In cerca del Viola

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  1. Boreanz
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    Il breve silenzio dopo le parole dello Hyuga fu rotto dal tizio di Oto che possedeva un chakra piuttosto potente. La sua battuta d'entrata fu sarcastica e di sicuro poco adatta alla situazione ma il modo in cui si muoveva in quell'ambiente non lasciava dubbi sulla sua esperienza. Vergil lo osservò salutare la più alta delle due kunoichi di Suna che tra l'altro, notò solo adesso, aveva con sè il cucciolo di drago una volta appartenuto a Shinodari. Forse la ragazza lo aveva affidato a quella donna dai capelli scuri? Poteva essere. E nel caso, si disse, un gesto simile significava che le due erano probabilmente legate da un vincolo di amicizia.

    Continuò ad osservare il tizio con il chakra percorso da una straordinaria affinità con l'arte del fulmine mentre questo elargiva un commento sprezzante alla ragazzina di fianco a questa Shaina per poi rivolgersi alla sua unica compaesana presente, tale Miyori. Senza alcun preavviso poi si voltò proprio verso lo Hyuga. Pur esprimendosi in modo alquanto sgradevole pretendeva di riprenderlo sulle norme del buon comportamento. Vergil lo trattò come una scocciatura. Perchè tale era.



    " Prendo nota, Otese. "

    In altre parole: gira al largo. Ai suoi occhi era chiaro quanto il tizio fosse irritato in quel momento e volendo avrebbe potuto spendere qualche parola per fargli notare che un atteggiamento simile, per quanto comprensibile, nè era professionale nè si sarebbe rivelato utile per la missione. Ma non lo fece. Ed ovviamente non rilasciò il Byakugan. A botta, risposta, ma per il resto l'idea dello Hyuga era quella di farsi gli affari suoi, formare i gruppi e finalmente procedere al recupero di Shinodari.

    Il tizio continuò quindi nel suo monologo ed oltre alle sue generalità - Febh degli Yakushi, jonin di Oto - l'unica cosa interessante fu il fatto che questi possedesse delle informazioni sul territorio nel quale i vari shinobi presenti si sarebbero dovuti addentrare. Senz'altro un bene.

    [...]

    Seguirono poi varie presentazioni dalle quali emerse la presenza di due medici, più Hoshikuzu, che Vergil sapeva possedere limitate capacità curative. Tre in tutto. Un'altra buona notizia. E se l'affabile modo di agire del medico Sunese, tale Yuki, gli piacque, Vergil fu maggiormente incuriosito da ciò che scorse nell'altro medico, proveniente da Oto. Diamine. La fama di quel villaggio era meritata. Mai aveva visto simili innesti in un corpo umano vivente.

    Fu un altro Sunese ad attirare poi la sua attenzione. O meglio, l'attenzione di tutti. Il tizio ciarlò per dieci minuti buoni riuscendo a provarsi oltre ogni dubbio fuori di testa. La presenza di qualcuno di simile in missione era un pericolo. Quando si parò davanti a lui scambiandolo o fingendo di scambiarlo per un cieco, Vergil lasciò che la sua espressione rivelasse in sua vece quanto suonato riteneva il tizio.



    " ... "

    Storditi e scortesi a parte, i gruppi parevano formati. Quella Shaina, definita 'amministratrice Otori', aveva dichiarato di possedere il controllo sulla Monocoda, ma lo Hyuga non trovò alcun riscontro nell'analisi della sua energia. Il contrasto con l'ammasso dorato di chakra dell'Eptacoda dentro il Nara di Kiri era innegabile. Ad ogni modo preferì non indagare oltre, almeno per il momento. Una volta che ognuno ebbe parlato sembrava che grazie ai differenti ambienti delle tre mete i gruppi fossero stati decisi. Vista la condizione posta dal Nara, cui Vergil non ebbe motivo di opporsi, inoltre, risultava chiaro che il chunin dagli occhi perlacei avrebbe condiviso la missione con l'amministratrice della Sabbia, la sua allieva piuttosto isterica e presumibilmente il medico di Oto.

