controllo del chakra.
    Cercai in quel casino di trovare un secondo di pace, per sentire il chakra sulle piante, tastarne la consistenza e la forma e goderne per un attimo di quella solidità che avevo trovato e non dovevo perdere, nemmeno sotto attacco.
    Concentrazione.
    Febh mi caricò nuovamente. Ero pronto. Il primo calcio, una spazzata ad entrambe le gambe, la evitai con un piccolo balzo, appena sufficiente per far sfrecciare la sua tibia nel vuoto radente la superficie d'acqua.
    Atterrai con solidità e gia un secondo calcio frontale minacciava il mio busto. Con un repentino spostamento di lato lo evitai per un soffio, camminando sull'acqua con un rapido passo incrociato.
    Venne la volta di un circolare al capo che evitai abbassandomi, l'acqua sotto alle mie piante si flettè, ma fortunatamente la patina di chakra era resistente abbastanza da farmi rimanere a galla.
    Infine due low kick, destro e poi sinistro entrambi schivati muovendomi sulla superficie acquatica nelle rispettive direzioni.
    Finalmente si fermò, potevo considerarmi soddisfatto.

    [...]

    Strisciavamo all'interno del condotto quando un rumore metallico mi mise in allarme.
    Era come se qualcosa o qualcuno ci stesse seguendo nella conduttura d'acciaio e che, muovendosi, la urtasse.
    Si stava avvicinando, era palese ad entrambi.
    Mossi lo sguardo verso il retro del condotto, in direzione da dove provenivamo e dopo appena qualche secondo apparve una sorta di serpente meccanico.
    Merda! Aprì di scatto la bocca, sparando 3 rapidi spiedi nella mia direzione.
    Messo com'ero non avevo possibilità di compiere chissà quali manovre evasive, nonostante la mia enorme mobilità così optai per bloccare gli aghi.
    Dalla mia bocca sparai fuori la lingua che stringeva un kunai. L'arma compì una sorta di parabola andando a intercettare tutte e tre gli aghi, potenziando la reazione con il chakra (1/2 basso in riflessi).
    Lentamente poi ritirai la lingua che come un serpente volteggiò con grande agilità all'interno dell'angusto spazio per ritornare tra i miei denti, riponendo l'arma in fondo all'esofago.
    Afferrai la wakizashi, dovevo colpire quel serpente allungando il braccio oltre ogni limite.
    Ero così flessibile e disarticolato, perchè il mio corpo era composto da una moltitudine di serpenti che avevano sostituito ogni mia parte interna, fatta eccezione per il cervello.
    Non ero altro che un guscio ripieno di rettili e per raggiungere il mostro meccanico avrei dovuto manipolarli in modo da riuscire ad allungare il braccio di circa due metri, un metro in più di quanto normalmente ero capace a fare.
    Cosi con un gesto improvviso scagliai il braccio come una lancia, la cui punta era la wakizashi, contro l'abominio meccanico, fino a quel momento non ci avevo mai provato, ma manipolai le serpi in modo da condurle in grossa quantità nel braccio. Le serpi avrebbero provato ad intrecciarsi tra di loro creando una sorta di fascio di materia organica, formata dall'intreccio dei loro corpi sempre più voluminoso, in modo da allungare l'estensione dell'arto.
    La wakizashi sarebbe riuscita a neutralizzare il nemico ?
    Se fossi riuscito ad allungarlo di 2 metri avrei imparato a controllare meglio il mio corpo demoniaco, acquisitendo la capacità di manipolare le serpi in modo da sferrare un attacco sino a quella gittata.



    Edited by Juuza - 16/7/2011, 17:59
     
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    Ma bravo...bravo, sei riuscito ad arrivare fin qui. Ma adesso andiamo per vie un poco più complesse, sei daccordo? Febh calò con forza il piede sull'acqua, sollevando un vero e proprio muro d'acqua che avanzò verso Gouken ad altissima velocità.

    E a quel muro ne sarebbe seguito un secondo, ed un terzo, e così a oltranza. Non facevano male, ma erano come degli schiaffi di dimensioni colossali che lo avrebbero fatto arretrare, travolgendolo e inzuppandolo. Le onde sarebbero continuate, sempre più frequenti e implacabili, fino ad affogarlo, o arrivarci comunque moto vicino

    Febh non avrebbe dato alcuna spiegazione stavolta..stava al suo "allievo forzato" cercare di cavarsela...e non aveva molte possibilità...attraversare indenne la colonna d'acqua in arrivo, o scavalcarla. Non poteva aggirarla nè superarla con un singolo salto..e sott'acqua la corrente era troppo forte per riuscire a farcela senza essere scombussolato. Io non intendo fermarmi, eh!

    CITAZIONE
    Ci sono due possibilità per te, scegli quale è la migliore, e spiegami il metodo che intendi usare

    [...]

    La spada si conficcò nella gola della creatura mentre questa apriva la bocca, gettando altri aghi. Venne fermata, ma una delle armi arrivò a ferire Yayoi, poco oltre. Ahi.. Fu rapida a sfilare l'ago, ma fissò per qualche istante la punta intinta di sangue. Mmmh.. spero sia solo una supposizione.. mormorò appena. Forza, andiamo avanti.

    L'arrampicata proseguì per qualche tempo, fino a che non trovarono una nuova grata chiusa. Dovrebbe esserci un sistema di apertura da qualche parte. Disse Yayoi, allungando la mano oltre le sbarre. Eccolo! Le dita fecero scattare una piccola leva, che causò la lenta apertura dell'ostacolo. Passò oltre, seguita da Gouken, ascendendo per altri due o tre metri...quando ecco che con un forte rumore la grata alle loro spalle si abbassò..e subito a seguire una nuova chiusura, più vicina a loro..e poi una terza.

