La Foglia che aiuta la Foglia

[Energia]

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  1. elsamu
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    ..Finalmente si dorme..
    ..Addestramento energia verde..


    Finalmente Atasuke fermò le torrette. Appena schivai anche l’unico kunai caddi a terra stremato. Ero disteso in posizione supina, avevo il fiatone e sentivo bruciare gran parte del mio corpo.
    CITAZIONE

    «Ottimo lavoro Zacaria... Credo che tu ti sia meritato un po di riposo... Inoltre è ora di pranzo, quindi ti consiglio di farti una doccia mentre preparo il pranzo. Goditela dato che questo pomeriggio faremo un'altra corsetta fuori dal villaggio... Ah, se vuoi prima di partire faremo anche un salto a casa tua dato che non saremo di ritorno per almeno due giorni.»


    Il ragazzo mi si avvicinò e dopo aver parlato un attimo iniziò a medicarmi.

    Certo! Passo volentieri per casa. Devo prendere anche qualche ricambio. Questi vestiti sono da buttare ormai e viste le esperienze fatte fino ad ora mi sa che è meglio se
    Ahi! Brucia! Atasuke, fai piano per favore!
    Ogni volta che Atasuke passava sopra i graffi il taglio bruciava. Faceva davvero molto male.
    Maledizione a questo esercizio, forse era meglio se paravo di più e cercavo di schivare meno.

    Maledizione!! Che dolori!! Quanto brucia! Ma chi cavolo mi ha fatto fare tutto questo!! Maledetto allenamento! - pensai tra me e me, mentre soffrivo in silenzio.

    Finalmente dopo una decina di minuti Atasuke aveva smesso di medicarmi e coprirmi tutte le ferite. Appena rialzato lo ringraziai e mi diressi in bagno per farmi una bella doccia rilassante. Dovevo rilassarmi un attimo, tutto quell’esercizio mi aveva stremato. Solo per arrivare in bagno impegnai un bel po’ di tempo. Fu davvero un impresa. Le gambe erano doloranti, le braccia non riuscivo nemmeno a piegarle, tutti i muscoli del mio corpo erano indolenziti e sfiniti.

    Finalmente in bagno mi spogliai velocemente, anche se molto dolorante, e mi fiondai sotto l’acqua.
    Finalmente un po’ di relax. L’acqua mi colpiva giusto sulla parte alta della testa e scendeva lungo tutto il corpo.
    Chiusi gli occhi. Il mio corpo si stava rilassando tanto da iniziare a sognare ad occhi aperti. Ero sotto una cascata d’acqua. Tutt’attorno un intera radura pianeggiante. Era una sensazione straordinaria. Mi stavo rilassando da morire, quando aprì gli occhi e tornai alla realtà.

    Cavolo. Devo muovermi. – pensai tra me
    Quella doccia era stata un toccasana, almeno temporaneo, per il mio fisico.
    Mi rivestì con degli abiti che mi ero portato via di scorta, per sicurezza, e mi diressi verso la cucina dove Atasuke mi stava aspettando per il pranzo.

    Scusa per l’attesa. Mi stavo rilassando sotto la doccia e il tempo è passato. Anzi, scusa per il disturbo che ti ho recato fino ad ora. Dimmi quanto ti devo per tutto questo disturbo e saldare almeno i debiti per la tua ospitalità qui a casa tua.

    Dopo essere passato per casa e aver recuperato alcune cose utili per il viaggio mi ritrovai con Atasuke.

    CITAZIONE

    «Bene allora. Da qui daremo il via ad una piccola corsa che prenderà gran parte del pomeriggio. Se non ho errato i calcoli dovremmo arrivare al luogo designato per l'ora di cena e quindi avremo giusto il tempo per preparare un campo base prima che faccia buio. Detto ciò vienimi dietro!»


    Nemmeno il tempo di finire la frase che il ragazzo era già partito.
    Accidenti, che veloce. Non devo perdere tempo!
    Iniziai subito a correre per raggiungere il ragazzo, ma di avvicinarmi a lui non c’era proprio ragione.
    Mamma mia quanto corre! Devo riuscire a raggiungerlo!!

