Yuuyake Bara no Sumire

[Taverna]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Rengoku
        Like  
     
    .

    User deleted


    Sunset Purple rose, la sala da tè nel "Quartiere dei Piaceri"


    image

    La "Rosa viola del tramonto"
    image
    era un luogo dall' aspetto delicato e rigenerante.
    A differenza delle insegne spettacolari e delle luci multicolori ce adornavano il quartiere dei piaceri di Oto, qui si respirava il sapore della tradizione e le antiche arti della preparazione del thè venivano rispettate con la massima cura.

    I clienti potevano tranquillamente entrare ed accomodarsi su dei comodi sedili dalla dorma di cuscini color rosso porpora.
    Il salone di ingrasso era fatto in un legno chiaro e dai colori sobri
    image

    Vi era persino una saletta privata
    image
    che si affacciava su di un laghetto artifiale in cui galleggiavano delle bellissime piante,
    image
    rendendo il posto ancor più pittoresco e adorabile.
    image

    Tutto era perfetto e delicato.
    Una perfetta oasi di relax in tutto quel andare e venire di ninja dalle potenzialità estreme.



    Edited by Shinodari Jaku Kazekumo - 6/4/2010, 16:57
     
    .
  2. [Aoshi Hyuga]
        Like  
     
    .

    User deleted


    *dopo lunghe ore di viaggio, Aoshi era finalmente all'esterno di Oto...era stato convocato al locale nella zona illegale del villaggio. Il luogo si presentava molto piacevole alla vista, ed invitava quasi a rilassarsi. Entrò nel locale, la cui sala di ingresso era molto ampia ed in legno. Sentì il bisogno di mostrarsi educato e si tolse i sandali, lasciadoli fuori dall'uscio della porta scorrevole. Nel locale non sembrava esserci nessuno, ma il ninja notò una piccola saletta appartata, dove proabilmente sisarebbe svolta la riunione*

    chissà, forse sono in anticipo...cercherò di fare attenzione, non so ancora se mi posso fidare di questi ninja del suono...§

    *Aoshi si sedette presso il tavolinetto dell'angolo della saletta, a gambe incorociate e braccia conserte, facendo molta attenzione a tutti i suoni che poteva provenire dall'esterno. Attendeva l'arrivo degli altri menbri convocati alla riunione e soprattutto di Rengoku, che aveva richiesto la sua presenza. Teneva ancora in mano il messaggio che gli era stato consegnato da Sakiji.*
     
    .
  3. Sakiji Onizuka
        Like  
     
    .

    User deleted


    *Un rumore. Metallo. Dei suoni. Passi. Tutto questo, mescolato a degli occhi nivei e fissanti il vuoto, era ciò che pareva vedersi di una sagoma assai lontana. Quest'ultima si avvicinava repentinamente, lasciando scorgere d’attimo in attimo, una parte del suo reale aspetto. La treccia cinerea che sbatteva sulla pallida divisa che indossava, sembrava voler indicare l'estrema calma che risiedeva nello spirito di un cosi arcano guerriero. Spento e rilassato era il volto suo, ma con forme dolci e soavi, soffici quanto le piume di un angelo. Un lungo bastone poggiava sulla spalla destra, impugnato con l'omonima mano, offriva una visione accecante di quello che poteva essere lo stile di combattimento prediletto da un cosi giovane ragazzo. Eppure, nonostante quella calma che pareva mostrarsi all'esterno, qualcosa lo turbava profondamente, qualcosa d’immortale e assurdamente proibito.*

    Aoshi Hyuga...
    ...hai seguito le mie indicazioni.

    *Quasi un’utopia, quasi un desiderio, quasi una vacua speranza. Sperava, è vero, che tutto sarebbe andato come da lui programmato e, quell'incontro dalle mille e più facce, potesse veramente stravolgere la sua vita. Cosi, una volta affiancato all'altro uomo, suo fratello di clan, chiuse gli occhi e attese. Attese che arrivasse la donna ragno, colei che si era preso cura di lui da tempo ormai immemorabile. Un sospiro e...*
     
    .
  4. Rengoku
        Like  
     
    .

    User deleted


    L' ingresso della "Rosa viola del tramonto" venne aperto con estrema lentezza.
    La figura femminile dell' amministratrice del villaggio di Oto fece il suo ingresso nel locale.
    Il ciarlare dei consumatori si fermò di colpo, mentre gli occhi spaventati di molti si posavano sulla figura della bestia.

    Una cameriera si avvicinò con aria remissiva, ma prima che potesse parlare la donna tuonò.

    -SONO ARRIVATI I MIEI DUE OSPITI?

    La ragazza deglutì a forza, quasi le parole le si strozzassero in gola, e fece un cenno d' assenzo mentre la procedeva verso il salottino privato.
    Si chinò vicino alla porta e la fece scorrere di lato aprendo l' ingresso per la signora di oto.
    Introdusse la donna con brevi cenni della mani e non appena Rengoku fu entrata nella sala chiuse la porta scorrevole alle sue spalle e scomparve verso le cucine.

    -Ben arrivati!

    Un leggero inchino della testa venne eseguito in modo cerimonioso.

    -Spero che il viaggio sin qui sia stato piacevole e non vi abbia causato qualche tipo di inconveniente!

    Fece una breve pausa.

    -Immagino siate stanchi, riposate pure e recuperate le forze, se lo desiderate mi assicurerò che nessuno vi disturbi in qualsivoglia modo.

    La donna si sedette vicino ad un tavolino e vi posò sopra degli incartati ed della documentazione molto elaborata.

    -Se mi è permesso supporre, credo che il signor Aoshi Hyuga si stia domandando il motivo che lo ha portato sin qui.
    Sarò felice di darle tutte le risposte che cerca attraverso la voce del suo compatriota, Sakiji.

