Il Nuovo Guardiano del Monte

[Suna] | [Abilità] [Energia] [Contratto]

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Quest d'Addestramento
    ..Il deserto dei pugnali volanti..
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    Era durato davvero solo pochi istanti eppure al rosso era bastato per rendersi conto della potenza di quella tecnica. Per un istante si era trasformato in qualcosa di estremamente diverso dal solito Hoshikuzu Chikuma, gli era quasi sembrato di sentire la stessa montagna parlare. Ritrovato se stesso il Chikuma avrebbe rivolto lo sguardo a Daikenjin, questi gli spiegò che per qualche attimo il rosso era riuscito ad assaporare il potere del Konen’nin, tuttavia la strada per prendere possesso di quel potere era ancora ben lontana. Il fisico e la psiche del neo Jonin non erano ancora sufficientemente forti per sopportare lo sforzo che richiedeva tale trasformazione. Quando il vecchio ebbe finito la sua spiegazione due nuovi fennec fecero la loro comparsa, Hoshi non li aveva mai visti prima, con tutta probabilità dovevano essere dei fennec guardiani.

    -Oh?.. ma allora siete davvero numerosi voi fennec..-


    Daikenjin presentò subito i due con i nomi di Yohishi e Kokatsuna, sembrava che i due fossero esperti nella creazione di trappole e trabocchetti, il rosso non si sarebbe mai aspettato abilità simili da una razza come i fennec, tuttavia tutto aveva un perché. Come diceva il nome stesso quella famiglia di fennec erano dei guardiani e quindi era quasi logico che fossero stati addestrati all’arte delle trappole. Hoshi sorrise ai due accennando un inchino e mostrando un gran sorriso.

    -Ehm.. è un piacere conoscervi!.. io sono Hoshikuzu Chikuma.. spero tanto di essere un grande Konen’nin!..-


    -Tsk!.. senti questo.. non è nemmeno all’inizio dell’addestramento e già si atteggia come se fosse già Konen’nin..-


    A parlare era stato il più grosso tra i due fennec, quello che sembrava essere un maschio. Subito arrivò la replica dell’altro fennec più minuto e calmo nello spirito, dalla voce doveva essere un esemplare femmina.

    -Yohishi non fare così!.. Hoshikuzu-Kun è un onore averti qui con noi.. spero che la nostra prova possa aiutarti ad arrivare ad essere il nuovo Konen’nin..-


    -Già!.. vediamo che sa fare il ragazzo.. Toku dice che ha fegato da vendere.. ma quello non basta per diventare Konen’nin!..-


    -Eheheh.. mi piacciono le sfide.. forza vediamo che avete preparato per me!!!..-


    Il rosso avrebbe affrontato il primo passo verso il vecchio Daikenjin quando dal soffitto e dalla sabbia diverse trappole scattarono all’unisono trovando Hoshi piuttosto impreparato. Una serie di pericolosissimi kunai avevano preso a fluttuare davanti alla sua strada rendendo praticamente impossibile procedere, uno di questi era persino riuscito a portarsi via una delle ciocche rosse dei capelli del Chikuma, sembrava che i due fennec avessero preparato una bella sfida.

    -Accidenti!.. uuf.. per un soffio..-


    -AHAHAHAH!!!.. che c’è Hoshikuzu?!.. sei già in difficoltà?!..-


    -Yohishi smettila e lascialo concentrare!.. ti prego di scusarlo Hoshikuzu-Kun.. ma Yohishi ama molto le sfide e quando se ne presenta una si agita sempre..-


    -Ehi ma che dici?!.. Tsk.. non è affatto vero..-


    -Eheheh.. aspettami li Yohishi.. mi bastano pochi istanti per superare queste trappole!!!..-


    Il rosso avrebbe quindi focalizzato la sua attenzione sulle trappole che aveva davanti, una serie di kunai estremamente veloci, una velocità superiore alla sua ma che poteva raggiungere sforzandosi un po’. Ciò che rendeva tutto estremamente difficile erano i movimenti di quei cosi, era possibile che vi fosse una logica nei loro movimenti, tuttavia il rosso non riusciva a capirla. Arrivato a quel punto non restava che provare a superare l’ostacolo usando le proprie abilità fisiche e di percezione, doveva spingere al massimo i suoi sensi, i suoi riflessi e il suo tempismo.