    Presto, muoviamoci a salire..deve essere una trappola!!! Troppe trappole per una infiltrazione che, sulla carta, doveva essere semplice. Man mano che avanzavano nuove grate calavano alle loro spalle, fino a che il condotto non ridivenne orizzontale..ma non sembraano volersi fermare..e alla fine quel meccanismo fu più rapido di loro, con una grata che calò a separarli, mentre Yayoi schizzava oltre, usando tutte le sue forze per bloccare la caduta della barriera successiva. Maledizione!!

    Aveva lasciato una gamba nella porzione di condotto dove si trovava l'altro shinobi..subendo certamente dei danni ma ottenendo in cambio di poterla usare come leva per aprire il passaggio. Ascolta Gouken.. è MOLTO importante che tu mi ascolti! Adesso farò forza per aprire la grata davanti a te..si solleverà giusto per un istante..troppo poco perchè tu possa passarci normalmente, anche usando le tue capacità. .l'unico modo che hai per tirartene fuori è cambiare pelle, per così dire..

    Il principio è lo stesso che usi per spostare la tua energia vitale tramite i serpenti che fanno parte del tuo corpo..solo che devi riuscire a concentrarla tutta nella gola, e quindi espellerla..è una sensazione pericolosa, perchè devi rinunciare al tuo vecchio corpo per uno nuovo..a volte lo shock è tale che si rimane storditi..o addirittura si muore per lo spavento.

    Dovrai essere forte...è il solo modo che hai per andare avanti..emettere la tua energia formando un nuovo corpo che passi attraverso la grata nell'istante in cui si chiude...lo spazio è troppo piccolo per far passare tutto il corpo e non sei abbastanza forte da sopportare la caduta..solo un nuovo corpo potrebbe farcela!


    Una scelta difficile..Gouken avrebbe avuto una sola possibilità di passare oltre...

    CITAZIONE
    Nella seconda parte dl post, devi cercare di imparare la tecnica Rinascita Strisciante, unico modo che hai di andare avanti. Cerca di essere un pòpiù approfondito nelle descrizioni di ciò che fai, il post precedente era un pò scarno nella parte della Ts :zxc:

    L'altra parte andava bene!

     
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    A petto nudo, con i pantaloni marci d'acqua mi godevo i caldi raggi del sole, da buona vipera, mentre a braccia conserte stanziavo ormai saldamente sullo scorrere del torrente.

    “ Febh...non sottovalutarmi ”

    Risposi atono fissandolo con le mie inquietanti pupille da serpe.
    Il sensei con un rapido gesto degli arti inferiori, generò una sorta di parete d'acqua che mi colpì in pieno.
    La mia figura immobile, con gli occhi chiusi per istinto, si fece attraversare dal costrutto d'acqua, senza arretrare di un millimetro, dando prova della solidità del controllo del chakra che aveva raggiunto.
    Non appena percepii tramite il tatto che il fluido mi aveva superato, dopo il sonoro SPLASH genrato dall'impatto, aprii gli occhi di scatto, inquadrando il sensei in procinto di ripetere lo stesso movimento per generare un nuovo costrutto.
    A quel punto feci un salto mortale all'indietro rapidissimo, allontanandomi di diversi metri e come toccai l'acqua, feci un secondo rapidissimo balzo all'indietro e poi un terzo, allungando le distanze.
    Nel frattempo Febh con ritmo sempre più sfrenato, aveva generato anche un terzo muro d'acqua e poi un quarto, senza dare accenno di volersi fermare.
    Partii velocissimo, dopo aver guadagnato una decina di metri, scattai sulla superficie d'acqua prendendo velocità, correndo come se volessi passare attraverso al muro che a sua volta mi stava caricando.
    Quando mancarono appena 2 metri allo schianto, spiccai un balzo verso il costrutto, allungando nell'aria una passo con intrisa, sotto la pianta, una patina adesiva di chakra, oltre che modulata per reggermi sul liquido.
    Eseguii due passi lampo sulla superficie verticale, appena accennati e rapidssimi per non far troppa forza sull'instabile struttura e in una frazione di secondo mi trovai sulla cima del muro.
    Da li con altrettanti rapidi passi/balzi mi spostai dalla cima del costrutto a quella del successivo e così via fino a quando, muovendomi piu rapidamente di quanto i muri d'acqua avanzassero, arrivai propro sull'ultimo muro creato dal sensei.
    La mia ombra dall'alto coprì la sua figura per un istante per poi svanire quando il mio corpo con l'ennesimo balzo, questa volta carpiato e mortale, si portò dietro le sue spalle, atterrando perfettamente sul torrente, incrociando nuovamente le braccia.

    Un sorrisetto compiaciuto si dipinse sulle labbra.

    [...]

    Trafissi il serpente, sentii la lama come fosse la mia mano penetrare nel suo corpo meccanico distruggendo circuiti ed ingranaggi.
    Il costrutto meccanico si spense e tirai un sospiro di solievo - lo avevo distrutto.
    Cosa ancor più importante ero riuscito a superare i miei limiti allungando il braccio di circa 3 metri.
    L'arto con movenze eleganti si ritirò volteggiando nel condotto, fino a tornare a grandezza naturale.

