Incontri che non ti aspettavi

[Corso Genin]

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  1. Akashi
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    Chiamate alle Armi




    La resa della messinscena non doveva essere delle migliori: persino io che vi ero all'interno potevo avvertirlo. Tuttavia era ovvio: già non avevamo esperienza nel combattere, figurarsi se potevamo anche avere una lontana idea di quel che voleva dire fingere realisticamente di combattere! Ma ormai avevamo iniziato, e per di più se poteva sortire l'effetto da noi voluto sarebbe risultata funzionale nonostante la sua bruttezza.

    Poi accadde qualcosa, qualcosa che non era esattamente quello che speravamo di ottenere con la scenata. Capii ben poco delle dinamiche della faccenda, indaffarato com'ero a fingermi aggressore: udii il tonfo di qualcosa che atterrava al suolo, immediatamente dopo qualcos'altro mi fece perdere l'equilibrio facendo in modo che la gravità facesse il suo corso.

    Caddi rovinosamente per terra.

    Il senso di disorientamento prevalse su di me lasciandomi spaesato. Alzando il busto e mettendomi a sedere per terra potetti notare che il qualcosa che era atterrato era in realtà un qualcuno, un qualcuno di incappucciato e di certo di non buone intenzioni. Spostando rapidamente lo sguardo alle mie caviglie, i cui movimenti mi risultavano assai compromessi, notai che il qualcosa che mi aveva fatto cadere era un paio di rudimentali bolas costruite a partire da due kunai ed un pezzo di nylon.

    Tornai ad osservare il nostro aggressore, cercando di concentrarmi su quello che stava facendo: l'incappucciato, subito dopo avermi fatto cadere, aveva preso a tentare di bloccare i miei due compagni di team, sfruttando una tecnica in grado di generare dal terreno degli arti prensili. Che fosse solo il Sensei? Non potevo dirlo, ma perché non mi aveva finito prima che potessi alzarmi dal suolo?

    Poco importava, dovevo liberarmi dalle bolas. D'istinto tentai di portare il Tanto che stringevo nella mano destra nelle vicinanze del nylon per reciderlo, ma solo in quel momento appresi di averlo perso nella caduta: si trova a poca distanza da me, tanto poca che per recuperarlo avrei solo dovuto allungare la mano e sporgermi col busto.

    Così feci, recuperando la lama che in men che non si dica mi garantì la libertà d'azione, recidendo il filo cinto attorno alle mie caviglie.

    Ciò fatto, restava solo la necessità di agire. Approfittando del fatto che il mio aggressore si stesse dedicando ai miei compagni, balzai in piedi recuperando una stabile posizione di equilibrio e immediatamente tirai fuori il Kusari Fundo dalla sacca in cui era riposto. Impugnandolo con la mano libera iniziai a farlo roteare. Quella che avevo assunto era la classica posizione di guardia di chi combatte con delle catene: sfruttando il Kusari Fundo in estensione avrei potuto ingabbiare un ipotetico avversario, strattonarlo verso di me ed usare il tanto per finirlo con un unico preciso affondo al cuore. Sperando di non dover ricorrere a quella precisa sequenza di operazioni proprio in quel frangente dal momento in cui il mio stato fisico non era dei migliori, mi rivolsi ai miei compagni dicendo loro con tono fermo:

    «Ragazzi, manteniamo la Calma. Nessuna mossa azzardata.»


    La tensione era alle stelle.


    CITAZIONE
    Chakra: 14/20
    Vitalità:14/14
    Energia Vitale:14/14
    Slot Azioni Utilizzati: Nessuno
    Slot Azione Difensivi Utilizzati: Nessuno

     
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38 replies since 10/1/2012, 17:57   578 views
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