    Poi il suo tono cambiò leggermente e fissò il suo allievo.

    -O forse dovrei essere più esatta...Ex-compatriota.

    La porta si aprì ed una cameriera si introdusse nella sala portando un vassoio.

    -Bene! Finalmente il tè!
    Dica alla padrona del locale che non vogliamo esser disturbati nel modo più assoluto.
    In caso desiderassimo qualsivoglia cosa, la manderemo a chiamare.
    Per ora aggiunga almeno 3-4 cuscini, vorrei che i miei ospiti possano sdraiarsi e godere di una comodità mollto elevata.


    Le braccia della donna si mossero verso il bricco di tè e versò dell' acqua calda nelle tazze.

    -Signor Aoshi, mi permetto di consigliarle il tè al bergamotto!
    Non sò se incontra i suoi gusti, ma le assicuro un aroma ed un sapore meravigliosi.
    Lo stesso vale anche per te mio buon Sakiji.


    La donna estrasse un paio di occhiali e li poggiò sul naso.
    Sembrava che avvesse assunto improvvisamente l' aspetto di una segretaria.
    Una cosa buffa ed alquanto strana, visto il suo aspetto orripilante.

    -Siamo qui in veste di ambasciatori dei nostri villaggi e dei rispettivi Kage, ma questo non vuol dire che non possiamo rilassarci e discutere in armonia.
    Anzi, nonostante gli attriti che esistono tra le nostre rispettive nazioni, stabilire un accordo di reciproco scambio potrebbe risultare vantaggioso per entrambi.


    La donna prese un biscotto dal vassoio.

    -Scusate il mio inutile ciarlare...sono una maleducata. Ma prego Sakiji, illustra pure al signor Aoshi la tua posizione in tutto questo.

    Per quanto Aoshi Hyuga avesse sentito parlare della donna che portava il nome di Rengoku non aveva mai avuto l' occasione di incontrarla, quindi questo suo comportamento per quanto bizzarro poteva risultare naturale.
    Mentre Sakiji comprendeva benissimo che quella scena così ben creata ad arte aveva uno scopo ben preciso.
    Conosceva abbastanza la sua sensei per sapere che non lasciava mai una frase a caso.
     
    .
  5. Sakiji Onizuka
        Like  
     
    .

    User deleted


    *...eccola arrivare. Una gentile cameriera la introdusse a noi con fare quasi sottomesso, aprendole la porta delicatamente. Rengoku ci osservò per un attimo e subito dopo chinò il capo per salutarci. Io, ancora in piedi, controbattei la sua azione e, con fare calmo, mi accomodai su uno dei cuscini portatoci. Rimasi alcuni attimi in silenzio, ascoltando attentamente le sue parole, mantenendo il solito volto spento e inespressivo, eppure, quella familiarità, quel comportamento, mi ricordava vecchi tempi. La donna poggiò alcuni documenti sul tavolo, mentre, la stessa ragazza di prima, lasciava delicatamente un vassoio davanti a noi. Ci furono serviti alcuni bicchieri di tè, ed io, senza rifletterci troppo, n’afferrai uno. Non badavo a cosa era realmente, né se vi potevano essere sostanze nocive. La sensei non era il tipo di fare certe scaramanzie. Intanto, però, quest'ultima sembrava elaborare un ampio discorso, sempre ed ovviamente calcolato a regola per le sue reali intenzioni. Poi, improvvisamente, mi fu lasciata parola.*

    Aoshi...
    *Dissi mentre mi alzavo.*

    ...la tua convocazione, come ti ha detto Rengoku, non è certo vana. Devi sapere che ultimamente, ho dovuto prendere delle decisioni. Decisioni per me giuste, è ovvio, ma nascoste in buona parte.
    Ho deciso che abbandonerò il cammino della foglia.

    *Dissi l'ultima frase con tono leggermente più rigido, per poi continuare subito dopo.*

    Sia chiaro che io non tradirò mai il mio villaggio d'origine. Sono un Hyuga, e, come tale, sarò devoto alla mia patria in eterno, fino a quando qualcosa di più forte di me non me lo impedirà. Ora, la decisione che ho preso, vuole far sì che ci sia uno spostamento, almeno momentaneo, della mia persona.

    *Ripresi un attimo fiato, il tono era alto e fiero, quasi non volessi mai tornare indietro sulle mie decisioni.*

    Voglio avere il permesso di passare ad Oto, costruire una casa ed essere oggetto della città, come altro ninja dovrebbe d'altronde fare. Ma, se questo mi sarà concesso, vorrei non essere chiamato traditore...vorrei poter tornare e visitare la mia casa quando volessi o, almeno, sotto il vostro permesso, Aoshi.

    Rengoku penserà a stipulare un contratto più approfondito sulla questione con voi.
    Lei sa bene quello che desidero.

    *Ritornai dove ero seduto fino ad un momento prima e, con fare composto, scrutai con i miei vuoti occhi quelli altrui, quelli della donna, quasi fossero un cenno. La lunga tunica avvolgeva il mio corpo e le mie mani, tutto era ora stabile. Un istante e...*
     
    .
  6. [Aoshi Hyuga]
        Like  
     
    .

    User deleted


    *L’entrata in scena di Rengoku non passò certo inosservata. Una simile aggressività non era comune in una donna, ma tutto si spiegò non appena comparve davanti agli occhi di Aoshi…dall’aspetto non si sarebbe aspettato niente di meno. Cicatrici su tutto il corpo, vestito sadomaso e addrittura sei braccia. Non aveva mai avuto modo di vedere la donna e non si può certo dire che ne rimase piacevolmente affascinato.
    Non appena di rivolse al ninja della foglia, tuttavia, il suo tono mutò considerevolmente, diventando affabile ed educato. Aoshi non si fece sfuggire la cosa, e la tenne bene presente per tutto il seguente dialogo.
    Accettò volentieri il suggerimento della donna, prendendo un thè al bergamotto, il suo preferito, poi ascoltò cosa aveva da dire.

