After Day

[AFTER DAY]

[Hotel Room]

Aprii gli occhi e mi ritrovai in una stanza d'albergo..o almeno così pareva. Di fianco a me c'era un piccolo comodino con sopra un vaso contenente dei fiori. La luce penetrava oltre la piccola tenda posta davanti alla finestra, dandomi la possibilità di vedere le sagome delle cose. Era una piccola stanza, ma piuttosto confortevole. Portai la mano verso il viso per cercare di fare mente locale sul perché mi trovavo li. Certo ora ricordo, le indagini ad Otafuku! Cos'era successo? L'ultima cosa che ricordavo era di essermi accasciato nel vicolo e di aver chiuso gli occhi. Probabilmente per via della mia stanchezza qualcuno mi aveva portato qua a riposare. Mi alzai dal letto ma sentii una fitta di dolore pazzesca provenire dal mio fianco. Notai con dispiacere che la ferita non era guarita e poco ci mancava che non si rimettesse a sanguinare. Dovevo farmi vedere da un dottore e alla svelta. Quel dottore era Shay. Rimasi ancora disteso sul letto a ripensare a tutti gli avvenimenti della sera precedente. Dal combattimento del vicolo a quello nel magazzino, per non parlare del salto sul muro che mi aveva spaventato non poco. Ad ogni modo ero felice di averla aiutata a risolvere quel mistero. Era un piccolo tassello di un mosaico ancora molto grande da comporre. Con le mani incrociate dietro la testa fissavo il vuoto, rilassandomi un ultima volta prima di rimettermi in gioco.

Aprì lentamente la porta della stanza di Kheichii, trovandolo piacevolmente sveglio e rilassato. - Buongiorno dormiglione.. riposato bene? - Ero andata a rifornire il mio piccolo Kit di medicina andato disintegrato la notte precedente ed ero pronta a sistemare le ferite del Kiriano. Mi sedetti accanto al letto, alzandogli prepotentemente la maglietta. - Ti sei preso proprio una bella coltellatina caro mio.. - Risi appena. - Sei stato fortunato: ti ha preso all'esterno e non ha fatto danni.. avrei voluto portarti in ospedale ma avresti passato dei guai.. o meglio io li avrei passati, per averti fatto ferire in quel postaccio.. - Disinfettai la ferita, il composto bruciava leggermente, e la bendai subito dopo con una delle garze cicatrizzanti. Un paio di giorni e non ci sarebbe rimasto nulla.

Rimasi seduta nel letto, guardandolo un pochino impietosita dall'avergli fatto passare una notte d'inferno. - Senti mi dispiace molto per quello che è successo ieri notte.. credevo che sarebbe stato tutto molto semplice.. una roba di routine, non pensavo che si sarebbe tramutato in una corsa per la non crepare nelle lamiere.. - Sospirai, sconfortata. - Se non altro ci siamo riusciti e Roku dovrebbe tenere la bocca chiusa essendo una specie di amico.. inoltre si prenderà il merito della cosa e a me non dispiace.. - Sorrisi. - Se vuoi ti porto a fare un giro per Konoha oggi.. a patto che tu non ti stanchi troppo, s'intende. E poi, quando vorrai, ti riporterò qua e compreremo un biglietto di ritorno per la Nebbiosa Kiri.. - gli detti una pacca sul lato della coscia con il palmo della mano, tirandomi in piedi. - La migliore cura è una bella passeggiata.. pensa che io ho due buchi nel braccio e mi piace togliere le croste delle ferite.. ma non ci arrivo. Almeno tu puoi farlo dal fianco! - Risi dello squallore immenso della mia battuta da bimba di tre anni, dirigendomi verso la porta.

[AFTER DAY]

[Morning Sky]

La porta della mia camera si aprì all'improvviso e vidi Shay entrare. La salutai con un gesto della mano portandomi in posizione seduta sul letto. Feci una smorfia per contenere il dolore -Buongiorno a te! Già come puoi vedere questa cosa che ho sul fianco dà parecchio fastidio- neanche il tempo di finire la frase che mi alzò la maglietta per curarmi la ferita. A quanto pare non voleva che stessi in quella triste condizione ancora per molto. -Grazie, come sempre le tue arti mediche sono le migliori- dissi sorridendo. Tutto ad un tratto cominciò a scusarsi per gli avvenimenti dell'altra sera, gli misi una mano davanti al viso e gli dissi -Non ti devi preoccupare, non è colpa tua, semmai sono io che mi devo scusare per averti messo in quella brutta situazione. Se fossi stato più bravo a nascondere le nostre intenzioni ora non ti troveresti ferita. Quindi sono io a chiederti scusa-. Mi alzai in piedi raccattando i vestiti sparsi un po' ovunque -Ad ogni modo è inutile stare a rivangare più di tanto su quello che è successo ieri sera. Anche io avrei preferito che le cose fossero andate diversamente, io odio la violenza e combatto solo se necessario. Un giorno ci troveremo ad affrontare di peggio..me lo sento-. Si era vero, gli eventi della notte scorse erano ben poca cosa rispetto a ciò che potrebbe accaderci un giorno. Eravamo stati molto fortunati, se io o lei ci avessimo rimesso la vita come sarebbe andata a finire? Che avrei fatto se la mia compagna fosse morta tra le mie braccia? Il prezzo per la libertà e la giustizia sono veramente alti e non so se sarò sempre pronto a pagare. -Certo che vengo a fare un giro a Konoha! Non devi neanche chiederlo.- presi il resto del mio equipaggiamento e fui pronto. Feci un piccolo sorriso alla sua battuta sulle croste da ferita, era bello vedere come un lato più infantile del suo carattere potesse emergere in certi momenti. Usciti dall'albergo potei finalmente respirare l'odore dell'acqua salata del mare. Il sole era alto nel cielo e il mercato infuriava come sempre. Alzai le mani al cielo per stirarmi la schiena e svegliare quei muscoli ancora addormentati. -Allora signorina dove vuole andare di bello? Oggi sarà lei la mia guida- dissi ridacchiando. Ci eravamo meritati un giorno di riposo dopo quello che avevamo passato.

- Per prima cosa dobbiamo andare alle mura di Konoha, arrivati li potremo entrare tranquillamente, cercando un posto dove fare colazione o altro. Inoltre vorrei presentarti il mio Sensei e una delle mie amiche appena arrivate da molto Lontano da Konoha, credo abbia molto bisogno di amici e mi farebbe piacere conoscesse altre persone. Si chiama Miyori Uchiha! - Scesi le scale dell'Hotel, avevo già pagato il misero conticino per il pernottamento, quindi nessuno azzardò parole o critiche di sorta.

Il porto, al mattino, era discretamente gremito di pescatori e mercanti: Nessuna traccia di quei criminali che la notte prima trafficavano chissà cosa, un altro mondo a dir poco. - Niente di meglio che una perfetta giornata di sole dopo il casino delirante della notte! Altrochè! Questa è la panacea definitiva per tutti i malanni e le ferite che si possano avere, andiamo andiamo! La porta è distante da qui, dobbiamo sbrigarci se vogliamo arrivare per pranzo! - Detto fatto mi diressi di gran carriera ll'uscita della zona portuale in direzione dei cancelli di Konoha. Ero felice che tutto fosse finito per il verso giusto e di avere un po' di tempo da passare con un amico. Non c'era niente che valesse quanto dieci minuti di risate con una persona speciale o interessante. Niente.