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Anbu Donna.
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Mentre il turbine di foglie rosse iniziava a cessare e la persona del Rokudaime a prendere sempre più forma sulle tribune, apparve anche un'altra figura: minuta e dalle spalle nettamente meno imponenti in confronto ai già presenti e malgrado la corporatura fosse completamente coperta da un lungo mantello si notava che nemmeno la sua altezza si presentava così rilevante. Tuttavia a chiunque possedesse un minimo di materia grigia, non sarebbe mai saltato in mente di sottovalutare uno shinobi del genere dato il ruolo che ricorpiva: l'unico elemento che risaltava, la maschera bianca tipica degli Anbu, fugava ogni dubbio che potesse sorgere nel guardare quel ninja.
La sua entrata fu molto differente da quella del suo Hokage, nessun turbine, nessun vento e soprattutto nessun rumore. Iniziò da subito a guardarsi intorno per memorizzare quella che poteva essere la sistemazione di pochi elementi sulle tribune (o semplicemente vie d'uscita, scale o porte.).
Ascoltò con un pò d'indifferenza, malgrado sapesse bene di doverlo temere, le parole di Orochimaru, diede uno sguardo ai due rappresentanti di Konoha presenti lì sulle tribune, per poi scorgere uno dei primi ragazzi partecipanti al torneo già entrato nell'arena, Sasuke Uchiha *-*, che con il suo modo di fare, rubò un sorriso alla giovane Anbu, forse i due già si erano incontrati.
Dopo aver pronunciato delle pungenti "frecciatine", il suo Hokage richiamò i due Anbu in modo che si sistemassero come era consono, alla destra e alla sinistra del suo trono.
Per ora, malgrado l'aria fosse un pò tesa, nulla lasciava intravedere quanto sangue sarebbe andato a scorrere in quel torneo.
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