    "Sistemato!"
    Mi rivolsi alla Kunoichi, mostrandole la lama che ancora impugnavo.
    "ho paura che ci hanno scoperti e questo condotto è l'ideale per farci fare la fine del topo!" Sorrisi riducendo gli occhi ad una fessura "e noi siamo serpenti! muoviamoci!"
    Avanzammo nel condotto con agilità attraverso la flessibilità innata della progenie fino a quando incontrammo il primo ostacolo: una grata.
    La puttanella sembrava sapere quello che faceva e in pochi secondi riuscì a trovare il meccanismo che la sbloccava per farci proseguire.
    Tutto era troppo tranquillo per essere vero, quel serpente meccanico ci aveva scoperti ed ora era stato distrutto. Sicuramente chi lo aveva mandato in esplorazione lo avrebbe notato.
    Passammo la grata continuando a strisciare nel cunicolo, ad un certo punto percepimmo chiaramente il rumore di una grata, forte e metallico che andava a serrarsi rimbombando in tutto il condotto.
    "Merda!" Esclamai iniziando a muovermi più rapidamente mentre il suono di una seconda e di una terza grata echeggiava nel tunnel fino a raggiungerci.
    La situazione era critica, eravamo in trappola.
    Alla fine la trappola ebbe ragione di noi, rimasi sbarrato in una sezione di condotto, con Yayoi che con una prodezza era riuscita a bloccare la grata davanti lei.
    Sorrisi amaramente, se quella che aveva bloccato non era l'ultima grata eravamo in trappola.
    Ora però il problema era che avrei dovusto passare da uno spiraglio troppo piccolo per le mie dimensioni, nonostante la mia flessibilità e agilità innata.
    Fortunatamente il mio corpo demoniaco era immune alle compressioni e alle fratture, quindi cercai di infilare le braccia nell'angusto spazio tra la grata e il condotto, mantenuto aperto solo dalla gamba della kunoichi.
    Facendo un po' di forza feci passare le braccia, poi ci schiacciai contro anche il viso, come se volessi respirare l'aria dell'altra sezione di tunnel.
    Iniziai a manipolare le serpi all'interno del mio corpo, richiamandole tutte all'ordine.
    Se non volevano morire e se volevano continuare a vivere in simbiosi con me, dovevano prestarmi attenzione.
    Fortunatamente il loro istinto di sopravvivenza era ben sviluppato e conscie del pericolo, con il loro istinto animale, le sentii rispondere positivamente al mio richiamo.
    Tutte quante si mossero iniziando ad agitarsi.
    "Non preoccupatevi" pensai comunicando quasi telepaticamente con loro. "Ora dobbiamo lasciare questo involucro e passare dall'altra parte".
    "legatevi una con l'altra, compattatevi e aggrovigliatevi come un tutt'uno, abbiamo solo una chance e se dovessimo fallire sarebbe la fine per tutti".
    Le mie interiora erano in rivolta, le sentivo muoversi e contorcersi e cercai di indirizzarle tutte sotto l'esofago per facilitare l'azione di fagocitazione.
    Presi un profondo respiro, sentii il nugolo di serpenti riempirmi la gola e il petto e nel contempo sentii che tutte le parti periferiche del corpo, come gli arti, si erano svuotate della loro linfa vitale e quasi non riuscivo più a muoverli.
    "Yayoi dammi il segnale, sono pronto" sentenziai faticando a parlare.
    Quando la Kunoichi avrebbe cercato di aprire la grata, anche solo di pochissimo, anche solo per un istante, con tutta la forza che avevo, anche quella di volontà e tramite il chakra avrei sapalancato la bocca disarticolando la mascella espellendo in un azione liberatoria, tutto il groviglio di serpi che nel frattempo modellato con il chakra e legato alla mia materia grigia e al sistema circolatorio del chakra sarebbe stato impachettato in un nuovo involucro dalle mie fattezze.
    Al segnale il costrutto venne rigettato al di la della grata, un istante dopo, la stessa, si serrò completamente tra un forte e meccanico rumore metallico.
    Il vecchio involucro calò di volume privo di vita e un istante dopo iniziò ad incenerirsi prendendo fuoco per la frizione del chakra impastato per l'espulsione.
    Mi trovai, nella sezione di tunnel con la kunoichi ansimante, con le pupille dilatate e anche se non avevo un cuore, ne un sistema circolatorio del sangue, sentivo le mie serpi pulsare all'interno come se avessero eseguito un enorme sforzo e fossero ancora sottopressione.
    Iniziai a compiere dei micromovimenti per riprendere il controllo delle mie facoltà. Le reazioni fuorno ottime e inaspettate in pochi secondi percepii le serpi al mio interno essere disposte alla perfezione per garantirmi la solita scioltezza di movimento.

    "La tua gamba ?"

    Aggiunsi visibilmente più tranquilizzato e freddo.

    Edited by Juuza - 27/1/2012, 14:25
     
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    [Splash e Crack?]

    Il ragazzo fu rapido ad apprendere e sfruttare le conoscenze appena ottenute. Riuscì a non farsi travolgere dall'onda, ma alle successive scattò in avanti, sfruttando le pareti d'acqua come fossero solide per saltare più in alto ed avvicinarsi pian piano al suo obbiettivo. Alla fine riuscì a superare Febh con un balzo, portandosi al sicuro.

    Non male, impari in fretta. Disse, puntando un dito nella sua direzione. Ma vediamo quanto in fretta sai adattarti. Non visto, il chakra adesivo di Febh si era esteso ben oltre la pelle, afferrando a distanza il suo serpentoso compaesano. Si trattava di un'abilità sviluppabile solo ad alti livelli, e ben pochi la avevano vista all'opera, quindi presumibilmente avrebbe sorpreso l'altro senza che potesse far nulla.

    E reggendolo a quel modo avrebbe saltato, fin quasi a dieci metri d'altezza, sfruttando la spinta del chakra adesivo. Il fondale è basso..buona fortuna!! Febh non sapeva che Gouken era pressochè immune ai danni da contusione, ma comunque la sua condotta non era certo la più gradevole nei confronti di un allievo: avrebbe infatti lanciato a tutta forza il poveraccio verso il basso, in una zona senza alberi nè altre strutture a cui aggrapparsi per rallentare la caduta.