    […]

    Cedette con tono molto formale la parola a Sakiji, il quale spiegò la situazione e tutti i dubbi di Aoshi vennero chiariti sedutastante.*

    §…ed ecco infine che si scoprono gli altarini, gentilezza, sorrisi, un ottima accoglienza ed un passaggio di villaggio…oto non si smentisce mai…§

    *Una strana sensazione dilagò nel petto di Aoshi: come una scossa, un brivido, gli partì dalla nuca, e trafisse il cuore, e come una grande rabbia, terminò il suo corso nella gola. Aoshi provava ancora grande risentimento verso la sua stupidità in passato, grazie alla quale, per tutto questo tempo si era meritato il ridicolo sprannome di “guercio”. Per colpa della sua immaturità e voglia di strafare, aveva permesso che il suo prezioso occhio venisse rubato ed utilizzato da un altro ninja; quello che per il clan Hyuga era il segreto più importante, che valeva la vita, era andato smarrito da un ninja ce non era all’altezza di tale dono. Ed ora doveva forse permettere che ciò accadesse di nuovo…no, questa volta avrebbe protetto quegli occhi che facevano del suo clan quello più nobile ed importante di tutta Konoha.
    Quasi con violenza cominciò a parlare, per rendersi subito conto che non si stava più comportando nel modo più appropriato al suo ruolo; delle vene comparvero per pochi istanti per tutte le tempie, per poi scomparire tanto velocemente quanto erano arrivate.*

    ”E’ ASSURDO..MI RIFIUTO!!!...

    […]

    …perdonate il mio momentaneo smarrimento, ma capirete sicuramente la mia posizione. Signorina Rengoku, mi dia pure del tu, non sono il tipo a cui piacciono le formalità…ora lei sarà sicuramente a conoscenza del fatto che oltre che come rappresentante di Konoha, sono qui in veste di rappresentante del mio nobile clan. Il clan degli Hyuga vanta la famsa peculiarità degli occhi bianchi, alla quale deve tutto il suo prestigio; da quando il villaggio è stato fondato, tutti i membri della casata principale hanno protetto questo segreto, e solo io in tutti questi anni ho fallito.”


    *Mentre diceva questa angosciante verità, il suo sguardo si disperse per un attimo, rivelando una espressione di autocommiserazione e di angoscia. Poi riprese a parlare*

    ”…Ho già sbagliato una volta e non ho intenzione di commettere due volte lo stesso errore, non posso lasciare che Sakiji se ne vada dal nostro villaggio. Per quanto mi riguarda è libero di farlo, se lo ritiene opportuno, ma lo considererò quale traditore e mi occuperò personalmente della sua cattura. Inoltre sarebbe una perdita considerevole anche per lo stesso villaggi, poiché Sakiji è uno tra i genin più promettenti, tanto che è stato inserito nella squadra speciale allestita per la protezione del villaggio. Se lui si trasferisse nel vostro villaggio, esporrebbe il villaggio a numerosi rischi, fino a quando non venisse trovato un degno sostituto e minaccerebbe il segreto del clan Hyuga, che purtroppo non può essere preservato, su un membro della casata principale. Non vi sono garanzie inoltre che la squadra medica di Oto non adeschi lo shinobi, per poi ucciderlo e studiare le proprietà dei suoi preziosi occhi. Non ne verrebbe nulla a nostro vantaggio, capisce tutto ciò, vero?”

    *Mentre parlava, il ninja assumeva sempre più sicurezza in sé stesso. Quando ebbe finito, attese la risposta della ninja del villaggio del suono.*
     
    .
  7. Rengoku
        Like  
     
    .

    User deleted


    La Riunione Tra il suono e la foglia

    Rengoku ascoltò le parole dello Hyuga con attenzione, sorrideva mentre il ragazzo si alterava durante la richiesta del giovane Sakiji.

    Attese che avesse terminato di esprimere appieno il suo concetto e sorseggiando una tazza di tè riprese a parlare.

    -Aoshi Hyuga, membro del clan Hyuga ed amministratore delegato del villaggio di Konoha.
    Perde uno scontro alla morte contro Ayato Jaku, membro del villaggio di Oto ed attualmente chunin di grande rispetto e valenza militare.
    Viene lui risparmiata la vita in cambio della sottrazione di una delle sue orbite oculari.
    In cambio gli viene innestato l' occhio dello sfidante ed i due trovano in questo scontro un legame molto più saldo e forte di qualsiasi altro individuo dell' accademia.


    La donna parlava con fare quasi meccanico.
    Poi riprese il suo tono naturale.

    -Aoshi, conosco la tua storia.
    Come da te indicato mi permetto di darti del tu.
    Conosco cosa avvenne e sono perfettamente a conoscenza delle consecuzio tempurum di ogni singolo evento.
    Ma lasciati dire una cosa, da un unione come la vostra nasce sempre qualcosa.
    Rispetto, amicizia, fedeltà....
    Nasce sempre un sentimento che lega indissolubilmente le persone che, come nel vostro caso condividono qualcosa che và ben oltre il sentimento.
    Letteralmente una parte di se.
    Io, sinceramente parlando non considero il tuo atto un fallimento.
    Stiamo parlando del Suono e della Foglia.
    Due villaggi che si odiano e si sbeffeggiano da moltissimi anni.
    Od ora parliamo di pace.
    Una utopia magari, ma proprio TU, con il tuo gesto, proprio TU che tieni così da conto una persona come Ayato che fà parte del villaggio a te nemico, potresti rendere questa utopia una solida realtà.


