L'Uomo che Uccise il Sole

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    La mano carica di chakra andò a segno, anche se in qualche modo il suo effetto non era completo..segno che ancora ci sarebbero voluti giorni, se non mesi, per perfezionare la tecnica..e anche la voce di Soken, preoccupato fino a poco prima per le capacità visive in declino del figlio, reagì con un cenno di indignazione. Una tecnica tanto brutale non dovrebbe far parte del Juuken... manca di fluidità e controllo, e sei palesemente troppo immaturo per elaborarla. Ogni parola era come una sferzata severa che arrivava addosso al gioven Hyuga. Come ho detto, sono IO il maestro adesso. Prima di sviluppare qualcosa di tuo, prima di forgiare un tuo stile, devi apprendere e comprendere a fondo le basi! Ora prendi un tonico, cerca qualcuno dei guaritori...anche se non riesci a vederli, e poi fatti curare quel bracc... Ma non finì mai la frase, perchè un'ombra passò sulle loro teste.

    Un'ombra che saettò nuovamente, facendosi più vicina ad ogni passaggio, per poi ingrandirsi lentamente mentre il suo proprietario discendeva, carico di malvagità e potere. Un enorme grifone dal piumaggio corrotto atterrò rapidamente nell'ampio giardino della tenuta. A giudicare dai rumori in lontananza, le guardie di Konoha se ne erano accorte e stavano accorrendo, ma avrebbero impiegato comunque qualche minuto...sempre che riuscissero a entrare, visti gli accordi presi tra il clan e il villaggio per far fronte a quell'emergenza!

    E' lui! E' Kyoichiro!! La voce disincarnata di Soken reagì rapidamente, ma una folata di vento carico di odore marcio allontanò il corpo invisibile del padre e impedì a Vergil di avanzare. Se un solo battito d'ali del Re Corrotto era sufficiente a tenerli a bada, cosa avrebbero fatto con coloro che controllavano quella creatura? Non riesco a vederli...bene. Sussurrò la voce malvagia della creatura, carica di quella stessa malizia con cui aveva minacciato il giovane Hyuga durante il terribile sogno. E c'è anche il giovane amico di mio fratello...molto, molto bene.

    Desideravo proprio cibarmi di un cuore del genere, con tanta tenebra all'interno.
    Protese il collo, mentre dal becco grondava una saliva dall'aspetto purulento. Sulla sua groppa non aveva nessuno, anche se fino a un istante prima sia Vergil che Soken avrebbero potuto giurare di aver visto (il primo) o percepito (il secondo) delle presenze. Non è necessario che ti impegni in prima persona, o Re. Ritirati pure. Non sei tu a darmi ordini, Suiho, solo Shotaro si è legato a me. Replicò piccato il terribile animale a quella voce dall'aria pacata e teatrale che sembrava uscita alle sue spalle. Andate, Re. Vi chiamerò nuovamente quando non sarà in grado di combattere. Una seconda voce alle spalle del re corrotto, ma nemmeno col Byakugan Vergil sarebbe riuscito ad osservare oltre le tumultuose correnti di chakra corrotto che animavano la creatura. Dal canto suo, il grifone attese qualche istante, prima di acconsentire. Daccordo...daccordo.

    E in una nube di fumo svanì, lasciando che Vergil potesse vederli.

    suikoseduto



    Un uomo dai lunghi capelli bianchi sedeva su un cuscino dall'aria pregiata proprio in mezzo al giardino, ed aveva accanto una fiasca ricolma di quello che doveva essere un qualche alcolico. Al suo fianco stava un giovane dai capelli neri tenuti di media lunghezza, non molto ordinati, e con un abito dall'aria rozza, che sembrava essere una tuta di allenamento, ma intessuta con materiali di scarsa qualità. Era magro ma aveva un'aria determinata. E gli occhi di entrambi sembravano essere occhi Hyuga, anche se con qualche piccola differenza..come se avessero delle "impurità di colore"

    Buona giornata Soken...anche se dubito tu possa apprezzarla. Disse l'uomo seduto, mentre Soken, sebbene invisibile, partiva alla carica lasciando che lo spostameno d'aria quasi facesse cadere il figlio, tanta era la velocità. Ma quel nemico, Kyoichiro (sempre che fosse lui) non si preoccupò nemmeno di evitare il colpo, limitandosi a sorseggiare con tranquillità dalla sua fiasca, anche se il ragazzo al suo fianco per un istante sembrò sul punto di scattare per frapporsi a difesa dell'uomo che aveva accanto.. Vergil udì Soken ringhiare, un verso che mai si sarebbe aspettato da suo padre..eppure quello che sentiva sembrava proprio un ruggito soffocato dall'impotenza, come se fosse in gabbia. Non capisco..deve essere un'illusione!!

    Non perdere tempo a colpirmi, Soken. Ogni volta che pronunciava quel nome era come se sputasse. Ormai non sei più visibile...e hai perso anche la tua tangibilità. Tu e tutto il tuo clan siete solo una voce nel vento, ormai. E ben presto, anche la voce andrà a scomparire...questo è l'effetto dell'Apertura dei 64 Cancelli Proibiti.