    Se non fosse riuscito a schermarsi in qualche modo e ovattare l'impatto con l'acqua, il genin si sarebbe schiantato sulle rocce..anche se di fatto questo, nel suo caso specifico, non costituiva un vero pericolo. Ma forse era bene che Febh non lo scoprisse questo..o avrebbe continuato per puro divertimento!

    CITAZIONE
    Penultima prova del Chakra. Come fai a sfruttare il chakra per fermarti prima di schiantarti sulle pietre?

    [Finalmente all'interno]

    Ce l'hai fatta! Bene! Yayoi sembrava entusiasta del successo di Gouken, che era riuscito nella prima traslazione di corpo della sua vita, e assieme svicolarono oltre, proprio al di sopra di una grata che dava all'interno. La gamba è a posto, al più ho perso qualche serpente...ora dobbiamo entrare.

    Fece scivolare le dita in mezzo al metallo, stritolando poi le maglie della grata. Nessuno di sotto, e ad occhio si affacciavano su un corridoio. Scendiamo di sotto..non penso che si stessero aspettano..il serpente era metallico e la trappola troppo generica..penso fossero semplici sistemi di difesa messi in atto per difendersi da una mia eventuale incursione.

    Scesero di sotto. Non sembrava esserci nessuno. Ecco le microcariche e una mappa della struttura. Era identica a quella utilizzata nel briefing. I due si sarebbero dovuti separare, e mentre la donna scendeva a sistemare le cariche velenose in basso, lui sarebbe dovuto salire. Poichè la maggior parte dei nemici era stata attirata da Febh ai piani inferiori, Gouken avrebbe dovuto avere campo libero, o comunque pochi rischi.

    Si sarebbero dovuti reincontrare all'esterno, nel campo base, entro trentacinque minuti. Poichè il condotto di ingresso non era più fruibile, dovevano inventarsi un nuovo modo per uscire, ma non ci sarebbero stati troppi problemi..alla peggio avrebbero usato uno dei buchi nel muro che stava creando lo Yakushi con le sue creature e i suoi Ninjutsu. Vedi di non morire!

    E si separarono.

    per Gouken non ci furono grossissimi problemi. La mappa era accurata e i nemici erano impegnati altrove..giusto una o due sentinelle in mezzo, ma erano mezze cartucce che avrebbe potuto aggirare o far fuori senza il minimo problema.

    E tuttavia, quando meno se lo aspettava, dopo aver piazzato l'ultima carica, un bagliore metallico cercò di trafiggerlo alle spalle. Riuscì a evitare il colpo per un soffio, ma non aveva possibilità da scappare rapidamente..era con le spalle al muro, contro un nemico alto quasi due metri, con due braccia enormi e un grossa armatura a proteggerlo. La lancia che impugnava poi, grande e affilata, di certo non trasmetteva una bella impressione.

    Ma guarda..un bel serpentello otese.. Sogghignò il bestione, partendo alla carica con la lancia in resta. Sembrava un attacco semplice da schivare, ma all'ultimo l'acciaio che la componeva si sarebbe come liquefatto, avvolgendosi intorno all'Otese come i tentacoli di una piovra e cercando di stritolarlo!!

    La forza era tale che anche sfruttando la forza dei suoi serpenti e la massima lunghezza possibile sarebbe stato schiacciato e strappato..perchè anche se la contusione non era per lui un rischio, esisteva sempre la possibilità che quell'acciaio ritornasse tagliente, devastandolo! Doveva quindi liberarsi il prima possibile..e magari cercare di abbattere il suo avversario nel mentre...l'ideale sarebbe stato strappare quel vincolo metallico e poi aggredire l'uomo in armatura!

    Il nemico aveva un'armatura quasi completa, e sconfiggerlo sarebbe stato difficile..ma proprio a protezione del coll aveva solo uno strato di spesso cuoio..probabilmente i denti di Gouken sarebbero riusciti a perforarlo..ma non erano abbastanza lunghi da porre fine alla sua vita nello stesso colpo..

    Se solo Gouken avesse potuto attingere a un potere maggiore...


    CITAZIONE
    Hai allungato gli arti, sostituito te stesso, ora devi rafforzare la tua stretta e i tuoi denti! Se il tuo interno è composto da serpenti, come pensi di fare per usarli a tuo vantaggio?

     
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    Febh mi trascinò in aria con uno dei suoi trucchetti. L'ennesimo.
    "Che razza di stronzo" pensai, la mano si mosse verso il porta kunai, in quel momento avrei avuto piacere di conficcargliene uno nelle carni, giusto per fargli patire un po' di dolore mentre agonizzante lo avrei fissato divertito, ma avevo lasciato l'equipaggiamente sulla sponda del fiume e poi l'Otese sembra essere fuori dalle mie possibilità quindi da buona serpe avrei atteso con pazienza per fargliela pagare.
    A circa dieci metri d'altezza guardai in basso: l'acqua che scorreva pacata nel letto del torrente era ovviamente troppo bassa per attutire la caduta.
    Il mio corpo ne avrebbe risentito, se fosse stato normale, ma grazie ai miei poteri proibiti non era realmente un problema.
    Tuttavia dovevo ammettere che, nonostante i suoi modi stravaganti, l'amministratore di Otogakure mi aveva insegnato molto, o meglio avevo imparato molto pur di non cadere nelle sue fastidiose e continue provocazioni.
    Pensai che, anche in questo caso, dovevo appagare il suo insano metodo di insegnamento, facendo proprio ciò che si aspettava: atterrare saldamente sull'acqua.
    Era palese ciò che dovevo fare, se i miei studi generali dovevano servirmi a qualcosa avrei dovuto applicare una sorta di principio di Archimede: "un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato", o qualcosa di simile.
    Quindi avrei dovuto ampliare la patina di chakra creando una sorta di grossissima zolla sotto entrambi i piedi in modo tale che, impattando sull'acqua avrei spostato una massa di fluido tanto ampia da farmi ottenere la spinta verso l'alto che mi avrebbe permesso di rimanere a galla.
    Non avevo molto tempo. Stavo precipitando.
    Utilizzai più l'istinto di sopravvivenza che altro. Immaginai come doveva essere la patina di chakra, quanto grossa dovesse essere per sorreggermi sull'acqua e che forma dovesse avere per supportarmi e non feci altro che impastare il chakra per crearla sotto ai miei piedi nudi.
    L'impatto con l'acqua fu violentissimo: ammortizzai la caduta piegando leggermente le gambe, sebbene non avessi ossa e quindi non rischiavo fratture, sentii l'impatto vibrare in tutto il mio corpo. L'acqua venne schiacciata uniformemente verso il basso in un raggio circolare di qualche metro attorno alla mia posizione, come se a cadere dall'alto fosse stato una sorta di piano piatto e circolare solido.
    L'acqua si schiacciò sotto la superficie di chakra, schizzando verso il perimetro del piano e nel contempo, una frazione di secondo dopo, mi diede la spinta verso l'alto che cercavo facendomi rimanere in piedi anche grazie alla mia innaturale agilità serpentina.