    E per fortuna che doveva essere una corsetta leggera – pensai tra me.
    Accelerai al massimo della mia velocità, ma Atasuke riusciva ad aumentare sempre di più distanza tra noi due.
    Ma come diavolo fa a essere così veloce?
    Eppure non mi sembrava di essere così scarso, ma non riuscivo a tenere il ritmo di Atasuke.
    Dopo una decina di minuti di corsa rallentai vistosamente. Se Atasuke si fosse reso conto avrebbe notato che andavo alla metà della velocità di prima.
    Il mio corpo mi stava dando una marea di problemi. Tutte le ferite che mi ero procurato durante l’allenamento si dovevano essere riaperte, visto che ad ogni passo sentivo tirare la palle e iniziano a darmi fastidio.
    Maledizione a tutti questi tagli! Devo riprendere il ritmo! – mi imposi tra me e me.
    Pieno di dolori alle gambe e bruciori su tutto il corpo, soprattutto al busto, ricominciai a correre, cercando di tenere lo stesso ritmo di prima.
    Ricomincia a correre, ma le ferite continuavano a bruciare e a rendermi la vita difficile.
    Devo stringere i denti e continuare. Non importa se mi fanno male, devo continuare a tutti i costi.
    Sto facendo questo addestramento per migliorare il mio fisico e questo sicuramente mi aiuterà a migliorare ancora di più. Dai, non posso fermarmi ora! – queste erano alcune frasi che mi giravano per la testa, autoconvincendomi che tutto ciò era solo per il mio bene e nient’altro. Se non fossi migliorato come avrei fatto a sconfiggere altri nemici?
    Non ce l’avrei mai fatta, e proprio per questo dovevo sfruttare questa grande possibilità che mi era stata data per migliorarmi ancora di più e raggiungere un livello superiore e diventare molto più forte!

    Tornai a correre con lo stesso ritmo di prima, anche se questa volta la cosa era molto più difficile di prima. Ogni passo che facevo sentivo la pelle tirare e i vestiti che battevano sopra le ferite continuavo a darmi fastidio.
    Strinsi i denti e continuai. Atasuke ormai era una sagoma in fondo, sembrava quasi si fermasse ogni tanto, ma non riuscivo a capire se era proprio così, visto che, lo stesso sudore che mi provocava il bruciore alle ferite, scendeva dalla fronte e mi finiva giusto sugli occhi causandomi dei problemi alla vista.

    Ero senza fiato, avevo male alle gambe, mi bruciavano tutte le ferite, e ovviamente la mia andatura era calata.
    Finalmente inizia a vedere la sagoma di Atasuke avvicinarsi sempre più. Siamo arrivati finalmente.– pensai
    Ero piegato sulle gambe, con le mani appoggiate sulle ginocchia, e stavo cercando di riprendere fiato, quando alzai lo sguardo per capire dove eravamo arrivati.

    Che meraviglia qui! E’ un luogo stupendo. Sembra quasi il luogo del pensiero prima in doccia. Questo si sarebbe il posto ideale dove passare una giornata di relax! – pensai tra me sorridendo, ma tornai subito alla realtà focalizzando il vero obbiettivo – Non penso però che qui riposeremo tanto.



    CITAZIONE

    «Bene arrivato Zacaria... com'è stata la corsa? Piaciuto correre così per i boschi di Konoha?»



    «In effetti questa corsa mi ricorda la missione con Hoshi... Che ricordo quel maledetto inseguimento a causa delle azioni di Igoru... Comunque sia... che ne dici di montare le due tende mentre io mi appresto a preparare la cena?»


    Ancora con il fiatone e cercando di riprendere fiato risposi ad Atasuke.
    Bè, la natura mi piace molto, - piccola pausa per riprendere fiato - ma a causa di questa corsa, come la chiami tu, non sono riuscito a godermi il panorama. – altra piccola pausa per riprendere fiato - Ero troppo intendo a cercare di raggiungerti per guardarmi attorno.



    Senza perdere tempo iniziai a montare le tende che, dopo una decina di minuti erano state montate e pronte all’uso.

    Bè, scusa Atasuke, ma mi assenterò un attimo. Ho una cosa da fare. Ti raggiungerò tra una mezz’oretta circa.
    Mi sarei quindi assentato per poco più di una mezz’oretta per andare a vedere da più vicino la cascata e rilassarmi e “lavandomi” sotto la cascata cercando di rigenerare un po’ il fisico e togliendo tutto quel sudore che ancora mi faceva soffrire su tutte quelle ferite.
    Sotto quella cascata iniziai al tempo trascorso fino a quel momento all’allenamento. Ripensai a tutta la fatica fatta fino ad ora e a quanta fatica avrei ancora dovuto fare.
    E per quale motivo era in quel magnifico posto? Cosa mi avrebbe fatto fare Atasuke qui?
    Riflettei per un paio di minuti, ma non mi venne in mente niente.

    Finito il relax mi rivesti e mi diressi velocemente da Atasuke che in teoria stava preparando un pasto per entrambi.
    Per tutto il tempo rimasi in silenzio. Ero molto curioso della motivazione per cui eravamo li, ma non volevo disturbare Atasuke con tutte le mie paranoie e domande e iniziai a riflettere sulla motivazione per cui eravamo li.

    Dopo nemmeno una ventina di minuti inizia ad avere sonno, quindi salutai Atasuke, mi fiondai in tenda.
    Spero solo di riuscire a dormire questa sera e non come ieri sera.
    Passarono solo pochi secondi che il sonno prese il soppravvento e crollai dalla stanchezza.



    Edited by elsamu - 6/2/2012, 09:45
     
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