    Cancella il mondo ai tuoi occhi, poi cancella il tuo chakra al mondo..poi il tuo corpo..ed infine la tua voce. Solo il ricordo resta..per qualche istante ancora...ed infine dai cancelli aperti sul mondo, ogni traccia di ciò che sei stato scompare definitivamente.
    Piangeva lacrime di coccodrillo quell'essere che, seduto, sembrava essere sul punto di godersi il suo trionfo. Sarà un piacere dimenticarti...fratello.

    suikofaccia



    Maledetto Kyoichiro...come osi mostrarti ancora a no...? ma Soken si interruppe. Il Re Corrotto aveva usato un'altro nome per riferirsi all'uomo seduto, e lui aveva chiamato Soken "fratello" ..Suiho. E la voce del capofamiglia fu percorsa da un fremito. Ma...ma non è possibile...tu sei morto! Sei morto più di trent'anni fa...tu..perchè? Perchè ci hai...? Ma l'uomo seduto sollevò una mano. Silenzio Soken. Non è tempo di rivangare il passato. Sono qui per cancellarvi tutti. Fino all'ultimo.

    E questo include anche lui. E puntò un dito verso Vergil. Bastava guardare Suiho per capire che era ben fuori dalla portata del Chunin. Parecchie spanne al di fuori, a dirla tutta. Ma in quello stesso momento il ragazzo che aveva accanto fece qualche passo avanti, portandosi a una decina di metri dallo Hyuga. Mi sembra un'ottima occasione per mettere in atto ciò che hai imparato, Shotaro. Sconfiggi tuo "cugino"..con quel braccio dubito abbia possibilità...e poi concludiamo questa faccenda. Il ragazzo fissò a lungo Vergil, senza che fosse possibile leggere una qualche emozione dal suo volto. Si, Padre.

    shotarop



    Lascia stare mio figlio! Ruggì Soken, ma come aveva preannunciato Suiho, non gli era possibile interferire in nessun modo...e anche la sua voce si stava facendo più flebile. Lui non ha nulla a che fare con te..con noi! Lui è esattamente il motivo per cui sono venuto. Mi avete strappato il futuro. Io quindi mi prenderò il vostro. Anzi. Il tuo.

    Forse solo ora, in mezzo a quelle urla e discussioni, Vergil avrebbe potuto osservare con più calma gli occhi dei suoi avversari. Occhi Bianchi, come il Byakugan, ma puntellati di nero..imperfetti e bizzarri secondo gli standard del clan. Qualunque cosa fosse accaduta a lui o a suo padre, certamente non erano nati con il Dono. Ma se davvero erano privi del Byakugan, quale aberrazione aveva mai permesso loro di avere la meglio tanto facilmente sui loro avversari? Non intendo risparmiarmi, nonostante la ferita sul tuo braccio. La vendetta di mio padre è troppo importante per cedere a sciocchezze come l'onore o uno scontro corretto. Queste le prime parole di quel ragazzo che, quasi speculare a Vergil, si ergeva a difesa degli ideali paterni, pronto alla lotta. Chiuse gli occhi appena un istante, e nel riaprirli di scatto, fu evidente che aveva infuso in essi una grande quantità di chakra. BYAKUGAN!

    shotaroocchi



    Ma non vi era l'imponenza degli occhi bianchi a dominare quello sguardo, nè il senso di superiorità che di solito traspariva dall'atteggiamento degli Hyuga quando facevano uso del loro incredibile dono. Al contrario, quell'occhio si era ammantato di un nero profondo, al centro del quale, quasi fuoriposto, navigava il bianco sporco dell'iride. Non vi era supremazia in quella figura, ma piuttosto iniquitezza. Solo osservarlo sembrava inutile, sciocco. A che prò concentrarsi su qualcosa di tanto irrilevante? Persino i condotti del chakra di quel ragazzo erano qualcosa di superfluo da guardare..sembrava quasi che si stessero seccando e chiudendo, ritraendosi all'interno, verso un tantien tanto evanescente da essere..beh, poco importante.

    Ma cosa stava accadendo nella mente di Vergil? Perchè improvvisamente i suoi istinti gli imponevano di ignorare quell'avversario? Il suo sguardo poi gli scivolava letteralmente addosso, nonostante il Byakugan fosse attivo..e cominciava ad avere dubbi sulla sua natura di essere vivente, visto che i punti di fuga si spegnevano uno a uno, come fossero stelle di un cielo morente, lasciando che il sistema circolatorio del chakra si rattrippisse, fin quasi a svanire. Pian piano Shotaro prese ad avanzare, in guardia, ma in nessun modo Vergil avrebbe percepito una minaccia, nè i suoi istinti avrebbero realizzato che un nemico si stava avvicinando..

    Anzi, più passava il tempo e più la carne e le ossa stesse di quel ragazzo si facevano evanescenti..talmente irrilevanti da essere come invisibili. In meno di un minuto, Shotaro sarebbe scomparso agli occhi di Vergil, a meno che non facesse qualcosa!


