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**Kat**.
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Il Primo dono
Questa volta le parole di Ay gli furono più congeniali, forse lievemente più mature, o consapevoli, ma non riuscì a fare a meno di fraintendere dove voleva, anche per alleggerire la situazione… forse.
Intrecciò le dita sotto al mento e posando quest’ultimo sul dorso delle stesse guardò Ay con un unico intento.
Oh, anima e corpo quindi?
Come siamo frettolose.
EH?!? Hai visto Oboro?!?
Mica tutte zitelle, qui si danno da fare!
Sorrise sornione per osservare la sua reazione prima di tornare serio.
Ma comunque, pochi scherzi.
Cosa è questo anello?
Chiese mentre si rigirava l’oggetto tra le mani, osservandolo incuriosito.
Sei sicura di volermelo dare anche se è un ricordo così importante?
In realtà non aveva mai ricevuto un regalo, di qualunque natura esso fosse, ed era palese che la sua domanda fosse più retorica che non altro, un tentativo di impreziosire il dono con una risposta positiva in quanto già lo considerava suo.CITAZIONEpiccolo ma necessario interpost, a dopo le spiegazioni interventi più proficui >_<. -
**Kat**.
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New entry
Sorrise al disagio della ragazza, soddisfatto di aver ottenuto la reazione prevista.
Le conserverò con cura, il passato non va dimenticato, dopotutto.
Disse mentre stringeva i due anelli.
Comunque tutto quello che hai fatto non è stato inutile.
Mi dispiace se hai sofferto, ma purtroppo alcune cose sono necessarie, se può rincuorarti saperlo a me hanno fatto di molto, molto peggio.
Ed è molto, molto meglio quando succede ed hai qualcuno affianco pronto a salvarti la pelle.
Sospirò
Purtroppo certe cose non si possono evitare, forse avrei dovuto avvisarti, ma poi che sfida sarebbe stata?
Era possibile che avesse fiducia in lei?
Difficile dirlo, ma dalle sue parole così sembrava.
Presto sarà solo un ricordo lontano.
Comunque.
Prese un respiro, era combattuto da una decisione che pareva essere tutt’altro che leggera. La guardò qualche secondo negli occhi prima di riprendere a parlare.
Immagino tu abbia sentito parlare delle squadre speciali, dicevo che tu ed Hiro avreste dovuto far parte di una loro fazione in particolare e ora ti sto rifacendo l’offerta.
Non ti nasconderò che è pericoloso, ed una volta entrata a farne parte la tua vita cambierà, non radicalmente, ma mentirei se dicessi che non lo farebbe.
Ci saranno due Ayuuki, una sarai tu, ciò che sei ora.
L’altra sarà una delle mie ombre, saprà tante cose, ma estremamente pericolose.
L’altra avrà come dimora la radice, un luogo che Oboro ti mostrerà.
Un luogo in cui potrai crescere rapidamente.
L’altra sopravvivrà fino a quando le informazioni in suo possesso resteranno esclusivamente sue.
Se le informazioni verranno sottratte…
Scosse la testa, in un chiaro segno di ciò che sarebbe accaduto in quel caso.
Tornerai ad essere soltanto Ayuuki se hai fatto bene il tuo lavoro, in caso contrario si vedrà.
Il tuo compito non è complesso, fino a che non ci saranno missioni particolarmente adatte alle tue abilità il tuo unico avversario sarà il villaggio stesso.
Lasciò qualche secondo alla ragazza per prendere coscienza del suo compito.
Tosto eh?
Disse con un mezzo sorriso.
Ho dovuto ripulire il villaggio dalla peggiore feccia del pianeta al mio arrivo, ma purtroppo è un problema che tende ad essere recidivo, per questo cercherai senza sosta le serpi che il villaggio si porta in seno.
Senza diventarci pazza ovviamente, quella che facciamo noi è prevenzione, diciamo che ti farai insospettire rapidamente.
Gli indicò la porta.
Se non hai altro da dirmi puoi andare, Ikuuya.
Suonava bene il nome della ragazza al contrario, decise di pronunciarlo intanto che la mano indicava la porta.
Sempre che Ayuuki non debba chiedermi qualcosa.
Aggiunse con un sorriso sincero.
Una volta uscita si sarebbe voltato verso Oboro, nuovamente dubbioso.
Ho voluto metterla alla prova, mi sembrava… affidabile.
Vedremo se saprà portarmi qualcosa.
In realtà sono abbastanza sereno per quanto riguarda le tensioni interne, ma mai dire mai, no?
Oboro si strinse nelle spalle annuendo prima di lasciare Raizen a se stesso, uscendo dalla stanza a sua volta.
Non avrebbe mai creduto di dover mai vagliare la possibilità di doversi difendere in casa propria, guardando dalla finestra del suo ufficio verso il villaggio, per un momento, si sentì incredibilmente solo, come mai lo era stato.. -
**Kat**.
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