[Gioco] Spore, Parte I

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  1. Alkaid69
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    Preludio di una Catastrofe


    L'isola di O'uzu è molto più dispersiva di quanto non si possa immaginare vedendola sulla cartina: è delimitata a nord dal Grande Ponte Settentrionale, unica via non marittima per raggiungere l'isola di Nagi, punto di partenza della maratona annuale della zona; mentre a sud si erge il triangolo del meridione, formato dalla solida citta fortificata di Koritsu, dal pacifico villaggio di pescatori di Shiorigakure e dal Tempio di Todoroki. All'interno e attorno del triangolo ci sono però soltanto piccole foreste e pianure inabitate che molti abitanti di O'uzu pensano siano nascondiglio di gruppi di Nukekin. Proprio per questo è vietato da un decreto del Paese del Tè lo spostamento da un punto all'altro del triangolo a meno che non scortati da guardie, percorrendo strade prefissate.
    Nelle ultime settimane più che mai il timore ha raggiunto la paranoia generale: gli abitanti di uno o dell'altro punto fanno raramente escursioni al di fuori delle mura, e i turisti che prima raggiungevano annualmente l'isola per la ricorrenza annuale della maratona proprio in questo periodo hanno preferito rimanersene nella protezione delle loro case. Persino il commercio, interno ed esterno, ha raggiunto i minimi storici, con evidenti ripercussioni sul benessere dei cittadini stessi.
    Ogni giorno che passa sembra tramutare sempre più O'uzu in un'isola fantasma.

    Raggiungere l'isola richiede un viaggio di tre giorni dal Paese del Fuoco e di quattro giorni dal Paese dell'Acqua: è necessario salire a bordo di una nave che ogni giorno parte dalla città portuale di Degarashi, situata sulla costa a est della penisola principale del Paese del Té, e arriva al Tempio di Modoroki.



    Il Tempio di Todorokiworld22copy è situato al termine di una lunga strada pavimentata in salita, decorata da porte Shintoise situate ogni dieci metri, per un totale di sei porte. Il tempio vero è proprio copre un area di circa 500m2 , delimitata da una ricercata cinta muraria e da boschi tipici della zona.

    A ciascun ninja è stato ordinato di dirigersi a Degarashi e imbarcarsi sulla nave in partenza dal Portoworld23copy , ed è proprio in quel porto che il gruppo si incontra per la prima volta.
    Il traghettamento trascorre tranquillo, e le minacciose nuvole che i ninja notano all'orizzonte non si tramutano per fortuna in una tempesta. Occorrono 8 ore per raggiungere il Porto del Tempio di Modoroki, e da lì il viaggio attraverso le due isole è baciato dal bel tempo. E' facile però notare la mancanza di viaggiatori, carretti di mercanzie e altri normali incontri nei quali si potrebbe pensare di imbattersi in un viaggio del genere.
    L'unico evento degno di nota è forse l'improvviso lezzo che un eventuale esperto potrebbe riconoscere subito come quello di un corpo in putrefazione. Se i ninja decidono di investigare, scoprono ben presto con grande sollievo che l'odore proviene in realtà dalla carcassa di un cinghiale. Le cause della morte sono difficili da discernere, se non per la palese malformazione sulla nuca dell'animale: una grossa ciste dall'aspetto malsano.

    Arrivato nei pressi di Todoroki, il gruppo di ninja viene accolto alla base della lunga strada da due monaci dall'aspetto giovane, sulla cui fronte è disegnato un quadrato vuoto dal bordo spesso. Si limitano però ad un lieve inchino in segno di saluto, intimando con un lento gesto della mano a dirigersi lungo la salita. Ad eventuali indicazioni rispondono brevemente, confermando che si trovano in effetti al Tempio, e che gli altri monaci aspettano già la loro venuta alle sue porte.
    Dopo i seicento metri di salita si trovano di fronte al piazzale che fronteggia il portone del tempioworld23copy , dove circa una decina di monaci scrutano silenziosi ai lati di una via immaginaria che dall'ultima porta Shintoista arriva al portone. Proprio sotto il portone campeggia la figura di un vecchio monacoworld24copy sulla cui fronte figura un triangolo. Dall'aspetto sembrerebbe dotato di una personalità benevola e modesta, anche se la posizione bassa delle palpebre rivela una stanchezza e una preoccupazione fin troppo sentite.

    «Bentrovati, eminenti esponenti dell'Accademia.» esordisce il monaco «Il mio nome è Jo-Ran e sono l'anziano di questo umile tempio» chiamare umile un complesso di legno e cemento che si estende su tutta una collina è sicuramente audace. Il vecchio si ferma per alcuni istanti, come se volesse dire qualcosa, ma poi lascia perdere «Ma venite, entrate, parleremo al sicuro da questi raggi solari accecanti»

    Il portone si apre, e mentre il gruppo si fa strada nel buio dell'edificio; i giovani monaci alle loro spalle li seguono in fila, finché i grossi battenti non si chiudono dietro di loro.
    La sala principale è maestosa e al tempo stesso sobria, con un'alta volta e colonne di legno che dall'entrata arrivano sin di fronte all'altare, dove grossi drappi di corde e talismani si estendono dal soffitto al pavimento.
    Mentre l'anziano si siede su un grosso cuscino di fronte all'altare, gli altri monaci si dispongono lungo due parallele ai suoi lati. Al centro, poi, restano 4 cuscini liberi.

    «Ci rallegra che la nostra richiesta sia stata accolta con tanta celerità. Non siamo soliti chiedere l'aiuto di...» una breve pausa «mercenari, per alcune frivole e forse infondate superstizioni, ma davanti all'evidenza anche gli spiriti non possono che chinare il capo dinanzi a Voi in preghiera.» Di certo l'anziano si dava ben da fare con le parole, sebbene spesso per scovare il termine più ricercato ci mettesse ben più di quanto necessario per proferire parola «Vi sarà stato spiegato, certo, il motivo della Vostra chiamata. Shiorigakure si è inspiegabilmente tagliata fuori dalle ricorrenze religiose che, seppur anche non necessarie alla sopravvivenza, sono da sempre motivo di festa, di grazia degli spiriti, e...» si ferma, pensando di essere andato ben oltre le spiegazioni vitali «Yi-Su, uno dei nostri monaci, si era diretto a Shiorigakure anche per indagare sull'accaduto ma non dà più sue notizie da quasi due settimane. Pensiamo possa essere stato attaccato da qualche animale inferocito, ma...» Ancora una volta si ferma «I villggi qui attorno sono pochi, soprattutto in quello che gli abitanti chiamano Il Triangolo Meridionale, quindi non dobbiamo meravigliarci della presenza di animali feroci, seppur magari impauriti, senza dubbio. Ma è nostro compito in quanto guardiani spirituali di questa modesta comunità prendere in considerazione previsioni più nefaste. Questo, in breve, il motivo della vostra venerabile presenza.»

    Le informazioni in possesso del monaco sono pressoché nulle, eppure qualcosa sembra non quadrare. Inoltre non viene fatta menzione della selvaggina morta per cause misteriose nella zona, che pure è un dato risaputo, sebbene per ora rilegato dagli abitanti a semplice denutrizione o malattia invernale.
    Ma tutto ciò stara al gruppo di ninja valutarlo.
     
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45 replies since 16/2/2012, 15:47   984 views
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