    La donna rimase il silenzio per alcuni momenti.

    -Le racconterò una storia mio buon signore.
    Un ragazzo, un giovane studente, partecipò ad un corso per divenire un genin assieme ad altre 11 persone.
    La sensei che gli era stata affidata era un sadico mostro dall' aspetto ripugnante, i metodi di questa donna erano tremendi, più che insegnare sembrava che torturasse i suoi allievi.
    Di tutti e 12 gli studenti solamente 4 rimasero abbastanza integri psicologicamente e fisicamente per portare a termine il corso e divenire Genin.
    La donna fece loro un dono, per premiarli di tanta forza di volontà.


    Rengoku si girò verso Sakiji.

    -Snudati il braccio!

    [...]

    -Come vede la pigmentazione del braccio di Sakiji è diversa da quella del resto del suo corpo.

    Rengoku mosse una delle sue braccia addizionali vicino al viso del giovane.
    Sembrava che la pelle dello stesso hyuga fosse stata trapiantata sulla donna.

    -Non credo di dover aggiungere altro!
    Sakiji possiede una parte di me ed io una parte di lui, esattamente come Ayato e Aoshi.
    Cosa significà ciò?
    Significa che in qualsiasi momento io avessi delle difficoltà Sakiji sarebbe pronto a correre in mio aiuto, ed io farei lo stesso.
    Quel giorno io ho donato me stessa a quei 4 ragazzi e loro si sono legati a me nel modo più estremo che si possa immaginare.


    -Sakiji ora non parla da Hyuga, ma da amico.
    Il suo desiderio è la mia vicinanza, ed è disposto a tutto per poter rendere il nostro legame ancora più saldo.
    Mi stupisce che anche tu non provi la stessa cosa nei confronti di Ayato.


    Rengoku sorseggiò il tè con aria interessata rivolta ad Aoshi.

    -Qui entri in scena tu!
    Entra in scena la politica dei nostri rispettivi villaggi e le trattative che andrebbero stipulate per rendere il passaggio d Sakiji sicuro e senza problematiche.
    Inoltre io credo nella politica del TOUKA KOUKA, reciproco scambio.

    Ti preoccupa la squadra medica di Oto, benissimo.


    Rengoku estrasse un plico ufficiale con la lista dei componenti della squadra medica di tutto il villaggio.
    Conteneva solamente il nome del comandante di tale squadra e null' altro.

    il plico recitava così:
    CITAZIONE
    La Kunohici che risponde al nome di Rengoku OkamiKumo, amministratrice del villaggio di Oto e guardiana del North gate, è l' unico medico ufficiale autorizzato ad operare all' interno delle mura dell' ospedale del villaggio.
    Ogni decisione riguardo operazioni e qualsivoglia intervento sono rimesse al suo giudizio.
    Firmato
    OROCHIMARU

    -Credo che questo potrebbe fugare ogni tuo dubbio, riguardo allo studio dell' innata deol giovane Sakiji.
    Non mi permetterei di operare questo ragazzo nemmeno sotto tortura, per quanto la mia malvagia indole sia ben nota a tutti, questo altro documento dovrebbe renderti chiara la situazione in cui verso.


    Rengoku estrasse un rotolo con delicatezza e lo porse ad Aoshi.
    CITAZIONE
    -RENGOKU OKAMIKUMO si impegna a non utilizzare le sue arti mediche durante i combattimenti con intenzioni omicide.
    Non ferirà mai nessuno utilizzando alcuno strumento che lo studio delle arti mediche gli abbia fornito.
    E non farà mai del male a nessun membro del villaggio di appartenenza per studiarne capacità innate.
    O persino sottrar loro qualche parte anatomica (previo consenso).
    In caso dovesse trasgredire ad una sola di queste regole la sua anima verrà catturata dallo spirito della morte e il suo corpo fatto a pezzi.
    Firma degli aderenti al contratto.
    AYATO JAKU
    RENGOKU OKAMIKUMO

    -Queste son le regole che ha cui ho dovuto sottostare per poter divenire l' unico medico di Oto.
    Persino non ufficiale, infatti nonostante le autorizzazioni, ad Oto non esiste la squadra medica, ed io son considerata ala stregua di un medico senza licenza.


    Rengoku chiese ad Aoshi di restituirle i peziosi documenti.

    -In fede,credo che tu abbia abbastanza acume per comprendere la situazione e una grande quantità di bontà d' animo per permettere a Sakiji di realizzare il suo desiderio.

    -Io sono pronta a firmare un qualsiasi documento in cui assicuro l' integrità delle sue capacità innate.
    Inoltre, poco fà abbiam parlato di Scambio se non erro....


    Rengoku sorseggiò nuovamente il tè.

    -Già da molto tempo, ed è cosa ben nota a tutti, Ayato ha fatto richiesta di trasferimento presso la foglia.
    Una volta arrivato al rango di Jonin, cosà che avverrà a breve, egli lascerà Oto per vivere vicino alle persone a cui tiene.
    Qui ad Oto nessuno ha impedito al giovane di andare.
    Non gli è stato imposto nessun ordine particolare e nemmeno è stata fatta menzione dela possibilità per cui qualcuno della foglia potrebbe studiare una delle innate del nostro villaggio.
    L' assorbimento.
    Ayato partirà, e si stabilirà alla foglia sino alla fine della sua lunga vita.
    Potrà ritornare qui ad Oto in qualsiasi momento e non verà mai considerato un traditore.
    Possiederà antrambi i coprifronte, e sarà libero di indossarli a suo piacimento.
    Come "voce" di Orochimaru, io ho dato queste disposizioni tempo addietro e tutto il villaggio ne ha preso atto ed ha silenziosamente obbedito.