    [...]

    Afferrai le cariche esplosive e la mappa facendo un cenno d'intesa alla kunoichi.
    "non morire" pensai alle sue ultime parole, come se fosse facile uccidermi.
    Mi muovevo come un fantasma tra i corridoi dell'edificio seguendo la mappa. Come mi era stato preventivato non trovai una grossa sorveglianza, a parte due guardie che caddero, al mio passaggio, prive di sensi, colpite a mani nude al collo e alla tempia.
    Posizionai con perizia tutti le cariche nei punti contrassegnati ed ero in procinto di sistemare anche l'ultima quando, percepii la punta di una lama acuminata saettarmi contro da dietro la schiema.
    "merda!" la carica era piazzata e come mi voltai mi ritrovai intrappolato: la lancia si era trasformata in una sorta di frusta metallica a più code che era riuscita ad avvolgermi completamente per stritolarmi inchiodandomi alla parete.
    Ironia della sorte, venivo stritolato, proprio io che avevo ereditato il potere dei rettili constrictor.
    Fissai il bestione sorridendo alla sua battuta sul "serpentello".
    Purtroppo per lui aveva trovato una bestia grama, traboccante di ambizione e di un potere proibito persino ai ninja più affamati di Oto.
    Le mani si mossero rapidamente nell'aria, le braccia si stavano allungando anche se erano legate al busto dai tentacoli metallici, si allungavano verso terra e da li sarebbe risalite per attorcigliarsi a loro volta sull'arma per distruggerla sotto la loro micidiale pressione.
    Le serpi sarebbero affluite con sempre maggior rigore nelle braccia potenziandole e rendendo la stretta sempre più potente, probabilmente avrebbero potuto spezzare le osse di un comune essere umano come se fossero ramoscelli secchi e lo stesso avrebbero dovuto fare con il bestione.
    Continuando a fissarlo, con un sorriso maligno sul volto accennai:
    "sai quale è il problema dei serpentelli Otesi ?" il collo si sarebbe allungato all'improvviso, i serpenti sarebbero fluiti dall'interno verso il cranio andando a potenziare la muscolatura mascellare e dei denti da serpente fuoriusciti a scatto sostituirono quelli umani.
    L'avrei morso con potenza al collo, perforando il sottile strato di cuoio, disarticolando la mascella in modo che potessi avvolgerlo agevolmente per esercitare la massima forza.
    Con la bocca grondante di sangue, carne e cuoio farfugliai "...è che mordono!"
    A quel punto concentrai al massimo tutto il mio potere, la muscolatura del collo e delle braccia andarono a gonfiarsi all'improvviso sprigionando una forza tale da piegare i tentacoli modellandoli come fossero gomma per scrollarmeli di dosso e il morso, con la mascella che era divenuta tanto grossa e possente da poter quasi divorarlo in un sol boccone, penetrò in profondità attraverso il cuoio prima, le carni e l'esofago poi per arrivergli fino alle interiora, di li serrai la bocca di scatto, come fosse una morsa e con un gesto secco del collo e del busto gli staccai via carne, vasi sanguigni, trachea uccidendolo.
    Scrollato di dosso ciò che ne rimaneva dell'arma, strisciai una mano sulla bocca per ripulirmi un minimo.
    Controllai la carica e mi mossi per cercare un varco per l'uscita, mi restava ancora qualche minuto per non fare tardi all'appuntamento.
     
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    [La conclusione dell'addestramento]

    Gouken aveva gestito bene la situazione di emergenza, sollevando una grossa onda d'acqua, ma senza precipitare in profondità. Quando Febh atterrò a sua volta (senza generare nemmeno un'increspatura, è da notare) la sua faccia aveva un sorrisetto indecifrabile. Stava per mettere in atto una nuova tortura travestita da addestramento, o avrebbe considerato sufficiente la prova?

    Può andare. Devi ancora lavorarci parecchio, ma può andare per sopravvivere alla missione. Annuì. Rivestiti e torniamo al campo, devi riposare un poco prima di cominciare. Avrebbero camminato fino a tornare nell'intrico di alberi, in una zona in cui erano particolarmente fitti. Erano quasi arrivati, quando ecco che l'amministratore si fermò, come se avesse appena rammentato qualcosa. Ah, giusto, che scemo! Si diede una piccola pacca sulla testa, voltandosi poi con un sorriso per nulla rassicurante.

    Non ti ho ancora spiegato la parte più essenziale.

