Sotto una Pioggia Battente

[Ame] | [Energia]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. leopolis
        Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,071
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato

    Tradimento-
    …Compagnie…




    Non potevo crederci. Non volevo crederci. Infondo, la vita era fatta di scelte, e sebbene alcune di essere erano giuste ed altre sbagliate, nessuno mi dava la certezza di aver fatto la scelta che dovevo. Ero sin troppo chiuso nei miei pensieri, nelle centinaia di immagini, tra scelte e obblighi alla ricerca della libertà, per accorgermi di una lenta pioggia, che cominciava a scendere dal cielo.
    Prima una goccia. Poi un'altra. Quindi un'altra ancora. Era come se il cielo stesse piangendo per le mie scelte. Era come se io stesso capissi di essere passato nella parte sbagliata. Quella strana sensazione di errore che ardeva nel mio petto, e quella ragionevole logica nell'aver fatto il giusto.Camminavo lentamente sotto il grigiore del cielo, cercando di credere e di avere Fede in quel che facevo.

    Che noia...
    La simbiosi con quell'entità nel mio corpo era diventata perfetta. Riuscivo a percepire i suoi bisogni, le sue voglie, e le sue emozioni, come se fossero mie. Lo nutrivo dei umani piaceri, e in cambio ricevevo i Doni del suo mondo. E anche se il Demone era sempre alla ricerca dell'azione, io ero quello ragionevole. Io capivo alla perfezione le nostre necessità, ed era per quello che interpretavo la mente del Duo. Io comprendevo le necessità di un Mondo marcio, e lui capiva la voglia di migliorarlo. Per mio stesso volere, condividevo con lui il mio corpo. Il corpo di ragazzo, abitato da entrambi.
    Comprendo le tue emozioni, ma credo tu ti debba trattenere. Un guaio in una giornata così, sarebbe davvero spiacevole.
    In risposta non sentii la sua voce nel mio cervello. Percepii solo il suo disappunto, ma finché ero il proprietario di quel suo contenitore "umano", doveva sottostarmi. Speravo vivamente che una tale cose gli fosse chiara per sempre.
    Girato l'angolo, con il capo abbassato, percepii altre gocce cadermi sul mantello. Così allungai la mano all'indietro per prendere il cappuccio e indossarlo. Come di solito, il mio capo era leggermente inclinato. Il rosso dei miei occhi, rivolto verso le pozzanghere sul terreno. E quell'elemento, in abbondanza in quel posto, mi faceva sentire a casa, rievocando la tristezza dei tempi passati.

    -Ehi tu!!!.. dico a te!.. fermo dove sei.. dobbiamo farti un paio di domande..-
    Arrestai rapidamente il rumore delle mie scarpe. Solo un lontano eco di quel rumore delle scarpe sull'asfalto, in mezzo ad una pioggia che si fortificava, continuò a abbellire quel luogo della mia presenza. Lentamente, invece, alzai il capo. Prima di un po', poi di colpo. Fino a guardare frontalmente lo sbocco di quella strada.
    Senza girarmi, gli risposi. Il tono della mia voce fu leggermente arrabbiato rispetto alla normalità.

    Prima cosa.
    Alzai la testa verso il cielo, ammirando la benevolenza di quel cielo scuro quasi come il mio umore.
    Io non mi chiamo: Hei tu.
    Girato di schiena, allungai le mani in avanti, ammirando il delizioso cadere delle gocce sui miei palmi.
    Il mio nome è Seinji Akuma, ed il mio copri-fronte è rigato quanto l'onestà dei capi di questo Mondo.
    Girai il capo nella direzione, seppure restando fermo con il busto. Cercai di guardarli oltre la spalla, scorgendo due figure, anch'esse ricoperti di pioggia.



    image



    Facilmente, avrebbero potuto scorgere il colore rosso fuoco dei miei occhi, bruciare nel mezzo di quel diluvio.
    Ma sopratutto...
    Risi.
    NESSUNO...
    Alzai la voce, quasi come stessi per gridare. Un po' per sottolineare i miei sentimenti, ed un po' per far capire a quei due che non sopportavo certi atteggiamenti.
    ...può dirmi cosa fare e cosa non fare... Mi sono spiegato?
    La domanda finale, suonò quasi come un avvertimento. Solo dopo una loro eventuale replica, avrei proseguito.
    A patto che vi siano ben chiare le mie parole, risponderò pure alle vostre domande.
    Mi girai verso di loro completamente.





    Con un sguardo privo di emozioni o pensieri, osservai le due figure. Gente strana girava per le vie della città, ma infondo... dovevo aspettarmelo.
    Ma prima... Voglio vedere la riga sui vostri copri-fronti.
    Sorrisi.
    E conoscere i vostri nomi, giacché il mio lo conoscete già.
    Una parte di me, mi diceva che quella giornata di merda sarebbe finita in un modo molto peggiore di com'era iniziata. Eppure, una parte di me, ne era felice.
    Qualcosa mi dice che hai davanti un Duo tosto, questa volta... He-he.

     
    .
18 replies since 6/6/2011, 22:31   360 views
  Share  
.