Sotto una Pioggia Battente

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    ..Una Nottata in Paradiso..
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    La piccola e magra figura sobbalzò nascondendosi quando Seinji si destò del suo sonno. Ci mise qualche minuto a trovare il coraggio di mostrare nuovamente metà della sua figura dietro lo stipite, sembrava terribilmente timida e forse anche un po’ impaurita. Ora che poteva vederla bene Seinji si sarebbe accorto che sotto a quel cappotto incappucciato stava una bambina di non più di una decina di anni, i suoi occhi grandi riflettevano la poca luce della stanza colorandosi di un giallo intenso. Mentre osservava Seinji steso mordicchiava una manica del cappotto, sembrava quasi imbarazzata. Rimase li a guardarlo senza proferire una parola fino a quando qualcuno non la spinse dentro alla stanza facendola ruzzolare a pochi metri dal kiriano. Le sue guance esplosero di un vivo e caldo rosso carne mentre i suoi occhi incrociavano quelli dell’Akuma per poi distogliersi puntando verso il pavimento.

    -Ahahah.. Kairy non ti sarai mica presa una cotta per questo moribondo?!.. Ahahahah!!!..-


    Una donna piuttosto slanciata sulla trentina era entrata nella stanza muovendosi con estrema disinvoltura. Aveva lunghi capelli corvini raccolti in una lunga coda e vestiva con un cappotto lungo fino a terra tutto inzuppato d’acqua. Fuori il tempo era cambiato nuovamente e la pioggia aveva ripreso a scendere copiosa su tutto il villaggio. La donna appoggiate delle borse piene di cibarie varie si sarebbe tolta il cappotto appoggiandolo ad una sedia per poi voltare lo sguardo verso Seinji. Era stato salvato per la seconda volta da una donna.

    -Eh così ti sei ripreso.. tsk.. e io che credevo che sarei stata costretta a gettarti fuori assieme alla spazzatura domani mattina!.. sei un tizio tosto.. aveva delle terribili lame piantate un po’ ovunque nel corpo.. mai vista una cosa del genere.. e io ne ho viste parecchie credimi!..-


    La donna con fare disinvolto aveva preso una lattina di birra aprendola per poi sorseggiarne il contenuto. Ora si era appoggiata al tavolo continuando a guardare Seinji, sembrava serena anche se era evidente che alla minima mossa falsa del kiriano lo avrebbe sgozzato senza alcuna esitazione, i suoi occhi sembravano quelli di una leonessa pronta ad uccidere chiunque intenzionato a fare del male al proprio piccolo. La bambina intanto si era alzata da terra cominciando a fare alcuni gesti alla donna, Seinji si sarebbe reso conto subito che quella ragazzina era muta.

    -Oh insomma Kairy non fare storie.. ti ho già detto che non mi fido di quel tizio chiunque sia.. l’ho curato come mi hai chiesto tu.. ma non possiamo tenerlo qua tutta la notte.. a proposito.. dimmi un po’ belloccio.. ce lo hai un nome?!..-


    La donna sarebbe rimasta a sentire sorseggiando altra birra mentre la bambina gli si era incollata continuando a fissare Seinji.

    -Allora.. spiegami un po’ come hai fatto questa mattina a raggiungere il tetto di questo palazzo tumefatto a quel modo.. scommetto che stavi scappando da qualcuno.. cosa sei.. un ricercato forse?!.. pft.. bella questa.. come se in questo villaggio di merda ci fosse qualcosa altro oltre a ricercati e criminali!..-


    Ancora un sorso e poi la lattina finì spiaccicata sul tavolo diventando sottile come un foglio di lamiera, sembrava piuttosto nerboruta per l’età ed il fisico atletico che si ritrovava. La ragazzina sobbalzò staccandosi dalla donna mimando qualche altro gesto con sguardo preoccupato mentre questa la guardava socchiudendo gli occhi, sembravano davvero madre e figlia.