    Fatto un gran respiro il rosso si sarebbe avventurato all’interno della foresta di kunai superando il primo con abilità, fu subito al secondo che trovò difficoltà, il ragazzo impastato chakra lasciò che i suoi muscoli e nervi lo spostassero abbastanza da fare passare l’arma sfiorandolo alla spalla, un movimento rapidissimo che tuttavia non era bastato. Il kunai era passato portandosi via un pezzo di tutta, le cose cominciavano a farsi pericolose mentre il fennec più grosso aveva preso a ridere quasi soddisfatto. Certo quelle armi non avrebbero mai ucciso il Chikuma, ma lo smacco della sconfitta non era più un opzione. Se voleva essere il Konen’nin doveva imparare a farsi rispettare da tutti i fennec.

    -Non mi arrendo!!!..-


    Gli occhi del rosso saettavano in ogni dove mentre le sue orecchie ed il suo tatto lavoravano per riuscire a percepire tutto l’ambiente circostante per riuscire a capire il ritmo che doveva tenere per superare la prova, voleva usare la sua tecnica di controllo del respiro, ma non era quello lo scopo della prova, doveva raggiungere quei livelli senza dover ricorrere a trucchetti ninja o Chikuma. Anche il terzo kunai era stato evitato grazie ad una precisa capriola, peccato per il successivo che finì per portarsi via un altro pezzo di tutta e questa volta anche di carne. La smorfia di dolore non lo avrebbe fermato, ora il kunai stava tornando, era riuscito a vederlo, a percepirlo, un semplice movimento del bacino avrebbe fatto passare l’arma senza danni. Cominciava a capire come ci si doveva muovere inoltre sembrava che i suoi sensi ed i suoi riflessi si fossero abituati alla situazione di pericolo, nemmeno la pesantezza della sabbia poteva fermarlo, lui nel deserto ci viveva da sempre, sapeva come muoversi in un ambiente del genere.

    Uno dopo l’altro il rosso avrebbe superato i kunai dimostrando un abilità non indifferente, peccato che un ultima sorpresa lo aspettava. Avvicinatosi ormai alla meta il rosso si sarebbe visto arrivare diversi kunai dal muro, era una specie di lancio incrociato, un colpo piuttosto complesso da evitare. Il rosso fatto forza sulle gambe si sarebbe messo in mostra cominciando una serie di movimenti in avvitamento, sembrava che durante i suoi combattimenti il rosso non si limitasse ad osservare il nemico per batterlo, ma che cercasse di carpirne i segreti in qualche modo. Quel bastardo si muoveva imitando lo stile e le movenze delle danzatrici del suo paese. Certo la sua grazia non aveva nulla a che fare con le sirene della palestra del loto, ma il rosso sembrava saperci fare. I kunai ed i lanci sembravano inutili contro di lui, la sua agilità, i suoi riflessi, i suoi sensi stavano dando spettacolo.

    L’ultimo balzo lasciò cadere il rosso al fianco di Yohishi che ora lo guardava incredulo. Il rosso aveva fatto un figurone ed era anche riuscito ad uscire da quell’inferno senza riportare più di tante ferite, aveva solo qualche graffietto, ma nulla che si potesse richiudere con qualche minuto di chakra curativo. Guardato il fennec che aveva lanciato la sfida Hoshi gli avrebbe sorriso dimostrandosi ancora una volta degno di essere il Konen’nin del monte dal nome impronunciabile.

    -Accidenti queste trappole erano davvero ben congeniate.. è stato difficile capire il loro tempismo e da dove partivano gli attacchi!.. complimenti ad entrambi!!!..-



     
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23 replies since 14/5/2011, 16:13   341 views
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