    Ora ti domando, Sakiji è migliore di Ayato?
    -Possiede qualcosa che lui non hà?
    -Oppure, Perchè Ayato si e lui no?

    -Cerca di guardare la cosa dal punto di vista del mio villaggio, noi vi cediamo ad occhi chiusi il nostro miglior elemento combattente. VOI?
    Chiediamo solamente che Sakiji possa stare dove il cuore lo vuole, La nostra richiesta è così esagerata?

    Guardò i presenti e attese le loro risposte.

    Edited by Rengoku - 1/12/2005, 15:03
     
    .
  8. [Aoshi Hyuga]
        Like  
     
    .

    User deleted


    *Rengoku gli diede del tu ed incominciò il suo discorso: sembrava conoscere alla perfezione la sua storia e la storia dell'incontro con Ayato, probabilmente perchè lui stesso gliene aveva parlato.
    La donna gli propose una interpretazione del loro "legame" che non aveva mai considerato, ovvero un legame che invoca il rispetto, l'amicizia e l'inviolabilità dello stesso. A prova del suo discorso gli mostrò una cosa abbastanza macambra, ma che tuttavia lo colpì profondamente; il ninja medico di Oto aveva scambiato la pelle delle sue braccia, con quella dei suoi allievi con sui aveva dei legami più importanti. Questo simboleggiava che lei credesse davvero in quello che stava dicendo e non era solo un modo per cercare di abbindolarlo. Aoshi fu scosso dalla cosa, poichè aveva sempre visto quell'occhio come un'etichetta che lo dava per fallito e miserabile. Lo odiava, lo aveva sempre odiato ed aveva concetrato gli ultimi anni della sua vita solo ed esclusivamente su questo epnsiero; non fu facile accettare questo nuovo modo di vedere la cosa.*

    §...io...no! Io non la penso così!..§

    *Rengoku continuava a parlare mentre il ninja di Konoha si tormentava, quasi perdendo interesse verso il motivo per cui si trovasse lì. Ma all'imporovviso l'attenzione di Aoshi tornò su una cosa che aveva detto prima, che stravolgeva quasi il senso della sua presenza lì.
    CITAZIONE
    Stiamo parlando del Suono e della Foglia.
    Due villaggi che si odiano e si sbeffeggiano da moltissimi anni.
    Od ora parliamo di pace.
    Una utopia magari, ma proprio TU, con il tuo gesto, proprio TU che tieni così da conto una persona come Ayato che fà parte del villaggio a te nemico, potresti rendere questa utopia una solida realtà.

    Sembrava volere approfittare della cosa per proporre una nuova alleanza, anche se subito cambiò discorso; lo aveva solo accennato, ciononostante Aoshi ebbe di che pensare.*

    §...Alleanza? Pace? Ma di cosa stiamo parlando? Credevo di essere venuto qui epr un altro morivo...§

    *La donna fece una breve pausa per sorseggiare il thè, scrutandolo, come per cercare di capire se egli avesse inteso ciò che aveva appena detto, per poi rivertere l'attenzione sul discorso iniziale. Sembrava non preocuparsi della sua diffidenza verso la squadramedica di Oto, ed infatti estrasse subito due pegamene, in una delle quali, testimoniava di essere la sola a potere esercitare l'arte nel villaggio, mentre nell'altra vi era un accordo firmato dalla sopracitata e da Ayato in persona.
    Rengoku mostrò le due pergamene, per poi rimetterle via e continuare a spiegare le sue intenzione all'ambasciatore del villaggio della foglia.

    [...]

    Promise infine di firmare un nuovo accordo, nel quale garantiva la sicurezza del segreto del clan Hyuga. Non diede neppure tempo al ninja di rispondere, che subito riprese ad argomentare le sue decsioni: Ayato sarebbe presto passato al villaggio della foglia, privando quindi Oto di uno dei più illustri e forti ninja della sua storia, senza tuttavia chiedere alcuna garanzia che le sue doti innate venissero studiate. Le embrava quindi più che corretto accettare lo scambio, che si sarebbe rilevato sicuramente vantaggioso per Konoha.
    Concluse il suo discorso con delle domande, lasciando la discussione ancora aperta:
    CITAZIONE
    Ora ti domando, Sakiji è migliore di Ayato?
    -Possiede qualcosa che lui non hà?
    -Oppure, Perchè Ayato si e lui no?

    -Cerca di guardare la cosa dal punto di vista del mio villaggio, noi vi cediamo ad occhi chiusi il nostro miglior elemento combattente. VOI?
    Chiediamo solamente che Sakiji possa stare dove il cuore lo vuole, La nostra richiesta è così esagerata?


    *Il chunin della foglia aveva molto a cui pensare, e non riusciva a pensare lucidamente alla questione, poiché ancora scosso dall’esordio del dialogo di rengoku, quindi gli ci vollero un paio di minuti, prima di rispondere al lungo intervento della kunoichi.*

    ”ebbene, il tuo discorso mi ha molto colpito, e non nego che all’apparenza il nostro accordo sarebbe da concludersi sedutastante con il suddetto scambio, tuttavia vi sono cose che hai detto, che non mi sono chiare. Sei una abile oratrice e riesci con astuzia ad imporre il tuo volere negli altri, ma hai toccato un argomento delicato che a me è molto caro. Mi hai mostrato quanto per te sia importante suggellare un legame con qualcuno che stimi e che rispetti, scambiando una parte del tuo corpo con lui, tuttavia il discorso potrebbe non essere analogo per quanto mi riguarda: io ho sempre rispettato ed ammirato Ayato, al di là del fatto di possedere un suo occhio. Il mio legame sentimentale con lui è, sì, legato a questo, tuttavia l’amicizia che provo nei suoi confronti non vi ha nulla a che fare. Per me questo colore rosso e questa cicatrice che mi sfigurano il viso, non hanno mai simboleggiato altro che la mia incapacità di giudizio e sventatezza. Sono la prova del fatto che io non sono degno di appartenere al mio nobile clan, poiché, come ho già spiegato, sono il primo che fallisce nella protezione della nostra abilità innata. Non odio Ayato per questo, ma soltanto me stesso e non avevo bisogno di questo per sentirmi legato a lui…”