    Sostenne il sorriso, poi con un calcio fece volare Gouken contro il tronco di un albero poco distante. Devi evitare tre miei attacchi di fila, pivello. E non sarà facile! Febh avrebbe incalzato il Genin senza dargli il tempo di respirare. Saltando per portarsi sempre a distanza di corpo a corpo, cercando attachi disarmati, quello si, ma ognuno pesante come un martello, che avrebbero scaraventato lontano la vittima. Gouken avrebbe dovuto fare del suo meglio per portarsi in salvo, saltando da un ramo all'altro..da un tronco all'altro..ricorrendo alle sue doti, magari, ma Febh era semplicemente troppo rapido per lui...come fare a accelerare quegli spostamenti così repentini da una parete di legno all'altra?

    Non c'era qualcosa che sia Febh che Yayoi avevano detto poche ore prima, quando gli era stato proposto quell'addestramento rapido?

    CITAZIONE
    Indovina cosa devi imparare a fare :guru:

    [Fuga dalla base nemica]

    Mentre i denti tranciavano il collo della vittima, l'afflusso di chakra a quella strana arma, già vinta dalla forza del Serpente si interruppe, e quella si ricompose nella forma di una semplice lancia. Le cariche erano state posizionate, il suo compito era concluso...ora doveva solo levarsi da lì prima che il veleno inondasse la base, uccidendolo. Dei trentacinque minuti mancanti all'appuntamento con Yayoi ne restavano forse una ventina: più che abbastanza per allontanarsi dalla struttura, se non ci fossero stati inconvenienti.

    Putroppo gli inconvenienti c'erano..ed erano parecchi. Almeno venti ninja ancora restavano nella struttura, e non esistevano vie di uscita a parte le principale, dove erano appostati invece gli shinobi che stavano battagliando Febh Yakushi all'esterno. Boati e scossoni danneggiavano l'edificio, a volte assordanti, ma non lo avrebbero fatto crollare: l'amministratore doveva solo far un gran casino, ma da solo non avrebbe potuto sconfiggere tutti quei nemici. Nel giro di pochi minuti, forse cinque, si sarebbe ritirato (secondo il piano) e tutti i nemici sarebbero rientrati nella struttura, aumentando enormemente le possibilità di essere scoperto.

    Un vantaggio però c'era: l'attacco dello Yakushi aveva danneggiato la facciata della base, creando passaggi là dove prima non ce ne erano..ma tutti si affacciavano sulla scena della battaglia..e se Gouken fosse stato visto, probabilmente il nemico avrebbe mangiato la foglia, e forse avrebbero fatto in tempo a disattivare le cariche velenose. Forse lasciare il cadavere in bella vista nel corridoio non era stata una buona idea, a ripensarci, ma ormai il genin si era allontanato, e avrebbe dovuto arrangiarsi, sperando che i Cacciatori di Serpenti non scoprissero la trappola fino all'ultimo!

    CITAZIONE
    Ultimo post. Per completare l'addestramento della TS devi riuscire a salvarti, uscendo dal palazzo durante l'attacco. Hai libero acesso a tutte le capacità della Progenie II, tecniche incluse (anche se poi magari non le metterai in scheda) e descrivi una fuga in cui fai un uso oculato degli agguati e delle altre capacità. Libera pure la fantasia inserendo personaggi, scene e situazioni se vuoi. Vediamo se mi riuscirai a sorprendere u_u

     
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    Gouken si limitò ad eseguire gli ordini del sensei: con un rapidissimo balzo si materializzò sulla sponda del fiume, dove aveva lasciato gli abiti.
    I pantaloni erano ancora bagnati, ma si sarebbero asciugati nel viaggio di ritorno.
    Infilò la maglietta, poi le scarpe ninja, infine il cappotto dalle ampie maniche. Maniche che di solito celavano qualche strumento di morte: lame, vipere velenose, sigilli esplosi... giusto per citarne alcuni.

    jpg

    “Caro Sensei, mi dovrò sdebitare per quanto ho appreso...”

    Esclamò con tono palesamente falso, mentre gli si avvicinava.

    § ...magari non conficcandoti un kunai nella schiena §

    Pensò continuando la frase, assumendo un espressione più seria.

    Febh guidava il duo di shinobi del suono mentre rientravano al campo base dove li attendeva Yayoi (odio sto nome non riesco a scriverlo).
    Ad un certo punto arrestò il passo, voltandosi verso il genin.

    "Ah, giusto, che scemo! ... Non ti ho ancora spiegato la parte più essenziale."

    La vipera non fece tempo a realizzare di che cosa si potesse trattare che un fulmineo calcio laterale lo centrò in pieno petto facendolo volare "letteralmente" via fino a schiantarsi bruscamente con la schiena contro un grosso tronco di albero.
    Il volto del genin rimase impassibile, nonostante il dolore, mantenendo l'espressione fredda tipica di una vera serpe.

    § ti ucciderò. §


    Lo squadrò nei suoi occhi da serpe, come se volesse immortalare l'esatto momento in cui aveva decretato la sentenza di morte. Poi come se nulla fosse accaduto aggiunse viscidamente:

    " già sei davvero uno scemo... la parte essenziale è ESSENZIALE!
    ... ma per questa volta ti perdono"


    Sorriso da vipera. Occhi ridotti ad una fessura.
    Si "scrollò" via dal tronco, dove era quasi incastrato nella corteccia per l'impatto.
    Con un balzo istantaneo si portò su un grosso ramo, qualche metro più in alto, ma Febh era già lì assieme a lui e con un secondo colpo, questa volta un pugno, lo fece "volare" verso un secondo tronco.
    Ancora intorpidito per il colpo, mentre librava nell'aria come un peso morto, notò, come in una moviola, Febh seguirlo in volo spiccando l'ennesimo salto. Ciò che gli occhi della vipera focalizzarono, oltre alla sadica espressione del sensei che lo stava raggiungendo quasi ancora prima che si fosse ripreso dal pugno precedente, fu il ramo danneggiato o meglio ustionato dal chakra che l'amministratore di Oto aveva lasciato dietro di se.
    Un flashback illuminò la mente del genin: l'inizio della missione, il viaggio da Oto, Febh che si pavoneggiava su come era abile a schizzare da un ramo all'altro modulando il chakra.

