La Banda Dei Pomodori

Team 9 - Sensei: Hito

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  1. Pesciaccio!
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    Al mio segnale
    scatenate l'Inferno!




    Se non avessi mai incontrato il sensei Hito probabilmente non avrei mai saputo i rischi che stavo correndo a Suna. La Banda dell'Arancia si è rivelata per quello che è: un gruppo di folli terroristi, che mirano ad aranciarci tutti! L'arancione è un colore odioso, fa venire male agli occhi ed è troppo da uomini sessuali!
    Adesso hanno messo pure le bombe, ma il sensei Hito non si fa certo problemi, no davvero! Lui va, corre, salta e...zac!...in un balzo e fuori. E noi siamo dentro.
    - Sabotaggio, squadra!!! La Banda dell'Arancia ci ha chiusi dentro, e forse il sensei si sta battendo eroicamente per evitare che diventiamo del colore del sole al tramonto! -
    Non so bene cosa fare adesso. Il sensei potrebbe essere in difficoltà, e magari quelli della Banda dell'Arancia sono tutti uomini sessuali e gli stanno facendo quelle cose là che a pensarci mi viene tutta la pelle di cappone e mi si strizzano le chiappe. Però lui ci ha detto semplicemente di fare conversazione e trovare una cucina, dove ci cucinerà una buonissima zuppa di corvo. Non l'ho mai mangiata, ma non deve essere male. Il corvo è un animale bello e mobile...o nobile, non ricordo come si dice. Quindi dev'essere buono per forza. Dopo essermi strizzato il cervello per un po', girottolando intorno ai compagni, sempre mostrandogli il viso per evitare incursioni da dietro, decido che dobbiamo seguire gli ordini del sensei.
    Non faccio in tempo a dirlo agli altri che uno (mi pare si chiami Atasuke, non è che abbia ascoltato molto le presentazioni), mi chiede, come se mi considerasse un deficiente, che cosa siano gli uomini sessuali. La cosa è strana. Se lui fosse, come credo, un uomo sessuale, saprebbe bene di esserlo, perché tutte le cose sanno di essere ciò che sono. Perché me lo chiede? Che soffra di amnesia. Boh. Chi li capisce questi qua è bravo un botto. Però gli devo rispondere, perché mi sembra ci tenga molto a saperlo. Mi avvicino a lui, e con fare losco gli parlo all'orecchio. La cosa mi fa sentire veramente figo, perché ora io e Atasuke, che mi sembra meno uomo sessuale degli altri due, lo Sfregiato e Capelli-di-Panna, è come se condividessimo un segreto. Ah, per inciso, i soprannomi li ho appena inventati, ma calzano a pennello.
    - Vedi, Ata-kun, un uomo sessuale è un uomo a cui piacciono altri uomini, e mio pa' mi ha detto che fanno un po' come i cani con le cagne, si montano in groppa e si mettono quello che gli pende tra le gambe nel buco da dove esce quella grossa. Io una volta ho preso un clistere per il mal di pancia, e ti assicuro che non ci tengo a ripetere l'esperienza. Per questo mi fido poco degli uomini sessuali. E ho sentito dire che alla Cademia sono quasi tutti uomini sessuali, perché si vestono come donne. Ad esempio, quei due laggiù, Sfregiato e Capelli-di-Panna, mi sembrano proprio uomini sessuali. Tu invece un po' meno, è per questo che mi sono fidato ad avvicinarmi. -

    [...]


    Mi sono allontanato da Ata-kun e dagli altri due, e li vedo che confabulano. A quanto pare dobbiamo uscire di qui. Niente di più facile. Il sensei è uscito dalla finestra, e fino a prova contraria le finestre sono fatte di vetro. Si rompono facilmente se ci tiri contro un sasso. Quindi, deciso a mettere in mostra le mie doti di cecchino, mi metto a cercare una pietra bella grossa. Il pavimento è bello pieno di macerie, ma ci metto comunque un po' a trovare un sasso delle dimensioni giuste, abbastanza grande da rompere la finestra, ma anche abbastanza leggero da poter essere lanciato con la fionda.
    - Trovato! - esclamo alla fine, reggendo il sasso giusto. La mia esultanza viene coperta dal suono di vetro che si infrange.
    Ci ha già pensato Atasuke. Non è che ci rimango proprio bene, quel vetro volevo romperlo io per fa vedere a tutti quanto sono bravo con la fionda.
    - Ora ve la cavate da soli - mormorai.

    [...]


    Dopo aver vagato per un bel po' in giro senza fare niente di utile, ecco che ti rivedo Ata-kun con una bella gabbietta di topi che fa la sua scenetta nel ristorante. Decido di riunirmi a lui, soprattutto perché al sensei non piacerebbe sapere che non ho collaborato.
    Il suo piano, mi rammarica dirlo, funziona alla grande. Ci lasciano la cucina, e pochi secondi dopo ecco che ricompare Hito-san con il mio corvo (io pensavo che si trattasse di un merlo, ma se lo dice il sensei che è un corvo mi fido) e un tot di ingredienti di cucina tipica sunese, anche se io, che sono sunese, non ne ho usato mai nemmeno uno. Si vede subito che il sensei è uno che ne capisce di cucina: ad un cuoco mediocre non sarebbe mai venuto in mente di esaltare il sapore delle patate con la sabbia per renderlo tipicamente sunese. Chi avrebbe potuto pensare che l'erba, rarissima a Suna, fosse il miglior condimento per un corvo-merlo, animale altrettanto raro.
    Osservandolo mentre spignatta, con gli occhi che brillano (vedo il riflesso nelle padelle), decido che voglio essere esattamente come lui. E mi viene in mente una certa ideuzza...devo solo trovare il momento giusto per metterla in pratica.