    CITAZIONE
    Ed ecco i mitici Hyuga Anticlan. Shotaro e Suiko sono pronti a darti battaglia. O meglio, solo Shotaro..che per ora non attacca ma si avvicina soltanto, fino a portarsi a circa quattro metri. A che pro attaccarti, se tanto tu tendi a ignorarlo sempre di più, come se non avessi nulla davanti? Nel giro di quindici-venti secondi circa, lui sarà completamente svanito alla tua visione..e non certo perchè invisibile, ma solo perchè la tua mente Rifiuta di vederlo!

    Forse affinando il tuo sguardo, e arrivando a imporre la tua volontà e attenzione su quello che finora era per te un dono "regalato" dai tuoi occhi, otterrai qualcosa, ma non è detto che la soluzione duri a lungo.

    Puoi usare tuo Padre per fornirti consigli, se lo desideri. Ma ricorda che più parla e più rapidamente sparirà :zxc:

    E' una corsa contro il tempo!

    [Molto tempo fa]

    Un'altro fuori gioco. Passiamo oltre. Il giovane Shinobi gettò l'arma ai piedi dell'avversario appena sconfitto. Con un sapiente incastro di assalti era riuscito a mettere fuori combattimento quell'altro guerriero, nonostante avessero quasi cinque anni di differenza di età. Lui sapeva di essere più forte. Sapeva di avere il talento necessario a sconfiggere chiunque, e il duro lavoro di ogni giorno gli assicurava sempre di più di poter un giorno arrivare a sconfiggere Lei. Allora? Non si fa avanti nessuno? Già tre consaguinei quel giorno avevano inutilmente tentato di sconfiggerlo, ma lui ne aveva avuto ragione con estrema facilità, senza nemmeno versare una goccia di sudore. (immagine di riferimento)

    Di questo passo li spaventerai tutti e ti ritroverai senza avversari per allenarti. Disse una voce allegra, poco distante. Una donna sulla quarantina, con una lunga treccia nera si stava avvicinando lentamente. Accanto a lei stava un ragazzo dagli occhi bianchi, vestito poveramente, la cui spada probabilmente valeva più di tutto quello che indossava. Il ragazzo sembrava molto intimorito da quell'ampio giardino e da tutto l'ambiente. (immagine di riferimento) Chi è quel tipo? Che sia uno Hyuga è sicuro, ma non lo ho mai visto a palazzo. Il giovane shinobi guardò con aria critica la spada del coetaneo. Almeno la sai usare quella?

    Non essere scortese, Soken. La donna era sempre conciliante. E questo irritava il giovane Shinobi. Quanto ci sarebbe voluto prima che lei si decidesse a prenderlo come sparring partner? Possibile che le sue doti fossero ancora così immature? Lui è Suiho. E' il figlio di mio fratello, della casata cadetta. Lui e la sua famiglia erano stati dati per dispersi diversi anni fa...ma ora lo abbiamo trovato, e verrà a stare da noi. Lei sorrise, poggiando la mano sulla testa del nuovo venuto, che però si ritrasse, a disagio. Troveremo tuo padre, non temere. Soken, dovremmo organizzare una festa per stasera, per festeggiare l'arrivo di Suiho. Anche se tecnicamente siete cugini, voglio che tu lo tratti come se fosse un fratello. E gli scoccò uno dei suoi sguardi da "sono stata chiara, o devo ripetermi?" che riuscivano a mettere in soggezione chiunque, persino il Kage.

    Mi sembra un'ottima idea madre. Soken annuì, inchinandosi a lei e al nuovo venuto. non gli era sfuggito che sulla fronte di Suiho non ci fosse il simbolo costrittivo della casata cadetta. Ma perchè non cominciamo a conoscerci meglio? Vieni avanti, facciamo uno scontro di allenamento. Sai usare il juuken, si? Azzardò poi, con un sorrisetto beffardo. Avrebbe fatto capire al nuovo arrivato qual'era la gerarchia in tempi brevi. E lei avrebbe visto che era già a un livello tale da poter fungere da esempio per i praticanti meno esperti. Il juuken? Ma..io.. Finalmente Suiho parlò, e sembrava decisamente in imbarazzo, vista tutta la situazione. Lei si irrigidì un poco, ma poi annuì, acconsentendo a quel piccolo scontro.

    I due erano uno di fronte all'altro. Puoi usare la spada se vuoi. A ma non importa. Suiho guardò l'arma, sguainandola e assumendo una strana posa a metà tra il Juuken e il Kenjutsu. Ci andrò piano, non temere. E poi, troppo piano perchè lei lo stentisse, aggiunge. Avanti, pivello, voglio farti capire chi comanda. Suiho sentì perfettamente, e aggrottò lo sguardo. Io non vorrei... Non avere paura, sono tenero coi pivellini. Suiho sembrava decisamente irritato a quel punto. Va bene. Combattiamo.

    Da quel momento, Soken perse ogni singolo scontro per un intero mese, ogni giorno.


    Edited by Febh - 2/3/2012, 19:08
     
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