    § maledetto bastardo §


    Gouken si ricompose. Stava ancora volando via, all'indietro, in posizione orizzontale.
    Febh era in aria subito dietro di lui e lo avrebbe raggiunto su un nuovo ramo in cui volente o nolente Gouken, o meglio il suo corpo, era stato indirizzato dal pugno.
    Il suo braccio destro si allungò innaturalmente andando ad afferrare uno dei tanti tronchi che si ramificavano attorno a loro.
    L'arto agile come una serpe afferrò il ramo sopra il suo capo, poi ritraendosi trascinò con se il corpo della vipera che si incollò grazie al chakra alla corteccia.
    Per Febh, a meno che non fosse stato in grado di usare il chakra anche per camminare nell'aria (lo sai fare febh ?), non sarebbe mai riuscito ad arrivare a quel ramo con un braccio e avrebbe proseguito il balzo fino al ramo che si era prefissato di raggiungere all'inizio del salto, perdendo inevitabilmente del tempo.
    La vipera gli aveva rubato un tempo ed ora ne avrebbe approfittato.
    Modulando il chakra sotto la pianta dei piedi e ricordando il suo primo addestramento con Hamano sul controllo del chakra, Gouken spiccò un rapidissimo balzo sfruttando l'effetto repulsivo, si ricordava bene come impastando troppo chakra si veniva sbalzati via.
    Intanto Febh aveva ripreso ad inseguirlo.
    Il primo balzo con il chakra non fu malvagio, il secondo fu ancora più rapido e per un soffio consentì alla vipera di liberarsi di Febh una frazione di secondo prima che gli fosse addosso, il terzo fu ancora meglio, ormai aveva trovato il giusto equilibrio tra effetto repulsione, spesa di chakra e modulazione dell'emissione.
    Febh non lo raggiunse di nuovo per un soffio ed anche se aveva eseguito già tre salti evitando il sensei Gouken ne fece anche un quarto per sicurezza, questa volta mentre era in aria, appena dopo il balzo, sfruttò nuovamente le sue braccia allungate per cambiare la traiettoria in volto ed agganciarsi ad un ramo più alto per mandare nuovamente fuori pista Febh.

    [Fine addestramento controllo Chakra II]



    Edited by Juuza - 9/2/2012, 19:20
     
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    Gouken si muoveva rapido per i corridoi dell'edificio.
    Dopo aver consultato la mappa, aveva localizzato la rampa di scale che portava al piano terra.
    Non ebbe problema a ripercorrere i corridoi a ritroso e se non aveva trovato nemici all'andata, non li trovò nemmeno al ritorno.
    Si muoveva sulla punta dei piedi, silenzioso come un assassino, tenendosi quasi aderente al muro del corridoio.
    Un arcata rettangolare priva di porta conduceva sul pianerottolo dal quale si accedeva alla rampa di scale che attorcigliandosi quadratamente su se stessa arrivava al pian terreno.
    Gouken arrivò tenendosi schiacciato al muro fino all'arcata.
    Allungò il collo facendolo salire verso l'alto, seguendo i battenti dell'uscita che dava sulle scale.
    Fece poi calare la sua testa dall'alto, quasi fosse un lampadario il minimo necessario per portare lo sguardo oltre l'arcata per controllare se il pianerottolo fosse sguarnito di guardie.
    In realtà vi era una guardia che teneva sotto controllo le scale.
    Lo shinobi del suono la osservò attentamente per qualche secondo, sembrava essere concentrata proprio sulla rampa in modo tale da notare chiunque salisse o scendesse dal piano superiore, mentre si girava di rado verso l'arcata rettangolare priva di porta che dava verso i corridoi dove era appostato Gouken.
    Probabilmente non si aspettava un nemico infiltrato così all'interno, oppure si sentiva le spalle coperte dal compagno corazzato che la vipera aveva eliminato poco prima.
    Il genin allora decise di eliminarlo.
    Doveva ucciderlo rapidamente, preferibilmente in un colpo solo, senza ingaggiare una lunga battaglia che avrebbe potuto sfociare nel suo dare l'allarme rivelando la posizione dell'otese.
    Gouken sfilò il Katar dalla cintura, impugnandolo saldamente nella mano destra.
    Rimanendo disarticolato con il collo allungato e la testa che sbirciava all'ingiù dalla cima dell'arcata verso il pianerottolo allungò silenziosamente il braccio destro.
    L'arto come una serpe fluttuava nell'aria verso il nemico girato di spalle. Difficilissimo da percepire in quanto la lama si muoveva lentamente nell'aree, provocando il minimo spostamento d'aria e in assoluto silenzio.
    Arrivata a qualche spanna dalla guardia, la lama saettò in diresione del collo, infilzandolo proprio nell'incavo molle dello stesso, penetrando nel cervelletto uccidendolo all'istante.
    Il braccio sinuosamente si ricompose, cosi come il collo e Gouken finalmente a nemico eliminato si affacciò sul pianerottolo accedendo alla rampa di scale.

