Il Nuovo Guardiano del Monte

[Suna] | [Abilità] [Energia] [Contratto]

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Quest d'Addestramento
    ..L’allenamento Continua..
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    Ci era riuscito, ora sotto lo sguardo sbalordito dei fennec del monte stava il nuovo Konen’nin. Hoshi era estremamente felice, non si era mai sentito così forte in vita sua, quella sua nuova tecnica si sarebbe senza alcun dubbio rivelata fondamentale e di grande aiuto durante le sue avventure in giro per il continente. Ora che il suo aspetto era quello di un fennec si sentiva un po’ strano anche se la prima cosa che gli venne in mente fu che con quelle grandi orecchie e quella coda pomposa avrebbe sicuramente fatto colpo su un sacco di ragazze. Sembrava che la prima parte dell’addestramento fosse stata completata con successo per il momento il giovane Chikuma avrebbe avuto tutto il tempo necessario a recuperare le forze.

    Tutti i fennec presenti nella stanza a parte Daikenjin che rimase a guardare la scena accerchiarono il rosso per poi prenderlo e lanciarlo in aria in segno di vittoria, sembravano più emozionati loro del Chikuma, da molto tempo quel luogo non doveva vedere un Konen’nin. Il rosso per tutto il resto del tempo avrebbe assecondato i fennec mangiando con loro e facendosi raccontare innumerevoli storie ed avventure, molte delle quali sapevano di leggenda, era strano, ma era come essere entrati a far parte di una seconda grande famiglia, una sensazione meravigliosa. Hoshi sarebbe rimasto sveglio il più a lungo possibile prima di crollare completamente privo di energie, era stata una giornata estremamente faticosa per lui, di sicuro si era guadagnato un po’ di riposo.



    [...]



    L’indomani il rosso venne svegliato dalla voce di due nuovi fennec, aperti appena gli occhi riuscì ad identificare un fennec di medie dimensioni che lo guardava dritto negli occhi a pochi centimetri di distanza ed una fennec piuttosto anziana e dalle dimensioni simili a quelle di Daikenjin. Il rosso avrebbe fatto un gran sbadiglio per poi prendere a stiracchiarsi prima di mettersi a sedere per intrattenere un po’ di conversazione con quei due nuovi individui. Dai loro discorsi sembravano divertenti e alquanto interessati alla dialettica, Hoshi intervenne subito presentandosi anche se molto probabilmente già sapevano chi fosse.

    -Buongiorno a tutti!.. io sono.. WaaaaBh.. Hoshikuzu Chikuma.. piacere di conoscervi!!!..-


    Il rosso avrebbe mostrato loro un gran sorriso mentre questi si presentavano con il nome di Gakusha e Mijuku e offrivano al ragazzo una abbondante colazione a base di schifezze dal sapore alquanto forte. Ormai il Chikuma aveva capito che da quelle parti quello era il cibo che passavano quindi era meglio mettersi il cuore in pace e mangiare fino a quando ne aveva l’opportunità. Il Chikuma avrebbe mangiato con i due fennec facendo loro qualche domanda personale su chi fossero e su che ruolo avevano all’interno della famiglia, il rosso mostrò un gran sorriso quando Gakusha affermò di essere la madre di Konji, quella famiglia di fennec era davvero bizzarra. Quando ebbe finito tutto il rosso si sarebbe rimesso in piedi pronto a cominciare un altro giorno di allenamento intenso.

    -Grazie per l’ottima colazione Gakusha.. credo di aver recuperato tutte le energie spese durante l’allenamento di ieri.. eheh.. Mijuku che ne dici di accompagnarmi alla sala di addestramento?!-


    Il fennec avrebbe annuito con fare un po’ esagitato prima di strattonare il Chikuma per una manica e fare strada, sembrava piuttosto eccitato dall’idea di poter vedere il Konen’nin all’opera, la figura di guardiano doveva essere davvero importante per i fennec del monte Hitozatohanareta.



    [...]



