La Banda Dei Pomodori

Team 9 - Sensei: Hito

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  1. Cougar™
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    ~ Un mago ai fornelli
    Finestre e Cucine


    Sembravano simpatici. E rispettosi. Soprattutto quello del corvo, evidentemente sapeva dell'ottima zuppa che si faceva con qui volatili e se ne era preparato uno da regalarmi. Un'ottima idea. Lo ringraziai con un sorriso e poi ascoltai le loro presentazioni. Sembrava che a nessuno interessassero le gare di lumache. Questa era un'ottima cosa. In caso la Banda dell'Arancia avesse provato a depistarmi di nuovo almeno loro avrebbero potuto richiamarmi all'ordine. Sì, era decisamente un'ottima cosa. Ma ora che la squadra era formata ci serviva un nome e dei ruoli. Ovviamente io sarei il capo. E non perché sono il sensei eh. No, niente di così banale. Piuttosto perché il capo ha bisogno di una parlantina fluida, di una bella presenza e di un'ottima capacità di analisi e concentrazione. Tutte cose su cui io sono ferratissimo. Ad esempio sono sempre super concentratissimo quando cucino la zuppa di corvo. Eh si, lì decisamente do il meglio di me. Bene, allora era deciso. Avrei deciso il nome del gruppo mentre cucinavo la zuppa di corvo. Ma avevo bisogno delle spezie, degli ingredienti! E, nondimeno, di una cucina. Tutte cose che mi accorgevo mancare in una... classe. Sì, siamo in un edificio abbandonato, vero, non in una classe tipica, ma non bisogna sempre guardare le sottigliezze. Guardai quindi il mio gruppetto di alunni. Era decisamente il caso di trovare una cucina. Una di quelle belle prò, non come quella di casa mia. Una nuova magari. Tossii per attirare l'attenzione del gruppo, quindi, con voce decisa e guardandoli negli occhi diedi le prossime direttive.

    - Bene miei giovani ninja. È arrivato il vostro giorno. La Banda dell'Arancia merita una lezione per averci sabotato e noi agiremo rapidi e letali!- bene, un buon inizio, degno di un vero sensei - Preparate il vostro equipaggiamento e seguitemi, prima di affrontare i nostri nemici abbiamo bisogno di temprare lo spirito di gruppo - si dice così no? - e dobbiamo anche formare una squadra unita - non troppo che se no poi sbattiamo tra noi - Quindi, per prima cosa dobbiamo trovare una cucina. Anzi, dovete trovarla. Io nel mentre reperirò alcuni materiali - spezie, pentola e verdure - di importanza centrale e metterò a rischio la mia vita nel loro recupero. - Sì, che se poi li mangio mentre torno sai che pancia che mi viene.. - E, dato che dovrete lavorare insieme, direi che il caso che facciate quattro chiacchere, sì sapete come si fa tra studenti - si fa davvero? - con tutte quelle mosse strane e parole giovanili - che poi non so mica se è vero, ma a me lo dicevano sempre e sono venuto su così bene... a loro non può certo far male.

    Annuii ai miei pensieri come sempre facevo quando mi perdevo in essi. Che poi a cos'è che stavo pensando? Ah si, alle cucine della zona. Beh, visto la posizione del villaggio in cui eravamo non sarebbe stato difficile trovare un obiettivo. Eravamo giusto a pochi passi dal quartiere dei ristoranti. C'era di tutto in quel posto: cucine attrezzate e più spartane, stava solo a loro decidere quale sfruttare. Volendo potevano anche cercare di sfruttare la cucina di una casa privata, non si sà mai cosa si può trovare in casa degli estranei. Sì insomma c'era solo l'imbarazzo della scelta. Avrebbero dovuto prestare attenzione però, la gente di Suna sà essere anche troppo ospitale e in molti hanno quella mania di inseguirti con i coltelli da cucina anche quando non ti servono. Capisco che ci sia un'ottima tradizione nella fabbricazione di tali lame, ma prima di rincorrerti per dartela da usare dovrebbero immaginare che magari non ti serve. Beh, in fondo sarebbe stato un loro problema. Io avevo le mie belle grane da pelare. Dovevo trovare parecchi ingredienti e non sapevo a chi rivolgermi. Spesso le cucine del deserto sono sfornite di spezie e le massaie non sono troppo abili nel conservarle: quelle poche che ci sono infatti non so bene come finiscono sempre nelle mie borse. Mah, stranezze della vita di città. Beh, inutile pensarci ora no? C'è del lavoro da fare! Sorrisi ai miei studenti e andai verso la porta. Non so cosa successe, non so come successe, ma successe. Appena tirai la porta la stessa si scardinò e crollò su se stessa con metà della parete. Di sicuro un nuovo attentato. Non c'erano dubbi. La Banda dell'Arancia era passata di nuovo all'attacco e questa volta erano molto vicini. Di sicuro non centrava il fatto che quando ero entrato che avevo tirato invece di spingere. No, era solo una coincidenza, anzi! Magari fuori dalla porta c'era dell'esplosivo, o c'è ancora! E se spingo esplode tutto! Maledetta Banda dell'Arancia!

    - Squadra! Sentite, probabilmente l'edificio è minato e fuori dalla porta c'è dell'esplosivo... - oh no! sono solo studenti! Devo dire qualcosa per tranquillizzarli - ...all'arancia. Esplosivo all'arancia altamente instabile. Se uscissimo di là verremmo aranciati tutti. E il nostro lavoro sarebbe inutile. Dobbiamo trovare una via d'uscita alternativa. - presi quindi la via della finestra che, simile a quella di un'aula, si apriva lateralmente - Bene, esco per primo, seguitemi!- uscii e senza volere, giuro, chiusi la finestra dietro di me. Finestra che si bloccò. - Ehm...- guardai gli studenti, forse non avevano capito, potevo ancora far finta di nulla. - Io vado! Ci vediamo alla cucina! - e fischiettando mi allontanai. Ora stava loro trovare un posto dove esprimere la mia arte, sì perché dovete sapere che sono un mago ai fornelli!


     
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14 replies since 1/7/2011, 15:50   399 views
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