    § bene ora non mi resta che scendere §


    Lo shinobi afferrò il corpo esanime della guardia e la trascinò in uno stanzino vuoto che aveva notato nel corridoio dove stava.
    Lasciarlo sulla rampa delle scale sarebbe stato imprudente.
    Assunse le sembianze del defunto con la henge no jutsu e si avviò verso la rampa di scale.
    Iniziò a scendere arrivando al piano terra senza problemi.
    In fondo alle scale vi era una seconda guardia.
    Quando la guardia lo vide, Gouken notò qualcosa di strano nei suoi occhi, forse il compagno di cui aveva preso le sembianze aveva l'ordine di non muoversi per nessun motivo dalla sua postazione o per qualche altro motivo che Gouken non conosceva quella guardia aveva notato qualcosa di strano e Gouken a sua volta lo aveva capito.
    Tuttavia tramite l'henge era riuscito a farlo vacillare quell'istante necessario da arrivargli piuttosto vicino: il braccio destro saettò verso la guardia andando a tappargli la bocca, per scaraventarlo con forza contro il muro per non lasciarlo fuggire.
    Nel frattempo Gouken aveva bruciato le distanze portandosi con il resto del corpo a distanza ravvicinata.
    La guardia a sua volta aveva estratto una lama e con un colpo secco aveva provocato un profondo taglio sul braccio dell'otese quasi mozzandoglielo.
    Tuttavia Gouken ormai li era addosso e anche se il nemico era riuscito a liberarsi del suo braccio allungato subdolamente, Gouken era su di lui e lo premeva con tutto il corpo contro il muro con un kunai, che teneva nella mano sinistra che era penetrato nelle carni della guardia in profondità fino a provocarle una ferita mortale nello stomaco.
    La vipera poi si affacciò all'arcata rettangolare che dava su un ampia sala tutta danneggiata dove vi era la gran parte dei nemici che difendeva l'ingresso.
    Alcuni muri erano danneggiati e lo shinobi notò un piccolo pertugio in alto in una parte defilata della sala.
    Tramite i suoi poteri revitalizzò il braccio in modo da renderlo funzionale come il sinistro.
    I nemici sembravano essere impegnati a combattere verso il lato opposto, dove vi era l'entrata dell'edificio, potendo raramente permettersi di voltarsi verso la posizione di Gouken perche cosi facendo avrebbero dato le spalle a Febh.
    Lo shinobi afferrò il cadavere e si mosse rapidissimo portandolo con lui fino a raggiungere il retro di alcuni bancali.
    Lo nascose tra di essi un po come poteva.
    Spiccò infine un salto per agganciarsi al soffitto.
    Utilizzò la henge per assumere le sembianze di una serpe dai colori del soffitto in modo da essere più piccolo, piu acquattato e meno notabile.
    Iniziò a muoversi come un lampo sopra le teste dei ninja impegnati a combattere.
    Silenziosamente, come un ombra, utilizzando il controllo del chakra per rimanere appiccicato alla parete si mosse sopra di loro che fortunatamente distratti dal nemico e dai suoi effetti pirotecnici e scenici riuscì a ragiungere quel pertugio alto e defilato che si era aperto nelle mura dell'edificio.
    Si intrufolò e lasciò l'edificio muovendosi come un lampo verso la foresta dove aveva piu copertura, tornando al campo base sfrecciando di ramo in ramo con i nuovi poteri del controllo del chakra e come aveva imparato a fare sfruttando le sue caratteristiche da serpe durante gli allenamenti con Kodachi.

     
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    In breve tempo Gouken fu abbastanza rapido da evitare gli attacchi di Febh (il quale, diciamocelo, ci stava andando piuttosto leggero, dato che avebbe potuto muoversi quasi al doppio della velocità che stava mostrando, se avesse voluto) e portarsi sufficientemente lontano. Lo Yakushi interruppe l'addestramento, con un sorrisetto soddisfatto. Ok direi che può andare bene. Ora torniamo al campo. Sul serio stavolta. Ci sarebbe voluta qualche ora per riprendere le forze..e forse qualche altro addestramento, in solitaria, per consolidare le conoscenze acquisite, ma era certo che le capacità di Gouken sarebbero aumentate enormemente dopo quella missione.

    [...]

    Non fu facile uscire dall'edificio durante la battaglia, ma sfruttando sapientemente le sue doti, Gouken guadagnò infine un'apertura, riuscendo a svicolare nel bosco proprio mentre Febh, apparentemente sopraffatto dagli attacchi dei Cacciatori, si decideva a darsi alla fuga, abbandonando lo scontro.

    Al campo base tutto era tranquillo. Yayoi aveva una ferita sul fianco ma stava bene, ed anzi la stava curando tramite le arti mediche. Febh invece, nonostante la furiosa battaglia e le vesti stracciate sembrava del tutto illeso. Forse Yayoi si era prima dedicata a lui che a sè stessa. fatto sta che la missione era conclusa, presumibilmente con successo. Beh, era ora che tornassi. Gli fece lo Yakushi. Piazzato le cariche? A quest'ora dovrebbero essere lì lì per dare il via allo spettacolo. Sogghignò.

    Ora riposati..fra un'ora ripartiamo per Oto. Ottimo lavoro.



    Cacciatori di Serpenti

    Missione C
    Nell'anno di insediamento del Nidaime Kokage un gruppo di ninja Otesi si ribellò alla nuova autorità insediatasi, ritenendo che il suo studio delle discipline di Orochimaru fosse un errore. Autonominatisi Cacciatori di Serpenti, hanno dato luogo a piccole azioni di disturbo. Un Team composto da Febh Yakushi e Gouken, unitisi alla chunin Yayoi (infiltrata tra i nemici da anni) hanno sferrato un letale attacco all'organizzazione tramite il gas velenoso
    Attualmente l'organizzazione risulta sconfitta, e i membri uccisi o dispersi.




    CITAZIONE
    Considero l'addestramento completato con Successo :zxc:

     
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