Credi che sia aria quella che respiri?

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  1. Roronoa™
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    Chapter 0 - 2° Atto - Agguato

    Un' esplosione distrusse il silenzio di quel luogo dimenticato da tutti, proprio nel momento in cui Vergil interruppe il suo discorso. Tutto si consumò a qualche metro dai due, precisamente dietro le loro spalle, ben lontani dal subire danni. Niente si era mosso al loro arrivo e nessuna arma era stata scagliato dal ragazzo. Un tavolo di legno marcio e consumato dal tempo e dall'umidità venne frantumato davanti la vista dei due. Il boato in quel luogo dimenticato da Dio venne amplificato almeno due volte.
    Un orecchio d'esperienza però avrebbe capito che non si trattava altro che di una Cartabomba lv.I, la prima tipologia di bomba permessa ai Genin. [Esplosione Cartabomba lv.I]
    Una figura celata nell'oscurità, precisamente dietro un palazzo poco distante dai due, iniziò a sogghignare compiaciuto dall'inizio di quell'operazione.
    Costretti i due a voltarsi verso il luogo dell'esplosione tre pugnali sarebbero sbucati da un'unica direzione. La cosa sorprendente era che essi si muovevano solo verso Vergil,precisamente miravano alla sua guancia destra, il suo fianco destro e la gamba dello stesso lato,all'altezza del quadricipite. [Forza = 375]
    Un attacco debole, innocuo e quasi da insulto se portato contro uno Hyuga. Ma cosa poteva farci? Meglio di così non era riuscito ad organizzarsi.
    Ma c'era dell'altro: dalla direzione quasi opposta una figura sbucò dal suo nascondiglio bruciando l'irrisoria distanza che lo separava da Vergil.
    E' lì che Deveraux avrebbe voluto vedere la reazione dello Hyuga,infatti, con l'innata attiva, Vergil avrebbe avuto una bella sorpresa.
    Lo Yotsuki avrebbe seguito attentamente la reazione dello stesso ai tre kunai, sperando che si fossero rivelate armi illusorie nel momento giusto, raggiungendolo con un braccio indietro rispetto all'altro. Ormai in prossimità di uno scontro corpo a corpo avrebbe fatto partire l'arto più vicino, quello destro, per un rapido diretto verso il suo collo e quasi contemporaneamente la sua mano sinistra, equipaggiata con un Tirapugni con Lama, avrebbe condotto la lama verso il collo del suo "avversario" con un movimento dal basso verso l'alto. Avrebbe potuto potenziare i suoi colpi molto più di quanto in quel momento aveva concesso il solo chakra. [Forza = 375 ][Velocità= 300 + Basso = 375 ]
    Non si sarebbe risparmiato nulla dall'altro canto, la sua mano e l'arma nel palmo sinistro erano irrorate di chakra elettrico dal potenziale "esplosivo" [ Potenza +5 Bomba]

    Inutile dire che il suo attacco fallì, ma non importava, lo stesso Deveraux desiderava che tutto fosse andato per il meglio.
    Sorrise. La sua felicità era indescrivibile, e per un attimo non si interessò della seconda presenza, ma forse avrebbe capito.
    -Sempai, da quanto tempo. Spero vada tutto bene.-
    Il suo corpo era ancora circondato da una strana aura. Elettricità, la sua fonte di potere e di potenza, che andava sicuramente migliorata. Con il Byakugan non sapeva come Vergil avrebbe notato l'elettricità che lo circondava.
    Spostò il busto di lato, cercando con lo sguardo l'altro ninja. Avrebbe potuto benissimo notare il simbolo degli Yotsuki riportato sul mantello dell'otese.

    -Deveraux Yotsuki, Genin di Oto. - Un lieve inchino seguì la sua presentazione. Sperava che quel ninja non lo avesse giudicato negativamente visto l'agguato. - Ho attaccato Vergil per un semplice motivo.- Portò il suo sguardo sul suo Sempai,confessando le sue intenzioni. - Dovevo essere sicuro che fossi tu. -

    Il suo sorriso era la prova che prima di quell'attacco aveva sperato che realmente uno dei due uomini in avvicinamento fosse Vergil in persona.
    Sempre sorridendo, avrebbe raccontato come era venuto a sapere dell'incontro.


    [Flashback]

    Un falco imponente distrusse una monotonia che stava iniziando ad odiare.
    Era diverso da quelli che solitamente Deveraux riceveva dai suoi membri anziani o dall'Accademia,infatti, il volatile era in uno stato di salute perfetto. Le sue penne erano ordinate e sembravano risplendere con la luce del sole.
    Senza perdere tempo il ragazzo si avvicinò allo stesso, con il gatto Slunky che scendendo dalla sua spalla fuggì con la coda tra le gambe.
    Stupido gatto. Era solamente un gran fifone,quei volatili erano innocui. Si avvicinò all'animale e sfilò la missiva allacciata alla sua zampa, mentre con la seconda mano accarezzò dolcemente il suo capo.
    -Ma da dove vieni eh? Ti tengono benissimo.-
    Era sicuro che quella lettera contenesse una delle tante missioni commissionate dal clan, ma quando vide che sul foglio bianco erano state scritte poche parole con eleganza quasi maniacale fu sicuro di sapere già di cosa si trattasse.
    CITAZIONE
    Kohai,

    è giunta l'ora di un nuovo incontro. A tre giorni da quando riceverai il messaggio recati dove sai.

    V.

    Kohai, la lettera V, non erano necessarie altre informazioni, si trattava del suo sempai!

    Era da tanto che non lo aveva più visto e sapere che si era ricordato di lui, piccolo grande Yotsuki, lo riempì di gioia.
    Non c'era altro tempo da perdere e visto che già indossava tutto il necessario partì, lasciando il gatto ancora nascosto sotto la poltrona della sala.


    CITAZIONE
     
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