    *riprese fiato e cercò di camari, poiché nel suo parlare il suo cuore palptava ardentemente ed una strana energia gli riempiva il petto.*

    “E’ innegabile, comunque che questo scambio porterebbe un vantaggio estremo a Konoha, se vi fossero tutte le garanzie che mi avete promesso, sebbene nulla impedirebbe a qualche medico del villaggio di studiare di nascosto gli occhi del giovane sakiji. O siete forse in grado di garantire anche non che vi siano medici non ufficiali ad Oto, sufficientemente preparati?
    Rispondendo alle tue domande, per me Sakiji è tanto importante come qualsiasi altro membro del villaggio, non tendo a considerarlo inferiore a nessun ninja, sia esso di un villaggio straniero o meno. Inoltre essendo Sakiji un membro del mio stesso clan, capirà sicuramente la mia riluttanza nel permettergli di andarsene, a prescindere dalla convenienza dello scambio. Il codice ninja ci insegna: i ninja non sono altro che strumenti al servizio del paese e non provano sentimenti. Trovo che essa sia una enorme cazzata, solo per questo ho deciso di tenere in considerazione che è anche volere del ragazzo, di andarsene e quindi di non essere troppo affrettato nella mia decisione.”


    *Aoshi cambiò improvvisamente sguardo, assumendo un’aria molto più minacciosa e penetrante di prima…aveva attivato la sua peculiarità, egli era in grado di percepire le intenzioni dell’avversario studiandone i movimenti che ad un occhio normale sarebbero passati inosservati. Egli aveva ancora una cosa da chiedere alla donna, così riprese a parlare un’ultima volta.*
    CITAZIONE
    Interpretazione Psicologica
    Richiede: Byakugan qualunque livello
    Questa capacità di intuizione dello stato d'animo e dei pensieri avversari deriva dalla capacità di interpretare il linguaggio del corpo e le funzioni biologiche quali la frequenza cardiaca, il riflesso galvanico della pelle (rivelatori di bugia), la traspirazione e la pressione sanguigna. Il portatore del byakugan, con la sua relativa capacità di vedere all'interno del corpo e la vista telescopica che gli permette di visionare al massimo le reazioni biologiche all'interno di questo, può unire l'osservazione dei movimenti con le funzioni fisiologiche per arguire i pensieri dell'obbiettivo.
    [Il byakugan deve essere attivo]
    [Assolutamente impossibile leggere letteralmente nella mente avversaria, ne tantomeno prevederne le mosse]
    [La capacità di interpretazione aumenta con l'aumentare del livello dell'innata]
    [Non utilizzabile in combattimento se non al livello veggente]

    ”…mi è sembrato di capire che dietro a questo scambio per te, vi sia ben oltre che l’affetto per il tuo allievo, mi sto forse sbagliando?”

    *Aoshi stava pensando alle strane parole utilizzate prima da Rengoku, che parlava di alleanza e sogni. Attese con ansia la sua risposta, volendo capire se nelle sue intenzioni vi fosse qualcosa di losco o se fosse effettivamente interessata ad una nuova alleanza tra i due villaggi, oppure ancora, se fosse solo stato solo un errore di interpretazione delle sue parole.*

    Edited by [Aoshi Hyuga] - 2/12/2005, 02:32
     
    .
  9. Sakiji Onizuka
        Like  
     
    .

    User deleted


    *L'orgoglio. Ecco cosa distingue un leone da un uomo. Una semplice parola che, perpetuamente, fin dai tempi a noi più passati, ha sempre spinto ogni singolo essere lungo il suo sentiero e a tentare, grazie ad esso, l'immortalità. E' proprio cosi che Rengoku stava agendo, calma e quieta, voleva far capire le sue vere motivazioni e far rendere conto allo Jonin quanto può essere un ninja, seppur avverso in pensieri e modi, uguale all'altro. Mi fu ordinato di scoprire il braccio destro, e cosi feci. Vari punti d'ago sparsi da una parte all'altra e un colore non adatto alla mia pelle candida. Improvvisamente, come un fulmine luminoso, anche io arrivai alla conclusione del mio enigma. Quell'arto privo di vita apparteneva alla mia sensei ed essa pareva dirlo con assoluta tranquillità. Eppure io non lo sapevo. Da cosi tanto portavo il suo miglior fardello e oggetto di distruzione? Cosi tanto ero stato cieco? Probabilmente si. Ora, turbato e scosso leggermente dalla rivelazione, cercai come sempre di nascondere tale sentimento agli occhi d’Aoshi, non che in verità cambiasse qualcosa. Le parole si continuavano ad agglomerare, una sopra l'altra, distruggendosi e collegandosi a vicenda. In tutto non era solo impresso il desiderio di quel trasferimento, ma anche un desiderio più nascosto che difficilmente sarebbe risultato evidente ad un normale ninja. Il desiderio di un’alleanza impossibile quanto sarcastica tra il villaggio d’Oto e quello di Konoha. Strano, è vero, eppure alquanto probabile. Solitamente la guerra spacca e circoncide confini mentali dai quali è difficile uscire, ma, dopo tanto tempo, se si riesce a varcarli, ben altri possono essere i risultati. La pace. Una pace risolutoria e monotona. L'uomo si stanca del vino, della lussuria, della poesia, molto prima che della guerra. A mio parere tutto sarebbe stato vano, le alleanze nascono per morire dopo poco, alla stregua di una farfalla ormai destinata, immutabilmente, a perire la vita dopo un tempo assai ristretto e, cadere priva di soffio, al terreno. Per poi essere dimenticata nella storia, come i nostri nomi, come tutti. Per questo, non credevo nella tregua. Perché sapevo che in quel modo migliaia di vite umane sarebbero state utilizzate inutilmente e gente che si era battuta con tutta la propria forza, avrebbe commesso solo un atto stolto e impraticabilmente inutile. Eppure, quella volta poteva essere diverso. D'altronde però tali eventi non interessavano il motivo per il quale ero lì e, per questo, ostentai la parola, sfruttandola solo per motivi leggermente più appropriati al momento e utile.*