    -Oh accidenti!.. ok..ok.. basta che la pianti.. Kairy è preoccupata per il tuo stato di salute.. dice che se ti lasciamo andare non resisterai la fuori.. non che me ne importi qualcosa sinceramente.. facciamo così!.. se non creerai problemi potrai passare la nottata qui per recuperare le forze.. domani mattina però dovrai andartene senza fare storie.. fa un a mossa falsa e ti ammazzo ci siamo capiti?!..-


    La donna era stata convinta dalla ragazzina a tenere il kiriano in casa ancora per una notte, sembrava che dopo tanta sfortuna le cose avessero ripreso a girare per il verso giusto. Seinji avrebbe trovato una minestra calda da mangiare, un cambio bende ed anche un bagno e dell’acqua calda per la notte. Dopo quello che aveva passato di certo quella situazione era la cosa più simile al paradiso che avesse mai vissuto. Kairy, la bambina muta lo avrebbe aiutato ad alzarsi e si sarebbe anche presa cura delle ferite ripulendole al meglio, grazie alle sue cure Seinji sarebbe riuscito a recuperare quasi completamente le forze nel giro di una nottata anche se i buchi aperti nelle carni ci avrebbero messo un po’ di più. Quella nottata il kiriano sarebbe stato in paradiso o forse meglio dire in purgatorio, in un limbo di pace.





    […]





    Svegliarsi quella mattina sarebbe stato insolitamente difficile. Aperti gli occhi il kiriano si sarebbe accorto che Kairy aveva preso sonno ai piedi del suo giaciglio. Poco distante da lui la donna dai capelli corvini stava in piedi accanto alla finestra, sembrava si fosse accorta del risveglio dell’ospite inatteso di quella nottata. Senza nemmeno voltarsi avrebbe preso a parlare con tono serio e deciso.

    -E’ mattino.. spero ti sia ripreso abbastanza dalle tue ferite.. ho ripulito la tua roba.. è li sopra al tavolo.. spero tu sia pronto per andarte.. ma chi diavolo?!.. scusami un attimo!-


    Alla porta qualcuno aveva bussato interrompendo la donna che si era voltata per andare a vedere chi fosse. Seinji da li poteva sentire tutto, l’appartamento era piccolo ed ogni stanza era collegata a quell’ambiente, da li poteva sentire benissimo qualsiasi conversazione. La donna raggiunta la porta aveva sganciato il chiavistello legato alla catena per vedere chi diavolo fosse a quell’ora. L’odore di fumo sarebbe giunto alle narici di Seinji quasi nel momento stesso in cui la porta era stata aperta.

    -Chi siete?!.. e che volete a quest’ora del mattino?!..-


    -Oh signora buongiorno!.. scusi se la disturbiamo ma stiamo cercando un caro amico che ieri è scomparso misteriosamente.. non è per caso che lei lo ha visto?!.. alto.. sguardo da temerario.. si fa chiamare Seinji.. Seinji Akuma!..-


    Alla porta un uomo alto con la pelata calva stava fumando una pessima sigaretta accompagnato da una giovane donna che in disparte stava osservando fuori dalla finestra la pioggia che cadeva ritmicamente in strada. La donna alla porta avrebbe fissato il pelato con aria sicura prima di rispondere, sembrava sapere il fatto suo.

    -No mi dispiace.. ma qui ci siamo solo io e mia figlia.. buona giornata!..-


    La donna avrebbe fatto per chiudere la porta quando la mano del pelato si frappose per bloccarla con forza, uno strano sorriso era apparso tra le sue labbra mentre espirava il fumo della sigaretta inondando la donna di fumo dal sapore amaro. Il suo volto si avvicinò allo spioncino tanto che la mora riuscì a vedere la sua immagine riflessa negli occhiali scuri di lui.

    -Allora non le dispiace se diamo un’occhiata.. vero?!..-


    La situazione stava per precipitare ancora una volta. Quei due mostri lo avevano trovato di nuovo, sembrava che ovunque si nascondesse loro fossero in grado di rintracciarlo, questa volta Seinji era veramente nei guai e non solo lui, Kairy e la donna che si era preso cura di lui e delle sue ferite rischiavano di essere coinvolte in quella brutta storia, doveva assolutamente andarsene di li per la sua salvezza e quella delle persone che lo avevano aiutato.


     
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18 replies since 6/6/2011, 22:31   360 views
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