[Corso Genin] E' la mia Volta?!

Team 2 - Sensei: Hoshikuzu Chikuma

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  1. Shu
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    Corso genin, la formazione del team 2



    Quella mattina mi svegliai molto presto. Era ancora buio e praticamente non avevo dormito. Ero tornato a casa da appena un mese, un mese di intensi allenamenti che non avevano fatto altro che dimostrarmi che dovevo procedere alla fase successiva del mio sviluppo. Finalmente, dopo 4 lunghi anni, potevo accedere all'accademia ninja e diventare un genin.

    Personalmente avrei preferito vagabondare per il mondo, trovando le mie avventure, come fece a suo tempo mio padre ma lui mi rispondeva sempre che lui aveva passato gran parte della sua giovinezza all'interno del dojo del clan Kasumi ad allenarsi. Viaggiare per il mondo richiedeva una grande forza, che io ancora non possedevo.

    Quest'oggi anche mio fratello Hiroshi avrebbe cominciato la sua avventura nei corsi genin, ma ovviamente mentre a me toccava svegliarmi alle 4 di mattina lui poteva poltrire fino a chissà che ora. Neanche sapevo se il vecchio aveva progettato di mandarlo in accademia o se avesse assunto un qualche sensei "personalizzato".

    Quasi quasi mi dispiaceva per lui, se fosse stato l'ultimo caso. Mentre io me ne sarei stato all'aria aperta (o almeno così speravo) lui sarebbe rimasto relegato in casa ad ascoltare un idiota pagato per ripetergli quanto lui era intelligente e bravo, un po' come si faceva coi cani. Stupidi lecchini che cercavano di ingraziarsi il clan.

    Personalmente non capivo nemmeno perché bisognasse seguire questi corsi. Fosse stato peer me avrei messo tutti gli aspiranti genin all'interno di un'arena a combattere. I più meritevoli passano di grado. Bah.

    Seguendo la mappa giunsi alla mia destinazione, ero leggermente in anticipo, e il sole stava per sorgere. A quanto pareva ero il primo arrivato. Mi voltai verso est per assistere allo spettacolo. Rimasi fermo per circa una decina di minuti, giusto il tempo per godermi appieno lo spettacolo. Se qualcuno avesse tentato di parlarmi o di interrompere questa mia piacevole osservazione avrei allungato la mano, rivolgendogli il palmo, come per dire "fermo" per poi portarmi il dito davanti alla labbra formando il simbolo internazionale per "Silenzio". Avrei infine indicato il sole. I più scaltri avrebbero capito immediatamente che volevo assistere allo spettacolo dell'alba in pace.

    Al termine dell'alba mi sarei voltato verso i miei, eventuali, colleghi salutandoli ed eventualmente scusandomi del mio comportamento di prima.



    Dopo aver risposto alle eventuali parole dei miei colleghi ci saremmo messi ad aspettare il sensei, eventualmente parlando del più del meno. Se qualcuno avesse desiderato parlare con me e conoscermi meglio (un dieci minuti buoni di conversazione) avrebbe potuto capire che mi ritenevo più un praticante di arti marziali che un vero e proprio ninja (cosa che si poteva notare anche del mio equipaggiamento che, a parte per un hambo e un kusari fundo era abbastanza povero) e che desideravo viaggiare, anche se finora non ne avevo mai avuto possibilità. Se qualcuno avesse accennato al fatto che non possedevo gli occhi bianchi tipici del mio clan (i miei occhi erano infatti color castano) avrei risposto in questo modo:



    Se qualcuno avesse insistito per saperne di più gli avrei risposto che non mi andava di parlarne.

    Se qualcuno avesse continuato a far riferimento a ciò avrei risposto in un modo abbastanza differente:



    Se nessuno avesse continuato a darmi fastidio, tuttavia, mi sarei rivelato abbastanza affabile. Dopo un tempo che sembrava quasi interminabile si avvicinò un vecchietto. Un vecchio ninja che, a giudicare dai movimenti, non era sicuramente un esperto di taijutsu. Peccato, o fortuna? Nelle arti marziali ero già sufficientemente allenato, senza contare che avevo già mio padre come insegnante. Forse un combattente di tipo diverso avrebbe potuto arricchire la mia comprensione delle arti ninja.

    -OOOOOHHIII!!!!.. SCHUSSSHATE IL RITARDO!!!.. ssshono Hosshikusshu Chikuma.. il vosssshtro.. sssshenssshei!!!.. piacere di conossshervi!!!..-

    Anche se ciò avrebbe potuto provocare qualche doccia in più. Mi liberai i capelli dal muco, gettandolo a terra. Dopo aver messo qualche passo di distanza tra me e il vecchio, sentii un altra voce, abbastanza stridula, probabilmente una bambina (e, una volta che mi fossi girato, ne avrei avuto conferma)

    -EHI CHE DICI NONO?!!!.. SONO IO HOSHIKUZU CHIKUMA!!!.. WOOOOW MA SIETE TUTTI DEI GIGANTIII!!!.. ehi tu mi porti in braccio?!!!-

    Decisamente una cosa molto strana. Quando poi si mise a tirare la manica di un mio collega, esigendo di essere portata in braccio, ci mancò poco che scoppiassi a ridere.
    Altre due figure si aggiunsero al gruppo, un ragazzino che sembrava uscito da una spiaggia e che mangiava sputando (perlomeno aveva l'accortezza di starsene a distanza, al contrario del vecchio) e una ragazza, molto attraente. I quattro pseudo sensei si misero a litigare tra loro per decidere chi fosse il vero Hoshikuzu Chikuma. Ora era troppo. Mentre loro discutevano io cominciai a ridere, piegato in due dalle risate, che si fermarono solo quando una figura autoritaria si presentò come un altro Hoshikuzu. Sperai che il circo fosse finito ma, in realtà era appena cominciato. Oramai la situazione stava passando dal divertente all'irritante quando il vecchio, forse dall' "alto" della sua saggezza propose un'idea niente male:

    -FERMI TUTTI!!!.. SSSHARANNO LORO A DIRCI CHI E’.. IL VERO HOSSSHIKUZU CHIKUMA!!!.. allora.. decidete.. chi di noi è.. Hossshikuzu Chikuma??!!-

    Che fosse stato tutto programmato? Forse. Che fosse una specie di prova? Possibile, anzi, probabile. Forse nessuno di loro era il vero Hoshikuzu. Il nome mi sembrava più maschile che femminile anche se... chi lo sapeva che abitudini avevano questi sunesi nello scegliersi i nomi?

    I Chikuma erano un famoso clan della sabbia (essendo uno Hyuga, seppur "speciale", il vecchio Ryuuken aveva voluto che imparassi la genealogia dei principali clan dell'area delle 5 terre, oltre alle loro abilità)

    Però questa situazione era interessante.



    Probabilmente il vero Hoshikuzu sarebbe riuscito a vincere contro gli impostori e, se così non fosse stato, almeno mi sarei assicurato il sensei più forte. Dopotutto tutti sapevano che non bisognava giudicare un ninja dalla copertina. Magari il vero Hoshikuzu sarebbe risultato essere la bambinetta. Quello si che sarebbe stato divertente. In cuor mio speravo solo di non dover affrontare di nuovo le ondate di liquidi del vecchiaccio. Persino la prostituta d'alto borgo mi sarebbe andata bene, rispetto a lui. Intendiamoci, non è che non apprezzassi le forme della ragazza, è che personalmente non mi sarei trovato a mio agio a lavorare con lei.
     
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55 replies since 1/4/2011, 23:54   1175 views
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