    Tale sistemazione non gli risultò sgradita: quando l'amministratrice lo aveva visto per la prima volta aveva avuto la stessa reazione di Shinodari. Pallore momentaneo, pupille dilatate e un lampo non ben identificabile nelle iridi. Ora Vergil era curioso. Avrebbe indagato, ma non era quello il momento. Era necessario attendere la partenza. Visto che ad ogni modo i gruppi erano stabiliti lo Hyuga si concentrò sui tizi del continente che tutti loro avevano di fronte. Tutti loro erano, ciascuno a suo modo, degni di una certa attenzione. Il tizio biondo dall'aspetto curato possedeva una doppia manipolazione, fuoco e vento, mentre il chakra di quello nerboruto e ricoperto di cicatrici vantava una notevole affinità all'arte acquatica. Le figure più particolari, però, erano due dei tre ninja vestiti di bianco. Tutte e tre possedevano una significativa affinità all'elemento fulmine, in particolare il tizio tanto avverso allo Yakushi, ma gli altri due sfoggiavano qualcosa che Vergil non aveva mai visto. Il chakra del monaco era qualcosa di incredibile: arcobaleni di tonalità si intrecciavano con mulinelli di forme differenti andando a creare un flusso energetico di rara bellezza ma, soprattutto, un chakra dominato da tutti e cinque gli elementi.

    Dove però la peculiarità del monaco era puramente elementale, almeno a prima vista, quella del tizio ricoperto di stoffa bianca era unica nel suo genere: in centro alla fronte trovava riposo un terzo occhio dotato di un proprio chakra dorato. Uno shinobi certamente da non perdere di vista: un'arte oculare sconosciuta rappresentava il più delle volte una minaccia consistente. Le sue considerazioni vennero interrotte dalle carte informative dello Yakushi che, aiutato dalla Uchiha, le distribuì ai presenti. Ringraziando nonostante tutto con un cenno di capo verso l'Otese prima di iniziare a leggere Vergil considerò per un attimo che affrontare in combattimento un esponente di quel clan dotato della preveggenza sarebbe stato.. stimolante!

    Le singole carte contenevano informazioni riguardanti i più paesi di quel continente straniero ed erano, doveva ammetterlo, veramente ben fatte. Non si complimentò con lo Yakushi, tuttavia. Ma non perchè fosse ingrato, anzi, credeva semplicemente che visto l'umore attuale del tizio qualsiasi parola rivoltagli, anche di genuino apprezzamento, gli avrebbe solo fornito l'occasione di distribuire altre gentilezze - e non era il caso. A quanto sembrava il gruppo dello Hyuga si sarebbe diretto a Mizukumi. Lesse con attenzione le informazioni su possibili nemici e, se il clan Kasov non lo preoccupò e gli Sciamani non lo interessarono, certamente mettere alla prova la presunta 'immortalità' di questi Hazuma non gli sarebbe dispiaciuto. Se ogni colore identificava un villaggio, inoltre, allora i tre tizi in bianco dovevano appartenere ad Himarya.

    Non sembravano esserci ulteriori motivi di indugio, a quel punto. Gli shinobi erano divisi in gruppi equilibrati ed informati almeno in modo superficiale su quello che avrebbero potuto incontrare sulla loro strada. Se i tizi di Himarya, o uno degli altri due, avesse avuto qualcosa da aggiungere quello era il momento per farlo.


    OFF GAME

    Occhi sul MondoSpeciale: Questa abilità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore interagisce con qualcuno in una situazione di relativa calma. Sono escluse Evocazioni e creature non umane.

    [Il Byakugan deve essere attivo][Da Genin]

    I Livello di Analisi: Stato d'AnimoSpeciale: Se attivo "Occhi sul Mondo" l'utilizzatore è in grado tramite osservazione di individuare il reale stato d'animo della persona con cui interagisce.

    [Da Genin]


     
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