Acqua Cristallina

Arrivato alla fine dell'offensiva del rosso, il colpo di Hamano non riuscì a produrre alcun tipo di danno. Alla fine però era meglio così, non voleva approfittare di un nemico in inferiorità numerica.
Sembrava che da solo Hoshi fosse riuscito a produrre parecchi danni ai loro nemici ma questi sembravano già essersi ripresi dalla furia del Chikuma.
Il membro più ferito venne immediatamente soccorso da un jutsu curativo di un suo compagno, ma il vecchio sembrava avere qualche asso nella manica perché dopo aver semplicemente toccato la marionetta del curatore questa cominciò a muoversi senza che nessuno la manipolasse, quasi come se le fosse stata donata la vita.
A quanto sembrava Hoshi doveva vedersela contro più avversari perché oltre alla marionetta anche l'uomo-scorpione cominciò l'offensiva contro il rosso mentre un terzo nemico entrò rapidamente nell'edificio. Era un problema. Hamano aveva avuto modo di vedere dell'enorme quantità di informazione sulle notizie. Probabilmente era per quello che i ninja erano stati mandati a proteggere quel posto.

Hoshi, informa la tua copia dentro l'edificio ti stare particolarmente attenta a combattere all'interno del palazzo. Non farle distruggere le pareti.

Hamano presumeva che i loro avversari sapessero già delle numerose scritte di tutti i tipi sui muri. Forse stavano cercando qualche informazione in particolare o forse volevano distruggere tutto perché da qualche parte c'era scritto qualcosa di scomodo per loro.
Purtroppo però Hamano non aveva il tempo di preoccuparsi troppo delle sorti dei suoi compagni, si fidava di loro e questo bastava. Riportò l'attenzione verso l'uomo che aveva davanti che improvvisamente cominciò con il suo spettacolino.
Davanti a lui srotolò un'enorme quantità di wakizashi, così tante che Hamano si chiedeva come potesse muoversi senza ingombri con un tale arsenale addosso, ma ciò che fece dopo lo lasciò abbastanza di stucco.
Per uno come lui, affezionato particolarmente alla sua arma, vedere così tante lame liquefarsi completamente senza preavviso gli fece impugnare ancor più saldamente la sua nodaichi temendo che una cosa del genere potesse succedere anche a lei.
Senza proferire parola il chunin osservò come il nemico, dalle wakizashi liquefatte creò due katane completamente di ferro per poi impugnarle. Sembrava pronto a combattere.
Hamano abbozzò un sorriso. L'idea di affrontare un nemico del genere lo intimoriva e divertiva allo stesso tempo. Se era davvero capace di far sciogliere i metalli sarebbe stato un po' problematico avendo una protesi metallica come braccio, però era parecchio che non sfidava un avversario specializzato nel combattimento ad arma bianca.

Sai, non credo che armi senz'anima come le tue katane artificiali abbiano qualche speranza contro Meyio.

Con queste parole rinfoderò la sua nodaichi e si mise un attimo a braccia conserte.

Non credo che tu consideri le armi come lo faccio io, soprattutto con una tale abilità.

Fece un cenno con la testa verso le due katane. In effetti era una cosa che lo aveva sorpreso non poco.

In tal caso vedrò di prendere qualche precauzione.

Terminò quella frase con un sorriso beffardo. Era pronto.
Eseguì rapidamente i tre sigilli del suo genjutsu più potente per poi scagliarlo contro il nemico. Se tutto fosse andato per il meglio l'avversario avrebbe avuto a che fare con un'improvvisa caduta nel vuoto sufficiente a destabilizzare la mente anche degli avversari più coriacei. [Slot Tecnica Avanzata / Baratro del Sonno / Statistiche scelte: Forza, Riflessi]
Sia nel caso che la tecnica avesse avuto successo o meno Hamano sarebbe partito pronto ad attaccare il suo avversario.
Per quanto fosse abile nel liquefare le armi probabilmente non ci sarebbe riuscito dato che aveva le mani occupate con le katane ma certo rimaneva comunque un elemento di pericolo. Il chunin doveva batterlo in fretta se voleva dare una mano ad Hoshi contro gli altri nemici.
Rapidamente bruciò i metri che li separavano, e ovviamente avrebbe seguito ogni suo eventuale spostamento. [Slot movimento gratuito]
Arrivatogli vicino Hamano tentò di ferirlo con un colpo orizzontale della sua nodaichi prontamente sfoderata da sinistra verso destra in direzione delle gambe, andando a mirare il quadricipite. Voleva causargli una ferita profonda per rallentarlo ed impedirgli di poter muoversi con la stessa naturalezza con cui aveva schivato il suo primo attacco. [1° Slot Azione / Velocità: 400 / Forza: 500]
Al termine del colpo avrebbe sfruttato la spinta per eseguire una piroetta per sferrare un altro fendente, questa volta in direzione del petto apportando un 1/2 Basso nelle braccia per aumentare la forza del colpo. [2° Slot Azione / Velocità: 400 / Forza: 550]
Non voleva dargli tregua, voleva abbatterlo velocemente per poter essere d'aiuto ad Hoshi e con il suo colpo voleva creare l'occasione giusta per colpire. Era un colpo dalla potenza notevole perciò sperava che nel pararlo o schivarlo il nemico mostrasse un'apertura o almeno venisse un'attimo disorientato. Cercando di porre fine all'incontro Hamano tentò di far fuori l'avversario con un fendente
questa volta al collo per tentare di chiudere i giochi con lo spadaccino dalle lame senz'anima. [3° Slot Azione / Velocità 400 / Forza: 500]
Di certo si aspettava una qualche resistenza dal nemico, o comunque non era certo così sciocco da pensare che tre colpi in croce potessero far subito fuori il nemico perciò non arrestò la sua offensiva, ma la terminò con un calcio dritto allo stomaco dell'avversario in modo da allontanarlo da lui nel caso volesse contrattaccare. Nel colpo impastò anche un 1/2 Basso in forza per poterlo spostare di almeno un paio di metri. [4° Slot Azione / Velocità: 400 / Forza: 550]
Terminato il colpo Hamano fece qualche passo indietro e si mise con Meyio in posizione di difesa, cercando di tenere d'occhio anche gli altri avversari presenti.
Fiducioso delle capacità dei suoi compagni sapeva che non aveva nulla da temere e che poteva concentrarsi contro il solo spadaccino perciò si permise un attimo di sbruffonaggine.

Sia chiaro, contro di me sei destinato a perdere.