    "Capisco perché ti astieni da lasciarmi andare, Aoshi. So che hai paura d’eventuali conseguenze a tale trasferimento, so che tieni riluttanza nel sapere che da un momento all'altro il segreto degli Hyuga potrebbe essere identificato e assunto da questo villaggio. Eppure, non hai considerato la mia ragione. Sono un membro del clan principale del mio villaggio, Genin e con una buon’esperienza alle spalle. Nel mio corso accademico ho capito che vivere per essere strumento del paese d'origine è il compito più importante di un ninja possa avere e, devo dirti, ciò non lo ho mai scordato. Ho affrontato innumerevoli avversari e, ti assicuro, in ognuno di quegli scontri ho sempre dato tutto me stesso per tenere alto il valore. Non il mio, quella di Konoha. Questo è il villaggio dove sono nato, dove ho passato la parte cruciale della vita e lì rimarranno i miei ricordi sempiterni. Io continuerò a servire Konoha anche se mi troverò ad Oto. L'unica differenza sarà che da adesso ho una, anzi, due, ragioni per dare prova della mia forza. Sono un tipo assente che trova felicità solo nel librare nell'aria, escogitando piani e "buttando", come direbbero molti, la vita per qualcosa che non esiste. Eppure se tu concederai questo scambio, non solo mi darai una ragione di esistere reale, ma farai sì che possa migliorarmi infinitamente per poi, magari, tornare dove ho nascosto le memorie più forte e motivato di prima."

    "Rengoku è la ragione per cui sono qui. Rengoku è colei a cui voglio affidare la mia vita."


    *Immobile nella mia posizione eretta, non dissi altro. Aspettavo solamente che il discorso fra i due ricominciasse, come prima. A breve saremmo scesi a patti. Speravo solo che Aoshi si fosse veramente convinto.*
     
    .
  10. Rengoku
        Like  
     
    .

    User deleted


    Le Trattative

    Rengoku Ascoltò le repliche del ninja della foglia e le parole del giovane Sakiji, poi con calma serafica prese una ciambellina al vino e la addentò con gusto.

    -Ninja medici? Ad Oto?

    La domanda era fatta con espressione divertita.

    -Aoshi, mi permetto di sottolinerati un passaggio fondamentale della documentazione da me presentata.

    Estrasse nuovamente il foglio ed indicò con l' unghia alcune parole scritte in rosso.
    CITAZIONE
    ...,è l' unico medico ufficiale autorizzato....

    Guardò Aoshi dritto negli occhi, trasmettendogli tutta la sua determinazione nelle parole che seguirono.

    -IO SONO L' UNICO MEDICO DI OTO! E COSI SEMPRE SARA'!
    -Non permetterò mai che ne esistano altri.


    Torno a rilassarsi e riprese.

    -Invero esistono ragazzi dotati di abilità mediche, ma signor Aoshi, cosa può servire ad un ninja la conoscenza base dei muscoli e degli organi durante un operazione complicata come quella dello studio di un innata?
    Addestro medici, ma sono di Konoha.
    E lo faccio sotto vostra autorizzazione per giunta.


    -No niente squadra medica ad oto, e ora ne mai.
    Se in futuro, dovesse per puro caso venirsi a creare un elemento del tutto simile a me, bè le assicuro che come suo diretto superiore gli impedirei qualcosa che potrebbe nuocere al signorino Sakiji.
    -Come ha ben compreso intrattego rapporti con il villaggio della foglia già da tempo, ho svolto persino alcune ricerche personali per il vostro Sennin Kaworu.
    Non stupirti, Aoshi, se ti dico che la guerra Oto-Konoha non hà più ragion d' essere.


    Allungò la mano sul vassoio e prese un altra ciambella al vino.

    -Buoni questi pasticcini dovreste assaggiarli!

    Disse con tranquillità.

    -Io credo che i rancori di un tempo oramai lontano, siano completamente inutili e privi di quelle solide basi che smovevano gli animi.
    Guardiamoci in faccia, Konohano ha maiprovato alcun desiderio di scendere in guerra, e la moderna Oto?
    Bè al pari del vostro vilaggio è un covo di reclute e bambini.


    La donna abbassò la voce e sporse la testa vesro il suo ospite.

    -Orochimaru, oramai è vecchio.
    Per quanto si rincarni e sfidi le leggi della fisica la sua mente rimane a 50-60 anni fà.
    Siamo noi a dover dirigere i nostri villaggi, amminisrarli con cura portarli verso una svolta fiorente.
    Persino il vostro nemico più antico si è reso conto che ora tocca ai giovani portare avanti il mondo, ed a Konoha?
    State per lasciare tutto nelle mani di una persona che era considerata un nemico!


    Sperando che Aoshi avesse capito siritrasse, per poi scrivere su di un foglio quello che rimaneva della sua frase.