    Mijuku avrebbe accompagnato il giovane Konen’nin fino ad una stanza non molto lontana da quella che lo aveva visto come protagonista la giornata precedenete. Una volta entrato il rosso non sarebbe riuscito a tenere lo sguardo a terra tanto era alto il soffitto di quella specie di grotta gigantesca. Le pareti della stanza sembravano essere piene di sabbia, Hoshi si sarebbe guardato attorno fino a quando la voce del vecchio saggio non colse il suo udito invitandolo a raggiungerlo a circa un centinaio di metri più in alto, una distanza esigua se in orizzontale, di certo abissale se posta in verticale, non sarebbe stato affatto semplice risalire quelle pareti piene di sabbia. Mijuku avrebbe augurato ad Hoshi buona fortuna prima di mettersi in un angolo ad osservare il nuovo guardiano all’opera, di certo ora il rosso non poteva deludere le aspettative dei fennec.

    image


    -Accidenti se è alta questa stanza.. eh va bene.. cominciamo con il controllo del chakra.. accidenti!.. ho sempre fatto schifo in questo genere di cose.. ok concentriamoci e risaliamo questa parete!..-


    Chiusi gli occhi il rosso avrebbe concentrato il chakra adesivo sulla pianta dei piedi per poi cominciare la scalata con una rapida corsa, i suoi piedi sarebbero affondati sulla sabbia della parete quasi questa fossero in realtà delle sabbie mobili, di certo non era come stare a pelo d’acqua. Il rosso avrebbe percorso i primi metri senza tanta difficoltà, la sua concentrazione sembrava bastare a tenerlo incollato alla sabbia peccato che non sarebbe mai bastata a farlo salire per più di una decina di metri. Senza accorgersene il Chikuma si sarebbe ritrovato staccato dalla parete in caduta libera, una situazione piuttosto pericolosa che lo avrebbe gettato di prepotenza al suolo se non fosse che appunto era un Chikuma. Un potente getto di vento evitò al rosso di rompersi l’osso del collo atterrando abbastanza dolcemente. Inutile dire che Mijuku e Daikenjin esplosero in una risata alquanto divertita che lasciò sul volto del rosso un espressione di disappunto.

    -Ehi così non vale!!!.. e va bene ci riprovo..-


    Tutto inutile. Il rosso provava e riprovava, ogni volta il suo traguardo si faceva più vicino di qualche metro ma non riusciva mai ad arrivare fino in fondo, muoversi su quella sabbia era davvero difficile, ormai era completamente ricoperto di sabbia dalla testa ai piedi. Fu dopo una breve pausa per riprendere il fiato che al Chikuma venne in mente la più grande idea di tutti i tempi, ora aveva nuove risorse da sfruttare. Un ghigno si dipinse sul suo volto mentre eseguiva la lunga serie di sigilli per assumere le sembianze del Konen’nin, dopo una breve esplosione d’aria il rosso avrebbe assunto la forma di Konen’nin, ora poteva raggiungere il vecchiaccio senza tanti problemi.

    -Eheheh.. EHI DAIKENJIN!!!.. STO ARRIVANDO!!!..-


    Il rosso avrebbe tirato fuori gli artigli da fennec per poi concentrare il suo chakra adesivo sia sulle mani che sui piedi, si sarebbe trasformato in un Konen’nin a quattro zampe motrici. Presa una bella rincorsa Hoshi sarebbe scattato verso la parete cominciando la risalita questa volta al doppio della sua solita velocità, il suo chakra ora lo teneva ben fisso da tutte e quattro gli arti inoltre gli artigli di sicuro aiutavano ad avere più forza sulla sabbia, il vecchio Daikenjin questa volta non avrebbe avuto il tempo di farsi una risata, in pochi secondi il rosso gli sarebbe letteralmente piombato addosso atterrando a pochi metri dietro di lui. Sembrava che il rosso cominciasse a prenderci gusto ad essere il nuovo Konen’nin.

     
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