In cerca del Viola

Livello A

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  1. Deidara
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    Abitazione di Shaina Otori, Sunagakure


    G... gatto??!
    Espirò profondamente, sorprendendosi con la mano già premuta contro l'impugnatura della wakizashi nera ornata di rosso e sentendosi un po' stupida per quella reazione eccessiva. Poi però notò che anche la sensei aveva reagito allo stesso modo, e dopotutto non c'erano poi molti gatti in giro per Suna. Alla fine Shaina aprì la porta, e dietro c'era... un tizio. -o, proprio con la "o" finale, al maschile, cioè un uomo, cioè un uomo a casa di sensei, cioè un uomo a casa di sensei che sta in ginocchio tipo in quel modo arrogante e antipatico e odioso e che si poteva risparmiare.
    L'espressione di Deidara passò immediatamente al pesantemente astioso, e quando quello osò perfino chiedere chi fosse e se era un'amica di Shaina, la sua risposta arrivò secca e antipatica.

    image

    « AllievaH. »
    Ghignò a denti stretti con una voce stridula e irriconoscibile, fissando quell'estraneo dai velenosissimi cromosomi Y allo stesso modo in cui un ferocissimo felino protegge il territorio dall'intrusione di un cane fastidioso che viene a rovistare col muso dappertutto, annusare ogni cosa e fare pipì sugli angoli e sui lampioni. Tu prova a ronzare attorno alle altrui sensei e ti ritrovi scaricato malamente in una viuzza laterale dopo aver subito una lobotomia totale senza anestesia e con l'uso di wakizashi in luogo di bisturi e seghetto. Trasmise telepaticamente quella frase all'essere comparso sulla soglia assieme a tutta la sua notevole aggressività, usando come tramite un'occhiata ferocissima degna delle migliori performance di furia assassina di un serial killer psicopatico da centootto vittime, che poi naturalmente commutò nel giro di un decimo di secondo in un comunissimo e sereno sorriso di circostanza falso come i soldi del monopoli appena Shaina si sarebbe voltata ed avrebbe riavuto Deidara nel suo campo visivo.
    E fu così che Yuki scoprì che forse era meglio non avvicinarsi troppo alla casa di Shaina in presenza di Deidara.

    « Vivo qui ♥ »
    Il cuoricino equivaleva ad una goccia di cioccolata intrisa di veleno.
    « Piacere. »
    E, sempre telepaticamente: ti tengo d'occhio, fai una mossa sbagliata e sei morto, morto, morto, morto, morto, morto, MORTO.
    Riunione
    La Stella del Porto, Paese del Thé


    Spiegato l'incontro con Yuki, spiegato il malumore di Deidara alla riunione, almeno in parte... diciamo un 50%. Il restante 50% del motivo per cui era così non trovava una vera motivazione, era di malumore e basta. E questo nonostante Shaina fosse stata tanto saggia da concederle un bagno caldo di un'ora in una locanda passabile (cosa che dimostrava che, sì, sapeva come prendere Deidara). Comunque, tant'è che Shaina si presentò e si prodigò in un lieve inchino alla marmaglia lì presente, Deidara immediatamente la imitò con uno scarto temporale di un mezzo secondo scarso, in un gesto di cordiale e serena cortesia che a giudicare dalla sua espressione stava per "plebaglia del cavolo, vedete di ringraziare prostrandovi per come abbiamo sforzato la nostra preziosa spina dorsale per inchinarci in cenno di saluto! Ehi, dico a voi, vi faccio a pezzi, eh?".
    CITAZIONE

    La riporteremo a casa. O moriremo provandoci. E in quel caso, mi auguro di portare con me un bel numero di quei bastardi.


    Ah! Such a lovely-lovely speech! <3 Cosa che la indusse a cambiare bruscamente i suoi pensieri innalzando istantaneamente l'asticella del suo umore di un buon dieci tacche, passando dagli inferi fatti di immagini dei presenti in quella stanza ridotti a poltiglie sanguinanti direttamente ad un paradiso di buoni propositi senza nemmeno passare dal purgatorio delle paranoie circa lo stato del suo trucco e la condizione dei suoi capelli in quel momento preciso. Quello che aveva appena detto la sensei le piaceva, anzi, le piaceva molto!! Era esattamente ciò che si aspettava di sentire, ed il fatto che provenisse proprio da Shaina rendeva la prospettiva di una mattanza terribilmente reale, quasi palpabile.
    "Andiamo là, facciamo una strage, recuperiamo la tipa antipatica e la riportiamo a casa", era così semplice, era talmente semplice che perfino lei poteva afferrarlo senza problemi, non c'erano complicanze, non c'erano ragionamenti odiosi da fare, non c'erano strade tortuose ma una bellissima e diretta linea che taglia in due il problema e conduce direttamente ad uno scenario pieno di cadaveri fatti a pezzi a colpi di spada e/o stritolati a colpi di sabbia. Praticamente era una figata assurda.

    CITAZIONE

    Fosse per me ti manderei a casa. Non mi sembra il caso di mandare al massacro una studentella con le tue capacità.


    « CHE COSA HAI DETTO??! »
    Con un sonoro schianto di vetri che vanno in frantumi tutti i suoi buoni propositi e la sua bellissima ed idilliaca immagine di devastazione totale andò in pezzi, e tutto ad opera di...
    image

    « ... Lo stupido bifolco dell'altra volta!!! »
    Le sovvennero sprazzi nebulosi e lontani di un'occasione di parecchio tempo fa (quarant'anni secondo il calendario di Deidara, un paio di settimane circa secondo la misurazione standard del tempo), qualcosa tipo un gelato, la gonna appiccicata ad una sedia che a sua volta non voleva muoversi, una tipa occhialuta logorroica come poche cose a questo mondo, la sua costosissima crema per il viso di qualità eccellente in confezione extra-scorta che le sarebbe durata circa per i successivi sei mesi.
    « Sono una genin!!! Una genin!!! Non una studentessa!!!
    Non ti rompo il muso solo perché mi hai comprato la mia crema.
    »

    Di tutto il resto dei discorsi non ci capì un accidente, salvo che più o meno avevano deciso dove andare e che sarebbero stati in tre, visto che al seguito avrebbero avuto anche quel tizio dall'aria spocchiosa che le stava antipatico come poche cose al mondo ed a cui moriva dalla voglia di strappare quell'odioso affare bianco che si teneva in testa. Avrebbe rimediato, si ripromise, anche la sensei lo guardava malissimo e quindi probabilmente avrebbe chiuso un occhio per un piccolo scherzo innocente tipo radere i capelli a zero ad un collega antipatico. Quando poi il bifolco distribuì delle strane carte che dovevano contenere qualcosa come delle informazioni su qualcosa, lei le rifiutò con uno sbuffo senza un motivo particolare. I problemi, infine, arrivarono quando Shaina-sensei spiegò in parole povere quali erano le sue abilità, e Deidara capì che non poteva esimersi dal fare altrettanto.

    « Ah. Io... »
    Disse, accodandosi al discorso della maestra e sforzandosi per immaginare qualcosa di decente da dire per descriversi. Trovò una scappatoia all'istante, individuando in Hoshizuku la vittima perfetta per eseguire il compito al posto suo, dunque lo fissò con aria truce.
    « Rosso, spiegalo tu a questi qui. »
    E telepaticamente gli comunicò un laconico quanto tutt'altro che irrealistico "se spieghi male cosa so fare io ti ammazzo".



    Edited by Deidara - 9/6/2011, 01:44
     
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