    "Sappiamo entrambi che Ayato mira al posto di Kage e che molti all' interno del governo della foglia lo spalleggiano.
    Sono la sua allieva migliore, pensi che non sia aconoscenza dei fatti?
    Un allenaza in previsione degli eventi futuri gioca a favore di entrambi...pensaci bene."

    Fissava Aoshi con gelidi occhi rossi senza trasmettere nulla che non fosse "il vuoto" della sua mente.
    Non vi erano raggiri o doppi sensi, quello che trasmettera era chiaro e semplice.
    Rengoku era allieva di Ayato, sarebbe stata be disposta ad allearsi con il capo del villaggio della foglia, nonchè suo maestro.

    -Il discorso sulla pace tra i nosri villaggi però dovrà esser ripreso in futuro...
    Al momento le parole di sue amministratori, per quanto importanti, non valgono quanto quelle dei capivillaggio.
    Sennin Kage e Special jonin dovrebbero essere radunati per un incontro che approfondisca e svisceri tutto quello che serve per condurre i nostri villaggi alla prosperità.
    Ora stiamo parlando di Sakiji, e solo lui è la cosa di cui dobbiamo occuparci veramente.


    Porse la caraffa del tè ai presenti.

    -Mi chiedete come mai io sia legata a Sakiji, perchè ho scelto lui e non un altro Hyuga o persino un Uchiha, un Nara o qualsiasi altro abitante di Konoha.
    Io vi ritorco la domanda, Perchè lui ha scelto di affidarsi a me?
    Oppure, perchè lei ha deciso che qualcuno era importante nella sua vita?
    Alchimia? Reazioni emotive incontrollate?
    Dare una risposta chiara e semplificatoria alle sfaccettature dell' animo umano...è qualcosa di difficile persino per un saggio figuriamoci per una "Bestia" come me.


    Si interruppe per un istante.

    -Sappiate che io desidero questo ragazzo come la gazza il luccichio dell' oro, ho bisogno di lui, perchè solamente grazie a me il suo futuro potrà trovare la strada che desidera.
    E solamente grazie a lui io riuscirò a realizzare i progetti che la mia mente agogna.

    VI assicuro che gli occhi di questo ragazzo non vi hanno nulla a che fare.


    Porse verso Aoshi un plico da firmare.

    -Il vostro nome e tutto cambierà!
    Finalmente dopo anni di guerre, Oto e Konoha farano il primo passo di riconciliazione.
    E sarete voi a sugellare questo evento.


    La donna fece notare lo spazio per la firma proprio acconto al suo nome, già vergato in precedenza.


    Edited by Rengoku - 3/12/2005, 14:22
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    10,451
    Reputation
    +80
    Location
    Dalle Nebbie del Passato...

    Status
    Anonymous
    [Riunione a quattro]

    Shinodari portò il giovane alla sala da the, che si trovava all'interno del quartiere dei Piaceri.
    Chiese alla cameriera di condurli in una sala lontana da sguardi indiscreti.

    Una volta all'interno, la kunoichi fece segno al ragazzo di accomodarsi.


    -Prego, siediti pure Shiraku Nara. Nel frattempo che aspettiamo l'arrivo dell'amministratore e del suo ospite, desideri un the?-

    domandò cortesemente la ragazzina.
     
    .
  12. ~Shiraku Nara~
        Like  
     
    .

    User deleted


    [Riunione a Quatro]

    Vidi shinodari che chiedeva a una che lavorava li un posto per quatro, poi ci porto in un posto dove la gente nn ci poteva vedere o ascoltare dopo esserci seduti mi chiese.

    CITAZIONE
    -Prego, siediti pure Shiraku Nara. Nel frattempo che aspettiamo l'arrivo dell'amministratore e del suo ospite, desideri un the?-

    GLi risposi subito

    Si grazie...per me va bene prendere un the
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    10,451
    Reputation
    +80
    Location
    Dalle Nebbie del Passato...

    Status
    Anonymous
    Shinodari ordinò del the verde per entrambi.
    Mentre aspettava, diresse lo sguardo vero il laghetto artificiale, sul quale si affacciava la saletta privata.

    A volte le sembrava così strano che Oto avesse quei piccoli angoli di paradiso, dove tutto sembrava scorrere in maniera pacifica.

    Quando la cameriera tornò con il the, la ragazzina la congedò cortesemente: si sarebbe occupata lei stessa dell'ospite fino all'arrivo di Luis.


    -Non ci resta che attendere l'arrivo dell'amministratore, ma non credo ci vorrà molto.-

    considerò, mentre versava il the nella tazza e la porgeva al giovane Nara.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Oto, sounds Good

    Group
    Giocatori
    Posts
    7,602
    Reputation
    +40

    Status
    Offline
    Il ragazzo giunse nella saletta privata, la cameriera che precedentemente aveva servito il thè vedendo l'amministratore intuì subito quale fosse la sua meta. Sembrava che quel luogo diventasse sempre più la Sala congressi in cui ospitare i dignitari di altri villaggi per discutere di cosa di una certa rilevanza.
    Luis si sedette accando a Shin-chan, non guardò nemmeno di striscio il ragazzo attendendo in silenzio l'arrivo dell'illustre ospite.
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Oto, sounds Good

    Group
    Giocatori
    Posts
    7,602
    Reputation
    +40

    Status
    Offline
    Il ragazzo che si definiva membro dei Nara scomparve lasciando il locale, sembrava aver cambiato idea mentre la tensione per l'attesa lo corrodeva dall'interno. Quando vide lo shinobi andarsene l'Amministratore sorrise appena, aveva solo perso tempo e non valeva neppure il costo di un kunai piantato nella schiena.
    Lasciò che il ragazzino facesse ritorno a casa o ovunque si stesse dirigendo, non era più affar suo.
     
    .
184 replies since 24/11/2005, 01:01   2875 views
  Share  
.