    Finita la preparazione, dalle pentole viene un odorino squisito. Sono sicuro che se è così appetitoso è tutto merito della canzone che Hito-san ha cantato per tutto il tempo. Ad una mente priva di spirito di osservazione sarebbero pure potute sembrare farneticazioni senza senso, ma so bene che non è così. Formule, formule magiche per ingraziarsi gli dei della cucina. Chi conosce le parole segrete acquisisce il controllo sui sapori! Hito ci serve le sue deliziose pietanze, ma prima di mangiare ci fa giurare.
    Adoro i giuramenti, e tutte quelle cose che ti fanno entrare in un gruppo (anche se sono convinto che, tolti io e il sensei, qui siano tutti uomini sessuali). Giuro subito, ripetendo le parole del sensei quasi all'istante, anche quella frase velocissima che riesco a capire solo a metà. Faccio anche le capriole, le piroette e ruoto di un quarto di giro il piatto. Gli altri non sembrano molto entusiasti, ma forse è perché agli uomini sessuali non piace fare parte dei gruppi segreti.
    Mentre assaporo la perfetta croccantezza delle patate insabbiate e il lieve sapore dell'erba, mi torna in mente l'ideuzza di prima.
    - Hito-san, posso farti una domanda? Ovviamente sì, perché te ne ho appena fatta una e non mi hai ucciso utilizzando le arti magiche...Dicevo, insomma, non è che...non è che potresti adottarmi e prendermi come tuo figlioccio? -

    [...]


    Non ho capito bene perché il sensei abbia tutta questa fretta di andarsene dalla cucina. Senza dire una parola, ci ha trascinati fuori, dirigendosi a passo spedito verso la zona del mercato. Che voglia comprare altra roba per cucinare? A fatica riesco a stargli dietro, ma mi costringo a farlo. Dopotutto è così che si comportano i bravi figli, ho sentito dire. Se voglio davvero che mi prenda come figlio adottivo devo comportarmi come tale. Nessun errore verrà tollerato.
    Mi piace sempre di più questa cosa, anche se i compagnucci si stanno rivelando sempre più uomini sessuali. Non sembrano capire affatto il sensei, e la cosa mi fa pensare che oltre ad avere strani gusti siano anche un po' tocchi nella testa.
    Hito si ferma, e per un secondo non riesco a capirne il motivo. Ma poi la vedo. Una ragazza, davanti a noi, magra e piuttosto bassa. E vestita completamente di arancione. Io e Hito-san sembriamo viaggiare sulla stessa lunghezza d'ombra (non sono sicuro che si dica così, ma suona bene). Mentre io grido: - Altolà al nemico! - lui afferra una cassa di pomodori da una bancarella vicina (una cassa molto simile a quella di stamani) e ci intima di attaccarla. Non faccio in tempo a prendere la cassa che il sensei si lascia sfuggire un "opporca" e se la batte. Dietro di lui si lancia anche un omone, un omone veramente one, ma tanto tanto one, quasi one come mio Pa'. Il sensei potrebbe essere in pericolo! Ma...no..niente di cui preoccuparsi. Sembra correre abbastanza velocemente, credo...forse. Spero. Ad ogni modo ho altri problemi a cui pensare. Primo fra tutti la ragazza delle Arance! Afferro un pomodoro e faccio per allungarlo a Hata-kun.
    - Hatasuke, tieni, e mi raccomando mira bene! -
    Ma Hata-kun non sembra particolarmente attratto dalla mia offerta. Anzi. Mi guarda male, grida all'omone di prendere Hito-san, e si dirige verso la ragazza. Adesso la colpisce da vicino. Dai che la colpisce!
    No, non la colpisce. Ci si mette a parlare insieme!!! Non sento cosa le sta dicendo, ma sembra abbastanza amichevole con lei.
    All'improvviso capisco tutto.
    Capisco chi è stato a mettere l'esplosivo all'arancia, chi è stato il mandante di tutti i nostri guai.
    Hatasuke!
    - Spia!!! - grido con quanto fiato ho in gola, sperando che il sensei mi senta - Hatasuke è una sporca spia, traditore e spergiuro! -
    Afferro un pomodoro, lo carico nella fionda, tendo l'elastico e miro alla testa di Hatasuke, l'uomo più sessuale che conosco!
    - Morte al traditore e alla sua complice! Moooorte! Mooooorte! Moooooooooorte! -
    Il pomodoro vola nell'aria, splendido simbolo della nostra potenza, della nostra gloria, e della nostra polposità.





     
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